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Attualità

Vaucher sociali a Casarano

Buoni acquisto per generi alimentari e beni di prima necessità

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Vaucher sociali; questo è il nome dell’iniziativa messa in atto dall’amministrazione di Casarano, per il secondo semestre del 2015.


Solitamente gli assessorati alle politiche sociali di tutti i Comuni, tra le loro attività, intervengono a sostegno delle famiglie e delle persone economicamente svantaggiate, erogando degli aiuti economici e facendolo in maniera diretta (e purtroppo, spesso, senza una gestione proprio cristallina dei fondi assegnati). La novità introdotta dal comune di Casarano risolve quindi tutti questi limiti.


I vaucher sociali, tranne che per situazioni specifiche o di carattere imprevisto ed eccezionale, andranno a sostituire quei contributi che precedentemente venivano concessi in maniera diretta. Cominciamo con il dire che si tratta ancora di un provvedimento in via sperimentale che però si pone l’obiettivo di garantire innanzitutto trasparenza nella gestione ma anche oggettività  ed equità agli interventi di sostegno a carattere sociale. I voucher sociali, sono in sostanza dei buoni acquisto, in formato cartaceo, del valore massimo di 300 euro e servono per l’acquisto di generi alimentari e articoli di prima necessità per la casa e la persona. Questo garantisce ad esempio che i fondi vengano effettivamente spesi per le esigenze di prima necessità delle famiglie bisognose e non, come purtroppo qualche volta accade, per beni futili o addirittura dannosi come alcool o sigarette.


Matilde Macchitella

Matilde Macchitella

Così, sull’argomento l’assessore alle Politiche Sociali Matilde Macchitella: “Con questo provvedimento abbiamo inteso rivoluzionare la materia degli interventi a sostegno delle famiglie e delle persone in condizioni di disagio economico. Abbiamo stabilito dei criteri oggettivi secondo i quali verrà stilata una graduatoria, per garantire il massimo dell’equità e della trasparenza. Ma soprattutto abbiamo voluto evitare che lo stesso soggetto richiedente dovesse tornare più volte presso gli uffici sia per ripresentare la domanda, sia per seguirne l’iter, pur trovandosi in condizioni strutturali di fragilità economica e sociale, con mortificanti attese e aspettative. Così invece i beneficiari potranno contare su un aiuto programmabile nel quadro di un percorso di responsabilizzazione e progressiva inclusione sociale”.


Per accedere al sostegno bisogna rispettare alcuni requisiti; come ad esempio essere un residente a Casarano da almeno un anno,  disoccupati da almeno 6 mesi ed avere un reddito familiare inferiore ai 5.000 €. Tra tutti coloro che presenteranno domanda verrà stilata una graduatoria che verrà utilizzata per erogare i vaucher. Tutti i criteri e i dettagli del provvedimento sono contenuti nel bando pubblicato sul sito del Comune e sui manifesti affissi per la città. La data ultima di presentazione della domanda è il 24 luglio 2015.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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