Copertino
Copertino: meglio la differenziata dell’ecotassa
Campagna a sostegno della raccolta differenziata per evitare il pagamento del tributo regionale

“Meritiamo una città pulita”. Con questo slogan si è presentata alle elezioni amministrative la coalizione guidata da Sandrina Schito. E per attenersi fedelmente a quanto dichiarato in campagna elettorale, il primo provvedimento del nuovo sindaco è stato quello di lanciare una campagna a sostegno della raccolta differenziata per evitare il pagamento della cosiddetta “ecotassa”, tributo regionale che ha come scopo quello di disincentivare lo smaltimento indiscriminato dei rifiuti.
Tale tributo sarebbe dovuto entrare in vigore a partire dal 1 gennaio 2013, ma durante l’approvazione del Bilancio dello stesso anno, in Regione Puglia fu deciso il rinvio di un ulteriore anno. Ovviamente molti sindaci, compreso l’allora primo cittadino Giuseppe Rosafio, hanno chiesto il rinvio dell’entrata in vigore di tale tributo per non aver adempiuto agli obblighi previsti dalla legge (limite minimo previsto per il 2013, 40% di differenziata). Successivamente la Regione Puglia, al fine di conseguire gli obiettivi per la raccolta differenziata, ha adottato misure eccezionali a sostegno dei comuni che prevedono, entro il mese di giugno 2014, di incrementare di almeno il 5% le proprie percentuali di raccolta differenziata rispetto a quelle validate dal Servizio Ciclo dei Rifiuti e Bonifica per il periodo settembre 2012 – agosto 2013. I comuni, per avvalersi di tale facoltà, hanno dovuto dare opportuna comunicazione entro il 31 gennaio 2014. Anche in questo caso l’allora sindaco Rosafio ha dovuto segnare il passo in Regione. E si è arrivati ai giorni nostri e al tentativo in extremis del sindaco Schito di evitare il pagamento dell’ecotassa. «Dobbiamo organizzarci per scongiurare un emergenza che porterebbe Copertino a dover pagare l’ecotassa – ha dichiarato Schito – e abbiamo una settimana di tempo per invertire la rotta e per poter recuperare quello che non si è fatto durante l’ultimo anno. Sono convinta che tutto questo migliorerà non soltanto la qualità della vita ma farà di Copertino quel comune virtuoso che forse fino ad oggi non è stato. Ci siamo attivati con tutte le energie sui tavoli che contano perché non vogliamo che la città sia relegata ad un ruolo marginale ma per fare questo ci vuole lo sforzo congiunto di amministrazione e cittadinanza. Sono convinta che il risultato può essere alla portata e che questa tassa, ormai decretata, possa essere evitata». Un provvedimento che ha suscitato qualche disagio da parte della cittadinanza che nel corso di questa settimana si è vista lasciare i rifiuti sulla porta di casa per “errato conferimento”. Infatti la società municipalizzata Multiservizi SpA, titolare del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ha effettuato controlli a tappeto sui rifiuti conferiti, rilevando nella maggior parte dei casi infrazioni a quanto previsto dalle regole vigenti. L’accumulo di rifiuti per le strade cittadine, oltre che il malcontento dei cittadini, ha anche suscitato la reazione da parte delle varie forze politiche. Il gruppo consiliare del Partito Democratico e Movimento Libero Cittadino «ritiene tale iniziativa improvvisata, provvisoria, non risolutiva del problema rifiuti e disagevole per i cittadini copertinesi. Infatti, il rischio dell’applicazione dell’ecotassa poteva essere evitato per tempo con opportuni accorgimenti, dal momento che la legge esiste dal 2011. Pur non condividendo la tempistica, la gestione e il metodo con cui si è giunti a ridosso del termine ultimo per rientrare negli standard richiesti e condannando l’ingiusto disservizio imposto ai cittadini, invitiamo i copertinesi alla massima collaborazione per evitare un ulteriore aumento della Tarsu». Inoltre, i democratici reclamano un radicale cambio di gestione della Multiservizi sia per quanto riguarda il metodo di raccolta dei rifiuti sia per quanto riguarda gli uomini, chiedendo le dimissioni dell’amministratore delegato Francesco Causo. Sulla stessa lunghezza d’onda sono anche gli esponenti del MoVimento 5 Stelle che dichiarano: «Pretendere di fare in una settimana quello che non si è riuscito a pianificare in quasi due anni è audace, certo apprezzabile, ma non si possono pretendere miracoli. I disagi registrati dai cittadini, poco informati sin dalla prima giornata di quella che è stata definita un’inversione di rotta, sembrano darcene conferma. La questione è che il Comune di Copertino, e ancor più la Multiservizi hanno sempre gestito il ciclo dei rifiuti in maniera approssimativa. A prescindere dal pagamento, quasi inevitabile e colpevolmente dovuto, della tassa che punisce i comuni che non differenziano con cognizione di causa, riteniamo la faccenda poco chiara e priva di un qualsiasi senso logico se pensiamo alle innumerevoli alternative che si potevano adottare per tempo. Ritenere che i vertici della Multiservizi abbiano pesanti responsabilità in capo al quasi certo pagamento dell’ecotassa ci sembra scontato, per non parlare dell’assessore all’Ambiente della giunta Rosafio, del tutto disinteressato alla questione tanto da non aver lasciato traccia sui mezzi di informazione. Oggi apprezziamo l’impegno del nuovo sindaco Sandrina Schito, palesato nel tentativo di evitare l’ennesimo inutile spreco di risorse comunali attraverso un colpo di reni dei cittadini, ma chiediamo con forza un immediato cambio delle politiche sulla gestione dei rifiuti. Proponiamo al sindaco l’adozione della strategia “Rifiuti Zero” come primo atto della nuova amministrazione, e chiediamo a nome di tutti i cittadini la massima trasparenza sulla scelta dell’assessore all’Ambiente e sul futuro della Multiservizi».
Massimo Alligri
Appuntamenti
Miss Mamma 2025, le salentine con la fascia
A Carmiano si sono svolte le selezioni per “Miss Mamma Italiana 2025”, concorso nazionale di bellezza e simpatia che sostiene “Arianne”, Onlus per la lotta all’Endometriosi

Proseguono in tutta Italia le selezioni per Miss Mamma Italiana edizione 2025, concorso nazionale di bellezza e simpatia giunto quest’anno alla sua trentaduesima edizione, curato dalla Te.Ma Spettacoli di Paolo Teti (ideatore e Patron del concorso) e riservato a tutte le mamme di età compresa tra i 25 ed i 45 anni, con fascia “Gold” per le mamme dai 46 ai 55 anni e fascia “Evergreen” per le mamme con più di 56 anni.
Miss Mamma Italiana sostiene Arianne, associazione Onlus per la lotta all’Endometriosi, una malattia cronica, progressiva ed invalidante, ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce quasi 4 milioni di donne fin dall’adolescenza e che, per questo motivo, deve essere ben conosciuta per permettere un’attivazione spontanea in caso di sintomi sospetti.
Al cine teatro “Fratelli Lumiere” di Carmiano, si è svolta una selezione valevole per l’elezione di Miss Mamma Italiana 2025.
Le mamme partecipanti, oltre a sfilare in passerella con abiti eleganti, hanno sostenuto una prova di abilità (come cantare, ballare, illustrare ricette gastronomiche, cimentarsi in esercizi ginnici ed in prove creative ed artistiche), che rappresentasse la loro personalità.
La giuria ha proclamato vincitrice della selezione Eva Agrimi, 30 anni, estetista, di Carmiano, mamma di Rachele ed Ester, di 7 e 3 anni; la fascia Miss Mamma Italiana Gold (riservata alle mamme dai 46 ai 55 anni), è andata ad Alessandra Semeraro, 47 anni, coreografa, di Arnesano, mamma di Nicholas e Michael, di 16 e 14 anni; mentre la fascia Miss Mamma Italiana Evergreen (riservata alle mamme con più di 56 anni) è andata a Rosa Stringano, 56 anni, casalinga, di Modugno (BA), mamma di Nancy e Sharon, di 39 e 21 anni.
LE ALTRE MAMME PREMIATE
Miss Mamma Dolcezza, Lisa Pierri, 44 anni, avvocato, di Copertino, mamma di Marco di 10 anni;
Miss Mamma Eleganza, Mery Martina, 42 anni, cassiera, di Galatina, mamma di Anastasio e Ginevra;
Miss Mamma in Gambe, Angela Antonaci, 34 anni, imprenditrice, di Botrugno, mamma di Giada e Gioia, di 14 e 10 anni;
Miss Mamma Solare, Maria De Jesus, 40 anni, imprenditrice, di Otranto, mamma di Fabrizio e Salvatore, di 24 e 13 anni;
Miss Mamma Sorriso, Klaudia Zaneta, 34 anni, casalinga, di Monteroni, mamma di Diletta, Jonela, Silvia, Viviana ed Enga, di 13, 10, 8, 6 e 3 anni;
Miss Mamma Sprint, Serena Rizzelli, 45 anni, assistente sociale, di Tricase, mamma di Angelica di 15 anni e dei gemelli Jacopo e Francesco, di 11 anni;
Miss Mamma Simpatia, Verena Tarantino, 30 anni, casalinga, di Copertino, mamma di Kevin, Nicolò e Giulio, di 12, 10 ed 1 anno;
Miss Mamma Gold Fashion, Anna Panico, 52 anni, avvocato, di Monteroni, mamma di Gabriele, Alessandro e Nicolò, di 14, 13 e 10 anni;
Miss Mamma Gold Radiosa, Loredana Zaccaro, 55 anni, imprenditrice, di Valenzano (BA), mamma di Angelo ed Asia Pia, di 30 e 21 anni;
Miss Mamma Gold Sportiva, Anna Giusy Perrone, 46 anni, casalinga, di Lequile, mamma di Melany, Jacopo e Matteo, di 16, 12 e 7 anni;
Miss Mamma Gold Simpatia, Simona Manca, 55 anni, casalinga, di Arnesano, mamma di Tania e Nicholas, di 31 e 30 anni;
Miss Mamma Evergreen Glamour, Maria Chimienti, 62 anni, casalinga, di Manduria (TA), mamma di Andrea e Simone, di 33 e 29 anni.
L’evento è stato presentato da Lucia Dipaola, referente del concorso, per la Puglia.
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Da sinistra, Rosa Stringano (vincitrice di selezione categoria “Evergreen”); Eva Agrimi (vincitrice di selezione categoria “Miss Mamma Italiana”); Lucia Dipaola presentatrice dell’evento ed Alessandra Semeraro (vincitrice di selezione categoria “Gold”). Nella foto in alto le 12 mamme della provincia di Lecce premiate
Copertino
Gioco illegale, denuncia e sequestro di beni
Pignorati in beni mobili e immobili fino a 165mila euro quale provento illecito derivante dal volume di giocate irregolari al netto delle vincite effettivamente corrisposte agli ignari avventori. Imprenditore indagato per l’ipotesi di frode informatica

I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Lecce, nei confronti di un imprenditore indagato per l’ipotesi di frode informatica.
Il provvedimento giunge al termine di un’attività d’indagine svolta dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Porto Cesareo, alle dipendenze del Gruppo Guardia di Finanza di Lecce, volta al contrasto al gioco illegale.
In tale ambito, già lo scorso 6 dicembre, i militari – unitamente a funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Bari – erano intervenuti presso un circolo privato, sito a Copertino, dove avevano individuato due slot machine manomesse: all’interno erano state irregolarmente installate delle schede gioco”scollegate dall’A.D.M., sulle quali sarebbe stata canalizzata gran parte dei volumi di gioco, così sottraendoli ai controlli ed alla prevista tassazione (Prelievo Unico Erariale).
Le successive investigazioni e gli ulteriori accertamenti tecnici eseguiti sulle schede gioco sottoposte a sequestro, hanno consentito alle Fiamme Gialle di ricostruire i reali volumi d’affari e di quantificare in oltre 500mila euro l’importo delle giocate illecitamente effettuate.
Pertanto, il G.I.P. del Tribunale di Lecce, su proposta della locale Procura delle Repubblica, ha emesso il decreto di sequestro preventivo finalizzato alla successiva confisca di valori, beni immobili e mobili nella disponibilità dell’indagato, fino alla concorrenza del valore di oltre euro 165mila quale provento illecito derivante dal volume di giocate irregolari al netto delle vincite effettivamente corrisposte agli ignari avventori.
Nella fase esecutiva, i finanzieri di Porto Cesareo hanno proceduto al sequestro della somma di 145mila euro in contanti, rinvenuta durante le perquisizioni locali, nonché delle quote di una società e di un autocarro.
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Attualità
Altre pale in mare? Il Parco dice ancora NO
Eolico offshore, “Messapia” è il nuovo progetto di un insediamento energetico di 73 turbine tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca. Previstre opere di connessione a terra a Santa Cesarea, Otranto, Minervino , Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino. Michele Tenore, presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase: «Il mare è terra di conquista delle multinazionale dell’energia»

Dopo la richiesta di Odra Energia S.r.l. per l’installazione di un parco eolico offshore al largo della costa salentina, con aerogeneratori alti fino a 315 metri, si aggiunge ora un nuovo progetto: “Messapia”.
L’iniziativa, promossa da Messapia Floating Wind S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto eolico flottante composto da 73 turbine da 18 MW ciascuna, per una capacità totale di 1.314 MW.
L’area interessata si estende tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca, coinvolgendo numerosi centri nelle opere di connessione a terra, tra cui Santa Cesarea Terme, Otranto, Minervino di Lecce, Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano d’Otranto, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino.
L’annuncio ha riacceso la discussione tra le istituzioni locali e i cittadini.

Michele Tenore, Presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase
Il presidente Michele Tenore, a nome del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase”, ha espresso il netto dissenso: «La bellezza del Salento non può essere sacrificata per progetti che ignorano l’identità del territorio e le esigenze delle comunità locali. Serve una regolamentazione adeguata a tutelare tale tratto di mare, altrimenti continueremo a subire attacchi indiscriminati ogni volta che una multinazionale dell’energia decide di investire. Le restrizioni sempre più rigide imposte a terra stanno spingendo le aziende a cercare spazio in mare, con iniziative sempre più frequenti e invasive. Non siamo contrari alle rinnovabili, ma rifiutiamo interventi che stravolgono l’ecosistema marino e deturpano un patrimonio paesaggistico inestimabile».
Tenore sottolinea come anche il progetto Messapia preveda un punto di approdo tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, un’area di straordinario valore storico e naturalistico: «Mi chiedo se chi propone questi progetti abbia mai visto con i propri occhi la delicatezza di questi luoghi, che la tradizione lega allo sbarco di Enea dopo la caduta di Troia. Qui si trovano sorgenti, grotte sottomarine e tesori archeologici come la “Grotta dei Cervi”. Come presidente del Parco, ribadisco un no chiaro e deciso: il Salento ha già dato tanto e non può essere ancora una volta penalizzato da interventi industriali che calpestano il diritto delle nostre comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».
La transizione energetica, conclude Tenore, «deve avvenire con il coinvolgimento dei territori e nel rispetto del paesaggio, senza progetti imposti dall’alto che rischiano di compromettere irreparabilmente il mare e la costa salentina».
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