Attualità
Primo giorno di scuola… 40 anni fa
Rimpatriata a Casarano: i ragazzi della Prima C del 1975 accompagnati oggi come allora dalla affezionata maestra
La rimpatriata scolastica è senza dubbio uno di quegli appuntamenti estivi dai quali mediamente si cerca di sfuggire dando sfogo al più ampio repertorio di scuse più o meno plausibili che servono ad evitare due o tre ore di confronti e petulanti…. “ti ricordi?”. Se invece la classica rimpatriata riguarda la prima elementare e giunge a 40 anni esatti dallo scatto di quella foto ricordo che ritrae un gruppo di bimbetti che invece oggi sono padri e madri di famiglia; e se per giunta si ha anche la fortuna di avere in vita (e perfettamente lucida) quella stessa maestra di 40 anni prima, allora la rimpatriata non è più quella sterile vetrina delle vanità ma assume i connotati di un vero e proprio evento.
Tutto ciò è successo a Casarano e quella prima elementare era la 1^C di “via Messina” (il concetto dei “Poli Didattici” era ancora di là da venire), era la classe della maestra Anna Pomarico (perché a quei tempi la maestra era unica) e l’anno era, appunto, il 1975. A far nascere il desiderio di questa riunione è stato il ritrovamento fortuito di quella foto in un vecchio album di ricordi di Antonio, un simpatico Carabiniere che oggi lavora in Piemonte e che, per quasi un anno, insieme ad Angela, Gigliola, Cinzia, Isabella ed altre “compagne”, invece rimaste salentine, hanno cominciato pazientemente a tessere le fila dei ricordi e dei contatti per raggiungere tutti quei monelli che ora hanno vite diverse e più disparate. E così, in una delle tante serate afose di mezza estate, la 1^C si ritrova, contenta di rincontrarsi con chi si riconosce essere un compagno delle elementari, sorpresa di salutare persone conosciute ma delle quali non si aveva memoria di periodi vissuti insieme e la perplessità di conoscere per la prima volta persone che invece giurano di aver frequentato proprio quella stessa classe. Da qui in poi l’apertura di tutti i cassetti della memoria di ognuno ha ovviamente riempito la serata, con la maestra che ne aveva alcuni zeppi di aneddoti, così come la classica organizzazione di un gruppo whatsapp (in grado poi di intasare da solo le memorie degli smartphone di ognuno). Chi ha riempito i cuori di ognuno sono stati invece gli occhi lucidi proprio della maestra Anna, per l’occasione accompagnata dalla figlia Rita Augusta (che un legame con la scuola lo ha mantenuto visto che fa la dirigente scolastica del 3° Polo di Casarano); quegli occhi così lucidi e profondi che hanno riportato il calendario a 40 anni prima, quando in quegli stessi occhi, quei ragazzini vedevano quelli di una seconda mamma. L’amicizia, a volte, può nascere anche dalle piccole cose, anche da una vecchia foto in un vecchio album.
Antonio Memmi
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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