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Ufficiale: Castro si “unisce” ad Andrano, Spongano e Diso 

Votata all’unanimità l’adesione di Castro: approvate le modifiche allo statuto dell’Unione dei Comuni e presentate nuova giunta e indirizzi di governo

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È il tassello fondamentale nel percorso che, nelle prossime settimane, sancirà ufficialmente la nascita dell’“Unione dei Comuni Andrano Spongano Diso Castro”: nella seduta di ieri, presso la sala consiliare di Diso, il Consiglio dell’Unione ha votato all’unanimità l’adesione del Comune di Castro e ha approvato il nuovo schema dell’atto costitutivo, ciò che suggella l’ingresso di quest’ultimo Comune nell’ente fondato vent’anni fa dai primi tre.


A ciò si è giunti dopo la firma del protocollo d’intesa da parte dei quattro sindaci, il 2 febbraio scorso, a cui è seguita, nove giorni dopo, l’approvazione da parte del Consiglio comunale di Castro, che ha autorizzato il sindaco Luigi Fersini a procedere con la sottoscrizione degli atti ufficiali. I prossimi passaggi prevedono l’approvazione da parte dei singoli Consigli comunali delle modifiche allo Statuto e all’atto costitutivo e la designazione da parte di Castro dei propri rappresentanti in seno all’assise congiunta.


Si rafforza, così, l’esperienza della gestione associata degli enti locali in questa porzione della provincia di Lecce, per mettere a fattore comune servizi, risorse e prospettive a beneficio di una popolazione complessiva di 13.439 abitanti, distribuiti in quattro comuni, due frazioni e tre marine, e di un territorio di 43,72 chilometri quadrati.


L’Unione, dunque, diventa lo strumento per eccellenza attraverso il quale favorire politiche pubbliche integrate necessarie per dare risposte più efficaci alle comunità di riferimento, per una maggiore valorizzazione dell’economia locale, per una più forte tutela dei luoghi.


«Il Comune di Castro, con le sue caratteristiche storiche e le sue risorse economiche, ricostruirebbe una visione del territorio più omogenea e favorirebbe sul piano istituzionale ciò che da un punto di vista reale è già presente nella vita delle nostre comunitàSe stiamo insieme»,– commenta il presidente dell’Unione, il sindaco di Andrano Salvatore Musarò, «è perché siamo sempre più consapevoli che il nostro territorio ha bisogno di sinergie forti e di un’intelaiatura istituzionale moderna ed innovativa. Senza questa spinta e questo dialogo sarebbe difficile dare le risposte adeguate ai bisogni del territorio».


«Castro ha sempre guardato con affetto a questa Unione», aggiunge Luigi Fersini, sindaco di Castro, presente alla seduta, «perché ritiene ci siano non solo una contiguità territoriale ma anche una continuità culturale e relazionale. Il contributo, tra gli altri, che può apportare Castro è di rafforzare il dialogo tra costa ed entroterra, a partire già da questa stagione estiva alle porte, che ci vedrà collaborare sin da subito». 


La nuova giunta dell’Unione


Durante la seduta consiliare, è stata comunicata anche la nuova composizione della giunta dell’Unione, nominata a seguito dello svolgimento delle elezioni amministrative nel Comune di Diso: a Luigi Rizzello, vice presidente e attuale sindaco di Spongano, è stata affidata la delega a Programmazione e Bilancio; a Salvatore Coluccia, sindaco di Diso, quella a Trasporti e Polizia Locale; a Rocco Surano vanno le deleghe ad Attività Produttive e manutenzione del territorio; a Stefano Donadeo quelle a Servizi Scolastici e Ambiente; a Maria Rita Arseni a Salute e Servizi Sociali. Il presidente Salvatore Musarò, sindaco di Andrano, ha trattenuto, invece, le deleghe a Manifestazioni Culturali e Personale.


Gli indirizzi generali di governo dell’Unione dei Comuni


Durante il Consiglio, il vice presidente Rizzello ha dato lettura degli indirizzi generali di governo del presidente Musarò, assente per cause di forza maggiore.


«I tre principi che dovrebbero ispirare il governo dell’ente», è scritto nel documento, «sono la cooperazione, la sussidiarietà, l’agire in rete. Non è un semplice richiamo ad un metodo ma un vero e proprio programma di governo. Resta prioritario il coinvolgimento degli attori del territorio in un impegno amministrativo di coprogrammazione e di coprogettazione delle azioni che si intendono mettere in campo. […] È emersa la volontà di sviluppare alcuni punti che qualificano l’Unione come ente che favorisce lo sviluppo di nuove iniziative che sollecitino il raccordo tra le diverse programmazioni delle singole amministrazioni comunali. Si sta ponendo sempre più all’attenzione dell’Unione la necessità di mettere a sistema i fattori di crescita del territorio, implementando nei processi istituzionali e amministrativi tutti i saperi e le competenze necessari per compiere un vero e proprio cambio di paradigma nella visione strategica».






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Impianto eolico off-shore: il Parco boccia il progetto

I 12 comuni (Otranto,  Castro,  Santa Cesarea Terme, Andrano, Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo, Patù, Morciano di Leuca, Castrignano del Capo e Alessano) sono pienamente allineati. Il presidente del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, Michele Tenore: «Siamo di fronte al rischio concreto di un’aggressione intollerabile a un paesaggio protetto da vincoli naturalistici di straordinaria importanza e mette a rischio l’equilibrio ambientale». I sindaci sottolineano anche il grave rischio per la foca monaca

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Il Parco Naturale RegionaleCosta Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, in forte sintonia con i 12 comuni che ne costituiscono il territorio, ribadisce, attraverso la deliberazione del proprio comitato esecutivo, la ferma opposizione al progetto di impianto eolico off-shore, proposto dalla società Odra Energia S.r.l., previsto nello specchio di mare tra Santa Cesarea Terme e Santa Maria di Leuca.

«È certo il rischio concreto», spiega Michele Tenore, presidente del Parco, «di un’aggressione intollerabile a un paesaggio protetto da vincoli naturalistici di straordinaria importanza. Il nostro territorio, tutelato da vincoli ambientali e paesaggistici, non può essere sacrificato per un progetto che non tiene in considerazione la straordinaria biodiversità e il valore ecologico delle nostre coste»

I 12 comuni del Parco (Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme, Andrano, Tricase, Tiggiano, CorsanoGagliano del CapoPatùMorciano di LeucaCastrignano del Capo e Alessano) sono pienamente allineati con tale posizione, e attraverso il presidente Tenore si fanno portavoce di una ferma opposizione a un «progetto che minaccia l’integrità ecologica e paesaggistica della zona».

Seppur modificato nel numero di aerogeneratori (da 90 a 73), il progetto «rimane problematico, soprattutto a causa dell’aumento delle dimensioni delle turbine, che raggiungeranno i 315 metri, un impatto troppo significativo per una zona di tale valore ecologico. Inoltre, il corridoio di posa dei cavi marini continua a interferire gravemente con l’area destinata a diventare una riserva marina protetta, procedimento già consolidato dalle 11 delibere dei consigli comunali delle aree interessate e dall’istruttoria avviata formalmente da ISPRA il 15 luglio 2024».

La prima proposta di zonizzazione è attesa a breve, e questo intervento «minerebbe i delicati equilibri ecologici dell’area. Inoltre, il luogo di approdo a terra non è stato modificato, interessando un’area di elevatissimo valore naturalistico; l’intervento si pone, infatti, in forte contrasto con quanto stabilito dalla legge istitutiva del Parco, ricadendo in un’aera oggetto di numerosi vincoli a tutela del paesaggio e della biodiversità. La localizzazione della “buca giunti”, seppur spostata di pochi metri, continua a interferire direttamente con la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT150002, aumentando ulteriormente i rischi per l’ambiente».

«La tecnologia TOC (Turbine Offshore Construction) proposta per il progetto», conclude Tenore, «non offre sufficienti garanzie riguardo ai suoi impatti ambientali, soprattutto in una zona carsica come la nostra, con un elevato valore storico, culturale, archeologico ed ambientale. ISPRA, nel parere del 19 aprile 2024, ha sollevato preoccupazioni che noi condividiamo integralmente».

Il Parco, sostenuto dai 12 comuni, si impegnerà a garantire, da un lato, «una rigorosa verifica degli impatti di questa opera e il rispetto stringente della normativa e dei vincoli, nei limiti delle proprie competenze», e, dall’altro, «a svolgere un ruolo attivo nella sensibilizzazione degli enti coinvolti nel processo decisionale, promuovendo una valutazione approfondita e accurata degli effetti ambientali e una protezione rigorosa delle risorse naturali che rendono questa area del Salento unica. La salvaguardia del nostro territorio, della sua biodiversità e dei suoi valori culturali e storici rappresenta e continuerà a rappresentare una priorità assoluta per questo Ente».

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Tartufo nero del Salento: al via la nuova stagione della raccolta

L’iniziativa: mappare le aree per valorizzare la tartuficoltura nei terreni degradati dalla Xylella. Tenore: «Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, educandole alla responsabilità ambientale»

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Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase annuncia la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla raccolta dei tartufi per la stagione 2024-2025.

La decisione è stata presa con deliberazione del Comitato Esecutivo, con l’obiettivo di assegnare le ultime otto autorizzazioni disponibili, garantendo il rispetto delle normative nazionali e regionali.

Nel Parco si possono trovare due varietà dei pregiati tuberi: il tartufo nero, noto anche come scorzone (foto in alto), e il tartufo bianco, chiamato bianchetto o marzuolo (foto in fondo all’articolo).

AVVISO PUBBLICO

Le richieste possono essere inviate esclusivamente tramite mail pec all’indirizzo parcootrantoleuca@pec.it, entro e non oltre, le ore 12.00 del 12 dicembre 2024.

Le domande dovranno includere la documentazione completa, come dettagliato nell’avviso pubblico consultabile sul sito ufficiale del Parco.

Nel caso in cui le richieste superino il numero di autorizzazioni disponibili, si procederà con un sorteggio pubblico il giorno 12 dicembre, alle ore 17, presso la sede dell’Ente Parco.

TURISMO INTERNAZIONALE

«La rimodulazione del progetto di valorizzazione del Parco», spiega Michele Tenore, presidente dell’Ente, «mette al centro il ruolo strategico dei giovani, il turismo internazionale e la fruibilità del territorio durante i mesi estivi e oltre, consolidando il Parco come motore di sviluppo per l’economia locale. La raccolta dei tartufi non è solo una tradizione consolidata, ma rappresenta anche uno strumento potente di promozione territoriale, che intreccia economia, sostenibilità ambientale e gastronomia di eccellenza. Il tartufo, infatti, è non solo un prodotto gastronomico pregiato, ma anche un volano che sostiene le filiere agroalimentari locali, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio».

RECUPERO TERRENI NEL POST XYLELLA

La riapertura dei termini per la gestione della raccolta ha l’obiettivo di regolamentare e tutelare tale risorsa preziosa, promuovendo una gestione sostenibile che preservi la biodiversità e gli ecosistemi.

«Il Parco», spiega ancora Tenore, «intende sviluppare specifiche attività per valorizzare il tartufo, non solo come prodotto di alta qualità gastronomica, ma anche come possibile fonte di reddito per le comunità locali. A tal fine, è in programma uno studio con il coinvolgimento di università ed esperti per individuare le aree più adatte alla tartuficoltura, utilizzando essenze micorrizzate, che, oltre a produrre i pregiati tuberi, possano contribuire al recupero di terreni ora degradati dalla Xylella, diventando un investimento paesaggistico e naturalistico di valore».

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Il tartufo bianchetto

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Andrano

Progetto Simona: immersione e inclusione per le persone con diverse abilità

Il convegno alle 18 in biblioteca. Il progetto si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità

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Il comune di Andrano presenta il convegno “Progetto Simona: Immersione e Inclusione per le Persone con Diverse Abilità”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” e l’Associazione Gruppo A-Mare.

Il progetto, che sarà illustrato quest’oggi presso la Biblioteca Comunale “Don Giacomo Pantaleo”, rappresenta una straordinaria evoluzione dell’evento teatrale “Ho Amato Tutto” tenutosi questa estate presso l’Abbazia del Mito.

Durante lo spettacolo, dedicato alla vita di Donna Paola Menesini Brunelli, erano stati raccolti fondi destinati a supportare progetti di inclusione per persone con disabilità, in particolare con l’obiettivo di avvicinarle al mondo subacqueo.

Grazie ai fondi raccolti e alla partecipazione di organizzazioni specializzate, “Progetto Simona” si propone di formare istruttori esperti per consentire a persone con disabilità fisiche e motorie di vivere l’esperienza dell’immersione subacquea in sicurezza.

Durante il convegno, che inizierà alle ore 18, saranno presenti Alberto Brunelli, presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”; Salvatore Accogli, presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare; Angela Pinto, presidente dell’Associazione Albatros, specializzata in immersioni per disabili non vedenti; e Salvatore Colazzo, garante dei diritti delle persone con disabilità dell’Unione dei Comuni Terre a Levante.

L’evento vedrà inoltre l’intervento dei sindaci di Tricase e Andrano, Antonio De Donno e Salvatore Musarò che ribadiranno l’impegno delle amministrazioni locali verso iniziative di inclusione sociale innovative.

“Progetto Simona” si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità.

Il Comune di Andrano invita tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a questo importante momento di confronto e presentazione.

Il convegno vuole essere non solo un’occasione per approfondire i dettagli di “Progetto Simona”, ma anche per sensibilizzare la comunità sui temi dell’inclusione e della solidarietà.

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

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