Casarano
A Casarano la rassegna “Pensiamo in prosa”
Al Teatro Filograna, fino al prossimo marzo, la rassegna teatrale comunale “Pensiamo in prosa”, a cura dell’Assessorato alla Cultura con la consulenza artistica di Claudio Pedone.
Al Teatro Filograna, fino al prossimo marzo, la rassegna teatrale comunale “Pensiamo in prosa”, a cura dell’Assessorato alla Cultura con la consulenza artistica di Claudio Pedone. Esordio venerdì 17 dicembre con Marco Paolini.
Spettacolo consigliato x i giovani
17 dicembre 2010 – FUORI ABBONAMENTO
Jole Film
Marco Paolini
T4
vite indegne di essere vissute
studio per un racconto
da un’idea di Giovanni De Martis e Marco Paolini
Tra il ’39 e il ’41 nella Germania Nazista vennero uccise migliaia di persone: bambini e persone adulte disabili o malati di mente, vite considerate indegne di essere vissute. Aktion T4, è il nome dell’operazione, che porta all’eliminazione del diverso e dell’inutile. Progetto segreto e ideato da pochi, ma nei fatti realizzato sotto gli occhi di tutti. Nel ’41 Aktion T4 cessa ufficialmente, ma le uccisioni proseguono fino a dopo la fine della guerra: furono oltre trecentomila le persone che sparirono in questo modo.
4 gennaio 2011
Crdl / Mauro Giannelli
Kledi Kadiu, Emanuela Bianchini, Compagnia Mvula Sungani
NON SOLO BOLERO
Carmen, Carmina Burana, Amores
solisti: Ilaria Palmieri, Ivana Cibin, Alessia Giustolisi,Maria Izzo, Ilaria Ostili, Elisa Tonelli,Enrico Paglialunga, Patrizio Bucci
Musiche di Orff, Ravell, tradizionali
Costumi di Giuseppe Tramontano
Scene e Multimedia di MM Productions
Regia e Coreografie di MVULA SUNGANI
La pièce è un intreccio di storie dal forte sapore etnico che vengono caratterizzate da una scansione ritmica costante e crescente, che vede una storia ispirata a grandi opere, come la Carmen, i Carmina Burana unite da un fil rouge di rarefatta intensità. La trama coreografica, firmata dal raffinatissimo Mvula Sungan, è un caleidoscopio di colori ed emozioni creato dal movimento che naviga tra le più disparate varianti di forme e di ritmi. In scena il carismatico Kledi Kadiu e l’elegante e intensa Emanuela Bianchini.
31 gennaio 2011
La Corte Ospitale / Compagnia del Teatro Popolare
Paolo Rossi
IL MISTERO BUFFO DI DARIO FO
(PS: nell’umile versione pop)
di e con Paolo Rossi
con la partecipazione straordinaria di Lucia Vasini
musiche composte ed eseguite dal vivo da Emanuele Dell’Aquila
regia di CAROLINA DE LA CALLE CASANOVA
in collaborazione con Fondazione Giorgio Gaber
La narrazione drammaturgica viaggia su due percorsi paralleli: i racconti di Fo, tratti dal testo che è valso il Premio Nobel al maestro indiscusso dell’arte scenica popolare contemporanea, e quelli, inediti, di Rossi. La prospettiva del racconto è sempre quella della povera gente, gli umili, “gli unici protagonisti veri del buono e cattivo tempo della nostra società di ieri e d’oggi”, afferma Rossi, che nello spettacolo attualizza la figura del giullare medievale, interprete dei malumori del popolo verso i detentori del potere.
6 febbraio 2011
La Contrada-Teatro Stabile di Trieste
Maurizio Micheli, Tullio Solenghi
ITALIANI SI NASCE
e noi lo nacquimo
di Maurizio Micheli e Tullio Solenghi
collaborazione ai testi di Marco Presta
consulenza artistica di Michele Mirabella
con Massimiliano Borghesi, Sandra Cavallini, Paolo Gattini, Fulvia Lorenzetti, Matteo Micheli, Enzo Saturni
scene di Francesco Scandale
costumi di Andrea Stanisci
musiche di Massimiliano Forza
regia di MARCELLO COTUGNO
L’Italia festeggia i 150 anni della sua Unità. In una piazza italiana, una compagnia teatrale racconta una storia d’Italia a partire da Adamo passando da Leonardo, Casanova, Leopardi. Tutti sono accomunati dallo stesso irresistibile denominatore comune: l’Italianità. Esiste ancora e come si manifesta oggi? Micheli e Solenghi, con la complicità di due amici, propongono una piece ironica, tipica del varietà, con buone letture e sfiziose canzoni.
19 febbraio 2011
Koreja
IANCU, un paese vuol dire.
progetto di Fabrizio Saccomanno
testo di Francesco Niccolini e Fabrizio Saccomanno
con Fabrizio Saccomanno
scenografia Lucio Diana
regia di SALVATORE TRAMACERE
grazie a Giulio Petruzzi e alla comunità di Tuglie (Le)
Questo è il racconto di una giornata. Una domenica dell’agosto del 1976 in cui la grande Storia, quella con la S maiuscola, invade la vita e le strade di un paese del Salento. Un famoso bandito, fuggito dal carcere di Lecce due giorni prima, è stato riconosciuto mentre si nasconde nelle campagne del paese. Inizia così una tragicomica caccia all’uomo che coinvolge un po’ tutti, bambini compresi. E’ il racconto di un’infanzia e degli inganni e le illusioni che la circondano. Ed è soprattutto il racconto di un’epoca.
1 marzo 2011
Arena del Sole / Nuova Scena / Teatro Stabile di Bologna / Emilia Romagna Teatro Fondazione
Moni Ovadia, Shel Shapiro
SHYLOCK
il Mercante di Venezia in prova
di Roberto Andò e Moni Ovadia da William Shakespeare
con Moni Ovadia, Shel Shapiro e con Ruggero Cara, Lee Colbert, Roman Siwulak, Maksym Shamkov, Federica Vincenti
Moni Ovadia Stage Orchestra: Luca Garlaschelli (contrabbasso), Massimo Marcer (tromba), Albert Florian Mihai (fisarmonica), Vincenzo Pasquariello (pianoforte), Paolo Rocca (clarinetto)
scene Gianni Carluccio
costumi Elisa Savi
luci Gigi Saccomandi
suono Mauro Pagiaro
progetto musicale Moni Ovadia Stage Orchestra
regia di ROBERTO ANDÒ e MONI OVADIA
in collaborazione con Estate Teatrale Veronese
Un luogo imprecisato a metà tra un ospedale e un mattatoio. Un enigmatico mercante, del cui patrimonio non si conosce l’origine, e un regista ebreo, da anni inattivo, vi si incontrano per discutere di un progetto, una messinscena del Mercante di Venezia. In comune hanno un’ossessione, Shylock, uno dei grandi personaggi shakespeariani. Si delinea una partita sottile e inquietante in cui a essere in gioco è la stessa possibilità di tenere in vita il teatro come baluardo contro l’impostura e l’odio, fragile talismano della più grandiosa invenzione, quella dell’identità.
12 marzo 2011
Teatro Diana
Carlo Giuffrè
I CASI SONO DUE
di Armando Curcio
con Carlo Giuffrè, Angela Pagano, Ernesto Lama, Vincenzo Borrino, Paola Verrazzo, Pier Luigi Iorio, Danilo della Calce, Gennaro Di Biase, Vincenzo La Marca
scene e costumi di Aldo Terlizzi
musiche di Francesco Giuffrè
regia di CARLO GIUFFRÈ
La commedia si snoda attorno alle vicende del barone Del Duca che, non avendo avuto figli dalla moglie, decide di cercare un figlio illegittimo avuto in gioventù che dovrebbe avere trent’anni; grazie all’aiuto di un improbabile investigatore lo trova in casa sua, dove lavora come cuoco. La commedia, ambientata negli anni ’40, è accompagnata dalle indimenticabili musiche di C.A. Bixio come Torna Piccina Mia, Vivere, Parlami D’Amore Mariù.
Abbonamenti a 6 spettacoli
– Primo settore € 72,00
– Primo settore ridotti :
– ultrasessantenni; disabili € 65,00
– giovani fino a 25 anni d’età € 37,00
– Secondo settore € 65,00
– Secondo settore ridotti :
– ultrasessantenni; disabili € 48,00
– giovani fino a 25 anni d’età € 26,00
Biglietti
– Primo settore € 16,00
– Primo settore ridotti
– ultrasessantenni; disabili; Card € 13,00
– giovani fino a 25 anni d’età € 13,00
– Secondo settore € 13,00
– Secondo settore ridotti
– ultrasessantenni; disabili; giovani fino a 25 anni d’età; Card € 10,00
– posti non numerati € 8,00
Biglietto T4 spettacolo fuori abbonamento 17/12/10 (posto unico) € 7,00
Condizioni generali di abbonamento e riduzioni
La tessera di abbonamento non è personale e dovrà essere esibita quale titolo d’ingresso al personale di sala.
Gli abbonamenti ridotti saranno concessi esclusivamente alle persone di oltre 60 anni, alle persone diversamente abili e ai giovani fino a 25 anni. I biglietti ridotti saranno concessi esclusivamente alle persone di oltre 60 anni, alle persone diversamente abili, ai giovani fino a 25 anni ed ai possessori di IKEA FAMILY CARD, Puglia University Card, AgisCard. Le riduzioni non sono cumulabili.
I documenti attestanti il diritto alla riduzione dovranno essere esibiti all’atto della prenotazione e, a richiesta, al personale di sala.
Vendita dei biglietti e degli abbonamenti
La vendita di biglietti e abbonamenti sarà effettuata presso il Centro Informa Giovani (Piazzetta Nazario Sauro – tel. 0833.514242) dal lunedì al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00, e dal lunedì al venerdì dalle ore 18.30 alle ore 21.00. Per i biglietti la prevendita comincerà una settimana prima dello spettacolo scelto.
Il Botteghino del Teatro Filograna (Via Sen. De Matteis – c/o Fondazione Filograna) sarà aperto, per la vendita dei biglietti d’ingresso, il giorno in cui va in scena lo spettacolo, a partire dalle ore 19.00.
Orario delle rappresentazioni
Serali: porta ore 20,30 – sipario ore 21,00
Non sarà consentito l’accesso in sala a spettacolo iniziato.
Il presente programma potrà subire variazioni, indipendenti dalla volontà degli organizzatori, che saranno comunicate tempestivamente secondo gli usi.
Casarano
Uno svarione costa caro al Casarano
Pareggio casalingo nel big march contro il Martina. L’allenatore Vito Di Bari: «Una squadra come la nostra non può commettere questi errori»
CASARANO-MARTINA 1-1
Reti: st 15′ Malcore (C), 35′ La Monica (C)
Casarano ancora una volta frenato nella corsa al comando nel girone H di serie D, mai così equilibrato come in questa stagione.
Quattro squadre nel giro di due punti (Casarano, Nocerina, Fidelis Andria e Martina) e con i federiciani, che mercoledì dovranno recuperare la partita rinviata a Brindisi domenica 12 novembre.
Eppure i Rossoazzurri le avevano tentate tutte su un terreno ancora pesante come nel precedente incontro vinto contro l’Acerrana, battendo nel primo tempo ben dodici calci d’angolo, ma senza esito.
Nella ripresa il gol del vantaggio di Malcore andava assolutamente consolidato, mentre al contrario uno svarione difensivo permetteva agli itriani di portare a casa un buon punto.
L’annullamento molto discutibile della rete di Saraniti nel recupero porta così gli uomini di mister Di Bari a ben otto incontri pareggiati (sei nella gestione Laterza), che con la regola dei tre punti in caso di vittoria finiscono per penalizzare alquanto la classifica.
Va, comunque, dato merito al Martina di aver offerto una prestazione accorta e volitiva, opera di “mago” Pizzulli, che ha ben contrastato con notevole pressing le manovre del Casarano in fase di costruzione.
In sala stampa un rammaricato Vito Di Bari si è espresso così: «Peccato per la rete incassata per mancanza di attenzione; una squadra come la nostra non può commettere questo tipo di errore».
Domenica trasferta in Campania ad affrontare la Palmese per l’ennesimo impegno da un solo risultato utile: indovinate quale.
Nella foto in alto (ph Pejrò), la formazione iniziale del Casarano: Fernandes, Malcore, Rizzo, Ferrara, Logoluso, Morales, Pinto;
Milivcevic, D’Alena, Loiodice, Caiazzo
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Giuseppe Lagna
Casarano
Sconosciuti al fisco, fioccano le denunce
Guardi di Finanza in un’officina ad Otranto, una pescheria a Casarano ed un negozio di abbigliamento a Gallipoli
I Finanzieri della Compagnia di Otranto e di Maglie, nell’ambito dei controlli volti a contrastare l’evasione tributaria, hanno scoperto, anche a seguito di mirate analisi di rischio, di controllo economico del territorio e di riscontri preliminari, una attività di riparazioni meccaniche di veicoli in genere, una
di vendita di pesce e molluschi e una di commercio al dettaglio di abbigliamento, ubicate rispettivamente ad Otranto, Casarano e Gallipoli, completamente sconosciute al fisco.
In particolare, l’attività di riparazioni, gestita da un ex meccanico in pensione, avveniva nel garage della propria abitazione in mancanza delle prescritte autorizzazioni; per tale ragione si è proceduto al contestuale sequestro amministrativo dell’attrezzatura presente nel garage dell’officina.
Al momento dell’intervento presso le rispettive sedi delle menzionate attività di impresa, le Fiamme Gialle hanno rinvenuto svariata di documentazione extra-contabile (in nero), che ha consentito di ricostruire, grazie anche all’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, il reddito non dichiarato al fisco, quantificato in circa 700mila euro di ricavi sottratti a tassazione.
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Casarano
Casarano e il gioco delle tre carte
Tra le pieghe della sentenza sulla querelle che vedeva contrapposta la giornalista Marilù Mastrogiovanni all’ex sindaco Gianni Stefano
dí Antonio Memmi
Sarà sicuramente successo anche a molti di voi, nei mercati o fuori dalle stazioni, incontrare qualche furbetto che ti propone il gioco delle tre carte.
Chi fa questo gioco ha generalmente un’abilità incredibile a cambiare quelle carte sotto al tuo naso e senza nemmeno che tu riesca a rendertene conto.
Un qualcosa di vagamente simile sembra essere successo anche a Casarano.
È comparsa infatti sui social una notizia che parla dell’assoluzione della giornalista Marilù Mastrogiovanni nella tristemente famosa querelle che la vedeva contrapposta all’ex sindaco Gianni Stefano.
“Quanto aveva scritto nelle sue inchieste sulla malagestione dei rifiuti nel basso Salento è tutto vero”, si legge in molti articoli e poi ancora, come dichiarazione a caldo dell’interessata: “Sono soddisfatta che la correttezza e il valore del mio lavoro giornalistico siano stati riconosciuti anche nella sentenza di secondo grado”.
Brava. Bisogna credere nella giustizia che, ancorché lenta e con mille problemi, riesce poi alla fine a sentenziare il giusto e, a differenza di chi sta dalla parte dei giudici solo quando emettono le sentenze che ci piacciono, bisogna essere tra quelli che credono sempre nel loro lavoro.
Poi però, sapete com’è la curiosità… per capire meglio di cosa si stia parlando e non essendo ancora disponibili le motivazioni complete della sentenza, ci si deve accontentare del cosiddetto documento dispositivo di tale provvedimento che però, onestamente, confonde un po’…
Sì perché se cercaste la frase in cui si parla della veridicità delle inchieste giornalistiche… non sareste in grado di trovarla, così come se cercaste anche il passo in cui la corte di Appello riconosce la correttezza ed il valore giornalistico della brava e coraggiosa giornalista… beh… nemmeno… anzi, non trovereste nemmeno scritto il verbo “assolve”!
Invece, qualora con un piccolo sforzo leggeste un po’ più avanti nel documento, trovereste un altro passo molto interessante che dice: “condanna, altresì, Mastrogiovanni Maria Luisa alla rifusione delle spese sostenute dall’imputato Stefano Gianni che liquida in euro 1500,00”.
Ammetto che non siamo tutti avvocati e forse al tribunale scrivono una cosa e vogliono dirne un’altra ma… non avete anche voi quel vago sentore che abbiano provato a farci il gioco delle tre carte?
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