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Attualità

Casarano tra rotatorie e allagamenti

L’immunità agli allagamenti non c’è più da quando è stata realizzata l’ultima rotatoria. E l’agrumento diventa risaia!

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C’è una frase, di quelle che si trovano nei cioccolatini, che dice: «Dopo ogni tempesta il sole sorriderà, per ogni problema c’è una soluzione e il dovere inalienabile dell’anima è di essere di buon umore».


Dopo l’ultima tempesta di acqua che si è abbattuta su Casarano invece, a sorridere è rimasto soltanto il sole perché la soluzione ancora la si cerca ed il buon umore… beh, quello sono in tanti ad averlo proprio perso.


I social sono zeppi di immagini di strade allagate (le solite) ed è diventata star per un giorno, suo malgrado, una prof. che stoicamente, armata di ombrellino, cercando di attraversare viale Ferrari, è stata travolta dall’onda di piena sotto gli occhi ridanciani degli studenti.



A non essere decisamente di buon umore anche una nostra lettrice che ci ha contattato raccontandoci la sua storia o meglio la storia del suo agrumeto, posto nelle vicinanze della grande vasca di raccolta di via Cisternella che, per decenni, non ha mai avuto problemi di allagamenti nonostante si trovi nella zona più bassa della città. Un’immunità agli allagamenti che ora non è più tale da quando è stata realizzata l’ennesima rotatoria (pensate, venendo da Taviano se ne incontrano 3 nel giro di 500 metri, roba da far venire il mal di mare).


Da quel momento infatti, ad ogni pioggia sostenuta, l’agrumeto della nostra amica si trasforma in una risaia con l’aggravante che ora, chissà per quale arcano, idraulico motivo, all’acqua piovana si aggiunge anche quella dei tombini fognari che puntualmente saltano via.

E dire che, in fase di realizzazione, le segnalazioni e le raccomandazioni ai tecnici ed alle maestranze sono state molteplici ma tutte, inesorabilmente, inascoltate.


Ora, però, la nostra amica, dopo aver provveduto alle segnalazioni di rito, chiede a gran voce, anche attraverso il nostro giornale, l’intervento del nuovo sindaco perché la situazione non è più sostenibile e bastano anche precipitazioni di poco conto per rendere impraticabile la zona. I lavori della rotatoria non sono stati ancora consegnati e quindi forse siamo ancora in tempo ad intervenire con delle misure di contenimento realizzabili con poco. La nostra amica intanto aspetta che il sole sorrida e asciughi il terreno per poterci entrare nuovamente.


Antonio Memmi












Attualità

Scuola di Formazione sulle Politiche Giovanili

Promossa da Regione Puglia, ARTI e ANCI Puglia, la prima edizione del percorso innovativo per amministratori locali che potranno partecipare con un amministratore o un’amministratrice comunale con delega alle politiche giovanili, affiancati dal proprio ufficio tecnico. Delli Noci: “Un percorso di formazione comune per programmare politiche giovanili sempre più al passo coi tempi”. Pascazio: “Importante continuare ad avvicinare i giovani alla politica, promuovendo il loro coinvolgimento attivo nella gestione della cosa pubblica ed intercettando le loro esigenze più concrete”

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Presentata ila prima edizione della Scuola di Formazione sulle Politiche Giovanili, promossa da Regione Puglia, ARTI e ANCI Puglia: un percorso dedicato ad accompagnare amministratori e amministratrici locali nello sviluppo di politiche giovanili innovative, efficaci e partecipative.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di rafforzare le competenze delle amministrazioni locali, offrendo strumenti concreti e occasioni di confronto con le migliori pratiche nazionali ed europee.

La Scuola di Formazione si rivolge a 30 amministrazioni locali pugliesi, che potranno partecipare con un amministratore o un’amministratrice comunale con delega alle politiche giovanili, affiancati dal proprio ufficio tecnico.

Il programma prevede tre sessioni formative, da marzo a giugno, e una serie di approfondimenti online dedicati a temi specifici.

Tra gli elementi distintivi, una study visit a Bruxelles, durante la quale i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere da vicino le migliori pratiche europee e approfondire gli strumenti più avanzati nel campo delle politiche giovanili.

Durante l’incontro, i relatori hanno sottolineato l’importanza di questo nuovo percorso formativo per promuovere la crescita delle politiche giovanili in Puglia e favorire il dialogo tra le amministrazioni del territorio.

Dare centralità alle politiche giovanili”, ha dichiarato Alessandro Delli Noci, assessore alle Politiche Giovanili, “significa avere degli amministratori e amministratrici che ne colgano le opportunità per i propri territori. Per questa ragione, abbiamo pensato ad un percorso comune di formazione in cui la Regione Puglia sostiene i Comuni in una sfida complessa e offre loro tutti gli strumenti per immaginare interventi che, partendo dall’ascolto e dalle esigenze dei giovani, diano loro la possibilità di usare direttamente risorse per sviluppare proprie idee e progetti”.

Promuovere la cittadinanza attiva, l’impegno civico e favorire l’attivazione giovanile intesa come promozione del protagonismo e della piena e consapevole partecipazione delle persone giovani alla vita pubblica”, prosegue l’assessore, “sono obiettivi che stiamo perseguendo anche con la prima Legge sulle Politiche giovanili che sarà approvata in questi giorni”.

La presidente di ARTI, Agenzia regionale per la tecnologia, il trasferimento tecnologico e l’innovazione, Luisa Torsi, aggiunge: “La Scuola di formazione sulle politiche giovanili rappresenta per ARTI un’opportunità straordinaria per investire sul capitale umano delle amministrazioni locali pugliesi, fornendo strumenti concreti per progettare e attuare politiche innovative e partecipative rivolte ai giovani e alle giovani”.

Fiorenza Pascazio, presidente di ANCI Puglia, evidenzia la volontà di “continuare ad avvicinare i giovani alla politica, promuovendo il loro coinvolgimento attivo nella gestione della cosa pubblica ed intercettando le loro esigenze più concrete”.

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Scoperta nuova specie di anellide marino nel nostro mare

Si chiamerà come un professore di Unisalento, il prof. Luigi Musco: «Onorato che si sia scelto di battezzare con il mio nome questa nuova specie di anellide. L’impegno quotidiano in difesa del mare e delle ricchezze che esso custodisce. Un impegno che dobbiamo condividere e portare avanti insieme, con senso di responsabilità»

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Il Salento culla di biodiversità riserva continuamente delle sorprese.

E così, fra le 13 specie di anellidi marini del genere Perinereis scoperte da un team internazionale di ricercatori, ben tre si trovano proprio nelle acque del mare che bagna le coste salentine.

A una di queste, dunque, si è scelto di dare il nome del professore Luigi Musco (foto in alto), esperto di biodiversità marina dell’ateneo salentino e docente di Zoologia al Dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche e ambientali.

La nuova specie si chiama infatti Perinereis muscoi ed è stata identificata grazie al lavoro del dottor Joachim Langeneck del Consorzio Nazionale interuniversitario per le scienze del mare, sede di Lecce, e di altri ricercatori.

Un riconoscimento che sottolinea l’incredibile ricchezza del nostro mare e il contributo fondamentale che UniSalento fornisce da decenni alla ricerca scientifica internazionale in ambito marino.

«Sono onorato che si sia scelto di battezzare con il mio nome questa nuova specie di anellide», commenta il professor Musco, «lo sono ancora di più per i risultati che la ricerca in mare ci consegna ancora oggi e che confermano l’enorme biodiversità che siamo chiamati a preservare. All’entusiasmo della scoperta di nuove specie, infatti, si affianca l’impegno quotidiano in difesa del mare e delle ricchezze che esso custodisce. Un impegno che dobbiamo condividere e portare avanti insieme, con senso di responsabilità».

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Attualità

Indovina chi viene a cena? La mensa di Melpignano sulla Rai

La giornalista di inchiesta, Sabrina Giannini, ha parlato del cibo sano ed etico destinato agli alunni melpignanesi. E la trasmissione di Rai 3 fa il record di telespettatori

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La mensa etica a chilometro zero di Melpignano approda sulla Rai.

Se ne è parlato nella serata di sabato, all’interno del famoso programma “Indovina chi viene a cena?”, che si occupa di approfondimenti su temi scientifici, alimentari e ambientali, condotto dalla giornalista d’inchiesta Sabrina Giannini su Rai 3.

Un team di redattori che, anche in passato, si è impegnato nell’indagare il rapporto che lega l’uomo ai modelli alimentari, accendendo i riflettori sulle tematiche degli allevamenti intensivi, dell’abuso di zucchero nei cibi e della sostenibilità agroalimentare.

Proprio affrontando la questione dell’obesità che colpisce la popolazione, quella infantile compresa, in prima serata il programma televisivo ha illustrato quattro mense virtuose scelte fra quelle del Belpaese, fra le quali anche quella del comune griko.

In una puntata che peraltro si è rivelata da record di spettatori mai registrato fino ad ora: un milione di italiani, per oltre il 5 percento di share.

Lo scorso anno, l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento per quella mensa, nell’ambito del summit organizzato da Foodinsider, l’osservatorio sulle mense scolastiche, con premiazione finale a Palazzo Valentini, a Roma.

Nello specifico, quella melpignanese si era contraddistinta nella categoria “Mensa piccola ma grande”, per il progetto destinato agli alunni e alunne della scuola primaria di primo grado e che ha previsto forniture di prodotti dell’agricoltura neo-contadina, organica e locale per i piccoli scolari.

L’idea dell’amministrazione è anche nata con il proposito di incentivare le produzioni alimentari naturali del territorio, per poter sostenere i redditi dei piccoli produttori agricoli che si distinguono per la qualità e la sostenibilità delle loro produzioni.

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