Attualità
Riordino ospedaliero: “Caro sindaco di Casarano…”
TriaCorda: “Se si vuole la qualità è impensabile continuare a pensare all’ospedale sotto casa!”
Accorato appello di TriaCorda al sindaco di Casarano Gianni Stefàno in merito alla querelle nata intorno al trasferimento di Chirurgia pediatrica dal “ferrari” a Lecce.
TriaCorda Onlus, fondata nel febbraio del 2012, ha per obiettivo l’unificazione degli intenti di organi politici, enti pubblici, comunità locali e di privati sostenitori, al fine della realizzazione di un Ospedale pediatrico nel Salento. Partecipare a questo progetto significa accompagnare i bambini, per i quali è pensato, nel loro cammino e nella loro crescita.
TriaCorda Onlus ha in animo di realizzare a Lecce un ospedale pediatrico: dai dati ISTAT, si evince che nelle province di Lecce e il loro primo compleanno, che le cose vanno un po’ meno peggio nella provincia di Brindisi, ma che si è ancora molto lontani dai risultati delle regioni centro-settentrionali, dove il valore di questo indicatore si attesta tra il 2 e il 3 per mille.
Questo l’intervento per TriaCorda a firma di Antonio Aguglia.
Pur comprendendo la difficile posizione del Sindaco di Casarano, Gianni Stefano, crediamo che probabilmente l’accorato appello riportato dalla stampa fosse rivolto alle sorti dell’Ospedale Ferrari a seguito di quanto previsto dal piano di riordino e non al Reparto di Chirurgia Pediatrica.
Lo spostamento da Casarano a Lecce dello storico reparto rientra infatti in un progetto di più largo respiro che possa garantire a tutto il Salento un Polo Pediatrico di II livello, frenando così i numerosi viaggi della speranza cui molte famiglie, comprese anche quelle di Casarano, ancora oggi sono costrette fuori dalla Regione Puglia per trovare risposte adeguate alle malattie dei propri bambini.
Tale progetto peraltro è stato condiviso da tutte le forze politiche e rappresenta oggi più che mai una priorità per il territorio, come espresso anche dai tantissimi Comuni che hanno aderito in occasione della giornata SoloXLoro e dalle migliaia di famiglie che hanno, con un piccolo gesto, manifestato il proprio consenso.
Il piano di riordino ha dunque posto le basi per la creazione di un polo pediatrico dove si concentrano differenti specialità, offrendo l’opportunità al personale medico e sanitario di accrescere le proprie competenze e di lavorare in equipe, per la creazione di una pediatria che possa rispondere meglio alle esigenze del territorio.
Se si vuole la qualità è impensabile continuare a pensare all’ospedale sotto casa! Le famiglie salentine lo sanno molto bene se è vero che ancora oggi i ricoveri fuori dalla Puglia si aggirano intorno ai 2mila all’anno, circa il 15% dei ricoveri totali in area pediatrica.
Creare un Hub a Lecce è un’esigenza ben specifica, che confidiamo possa essere condivisa da tutti i sindaci del territorio, e quindi anche dal sindaco di Casarano che possa dunque rivedere la sua posizione evitando di arrivare a soluzioni estreme sulle quali ovviamente Tria Corda sarebbe costretta ad intervenire al fianco dell’ASL a tutela dell’interesse delle famiglie e dei bambini del Salento.
Lo spostamento della chirurgia pediatrica non vuol dire rafforzare Lecce a danno delle altre pediatrie bensì proporre la creazione di un sistema integrato che possa realmente rispondere alle esigenze delle famiglie salentine, con la realizzazione di un contesto dove multidisciplinarietà, risorse e organizzazione a misura di bambino possano garantire risposte di qualità.
Il trasferimento di chirurgia pediatrica potrà in tal senso consentire di avviare sin da subito i progetti di formazione del personale dell’anestesia e della terapia intensiva pediatrica che saranno finanziati interamente da TriaCorda.
Oggi il Salento chiede con forza che non ci siano più rinvii per non sprecare l’ennesima occasione di crescita del nostro territorio, e non restare sempre più emarginati.
Confidiamo quindi veramente che anche il sindaco di Casarano possa sposare il nostro progetto al fianco delle famiglie e dei bambini più sfortunati.
Antonio Aguglia
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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