Casarano
Ospedale Casarano e chiusure, Emiliano spieghi perchè
Ce lo chiediamo dopo che è stato annunciato l’avvio dell’iter per la costruzione del polo ospedaliero del basso Salento

C’era una volta una famiglia di quattro persone, una famiglia come tante: un papà che lavora, la mamma casalinga, un figlio grande disoccupato ed una figlia un po’ più piccola che va ancora a scuola in un paese vicino. Ogni componente di questa famiglia aveva un proprio mezzo di trasporto: una macchina station wagon per il papà che doveva spostarsi ogni giorno per il proprio lavoro, un’utilitaria per la mamma per i bisogni quotidiani, una macchina piccolina e di terza mano per il figlio disoccupato ed uno scooter per la figlia studentessa. Tutti noi sappiamo quanti costi ci siano connessi con i mezzi di locomozione e quindi, una sera, la famiglia “monoreddito” si riunisce intorno al tavolo ed il papà comunica a tutti che, per far fronte ad altre spese più urgenti ed importanti, tutti avrebbero dovuto fare dei sacrifici a partire dalla mobilità; per cui, senza ulteriori discussioni, si sarebbe provveduto a vendere scooter ed autovetture ad accezione di una che sarebbe stato comunque indispensabile avere. Per consentire a tutti di spostarsi, facendo dei turni complessi, l’unica autovettura avrebbe accompagnato ognuno di loro per le reali necessità. Non c’era spazio inoltre per nessuna ulteriore discussione e nessuna proposta alternativa. Finita la cena, mentre ancora la mamma era intenta a sparecchiare, perplessa insieme ai figli su quanto appreso, il papà prese il proprio tablet e cominciò a visitare tutti i siti delle concessionarie Mercedes.
Quando la figlia più piccola gli chiese cosa stesse cercando, il papà le rispose che l’indomani mattina stessa si sarebbe recato in una di quelle concessionarie per acquistare, per il bene della famiglia, la macchina più bella e costosa che avesse trovato, anche a costo di indebitarsi sino al collo. I commenti, più o meno coloriti, che seguirono a tale affermazione li lascio immaginare ad ognuno di voi. Questa appena raccontata vi sarà sembrata una storiella strampalata, senza capo né coda, talmente palesemente incoerente da non essere minimamente credibile. Sono d’accordo con voi. Eppure, se ci pensate bene, è quello che sta accadendo se, mantenendo intatta la trama, sostituite gli ospedali alle macchine, le città ai componenti della famiglia e se mettete il presidente Emiliano al posto del papà. Nella sanità bisogna economizzare. È un dato di fatto ed il primo a dirlo fu Fitto tanti anni fa, abbozzando (intempestivamente) una riforma della sanità che gli valse la non riconferma alle successive elezioni. A cavalcare poi questa “necessità” di economia, cominciando a raccontare la stessa storiella di cui sopra, ci ha pensato l’allegra combriccola formata da Vendola ieri ed Emiliano oggi. Declassiamo ospedali, chiudiamone addirittura alcuni (come Scorrano e Galatina) perché… bisogna fare economia.
Nel frattempo: diminuiscono i posti letto ed i macchinari per le visite per cui aumentano le prestazioni convenzionate (che costano) e soprattutto si innesca un turbinio di ambulanze che, quotidianamente, portano su e giù per la provincia ammalati anche per una semplice gastroscopia con spese (e rischi) che nemmeno i super pagati manager dell’ASL sono in grado di quantificare. Invano Casarano ha sbandierato il fatto che il proprio nosocomio (per il quale c’erano già pronti 4 milioni di euro) sarebbe stato in grado di sopperire alle esigenze; invano il Sindaco Gianni Stefàno ha anche messo a disposizione della Regione e della sua riforma 10 ettari di terreno a titolo GRATUITO, per la realizzazione di un ospedale più grande, distante solo 10Km da quello che stanno partorendo e in grado di rispettare tutti i requisiti; un ospedale nuovo di zecca nascerà e vedrà la luce nelle campagne fra Melpignano e Maglie ad una cifra stimata di 142 milioni di euro (!) e quando il Sindaco di Scorrano ha alzato il ditino dicendo che sembrava ridicolo chiudere il suo ospedale (anch’esso ammodernabile con qualche milione di euro) per costruirne uno nuovo a pochissimi Km dal proprio ed oltretutto sulla stessa strada statale 245, non è stato nemmeno degnato di una risposta.
E così, qualche giorno fa, con somma soddisfazione pubblica del Governatore Emiliano (e soddisfazione ancora più sconfinata ma sommessa, di chi in questa operazione ci guadagnerà tanto) è stato annunciato l’avvio dell’iter per la costruzione del polo ospedaliero del basso Salento. Il compimento del disegno immaginato già da Vendola, che aveva però stimato di spendere “solo” 80 milioni di euro, già lievitato quindi a 142 milioni e, sapendo come vanno le cose in Italia, destinato ad essere ultimato chissà quando e chissà a quale faraonica somma totale.
I commenti sui social, le considerazioni sui giornali e nelle sedi istituzionali da tempo ormai si rincorrono e si autoalimentano per cui, convinto del fatto che Re Emiliano I di tutte le Puglie mai si degnerebbe di dare a me una risposta, cambio interlocutore e mi rivolgo a Raffaele Cantone, il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, pregando di rivolgere lui la domanda a Re Emiliano, sperando che almeno a lui possa esser data risposta. La domanda è semplicissima: perché?
Casarano
Casarano vede l’obiettivo, comincia il countdown
Vince 3-2 a Ugento e prosegue la sua corsa in testa alla classifica. Applausi anche per i padroni di casa protagonisti di una bella partita. A cinque giornate dal termine rossoazzurri lanciati verso la promozione e ugentini invischiati nella Zona play out ma decisi a mantenere la categoria

UGENTO-CASARANO 2-3
Reti: pt 16′ Malcore (C), 35′ Sanchez (rig.) (U); st 11′ Loiodice (rig.) (C), 25′ Milicevic (C), 45′ Ancora (U)
“Una festa dello sport“, “uno spot per il calcio” e altre ancora le definizioni attribuite alla sfida tra Ugento e Casarano, distanti appena otto chilometri, ma in comune la marina e tante famiglie.
Tifo appassionato per due squadre, l’Ugento, matricola in serie D e intenzionato a restarci, il Casarano, che non vede l’ora di riprendersi quella serie C, abbandonata dopo ventisette anni di purgatorio.
In campo non si è badato a scherzi, in particolar modo i Messapici, discendenti dagli antichi guerrieri, non hanno lesinato grinta e impegno fino al tre a due del novantesimo, rendendo così la vita dura alle Serpi.
Al termine i calciatori hanno raggiunto i rispettivi settori di pubblico, per ricevere applausi e cori, tesi al raggiungimento del proprio obbiettivo a cinque giornate dal termine.
In sala stampa, volti provati ma ancora tanto fair-play in mister Oliva “orgoglioso dei ragazzi che hanno giocato una grandissima partita contro una corazzata” e Vito Di Bari che elogia i suoi “per aver saputo soffrire contro una squadra tignosa con abili
palleggiatori“.
Domenica prossima la corsa verso l’agognata promozione continua per il Casarano al Capozza contro il Manfredonia e al Fanuzzi con Brindisi-Ugento per la salvezza.
Giuseppe Lagna
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Attualità
Dal turismo in Salento alla vendemmia in Francia, tutte le opportunità di lavoro
Decimo Report Arpal Puglia, Ambito di Lecce: 217 annunci per 794 posizioni aperte. Oltre al settore turistico, edilizia, commercio, agroalimentare…

Sono stati 1.704 i colloqui di lavoro svolti in presenza durante la Recruiting week per il settore turistico organizzata nell’Ambito di Lecce da Arpal Puglia.
Le selezioni sono durate dieci giorni, dal 5 al 20 marzo, con un calendario che ha visto ruotare i dieci centri per l’impiego per consentire la più ampia partecipazione.
574 persone si sono recate presso gli uffici Arpal per incontrare oltre 90 aziende, che avevano messo a disposizione 1.400 posti di lavoro in vista dell’avvio della stagione turistica.
Sono stati svolti ben 1.704 colloqui in presenza, a cui si aggiungono ulteriori mille candidature arrivate tramite il portale lavoroperte.regione.puglia.it e via mail.
Si è scelto, poi, di dare attuazione alla Strategia #mareAsinistra della Regione Puglia, volta all’attrazione e valorizzazione dei talenti, attraverso la previsione di colloqui online per chi risiede o è domiciliato fuori dalla Puglia: sono 133 le prenotazioni già giunte da parte di persone che vivono in Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige o anche all’estero, in particolare Scozia e Austria.
Si tratta molto spesso di salentini che intendono rientrare nella propria terra, ma si registra anche un interessante numero di persone che guarda alla Puglia come regione in cui potersi trasferire per trovare una propria realizzazione professionale.
Nelle prossime settimane, proseguirà l’attività di incrocio domanda-offerta da parte dei centri per l’impiego.
Nel settore turistico, d’altronde, restano attive offerte per 437 posti disponibili, come riportato nel 10° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce di Arpal Puglia, che registra nel complesso un totale di 217 annunci per 794 posizioni aperte.
Al comparto turistico seguono i settori dell’edilizia con 86 posti e del commercio con 62.
Attività rilevante di ricerca di personale riguarda l‘agroalimentare che offre 46 posti di lavoro; le pulizie e i multiservizi con 38 opportunità; la riparazione di veicoli e trasporti con 34 posizioni; l’ambito amministrativo-informatico con 28.
Il settore delle telecomunicazioni presenta 21 opportunità, mentre il tessile – abbigliamento -calzaturiero (TAC) ne offre 17.
Infine, si segnalano offerte di lavoro anche nei seguenti settori: la sanità e i servizi alla persona con cinque posizioni, il comparto pedagogico con quattro e il settore della bellezza e del benessere con due.
Il settore metalmeccanico, invece, offre una posizione lavorativa. Si segnalano inoltre due opportunità per persone con disabilità e undici per iscritti nelle altre categorie protette, ai sensi della l.68/99.
Tra le numerose offerte di lavoro e formazione all’estero proposte dalla rete EURES, si segnala un’opportunità per la stagione della vendemmia in una prestigiosa azienda francese: situata nella rinomata regione vitivinicola della Nuova Aquitania, l’azienda ricerca candidati per attività agricole legate alla raccolta dell’uva, in particolare per le operazioni di potatura del verde.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE INTEGRALMENTE IL 10° REPORT 2025 DI ARPAL
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Casarano
Troppo Casarano per il Nardò. Rossoazzurri a +4
Prove tecniche di fuga con 4 punti sulla Nocerina seconda a 6 giornate dal termine. Intanto i ragazzi terribili del Casarano (gli unici della serie D) accedono agli ottavi della Viareggio Cup

CASARANO-NARDÒ 2-0
Reti: pt 12′ Guastamacchia, 27′ Ferrara
Ormai da tempo, fin dall’arrivo in panchina di Vito Di Bari, il Casarano entra in campo con la consapevolezza della propria forza e il risultato di trentuno punti su trentanove ne è la conferma.
Anche contro un Nardò volenteroso e nulla più i rossoazzurri hanno risolto la pratica in mezz’ora, concedendosi poi una melina condita da altre occasioni sfumate.
Quando mancano sei giornate alla fatidica data del 4 maggio, sulla scia è rimasta soltanto la Nocerina, ma distanziata di quattro punti.
“Ci godiamo il momento, ma non è finita“, dichiara in sala stampa il tecnico delle Serpi e poi aggiunge che, “l’unione è il simbolo di questa squadra, in tutti gli aspetti: Società, tifosi, stampa e un grande presidente“.
Domenica trasferta ad otto chilometri in quel di Ugento, impegno da non prendere assolutamente alla leggera.
“Fuori sacco“, merita una menzione speciale la formazione giovanile del Casarano, passata agli ottavi del Torneo di Viareggio, unica squadra di serie D, che affronterà martedì prossimo la Ternana, a Pontedera, dove ha assicurato la sua presenza il presidente Antonio Filograna Sergio, convinto fautore di questa prima partecipazione dei giovani calciatori rossoazzurri all’importante vetrina internazionale.
Giuseppe Lagna
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