Attualità
Casarano: «Una via per Luigi Rainò!»
Prigioniero di guerra, anche all’interno del campo di concentramento ha avuto modo di mostrare la sua indole altruista e l’amore per la sua Patria tanto da meritarsi, nel 2011 la prestigiosa Medaglia d’Onore del Presidente della Repubblica. Ora il figlio chiede al sindaco De Nuzzo di avviare l’iter per l’intitolazione di una strada alla sua memoria
«Credo che un eroe sia quello che comprende la responsabilità che comporta la sua libertà»: è questo il concetto di eroe espresso da un grande musicista e pensatore come Bob Dylan.
Proprio negli anni in cui Dylan era poco più che un pargoletto, dall’altra parte del mondo, nella fredda Gottingen, a lavorare di giorno in maniera forzata nella fabbrica tedesca di locomotive e a dormire di notte sui freddi ed angusti tavolacci dei letti a castello, nelle camerate da 150 persone, nel campo di concentramento di Kroner, il casaranese Luigi Rainò, al senso ed alla responsabilità della libertà, sicuramente ci avrà pensato ogni giorno.
Nato nel 1920, a soli 21 anni parte, come migliaia di suoi connazionali per il fronte italo-jugoslavo e ci rimane per ben due anni.
Nel settembre del ’43 però viene fatto prigioniero dai tedeschi ed avviato appunto nel campo di concentramento di Kroner.
Taciturno, dai modi sempre gentili e con il suo immancabile sorriso… nonostante tutto, così lo ricorda chi lo ha conosciuto quest’uomo che, dopo la liberazione del 1945 ad opera degli Alleati, torna nella sua Casarano e ricomincia la sua vita rimasta in sospeso per ben 4 interminabili anni.
Ma Luigi non è solo un prigioniero di guerra perché, anche all’interno del campo di concentramento ed in quelle condizioni di vita, ha avuto modo di mostrare la sua indole altruista e l’amore per la sua Patria tanto da meritarsi, nel 2011 (alcuni mesi prima della sua morte) la prestigiosa Medaglia d’Onore conferitagli direttamente dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
In questi giorni decorrono proprio i 10 anni dalla morte di questo casaranese di cui, al momento, ne conservano memoria solo i familiari ed i conoscenti. Proprio con l’obbiettivo di rendere pubblica e soprattutto duratura la sua memoria, il figlio Antonio ha chiesto al sindaco Ottavio De Nuzzo di avviare, ora che sono maturati i 10 anni, minimo previsto dalla legge, la procedura per l’intitolazione di una strada alla sua memoria.
«Tale decisione sarebbe comprensibilmente un grande onore per la mia famiglia e per i futuri discendenti», ha dichiarato Antonio Rainò, «sarebbe soprattutto un esempio ed un ricordo per tutte le attuali e future generazioni che hanno forse labile il concetto di Patria ma che soprattutto rischierebbero di dimenticare le gesta dei concittadini che li hanno preceduti».
La proposta è stata protocollata ed ora passerà al vaglio della Commissione; in un periodo di superficialità e di valori artificiali, speriamo che il nome ed il ricordo di Luigi Rainò possa avere un luogo per esser ricordato.
Antonio Memmi
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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