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Attualità

Ospedale di Casarano, «dismesso di fatto»!

Lettera di Fp-Cgil e Cisl-Fp alla Regione ed alla Asl: «Futuro del nosocomio a rischio. Dopo gli incontri dello scorso giugno nulla è cambiato, anzi la situazione è peggiorata. Mancano medici, infermieri, operatori sociosanitari e impiegati amministrativi. impegni disattesi: declassamento già in atto, c’è l’intenzione di chiudere l’ospedale?»

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Il secondo ospedale della provincia per numero di prestazioni è vicino alla chiusura?


Se lo chiedono i sindacalisti di Fp-Cgil e Cisl-Fp alla luce delle dinamiche del personale che investono da qualche tempo il “Ferrari” di Casarano.


Tra carenza cronica di personale medico ed infermieristico, di Operatori socio-sanitari (Oss) ed ora anche di impiegati dell’amministrazione, il nosocomio è vicino al collasso.


«Non ci sono le condizioni per garantire ai pazienti un’assistenza adeguata. Ci chiediamo se non vi sia una chiara intenzione politica, non solo di declassare, ma anche di chiudere il presidio?», si chiedono Cosimo Malorgio e Fabio Mele, della Fp-Cgil Lecce, e Antonio Piccinno e Orazio Bellanti, della Cisl-Fp.


I quattro sindacalisti hanno inviato una lettera al presidente della Regione, Michele Emiliano, alla presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, ed a tutti i livelli della Asl (dalla direzione generale alla direzione di presidio).


Lamentano come alle note inviate, «agli articoli di stampa pubblicati ed all’incontro tenutosi il 14 giugno con le organizzazioni sindacali non si sia dato alcun seguito».

In quell’occasione erano presenti l’ex assessore alla Sanità Pierluigi Lopalco, Loredana Capone, il consigliere regionale Donato Metallo e i vertici della Asl, con in testa il direttore generale Rodolfo Rollo.


«Nonostante gli impegni assunti per assegnare nuovo personale all’ospedale di Casarano», sottolineano i sindacalisti, «nulla si è mosso».


La fotografia scattata da Fp-Cgil e Cisl-Fp è impietosa: «Nel reparto di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza mancano i medici per coprire la normale turnazione, come pure per Anestesia e Rianimazione, dove la carenza si estende anche al personale infermieristico. Mancano biologi e tecnici di laboratorio nell’unità operativa di Radiologia clinica, medici e tecnici in Radiologia, mentre il servizio di Immunoematologia trasfusionale non è stato riattivato. Il bollettino è ancor più grave per il pensionamento di dieci amministrativi mai sostituiti negli ultimi anni. A marzo andrà in pensione il magazziniere economale, ma la figura è già assente per consumare ferie e riposi accumulati. Dei 24 infermieri che dovevano essere assunti tra il 2020 ed il 2021, sono arrivate a Casarano meno della metà delle unità di personale. Senza contare che i 16 Oss a tempo determinato il cui contratto è scaduto in questo anno solare ad aprile non sono stati sostituiti. Nel frattempo un buon numero dei lavoratori e delle lavoratrici oggi in organico ha già presentato domanda per il collocamento a riposo».


«Ognuno faccia la propria parte, con urgenza, per scongiurare l’interruzione di pubblico servizio», concludono i sindacalisti, «Gli impegni assunti il 14 giugno vanno mantenuti, altrimenti il declassamento di fatto del “Ferrari”, ormai in atto, rischia di tradursi in una imminente chiusura».


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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