Casarano
Casarano-Swap, colpa di tutti!
Atto grave e “storico” riscontrabile da quelle “carte” che avrebbero dovuto leggere (e possibilmente capire) politici e funzionari che si sono avvicendati al Comune
Capita spesso, quando vengono toccati degli argomenti delicati ma soprattutto complessi nella loro stessa natura e quindi difficili anche da rendere “digeribili” al maggior numero di lettori possibile, di incorrere in inesattezze dovute non certo ad errori nel riportare i fatti, quanto piuttosto a delle semplificazioni dovute ad esigenze di spazio e, come detto, per far meglio capire il succo dei fatti possibilmente a tutti.
Proprio questo è accaduto nell’articolo dello scorso numero cartaceo in cui si è affrontata la problematica del contratto SWAP e della cosiddetta finanza derivata che caratterizzò parte delle amministrazioni precedenti e che fa sentire sino ad oggi i propri effetti. Capita così che più di qualcuno, senza neanche forse aver letto per bene l’articolo e quindi senza neanche essersi sforzato di capirlo, approfittando appunto delle semplificazioni, lo abbia timbrato subito come uno scudo per l’attuale amministrazione senza porsi quindi nemmeno il problema che quello che è accaduto qualche anno fa sia stato un qualcosa di grave, un qualcosa di apparentemente inutile e soprattutto decisamente dannoso. E questo a prescindere dagli attuali o futuri colori politici; quel che è successo è un atto grave ma soprattutto è un fatto “storico”, riscontrabile da quelle stesse “carte” che avrebbero dovuto quantomeno leggere (e possibilmente capire) i politici che via via si sono avvicendati nelle stanze che contano del Comune di Casarano.
Le carte che oggi sono disponibili sono dei documenti redatti da un professionista arbitro, che nulla ha a che vedere con Venuti, De Masi o Stefàno e quindi leggerle e riportarne i contenuti non è un atto di accusa o di difesa ma semplicemente raccontare dei fatti. E nei fatti raccontati ad esempio si è anche sorvolato sul dato che il semplice tasso di interesse “fisso” al 3,75% la Banca OPI ce lo abbia fatto in realtà pagare quasi al 4% (che può anche sembrare un’inezia ma lo 0,5% su 11 milioni di euro… fa un 55mila euro che sarebbe bello avere in banca domattina). E quel che è peggio è che per accorgersene non era neanche necessario essere un plurilaureato alla Bocconi ma sarebbe bastato leggere lo specchio riepilogativo allegato alle carte del mutuo che riportava il piano di ammortamento.
Ovviamente l’argomento è talmente complesso che oggi basta citare tre o quattro cifre di filato o tirar fuori astruse teorie economico-finanziarie per confondere le idee già abbastanza confuse dei cittadini e sperare così di farla ancora una volta franca. E che non si dica nemmeno che questo è l’ennesimo articolo contro un ex sindaco, perché in questa storia, durata per anni, non c’è solo un sindaco e nemmeno un solo assessore, e c’è pure l’ufficio che avrebbe dovuto controllare e più di una commissione che avrebbe dovuto vigilare. Il fatto è che (senza nemmeno farci sfiorare dall’idea che ci possa esser stata malafede) in questi anni si è dato il meglio dell’incompetenza e, si sa… “Quanto più gravi sono i problemi, tanto maggiore è il numero di inetti che la democrazia chiama a risolverli”.
Antonio Memmi
Casarano
«Non lavoreremo senza essere pagati!»
TAC in crisi, la protesta dei lavoratori del Calzaturificio Innovative di Casarano
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I lavoratori del Calzaturificio Innovative di Casarano sono in uno stato di grave indigenza: 36 famiglie, da mesi, ormai, non hanno mezzi di sostentamento.
Nel mese di ottobre, l’azienda anche a mezzo stampa comunicava la ripresa dell’attività aziendale per nuove commesse, sta di fatto, però, che a tutt’oggi i lavoratori sono a casa e non stanno lavorando.
Questi lavoratori vivono in un limbo da dicembre 2023, avanzando ancora il saldo della 13ma mensilità, il saldo della mensilità di febbraio 2024, e il totale della mensilità di marzo 2024; di recente si sono aggiunte anche le retribuzioni di agosto, settembre e parte di quella ottobre 2024 a causa della mancata liquidazione da parte dell’INPS della proroga di CIG Ordinaria.
La proroga della cassa Integrazione richiesta dal 29 luglio al 5 ottobre di quest’anno è stata, in realtà liquidata solo negli ultimi tre giorni di luglio, parrebbe a causa del superamento del limite legislativo di ore di Cassa Integrazione richieste dall’Azienda.
I lavoratori quindi, che da luglio sono senza retribuzione e senza nessun sostegno, sono fortemente preoccupati per il loro futuro, anche a causa del persistente fermo aziendale che rende incerto il pagamento di quanto dovutogli.
«I mesi trascorsi sono stati drammatici per le nostre famiglie. Senza soldi non si mangia», l’appello disperato dei dipendenti.
Il sindacato UGL Lecce «in nome e per conto dei suoi assistititi» ha richiesto «in via urgente l’apertura di un tavolo tecnico in Prefettura alla presenza, anche di Confindustria Lecce presso cui l’Azienda è associata, chiedendo chiarezza e certezza per questi lavoratori, e sul futuro delle loro famiglie».
Infine, l’annuncio della Segretaria generale UGL Lecce, Veronica Merico: «Nei prossimi giorni, in mancanza di risposte, i lavoratori sono pronti a fare un sit-in di protesta davanti la Prefettura, al fine di provare a sbloccare la situazione.
Cercando di dare voce a queste 36 famiglie, ormai ridotte sul lastrico».
Attualità
Intesa Sanpaolo, sito di nuovo down e clienti imbufaliti
Problemi d’accesso per app e home banking. Intesa Sanpaolo è down: clienti bloccati fuori dall’home banking e impossibilitati a gestire conti e pagamenti online…
Un bug che sta affliggendo il sistema informatico di Intesa Sanpaolo, non permettendo ai clienti di eseguire on line nessuna operazione: questa potrebbe essere la causa, ma nessuna dichiarazione è arrivata da parte della banca finora.
I social network si stanno riempiendo di post e commenti di clienti frustrati per il disservizio, impossibilitati di eseguire regolari pagamenti o altri tipi di operazioni on line.
Questo evento è simile a quanto già accaduto il 31 ottobre, allora un altro malfunzionamento aveva compromesso l’accesso all’home banking per ore, generando altrettanto malcontento tra i clienti.
Per via di un problema tecnico non funziona l’accesso all’applicazione e al servizio Web di Intesa Sanpaolo: questo impedisce la gestione dei conti e delle carte, impedisce anche l’autorizzazione dei pagamenti online tramite le notifiche push in-app (che servono a confermare le transazioni).
Questo è il messaggio che legge chi si appresta ad andare, virtualmente, on line: «Ci scusiamo ma, per un problema tecnico, non puoi proseguire».
Le difficoltà degli utenti sono iniziate intorno alle 9 di questa mattina, con un’ondata di report che evidenziano problemi nell’accesso, nell’autenticazione e nell’utilizzo generale delle funzionalità dell’app.
Casarano
Casarano e Nardò si dividono la posta
Vantaggio dei granata nel primo tempo. I rossoazzurri la riprendono nella seconda frazione e, nel finale, rischiano anche di vincerla. Casarano, unica squadra ancora imbattuta nel girone ed ora a tre punti dalla capolista Nocerina, sconfitta in casa
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NARDÒ-CASARANO 1-1
Reti: pt 34′ De Crescenzo (N); st 13′ Perez (C)
Note: espulso Calderoni (N) 51′ st per doppio giallo
Come accaduto di frequente nelle scorse partite, il Casarano trova pronti nella ripresa i cambi giusti per togliere le castagne dal fuoco.
Contro il Nardò, carico a mille per il derby con i cugini salentini, è toccato a Perez pareggiare le sorti dell’incontro e a Ganformina vedersi sfumare il gol della vittoria a dieci minuti dal termine, per il miracolo del portiere granata.
Purtroppo, lo spettacolo offerto dalle squadre in campo non è stato coronato, come nella tradizione storica, dal tifo rossoazzurro, per l’ennesimo impedimento da parte degli organi della sicurezza.
Ora il Casarano è a soli tre punti dalla capolista Nocerina, battuta in casa dal Martina, e resta così l’unica squadra imbattuta del girone H, trascorso quasi in terzo del campionato.
Non male, se si considera l’avvio a singhiozzo, per via di squalifiche arretrate e infortuni, e l’impegno in Coppa Italia ancora in corso verso i sedicesimi di finale.
La lunga panchina, messa su dal duo Navone-Obbiettivo, sopperisce bene ai diversi intoppi, sicché si può affermare di essere finora sulla buona strada, tracciata grazie alle notevoli risorse profuse dal presidente Antonio Filograna Sergio.
Certo il cammino nel girone più insidioso della serie D nazionale è ancora lungo e quest’anno vede quattro/cinque squadre protese al salto di categoria, per cui è imperativo il motto latino “Semper ad maiora“.
Giuseppe Lagna
Nella foto in alto il gol del pari del Casarano di Perez.
In basso, la formazione iniziale del Casarano (Legittimo, Fernandes, Saraniti, Rizzo, Logoluso, Versienti, Martinenko, Opoola, Loiodice, Cerutti, Teijo)
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