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Castro

Castro: Salento Barcamp

Non conferenze per discutere di Archeologia, Storia e Ambiente in movimento per tutti.

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Mercoledì 31 luglio la Fortezza Aragonese di Castro ospiterà, a partire dalle 18.00, SALENTO BARCAMP – Archeologia, Storia e Ambiente  in movimento per tutti.


L’iniziativa promuove conferenze informali dove i ruoli di relatore e di pubblico si combinano creando condivisione e partecipazione su tematiche quali la storia, la cultura, l’archeologia, l’ambiente e lo sport con un particolare sguardo al Parco Naturale Regionale “Costa Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”  e con il tema trasversale dell’ACCESSIBILITÀ AI BENI COMUNI.  La UISP Comitato Territoriale di Lecce, partner del progetto GRECIA-ITALIA P.W.B., è promotore e sostenitore dell’iniziativa, insieme agli altri progetti coinvolti, per favorire lo sport come modello di inclusione sociale ed integrazione nonché prezioso strumento di valorizzazione dell’intero territorio Salentino e dei preziosi tesori naturali in esso custoditi. Si ricorda, infatti, che già nel biennio 2009-2011 la Uisp Lecce ha promosso e sostenuto il progetto AvVISTAnelPARCO per la valorizzazione e tutela del Parco Otranto – Leuca.


Obiettivo del BarCamp è lanciare temi d’interesse comune per avviare riflessioni, condividere problematiche e cercare nuove soluzioni che vengono proposte dal basso e sono stimolate direttamente dai cittadini e dalle organizzazioni portatrici di interesse.


Su cosa ci si confronta:


AMBIENTE-SPORT



  1. 1. Natura e biodiversità

  2. 2. Cibo e prodotti dei parchi

  3. 3. Sport tradizionali e innovativi

  4. 4. Il sistema delle aree protette


CULTURA-STORIA E ARCHEOLOGIA



  1. 1. La civiltà messapica e della Magna Grecia

  2. 2. Tra Storia e Leggenda

  3. 3. Nuove tecnologie applicate alla storia e all’archeologia

  4. 4. Turismo archeologico


L’ACCESSIBILITA’ NEI SITI STORICI E NATURALISTICI   è il  TEMA TRASVERSALE.


Il Programma completo:


h: 18.00 Registrazione e welcome drink


h: 18.45 Start non-conferenze


h: 21.30 Break@km0  e musica di P40


h: 22.00 prosecuzione non-conferenze


h: 23.00 Chiusura BarCamp, degustazione e musica dei Balkan Gambling



Durante l’evento


Estemporanee artistiche e artigianali Laboratorio “SenSimenti” a cura dell’Associazione MATVisita agli scavi di Castro, previa prenotazione.


COS’E’ UN BARCAMP?


Il termine è nato per indicare una rete internazionale di non- conferenze aperte, i cui contenuti sono proposti dai partecipanti stessi. Una non- conferenza è una riunione, il cui tema di discussione viene messo in condivisione dai partecipanti in maniera costruttiva.


Gli eventi si occupano soprattutto di temi legati alle innovazioni sull’uso del World Wide Web, del software libero e delle reti sociali. Il nome di BarCamp si rifà al termine foobar già utilizzato dagli hacker. Infatti, i barcamp sono nati in risposta ai Foo Camp, una non-conferenza annuale, su invito, promossa dall’editore di testi sul software libero Tim O’Reilly.


Il BarCamp è evento intenso con discussioni, demo e molta interazione tra i partecipanti nasce dal desiderio delle persone di condividere e apprendere in un ambiente aperto e libero.


PERCHE’ UN BARCAMP SU AMBIENTE E ARCHEOLOGIA?


Il BarCamp, come sopra descritto, è occasione di riflessione e condivisione da parte di un pubblico eterogeneo (esperti e appassionati del settore) su tematiche di comune interesse. Il contesto e le progettualità che sono alla base del barcamp hanno dettato anche i temi di discussione AMBIENTE E ARCHEOLOGIA. Un connubio ideale che si rifà all’importanza di Castro come nodo nevralgico sia sotto il profilo archeologico- culturale che ambientale-naturalistico, che abbraccia lo Sport come filosofia del movimento e sviluppa il tema trasversale dell’accessibilità dei luoghi (tema molto sentito dal Parco Otranto Leuca).


I PROGETTI CHE SOSTENGONO L’INIZIATIVA


L’evento è promosso nell’ambito di quattro progetti, di seguito brevemente descritti:

“VIAGGI nella TERRAdiMEZZO” www.visitmessapia.it – nasce dall’esigenza di tutelare, promuovere e diffondere il ricco patrimonio Messapico che lega le tre province del Salento (Lecce, Brindisi e Taranto). L’intervento di valorizzazione parte dal presupposto di mettere a sistema una parte importante dei beni Messapici visitabili (storici – museali -archeologici accompagnati dai beni ambientali) presenti nelle tre province del Salento al fine di realizzare dei prodotti turistici vendibili attraverso il lancio di itinerari “test utilizzando prevalente la mobilità slow (in particolare percorsi e tratte strutturate dalle FERROVIE SUD EST, biciclette e piste ciclabili, bus e bus elettrici). PALAZZO MOSCHETTINI a Copertino diventerà a breve il CENTRO POLIFUNZIONALE FORMATIVO MESSAPICO e sarà il centro di coordinamento principale dell’iniziativa, le FSE rappresentano la “rete” viaria prioritariamente utilizzata per raggiungere i luoghi Messapici mentre i “beni Messapici” individuati ne rappresentano le mete da visitare, promuovere e valorizzare trasportando Turisti e Scolaresche. Il tema trasversale ed evolutivo del progetto è l’ACCESSIBILITA’ AI BENI MESSAPICI del Salento, sul quale si stanno costruendo ulteriori progetti di sviluppo dell’iniziativa.


Accanto alla rete fisica, esiste anche una “rete” di oltre 200 partners di sviluppo che stanno permettendo di ri-lanciare i luoghi identitari del Salento.


La FONDAZIONE MOSCHETTINI, nata nel 1925, è il soggetto RESPONSABILE mentre, Partner del progetto sono AISAF ONLUS di Lecce, Cooperativa IL PRIMO SOLE di Taurisano, APS PLAY YOUR PLACE di Maruggio, MERIDIES SCARL di San Donato di Lecce e la Cooperativa PROJECT LAB di Lecce.  Il soggetto che sta sostenendo economicamente il progetto per un totale di € 420.000,00 è la Fondazione Con il Sud di Roma – www.fondazioneconilsud.it -.


PARKS WITHOUT BORDERS (acronimo PWB) è il progetto promosso dal Lead Partner PARCO NATURALE REGIONALE “COSTA OTRANTO SANTA MARIA DI LEUCA E BOSCO DI TRICASE” in partnership con la UISP COMITATO TERRITORIALE DI LECCE, i comuni  di Corfù (Grecia) e Zagori (Grecia), nasce dalla volontà di valorizzare la dimensione sociale di aree naturali che, risultano spesso inaccessibili alle fasce più deboli della popolazione (bambini, anziani e persone disabili). La piena inclusione di tali soggetti costituisce l’obiettivo di mirate politiche sociali e, contemporaneamente, è condizione imprescindibile per il raggiungimento di uno sviluppo territoriale reale e integrato.


L’obiettivo principale e trasversale dell’intero progetto è la piena accessibilità ai Parchi ed alle Aree Naturali da parte di tutti, con particolare attenzione, agli utenti svantaggiati, quali bambini, anziani e persone disabili. Le Aree Protette prese in considerazione sono tre di cui una in Italia (Parco Costa Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase) e due in Grecia ossia l’Area Naturale Protetta del Lago di Korission (nell’isola si Corfù) ed il Parco Nazionale NORD PINDOS (ubicato nella Grecia Nord Occidentale – Epiro).


Il progetto è finanziato nell’ambito dell’ETCP GRECIA ITALIA 2007-2013 1 CALL, per un totale di € 1.770.000,00 e si propone di Valorizzare e promuovere il bene comune, la gestione delle risorse naturali, la prevenzione dei rischi naturali  e tecnologici” attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale della Grecia e dell’Italia. Il tema centrale e trasversale comune a tutte le azioni intraprese attraverso questo progetto è l’ACCESSIBILITÀ AI BENI NATURALI E CULTURALI presenti nei Parchi e appartenenti a tutti; “Accessibilità” è intesa come il processo per facilitare (l’uso dei beni comuni) e di associare (risveglio per l’uso sostenibile delle risorse) indirizzata prevalentemente alle seguenti fasce di popolazione: bambini, anziani e disabili. Lo sport è un ulteriore tema che sarà utilizzato come elemento associativo e comunicativo di tutto il progetto. I mezzi e le azioni, che hanno lo scopo finale di creare un vero e proprio scambio transfrontaliero e una promozione dei territori sono:


1. Infrastrutture e attrezzature tra le quali: progettare e realizzare ZONE NATURALI FACILITATE (o Accessibili); Cartelli e manifesti; Attrezzature Mobili.


2. Prevenzione dei rischi naturali e tecnologici che comprende due azioni specifiche: PREVENZIONE INCENDI e Mappatura dei Siti Pericolosi nel Parco;


3. Coinvolgimento alla SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE e CONSERVAZIONE DELL’AMBIENTE NATURALE mediante il  coinvolgimento della popolazione locale; e azioni sostenibile del parco.


4. organizzazione e gestione delle risorse naturali attraverso la Realizzazione di un piano di marketing territoriale, la  mappatura delle “ZONE NATURALI FACILITATE” la creazione dei “GUARDIANI del PARCO”, e la creazione e / o accompagnamento di delle associazioni / organizzazioni che gestiscono riserve naturali.


La diffusione dei risultati del progetto avverrà attraverso conferenze, seminari e incontri e nelle convention internazionali che permetteranno lo scambio di esperienze tra i partner transnazionali, ma anche in tutto il bacino del Mediterraneo.


UN PORTO IN OGNI BORGO si avvia grazie al PIANO DI RIGENERAZIONE URBANA finanziato per 2,4 Milioni di euro con i fondi del POR PUGLIA 2007-2013 Misura 7.2.1 ed è finalizzato a promuovere la rigenerazione urbana e territoriale, attraverso l’attuazione di Piani integrati con strategie comunali e intercomunali, per il miglioramento delle condizioni urbanistiche, abitative, socioeconomiche, ambientali e culturali degli insediamenti umani. Il progetto coinvolge quattro comuni del Basso Salento con capofila il Comune di Poggiardo.  di seguito vengono descritte, in breve, le finalità dettate da peculiarità territoriali, scelte dai rispettivi comuni:


POGGIARDO. PORTO delle ARTI e dei MESTIERI. Un laboratorio, osservatorio e centro studi per l’artigianato locale e gli antichi mestieri, che ha l’obiettivo di integrarsi con gli artigiani locali e creare un LABORATORIO URBANO ARTIGIANALE APERTO; si aprirà anche al mondo dell’innovazione tecnologica cercando di far comprendere come questa possa operare in favore del rilancio dell’artigianato locale.


CASTRO. PORTO della STORIA e dell’ARCHEOLOGIA. Un laboratorio, osservatorio e centro studi sulla Storia e Archeologia volto al sostegno degli innumerevoli scavi che sono stati avviati nonché della cultura e tradizione locale che hanno fatto la storia di questo comune e di quelli del comprensorio.


MINERVINO DI LECCE. PORTO della SOSTENIBILITA. Un Laboratorio, osservatorio e centro studi sulle scelte sostenibili per il territorio e, in particolare, sull’uso delle energie alternative e del fotovoltaico.


SANTA CESAREA TERME. PORTO del GUSTO e del BENESSERE. Un Laboratorio che si propone di realizzare un osservatorio e centro studi sul Gusto, la Gastronomia locale e sul benessere psico-fisico dei turisti e di quanti intendono scegliere S. Cesarea Terme ed i Paesi del Comprensorio come mete per il relax e le vacanze.


“VIAGGI nel MONDO dei MESSAPI” è sostenuto dalla FONDAZIONE BNC di Roma € 10.000,00 e rappresenta l’evoluzione del progetto VIAGG InellaTERRAdiMEZZO e interviene sulle azioni che non sono approfondite dal progetto “madre” ossia realizzare ITINERARI E PACCHETTI TURISTICI in favore dei soggetti Svantaggiati ed, in particolare:



  1. DIVERSAMENTE ABILI,

  2. ANZIANI,

  3. GIOVANI A RISCHIO


Difatti, il progetto “madre” coinvolge queste tre categorie nella gestione degli itinerari e pacchetti turistici ma non nella fase di loro ideazione (se non come beneficiari finali); il progetto VIAGGI NEL MONDO DEI MESSAPI intende invece coinvolgere attivamente  i soggetti svantaggiati in tre azioni ben precise:



  1. 1. PIANIFICAZIONE PROGETTAZIONE DI ITINERARI/PACCHETTI TURISTICI RIVOLTI PREVALENTEMENTE AI SOGGETTI SVANTAGGIATI

  2. 2. TEST DEGLI ITINERARI TURISTICI IN FAVORE DEI SOGGETTI SVANTAGGIATI

  3. REALIZZAZIONE DI PACCHETTI TURISTICI RIVOLTI A SOGGETTI SVANTAGGIATI


Gli ITINERARI ed i PACCHETTI metteranno in rete prevalentemente i BENI MESSAPICI di Lecce, Brindisi e Taranto utilizzando la MOBILITA SLOW:



  1. TRENI

  2. BUS

  3. BICICLETTE


Da quanto sopra descritto si evince che l’OBIETTIVO DEL SALENTO BARCAMP è racchiuso nel CONSOLIDAMENTO E SVILUPPO DELLE RETI PROGETTUALI, attorno al quale si condivide tutta la strategia comunicativa dell’evento.


Attualità

Ovunque vai, Martinucci

Una famiglia che conta 300 collaboratori, 28 store e 74 anni di storia. Qualità e tradizione grazie alle due linee di produzione dell’azienda salentina, portavoce dell’abilità dolciaria nostrana ad ogni latitudine

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Martinucci è un’azienda riconosciuta nel mondo, portavoce della tradizione dolciaria ad ogni latitudine, con tanti punti vendita in Salento ed in diversi Paesi del globo.

Una famiglia che conta 300 collaboratori, 28 store e 74 anni di storia.

Con Fabio Martinucci facciamo il punto su come si possano raggiungere obiettivi così grandi, continuando il proprio percorso di crescita, mantenendo alti gli standardi qualità.

Eccellere su piccola e grande scala. Qual è il segreto?

«Senz’altro la nostra produzione, che oggi viaggia su due linee: una artigianale ed una industriale, mantenendo sempre altissimi standard di qualità. I prodotti della linea artigianale sono quelli che realizziamo nel nostro laboratorio di Acquarica del Capo. Da qui partono i prodotti freschi che lavoriamo giornalmente e che servono tutte le nostre pasticcerie presenti in Salento. I prodotti che vendiamo nelle pasticcerie Martinucci nel mondo, invece, sono realizzati dalla nostra linea industriale. Una linea che conserva tutte le caratteristiche del prodotto artigianale e tutte quelle preziose conoscenze artigiane tramandate nel tempo, lungo la decennale esperienza di Martinucci nel settore. La nostra azienda oggi è un po’ una fotografia del settore dolciario, in cui produzione artigianale ed industriale viaggiano sempre l’una accanto all’altra».

In che modo due metodi di lavoro, all’apparenza lontani, si avvicinano?

«Nel mondo della pasticceria, la produzione artigianale oggi si regge in gran parte sul lavoro industriale. Questo non ci deve spaventare o insospettire. Al contrario, è un percorso che ormai avanza in simbiosi e che permette di accrescere la qualità dei prodotti. Basti pensare che tutta la pasticceria oggi è improntata sull’utilizzo di semilavorati, compresa quella di pasticcieri e gelatai che si definiscono artigiani. Nel settore, tutti utilizziamo i prodotti semilavorati, talvolta anche provenienti dalle grandi multinazionali, senza che questo rappresenti un peggioramento nella qualità del prodotto. Anche grandi aziende storiche come la Pernigotti forniscono ingredienti, per fare un esempio come la nocciola di Piemonte DOC, che vengono impiegati dai mastri artigiani. Questo ci dice, nella realtà dei fatti, che produzione artigiana ed industriale non devono essere considerate antitetiche, come molte campagne di marketing vogliono farci credere, ma sono molto più prossime di quanto possiamo immaginare. Non a caso Martinucci oggi, con la sua linea industriale, è sia produttore che distributore sul mercato di semilavorati, che vengono acquistati ed impiegati giornalmente anche da molte piccole realtà del nostro territorio».

Esiste ancora l’antica figura del pasticciere che gestisce la produzione dalla A alla Z?

«Sono davvero rarissimi i pasticcieri che continuano a gestire artigianalmente l’intero processo di produzione e vendita in autonomia. È difficile pensare che al giorno d’oggi un pasticciere prepari ogni mattina tutta la produzione per la singola giornata. La prassi vuole che anche i dolci dei laboratori artigianali vengano realizzati in gran numero per coprire più giornate, poi conservati e cotti di volta in volta, giorno per giorno, secondo vendite e necessità».

Pesano ancora i falsi miti sulla produzione industriale nelle scelte dei consumatori?

«Purtroppo, si. Diverse credenze spingono il consumatore a pensare che un prodotto, se non realizzato e consumato al momento, abbia un gusto differente oppure possa nascondere delle sorprese. Ma non è così. Uno dei falsi miti più radicati è quello relativo alla conservazione. I prodotti della linea industriale, anche ma non solo per poter essere gustati in luoghi diversi da quelli di produzione, sono sottoposti a congelamento. E questo può generare scetticismo nel consumatore. In realtà, il processo di conservazione non altera le proprietà organolettiche. Ed inoltre rappresenta anche un presidio di sicurezza per il consumatore, dal punto di vista batteriologico. L’abbattimento che effettuiamo a livello industriale (oggi richiesto in molti ambiti anche dalle Asl), portando il prodotto a -18° in venti minuti, rende la proliferazione batterica innocua per il consumatore. È un po’, per fare un parallelismo, come quando in ambito domestico congeliamo la classica lasagna della nonna per mangiarla l’indomani. In questo caso, nei laboratori, con strumentazioni e procedure professionali, che permettono il cosiddetto abbattimento, abbiamo ulteriori garanzie circa la sicurezza del prodotto che viene somministrato al cliente. È proprio come nei ristoranti dove, per intenderci, non consumeremmo mai un tonno o delle cozze se prima non passate in abbattitore».

Processo industriale ed artigianale: la qualità è nel punto d’incontro?

«Mi sento di dire che senza la grande industria oggi non ci sarebbero i grandi artigiani. Se un prodotto è scadente questo non dipenderà dall’utilizzo dei semilavorati, ma dalla qualità di quei semilavorati che si sceglie di utilizzare. Un consiglio? Assaggiare per credere!».

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Attualità

Turismo in crescita? Qualcosa non quadra

Nonostante il presunto boom sbandierato da più parti, «la spesa sostenuta dai turisti italiani e stranieri è rimasta sostanzialmente sui valori dell’anno scorso»

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Puglia e Turismo: sempre in attesa di numeri certi per una fotografia estate dell’estate 2024 nel Salento, ci soffermiamo nuovamente sui dati regionali.

Perché c’è qualcosa che non quadra nella sbandierata crescita esponenziale del turismo in Puglia.

A fronte di un costante aumento degli arrivi e delle presenze, il fatturato resta infatti pressoché invariato.

È quanto emerge da uno studio condotto dal data analyst Davide Stasi, responsabile dell’Osservatorio Economico Aforisma.
Eppure, durante questa estate, si è registrato l’ennesimo record in termini di flussi di vacanzieri.

Secondo Pugliapromozione, nei primi otto mesi di quest’anno, da gennaio ad agosto, è stato rilevato un «significativo incremento sia degli arrivi (4.234.000) che delle presenze turistiche (15.339.000). Gli arrivi sono aumentati del 9 per cento, mentre le presenze hanno registrato un incremento del 4 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023. La crescita, in particolare, ha interessato sia i turisti italiani che stranieri, con quest’ultimi che hanno evidenziato un aumento maggiore: +20 per cento per gli arrivi e +15 per le presenze».
Le previsioni per i mesi successivi (settembre ed ottobre), stando sempre agli annunci, sono ancora più rosee. Parallelamente, i flussi nazionali hanno registrato un incremento di solo il 3 per cento per gli arrivi a fronte di un andamento stazionario delle presenze.

Cosa è accaduto, invece, in Puglia in termini economici?

Il data analyst Davide Stasi

«La spesa sostenuta dai turisti italiani e stranieri è rimasta sostanzialmente sui valori dell’anno scorso», spiega Stasi, «sempre nei primi otto mesi di quest’anno, da gennaio ad agosto, l’ammontare delle fatture (Iva esclusa) emesse per le attività di alloggi è pressoché invariato: +0,2 per cento rispetto al 2023. Ammonta, complessivamente, a 325,4 milioni di euro contro i 324,9 milioni dell’anno scorso. Questo può dipendere da più fattori, come, ad esempio, una crescita degli arrivi e delle presenze più contenuta rispetto a quella annunciata oppure un diffuso fenomeno del sommerso dei ricavi da parte degli operatori del settore».

«Inoltre», aggiunge il data – analyst, «c’è un’altra notizia: il settore extra-alberghiero sta sottraendo, sempre di più, fette di mercato a quello alberghiero. Il primo, infatti, ha eroso fatturato proprio a scapito del secondo. A fronte di una crescita di circa mezzo milione di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il fatturato delle persone fisiche che sono attive prevalentemente nel settore extra-alberghiero è aumentato di 3,9 milioni mentre quello dei soggetti diversi dalle persone fisiche (in prevalenza società proprietarie di strutture alberghiere) è diminuito di 3,4 milioni».

«In questo parallelismo», prosegue Stasi, «si può leggere il boom dell’extra-alberghiero in Puglia. Se è pur vero che l’alberghiero rappresenta la quota di maggiore mercato, non si può non notare l’incremento delle attività come bed and breakfast (B&B) ed affittacamere in grado di registrare una performance positiva del 17,6 per cento contro una flessione dell’1,1 per cento del settore alberghiero. Questo in termini percentuali. Se invece prendiamo in considerazione i valori assoluti, vediamo che l’alberghiero fattura quasi 300 milioni di euro in otto mesi contro i 26,3 milioni dell’extra-alberghiero»

I dati relativi ai flussi della fatturazione elettronica rappresentano sicuramente uno dei principali indicatori per comprendere l’andamento di un settore economico e più in generale dell’economia di un territorio.

Sono un utile parametro per analizzare i risultati ottenuti da aziende o lavoratori autonomi.

Dal primo gennaio 2019, l’obbligo di fatturazione elettronica, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, vale sia nel caso in cui la cessione del bene o la prestazione di servizio è effettuata tra due operatori Iva (operazioni B2B, cioè Business to Business) sia nel caso in cui la cessione/prestazione è effettuata da un operatore Iva verso un consumatore finale (operazioni B2C, cioè business to consumer).

La fatturazione elettronica ha avuto un effetto positivo sulla lotta all’evasione fiscale e contributiva, con un incremento delle entrate, ma non solo.

Sono almeno sei i vantaggi riscontrati dalla fatturazione elettronica: misura di contrasto alle frodi fiscali, supporto al monitoraggio della spesa pubblica, certezza dell’avvenuta trasmissione della fattura, garanzia di autenticità ed integrità della fattura, riduzione degli oneri amministrativi, leva per la crescita digitale del Paese.

«Aggiungerei anche un settimo vantaggio», chiosa Davide Stasi, «poter mettere a confronto ulteriori dati per approfondimenti più puntuali e corrispondenti alla realtà».

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Appuntamenti

Meeting dei Due Mari

Raduno Internazionale di Auto Storiche dal 10 al 13 ottobre. Oltre Gallipoli la manifestazione interesserà anche Otranto, Santa Cesarea, Castro, Tricase, Morciano di Leuca e Santa Maria di Leuca

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Ci sarà anche una Giulia 1600 Super Radiomobile dei Carabinieri (con relativo equipaggio) al  31° Meeting dei Due Mari, Raduno Internazionale di Auto Storiche, organizzato dal Salento Club Auto Storiche di Lecce e da Caroli Hotels e che si svolgerà dal 10 al 13 ottobre.

L’auto storica dell’Arma sarà presente per la seconda volta e potrà essere ammirata all’Ecoresort Le Sirenè e all’Hotel Terminal.

L’evento vedrà la partecipazione di circa 50 vetture provenienti da ogni parte d’Italia che percorreranno suggestivi itinerari tra le bellezze del basso Salento.

Il programma prevede per giovedì 10 e venerdì 11, dalle 15 alle 17, i due momenti di ritrovo a Gallipoli presso l’Ecoresort Le Sirene Caroli Hotels.

Sabato, dalle 9, è prevista una suggestiva passeggiata e sfilata di auto storiche su un percorso che partirà da Gallipoli, proseguirà per Maglie con attraversamento delle campagne salentine e lungo la litoranea salentina, dorsale adriatica per Otranto, Santa Cesarea, Castro, Tricase e Santa Maria di Leuca.

Sosta e pranzo sul lungomare presso l’Hotel Terminal Caroli Hotels.

Nel pomeriggio partenza da Leuca sfilava sul lungomare, proseguimento per il Kartrodomo Imola 2 (Morciano di Leuca) e successivo rientro a Gallipoli con serata di gala, cena e musica.

Domenica 13 partenza da Gallipoli (Ecoresort Le Sirene), alle 9, per la dorsale jonica della litoranea sino alla pista Imola 2.

Dopo il rientro a Gallipoli, sono previsti pranzo, premiazione e commiato.

«Oltre che 31 anni del Meeting dei Due Mari», sottolinea Franco D’Agostino, presidente del Salento Club Auto Storiche, «celebriamo anche gli oltre quarant’anni di collaborazione con Caroli Hotels, che ringrazio, nella realizzazione delle varie manifestazioni. La prima è stata nel settembre del 1978. Confermata anche quest’anno la presenza di un’auto storica dei carabinieri e per questo ringrazio il Comando Generale dell’Arma».

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