Copertino
Copertino: il bando della polemica
Un finanziamento da parte della Regione Puglia destinato alle energie rinnovabili dell’ammontare di quasi 3 milioni di euro andato in fumo per una richiesta non inviata
Un finanziamento da parte della Regione Puglia destinato alle energie rinnovabili dell’ammontare di quasi 3 milioni di euro andato in fumo per una richiesta non inviata nei tempi previsti? Sembrerebbe proprio di sì, stando a quanto denuncia il consigliere comunale di AlbaNuova e Copertino MeetUp, Laura Alemanno. Pare che, essendo avanzate delle somme abbastanza cospicue rispetto alla prima assegnazione di fondi, l’Ufficio di Piano Strategico della Regione abbia deciso di prorogare il termine ultimo per la presentazione di istanze e progetti, e pare che il Comune di Copertino non abbia concorso nemmeno per questa seconda opportunità. “A differenza di ben 16 Comuni”, tuona la Alemanno, “il Comune di Copertino non ha saputo cogliere la riapertura del bando, perdendo così definitivamente l’occasione di ricevere cospicue somme finanziate totalmente dalla Regione per realizzare impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici. Questo concretamente vuol dire non voler risparmiare sulla pubblica illuminazione continuando così a gravare pesantemente sulle tasche dei cittadini, ma vuol dire anche mancanza di sensibilità sull’uso di energie rinnovabili. Davvero una beffa per i copertinesi, soprattutto se pensiamo che altri Comuni, proprio sull’argomento e per venire incontro alle ristrettezze economiche del momento, hanno costituito Cooperative a capitale sociale che consentono, ad esempio alle giovani coppie, l’installazione gratuita di un impianto fotovoltaico domestico. I guadagni rimangono alla Cooperativa che, allo stesso tempo, impiega maestranze locali per l’installazione dei pannelli fotovoltaici offrendo quindi nuovi posti di lavoro. Quest’ennesimo episodio, unito alla concezione utopistica di questa Amministrazione sulle realtà che ci circondano, non può che confermarci che il modo di amministrare del sindaco Giuseppe Rosafio e della sua Giunta è controproducente per le casse comunali e, alla lunga, fallimentare. È inconcepibile che si perdano occasioni così importanti! È evidente che per risolvere questo problema”, conclude la Alemanno, “non sia sufficiente che il Sindaco periodicamente proceda alla ridistribuzione delle deleghe assessorili sempre tra le stesse persone; è sotto gli occhi di tutti come tale modo di amministrare non porti alcun giovamento alla collettività, anzi contribuisca a peggiorare una situazione già precaria”. Pronta la replica del primo cittadino Rosafio: “Come spesso ormai avviene, non si dice tutto con chiarezza e si sparano cifre abnormi con la sfrontatezza di virgolettare le stesse castronerie, giocando sui titoloni come la più superata ed inaccettabile logica politica. Per accedere ai fondi di Area Vasta occorre un cofinanziamento da parte del Comune e sono previsti limiti ed impegni. Il progetto dell’Amministrazione comunale va in altra direzione e siamo convinti che avremo maggiori vantaggi. Per essere credibili occorre affrontare le questioni nella totalità con dati e cifre vere. I titoloni li lasciamo agli altri come pure non ci appartiene il campo della polemica parolaia ed inconcludente da parte di molti soggetti che continuano a lanciare strali incomprensibili”. Inoltre il Sindaco ha annunciato che, in esecuzione di una precedente delibera del 2009, a giorni ci sarà la gara pubblica per l’utilizzo del patrimonio comunale per l’installazione di impianti per il risparmio energetico.
Massimo Alligri
Attualità
La denuncia della CIA: niente fondi per la Xylella, niente soldi
Sicolo: «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche”…
Sono ancora ferme le pratiche Xylella per il biennio 2020 e 2021. L’Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) non può istruirle perché tuttora mancano i fondi necessari. Ma il tempo ormai sta per scadere perché, se almeno l’annualità 2020 non fosse liquidata entro quest’anno, verrebbe persa del tutto.
Un rischio a cui gli agricoltori non possono e non vogliono assolutamente andare incontro e sollecitano gli enti preposti a trovare una soluzione urgente per non privarsi dei ristori che sono vitali per la sopravvivenza delle aziende.
Per questo CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, all’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, al direttore del Dipartimento regionale Agricoltura Gianluca Nardone, ai prefetti delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, nonché ai parlamentari eletti nelle tre province salentine.
Nella nota, a firma del presidente regionale Gennaro Sicolo, si sollecita lo stanziamento dei fondi. «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche quali le drastiche riduzioni delle produzioni lorde vendibili delle aziende olivicole; l’aumento dei costi di gestione aziendale per l’attuazione delle pratiche agronomiche e i danni economici irreversibili all’intera filiera a monte e a valle delle aziende medesime; l’ulteriore carico finanziario (mutui e prestiti) dovuto al reimpianto delle coltivazioni arboree necessario al futuro riequilibrio finanziario dell’intero settore; lo stop degli istituti bancari e delle finanziarie con le loro rigidità burocratiche, che non consentono di deliberare ulteriori prestiti e mutui bancari a un settore oramai al collasso dopo dieci anni dall’inizio della fitopatia e che stenta e ripartire».
Ne conseguirebbe il ricorso a “prestiti illegali” richiesti dalle aziende che non hanno possibilità di fornire garanzie agli istituti di credito o che hanno raggiunto una quota di prestiti divenuta oramai insostenibile.
L’associazione degli agricoltori «ritenendo necessario e non procrastinabile destinare le risorse assegnate dal Ministero anche per l’anno 2020 alle aziende rientranti nella declaratoria con provvedimenti già emanati, chiede con estrema urgenza di destinare i relativi fondi ministeriali e di dare avvio alle istruttorie e alla liquidazione delle domande presentate per l’annualità 2020 tramite il portale E.I.P. della Regione Puglia. Si fa presente che la celerità dei tempi di liquidazione entro il 31 dicembre prossimo rappresenta, per le aziende agricole interessate, la vitale necessità di far fronte agli investimenti già effettuati e necessari alla ripartenza delle proprie aziende. La destinazione di queste risorse è finalizzata all’attuazione e al completamento degli investimenti entro le scadenze prefissate che le stesse aziende hanno calendarizzato per fine anno, periodo in cui doveva essere liquidata l’annualità 2020 della declaratoria Xylella».
Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.
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Aradeo
Un bar chiuso e un altro sospeso, pizzeria sanzionata
I bar sono di Aradeo: mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, lavoratori senza impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione. Il titolare di una pizzeria di Copertino segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali
I carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno portato a termine un’importante operazione di controllo del territorio a largo raggio, coadiuvati dai militari del NAS e del N.I.L. e dal personale civile dell’Ispettorato del Lavoro.
Questo tipo di servizio è stato messo in atto per garantire il rispetto delle normative in materia di salute pubblica e per combattere il lavoro sommerso e irregolare, in un’ottica di congiunta azione repressiva.
Nel corso dell’operazione, sono state ispezionate cinque aziende, tutte sanzionate per violazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’osservanza delle normative riguardanti il lavoro regolare.
Sono stati controllati complessivamente 24 lavoratori, di cui 3 sono risultati irregolari.
Le violazioni emerse hanno comportato una serie di provvedimenti.
Tra i casi più significativi, un titolare di un bar di Aradeo è stato deferito per la mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’ammenda di circa 6mila euro e la sospensione immediata dell’attività per l’impiego di due lavoratori senza la dovuta comunicazione al Centro per l’Impiego, portando a sanzioni totali superiori ai 10mila euro.
Un altro titolare di un bar nella stessa località ha ricevuto una sospensione immediata e sanzioni per oltre 6mila euro per l’impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione.
Un imprenditore di una ditta di costruzioni è stato deferito per violazioni delle norme di sicurezza e per non aver aggiornato il documento di valutazione dei rischi, con un’ammenda totale di quasi 7mila euro.
A Copertino, il titolare di una pizzeria è stato segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali, con sanzioni pari a 3mila euro, mentre la titolare di un bar è stata segnalata per simili violazioni igienico-sanitarie.
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