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Cavallino

“Che fine hanno fatto i soldi?”

Emergenza rifiuti, la lettera dei lavoratori del CDR di Cavallino

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I dipendenti delle Società Progetto, facenti parte del consorzio Co.Ge.Am, operano negli impianti di trattamento dei rifiuti indifferenziati dalla fase di biostabilizzazione sino alla fase ultima di produzione del CDR (Combustibile Derivato dai Rifiuti) che viene conferito presso le varie piattaforme finali di termovalorizzazione.


Sono ormai tre mesi che i dipendenti delle suddette società vivono nella più totale incertezza relativamente alla regolarità di ricezione della retribuzione e, sempre più, è fondato il timore che tale incertezza della retribuzione stia diventando una costante. Non solo, vi è il timore che siano in discussione le stesse capacità di sopravvivenza delle stesse aziende per le quali si lavora. Gli impianti di trattamento rifiuti, sia di biostabilizzazione siti a Poggiardo ed a Ugento, che di produzione di CDR sito a Cavallino costano mensilmente alle società Progetto svariate centinaia di migliaia di euro. Solo per l’impianto di Cavallino di CDR si deve spendere mensilmente circa 1 milione di euro per l’acquisto del gasolio per autotrazione, per il pagamento della corrente elettrica consumata, per il conferimento degli Scarti in discarica, per il conferimento del CDR prodotto verso gli impianti di Termovalorizzazione siti in tutta Italia.


Se a tali spese si aggiungono anche quelle relative alle forniture di materiali per manutenzione, alle spese di manutenzione dei mezzi, alle spese per i controlli ambientali di monitoraggio, alle spese di sicurezza, al pagamento degli stipendi, si può immediatamente comprendere come il solo impianto di produzione CDR di Cavallino costi al Consorzio gestore Co.Ge.Am ben oltre 1 milione €/mese. Ulteriore problema è rappresentato dal fatto che per l’impianto di Cavallino le tariffe di conferimento dei rifiuti in ingresso sono rimaste bloccate al 2004 e non permettono assolutamente di rientrare dei costi di termovalorizzazione. Ciò significa che si è costantemente in perdita per ogni tonnellata di CDR prodotta e, questa rappresenta una spesa continua che non rientrerà mai in quanto i Comuni non rispettano, ancora oggi, una sentenza del TAR che impone loro l’adeguamento delle tariffe. Se consideriamo i costi che devono essere sopportati per gli altri impianti di Poggiardo e di Ugento, ben si comprende quale sia la cifra relativa alla sola gestione che mensilmente il Consorzio Co.Ge.Am anticipa al fine di mantenere in vita il sistema di gestione rifiuti nel Salento e mal si comprende come le solite anticipazioni o acconti di 300 – 500 mila Euro possano coprire le sole spese di gestione. Comprendiamo benissimo le difficoltà delle nostre aziende a garantire la costanza del pagamento della retribuzione e comprendiamo benissimo anche il perché di tale impossibilità ma non riusciamo a comprendere come mai un imprenditore che ha investito capitali nella realizzazione degli impianti sia costretto poi a trasformarsi in benefattore per i Comuni e soprattutto non si comprende come mai, pur tutti i cittadini pagando la tassa sui rifiuti, i Comuni e gli ATO interessati non riescano a garantire il trasferimento di tali fondi verso il gestore degli impianti, trovandosi quindi morosi. Chiediamo agli Enti preposti, dalla Prefettura, alla Corte dei Conti, alla Procura della Repubblica, agli stessi ATO, Regione e Provincia delle spiegazioni sul perché di tali situazioni ma non abbiamo avuto ancora delle risposte esaustive e, peggio ancora, nel breve periodo non si profila all’orizzonte la soluzione del problema; a questo punto rivolgiamo la domanda a tutta la comunità salentina evidenziando anche il fatto che noi lavoratori delle Società Progetto oltre all’onere di dover pagare le tasse sui rifiuti, abbiamo la responsabilità di dover lavorare assolutamente pur senza stipendi con la paura, già più volte paventata, di non poter manifestare il nostro dissenso in quanto passibili di una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Il nostro Amministratore Delegato fino ad oggi si è comportato da Banca per i Comuni, ha sostenuto le spese che dovevano sostenere i Comuni raccogliendo i soldi della tassa, ha garantito per gli ATO ed i Comuni facendosi carico di oneri economici non a lui attribuibili o addebitabili.

Il debito complessivo dei Comuni e degli ATO nei confronti del consorzio Co.Ge.Am supera i quasi 9 milioni di euro e questo ci fa capire quanto sia vicino il collasso dell’intera struttura di gestione dei rifiuti, pur essendoci alla base un’entrata fissa e cospicua come possa essere quella della tassa pagata da tutti quanti noi cittadini: che fine fanno tutti questi soldi, considerando il fatto che vi sono Comuni morosi al 100%? Manifestiamo con il nostro dissenso, con il nostro stato di agitazione la necessità di sapere che fine fanno questi soldi consapevoli del fatto che, alle porte della stagione estiva, potrebbe generarsi il caos di cui noi non siamo responsabili, ma incolpevoli vittime.


I dipendenti delle Società Progetto


Attualità

Strani avvistamenti in cielo, mistero risolto

Vito Lecci del Parco astronomico Sidereus di Salve: «Orario, direzione, velocità, altezza, ecc. perfettamente compatibili col lancio del razzo Falcon 9 di SpaceX, il cui scopo era quello di rilasciare un grappolo di 20 satelliti Starlink, utilizzati per avere una rete internet satellitare»

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Questa mattina vi abbiamo reso conto dell’avvistamento di uno strano fenomeno in cielo.

La prima segnalazione ci è giunta da un lettore di Morciano di Leuca ma subito dopo ce ne sono arrivate tante altre da tutta la provincia: in particolare dal nord Salento (zona Cavallino e Copertino), dal centro (Botrugno, San Cassiano) ed anche dallo Ionio (Taviano, Racale, Gallipoli). E poi ancora: Ruffano, Presicce-Acquarica, Casarano, Matino e dal Capo di Leuca (Tricase Porto, Miggiano, Corsano, Gagliano del Capo e Santa Maria di Leuca).

Vito Lecci, titolare dle Parco astronomico Sidereus di Salve

Abbiamo chiesto un parere al “nostroVito Lecci, titolare del Parco astronomico Sidereus di Salve che ha subito individuato la causa degli avvistamenti.

«Moltissimi gli avvistamenti di oggetti luminosi in direzione ovest in prima serata di ieri, da tutto il territorio salentino», premette Lecci, «a questo proposito mi sono giunte molte segnalazioni, video e foto dello strano fenomeno»

Poi spiega: «Facendo una breve ricerca sembrerebbe proprio che gli avvistamenti, per orario, direzione, velocità, altezza, ecc. siano perfettamente compatibili col lancio del razzo Falcon 9 di SpaceX, il cui scopo era quello di rilasciare un grappolo di 20 satelliti Starlink, utilizzati per avere una rete internet satellitare».

«Dalla traiettoria del razzo», evidenzia, infine, «si vede chiaramente come sia passata sul tratto di mare tra la Tunisia e la Sicilia, rendendo quindi il fenomeno particolarmente evidente proprio dalle Isole Maggiori e visibile anche dal resto dell’Italia Meridionale».

L’AVVISTAMENTO DA RUFFANO

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Autovelox, 4 Comuni del Salento da soli incassano 8,7 milioni di Euro

Nel Salento sembra non pensino ad altro e, forse, anche per questo fanno un uso distorto degli autovelox. La denuncia arriva da Assoutenti

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Soldi, soldi, soldi pensavi solo ai soldi… questo il refrain di alcune amministrazioni locali.

Nel Salento sembra non pensino ad altro e, forse, anche per questo fanno un uso distorto degli autovelox. La denuncia arriva da Assoutenti, che ha studiato i dati sugli incassi delle sanzioni stradali pubblicati dal Ministero dell’Interno.

Gli stessi apparecchi sono oggetto di studio dell’ultima norma adottata dal Governo per regolare e limitarne l’uso.

Come sostiene il Ministro Salvini: “Nei punti pericolosi continueranno ad essere installati. Gli autovelox furbetti, a ripetizione sugli stradoni o dietro l’albero, che sono una tassa occulta, non potranno più essere installati. Il sindaco dovrà giustificare per motivi di sicurezza perché quell’autovelox è stato installato. Perché sono una rovina».

Qualcuno immortalato dalle fotocellule avrà pensato “Parole Sante”, e come si fa non dargli ragione. 

Basta guardare i numeri registrati in Salento: quattro sono i Comuni che hanno riscontrato incassi milionari nel 2023.

Ammontano, infatti, a più di 8,7 milioni di euro gli incassi totali dichiarati da questi quattro centri salentini: in testa Galatina 4.770.631 euro; segue Trepuzzi 1.830.484 euro; Cavallino, al terzo posto, si accontenta di 1.240.770 euro ; mentre il comune di Melpignano, che ha dovuto rimuovere gli apparecchi nell’agosto 2023, si è dovuto accontentare di 898.986 euro.

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Autovelox: da domani nuove norme su distanze, segnalazioni e velocità 

Gli autovelox dovranno essere segnalati almeno 1 km prima sulle strade extraurbane, 200 metri prima…

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Pubblicato il decreto che regola l’utilizzo degli autovelox 

In arrivo nuove norme su uso e collocazione degli autovelox a giugno, in base al decreto interministeriale Infrastrutture/Interno, pubblicato il 28 maggio in Gazzetta Ufficiale.

Le nuove disposizioni prevedono che la collocazione dei dispositivi di rilevazione della velocità dovrà essere limitata alle aree con un alto tasso di incidenti.

Gli autovelox dovranno essere segnalati almeno 1 km prima sulle strade extraurbane, 200 metri prima sulle strade urbane a scorrimento e 75 metri prima sulle altre strade.

Inoltre, per la prima volta è stata stabilita una distanza minima tra un dispositivo e l’altro e gli autovelox non potranno essere utilizzati su strade urbane con limiti di velocità inferiori a 50 km/h.

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