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Attualità

Salento in Treno e in Bus, Casarano a piedi

Beatrice Arcano (CNA): “Casarano, cittadina di oltre 20.000 abitanti, con diverse strutture ricettive (24 tra alberghi e B&B come riportato nell’elenco di “Viaggiareinpuglia”), ristoranti, Bar, aziende artigiane e commerciali è tagliata fuori dal servizio”.

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Da diversi anni la Provincia di Lecce per agevolare i turisti nei loro spostamenti ha istituito il servizio “Salento in treno e in bus”.


LittorinaNella pagina principale del sito ufficiale della Provincia di Lecce dedicate al servizio sono pubblicate insieme alla cartina del Salento con le indicazioni delle tratte a colori differenti le seguenti frasi: “Il servizio, attivo da giugno a settembre, consente ai visitatori interessati di raggiungere con facilità le principali località turistiche e balneari del Salento (Otranto, Gallipoli, S. Maria di Leuca) e le aree costiere ad alta densità abitativa stagionale (Porto Cesareo, Torre dell’Orso, litoranea Gallipoli Sud, litoranea S. Cesarea, Castro, S. Maria di Leuca) senza la necessità di disporre di un mezzo proprio. SalentoinBus si articola su nove linee principali che rappresentano i colori del marchio “Salento d’Amare”, integrate da altre linee secondarie di interesse locale che consentono ai viaggiatori di raggiungere, quindi, non solo le località turistiche e balneari ma anche tutte le altre località dell’intero territorio salentino. Inoltre, gli orari delle diverse corse sono stati studiati per garantire la massima integrazione con i mezzi a lunga percorrenza da e verso Lecce: infatti partenze e arrivi sono organizzati in concomitanza di arrivi e partenze di treni e aerei (bus navetta da e per gli aeroporti di Brindisi e Bari).”


divietoAndando a consultare la cartina con l’indicazione delle tratte e gli orari si nota subito che gran parte dei centri del Salento tra cui Casarano, una cittadina di oltre 20.000 abitanti, con diverse strutture ricettive (24 tra alberghi e B&B come riportato nell’elenco di “Viaggiareinpuglia”), ristoranti, Bar, aziende artigiane e commerciali è tagliata fuori dal servizio.


Molti sono i turisti che giornalmente ci contattano”, ci ha detto Beatrice Arcano, presidente della Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) di Casarano, “e che, in un momento di crisi per risparmiare o per tranquillità, cercano soluzioni nei paesi dell’interno, lontano dal mare e dalla movida, evitando le blasonate Gallipoli ed Otranto; inoltre non tutti i turisti sono interessati a crogiolarsi sulla spiaggia: c’è anche chi è interessato -fortunatamente- all’aspetto culturale, quelli che vanno alla ricerca delle bellezze e dei tesori dei centri minori; molti non si vogliono spostare in auto ed altri non hanno le possibilità di noleggiare un mezzo o usufruire dell’offerta transfert; per questi motivi, non essendoci mezzi pubblici in grado di soddisfare la richiesta turistica, Casarano non rientra tra le mete di loro interesse”.

Ma non sempre è stato così”, ricorda Arcano, “nel 2006, Casarano era ben collegato con Gallipoli attraverso il servizio pubblico “Salento in Bus” fino a tarda ora. Purtroppo, a partire dall’anno successivo, il servizio fu, inspiegabilmente, soppresso”.


In una provincia come quella di Lecce che, nel periodo estivo, è presa letteralmente d’assalto, non è plausibile che esistano paesi di serie A ed altri di serie B?”, si chiede la presidente della CNA casaranese, “purtroppo, le tasse vengono richieste e versate indistintamente da tutti i contribuenti della Provincia di Lecce in ugual misura. Questo disservizio reca un danno economico a tutte le imprese turistiche e commerciali di Casarano oltre che agli stessi abitanti, isolati e privati di servizi di primaria importanza. Visto che il limite al servizio parrebbe essere un ridotto numero di colori del marchio, forse sarebbe opportuno aggiungere a “Salento d’Amare” un altro colore ed abilitare il servizio anche agli altri centri attualmente esclusi, tra cui Casarano. A Casarano gli unici servizi pubblici a disposizione”, conclude Arcano, “sono quelli offerti dalle ferrovie Sud Est utilizzati esclusivamente dai pendolari attivi dal lunedì al sabato con orari improponibili ai turisti. La domenica ed i giorni festivi… Tutti a piedi!”.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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