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Copertino

Copertino: la serenità di Sandrina Schito

La neo Sindaco: “La campagna elettorale è finita. C’è tanto da fare e dovremo tutti quanti insieme rimboccarci le maniche”

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Con una nettissima affermazione, Sandrina Schito si aggiudica la competizione interna al centrosinistra e conquista la poltrona di primo cittadino di Copertino, conseguendo quasi il doppio dei consensi rispetto alla sfidante, Anna Inguscio. I dati del secondo turno elettorale sono evidenti: 6.919 voti (pari al 63,62%) contro le 3.956 preferenze (pari al 36,38%). Un risultato eclatante se si considera che al primo turno lo scarto tra le due contendenti era veramente minimo con una differenza pari allo 0,75%. Se il risultato della Inguscio è rimasto pressoché invariato, quello della Schito è letteralmente schizzato verso l’alto a fronte di quasi tremila preferenze in più, a testimonianza che l’elettorato che aveva espresso la propria preferenza verso gli altri candidati Pando, De Giorgi e Trono, ha fatto confluire il consenso verso l’esponente progressista. Altro dato importante è la pesante sconfitta del laboratorio politico delle larghe intese, tanto decantato a livello nazionale, tra Pd, Udc e Ncd. Per Sandrina Schito, 48enne professoressa di italiano e latino al liceo “Don Tonino Bello” di Copertino, comincia ora la fase più delicata: la scelta della Giunta che dovrà amministrare la città nel prossimo quinquennio.


Sandrina Schito

Sandrina Schito


«La campagna elettorale è finita – dichiara il nuovo sindaco – ora Copertino ha bisogno di serenità. C’è tanto da fare e dovremo tutti quanti insieme rimboccarci le maniche. Quella che ho in mente è un’amministrazione presente e visibile, in sintonia con i problemi e le esigenze della comunità, vicina ai cittadini e che lavori per il territorio. Sarò il sindaco di tutti: questa città ha bisogno di pacificazione perché possa esprimere il meglio. E anche il calo dell’affluenza ci dice che la classe politica deve recuperare il legame col territorio, deve tornare a dialogare con la gente. Questa settimana ultimerò il mio impegno con gli scrutini, poi dopo l’insediamento si comincerà a pensare alla squadra di governo che valuterò da sola e chiusa in conclave. Guarderò alle forze politiche, agli eletti della mia maggioranza, ma anche a figure tecniche esterne al Consiglio. Lavoreremo anche per ricostruire l’intera area del centrosinistra – conclude Schito – e se ci saranno comportamenti costruttivi ed un confronto educato non può che essere un bene per Copertino». In virtù delle nuove norme elettorali e dei risultati delle urne, saranno 10 i consiglieri di maggioranza: Giovanni De Lorenzi, Mario Martina e Franca Luigia Mariano (VivaCittà); Laura Alemanno e Pino Cagnazzo (Albanuova); Massimiliano Pagano e Gaetano Cordella (Copertino Bene Comune); Anna Cordella e Salvatore Calasso (Sel); Ivan Strafella (Sinistra Unita). Tra i banchi dell’opposizione, invece, siederanno Anna Inguscio e Vincenzo Nobile (Pd); Pierluigi Pando e Mauro Valentino (Forza Italia); Pierluigi Nestola (Movimento Libero Cittadino) e Vincenzo De Giorgi (Onda d’urto). Un assetto che ovviamente subirà dei mutamenti in funzione del varo della Giunta comunale. Il risultato elettorale di Copertino è stato accolto con soddisfazione da vari esponenti politici di Sel, tra cui il senatore Dario Stefano: «L’esito di Copertino ha confermato che il centrosinistra non ha bisogno di ricorrere a formule magiche per affermare i propri valori, le proprie idee, le proprie ambizioni di lavorare a servizio delle nostre comunità. Le sperimentazioni da laboratorio e le alchimie particolari non servono: ciò che serve sono chiarezza, idee ed entusiasmo. E soprattutto affidabilità della proposta e di chi si candida a rappresentarla». Anche il segretario provinciale del Pd, Salvatore Piconese, ha espresso il proprio pensiero, non riuscendo però a nascondere la delusione. «Come cinque anni fa, a Copertino, la candidata del Partito Democratico viene sconfitta al ballottaggio. Nell’augurare buon lavoro al neo sindaco Sandrina Schito, il nostro pensiero ed il nostro ringraziamento va ad Anna Inguscio e a tutte le compagne ed i compagni che si sono spesi con lealtà e a viso aperto in questa difficilissima campagna elettorale, in cui si è cercato di mettere in campo una proposta politica omogenea, in linea con la coalizione che a livello nazionale sostiene il Governo Renzi».

Massimo Alligri


Approfondimenti

Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce

Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano

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 Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.

Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.

I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.

In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.

Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.

Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.

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Attualità

Banca Intesa, il sito ancora una volta in “down”

E, pertanto, ancora una volta l’app non funziona, i conti online sono inaccessibili e non è possibile effettuare operazioni…

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Ancora una volta, a distanza di poche settimane, i servizi digitali di Intesa Sanpaolo sono in “down”.

E, pertanto, ancora una volta l’app non funziona, i conti online sono inaccessibili e non è possibile effettuare operazioni.

Questo è il messaggio che si legge dopo il tentativo di accesso sul sito della banca:

«Gentile cliente, ti informiamo che, a causa di un rallentamento momentaneo, la visibilità di alcuni movimenti (ad esempio mutui e accredito pensioni) potrebbe non essere disponibile», recita un avviso che si è trovato di fronte chi è riuscito ad accedere all’App, mentre a chi resta fuori viene comunicato che «per un problema tecnico non si può proseguire».

Il messaggio sull'app di Intesa San Paolo

Dalla banca avvisano di aver «individuato il problema fin dalle prime ore del mattino» e di essersi «subito adoperata per risolvere il blocco della App, che è dovuto all’intenso traffico fin dalle prime ore del mattino».

«La cosa è in fase di risoluzione», assicura l’istituto.

 

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Attualità

La denuncia della CIA: niente fondi per la Xylella, niente soldi

Sicolo: «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche”…

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Sono ancora ferme le pratiche Xylella per il biennio 2020 e 2021. L’Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) non può istruirle perché tuttora mancano i fondi necessari. Ma il tempo ormai sta per scadere perché, se almeno l’annualità 2020 non fosse liquidata entro quest’anno, verrebbe persa del tutto.

Un rischio a cui gli agricoltori non possono e non vogliono assolutamente andare incontro e sollecitano gli enti preposti a trovare una soluzione urgente per non privarsi dei ristori che sono vitali per la sopravvivenza delle aziende.

Per questo CIA Agricoltori Italiani di Puglia ha inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, all’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia Donato Pentassuglia, al direttore del Dipartimento regionale Agricoltura Gianluca Nardone, ai prefetti delle province di Brindisi, Lecce e Taranto, nonché ai parlamentari eletti nelle tre province salentine.

Nella nota, a firma del presidente regionale Gennaro Sicolo, si sollecita lo stanziamento dei fondi. «Non si può più aspettare perché è in bilico la tenuta del tessuto imprenditoriale agricolo, ma non solo. Alla luce dell’avanzamento distruttivo del batterio Xylella fastidiosa nei territori delimitati dalla Regione Puglia, ci sono conseguenze catastrofiche quali le drastiche riduzioni delle produzioni lorde vendibili delle aziende olivicole; l’aumento dei costi di gestione aziendale per l’attuazione delle pratiche agronomiche e i danni economici irreversibili all’intera filiera a monte e a valle delle aziende medesime; l’ulteriore carico finanziario (mutui e prestiti) dovuto al reimpianto delle coltivazioni arboree necessario al futuro riequilibrio finanziario dell’intero settore; lo stop degli istituti bancari e delle finanziarie con le loro rigidità burocratiche, che non consentono di deliberare ulteriori prestiti e mutui bancari a un settore oramai al collasso dopo dieci anni dall’inizio della fitopatia e che stenta e ripartire».

Ne conseguirebbe il ricorso a “prestiti illegali” richiesti dalle aziende che non hanno possibilità di fornire garanzie agli istituti di credito o che hanno raggiunto una quota di prestiti divenuta oramai insostenibile.

L’associazione degli agricoltori «ritenendo necessario e non procrastinabile destinare le risorse assegnate dal Ministero anche per l’anno 2020 alle aziende rientranti nella declaratoria con provvedimenti già emanati, chiede con estrema urgenza di destinare i relativi fondi ministeriali e di dare avvio alle istruttorie e alla liquidazione delle domande presentate per l’annualità 2020 tramite il portale E.I.P. della Regione Puglia. Si fa presente che la celerità dei tempi di liquidazione entro il 31 dicembre prossimo rappresenta, per le aziende agricole interessate, la vitale necessità di far fronte agli investimenti già effettuati e necessari alla ripartenza delle proprie aziende. La destinazione di queste risorse è finalizzata all’attuazione e al completamento degli investimenti entro le scadenze prefissate che le stesse aziende hanno calendarizzato per fine anno, periodo in cui doveva essere liquidata l’annualità 2020 della declaratoria Xylella».

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