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Attualità

Nardò – Gallipoli: sei nuovi Diaconi

Sei giovani della diocesi ricevono l’ordinazione da Mons. Fernando Filograna che presiederà il significativo rito di ordinazione a Copertino, Galatone, Nardò, Casarano

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Si vestono a festa alcune delle comunità parrocchiali della nostra diocesi per l’ordinazione diaconale di sei giovani seminaristi. L’annuncio è stato dato dal vescovo stesso Mons. Fernando Filograna, vescovo di Nardò-Gallipoli, che presiederà il significativo rito di ordinazione a Copertino, Galatone, Nardò, Casarano.


S.E. Mons. Fernando Filograna (foto di Antonio Spagnolo)

S.E. Mons. Fernando Filograna (foto di Antonio Spagnolo)


I sei giovani, che così approdano al primo grado del sacerdozio ministeriale, impegnandosi sin da adesso negli impegni della vita sacerdotale, sono: Emanuele Calasso (25 anni), Graziano Greco (25 anni), Emanuele Calabrese (24 anni), Antonio Bruno (30 anni), Giuseppe Venneri (36 anni), Angelo Casarano (25 anni).


Questo il calendario delle ordinazioni: dopo l’appuntamento di ieri a a Copertino, (presso la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, alle 17,30, Emanuele Calasso, dal Pontificio Seminario Maggiore Pugliese, e Graziano Greco (dal Pontificio Seminario Maggiore Romano, gli altri appuntamenti: domani, venerdì 10, a Galatone, presso la Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, alle 18,30, Antonio Bruno ed Emanuele Calabrese (entrambi provenienti dal Seminario Maggiore Pugliese); giovedì 30 aprile, a Nardò, presso la Parrocchia Cattedrale, alle 18.30, Giuseppe Venneri (dal Seminario Maggiore Pugliese); venerdì 15 maggio, a Casarano, presso la Parrocchia Maria SS. Annunziata, alle 18 Angelo Casarano (dal Seminario Maggiore Romano).


Gli ordinandi hanno scelto le parrocchie come luogo per la loro ordinazione diaconale, in segno di gratitudine alle Comunità che, insieme alle loro famiglie, li hanno visti crescere e rafforzarsi nella fede e  nella vocazione. Attualmente, gli ordinandi vivono l’esperienza del “tirocinio pastorale” come educatori nel Seminario Minore Diocesano e sono inoltre impegnati sul territorio nelle parrocchie e nelle varie dimensioni pastorali (Caritas, Centro Missionario, Commissione Evangelizzazione, Scuola di Preghiera…).


Alle celebrazioni interverranno numerosi sacerdoti e fedeli laici provenienti dalle diocesi di Puglia e Roma, nochè i compagni di studi degli ordinandi. Grande emozione per il Vescovo, Mons. Fernando Filograna che augura, da parte sua, che la luce del Risorto sia la guida in ogni situazione per questi giovani: “Si lascino inondare dalla luce pasquale. Abbiano conspevolezza che l’unico modello è Cristo. Siano pienamente diaconi, cioè sevi di tutti, come lo è stato Gesù”.


Cosa è il diaconato? Il diaconato è il primo dei tre gradi del sacerdozio ministeriale (gli altri sono il presbiterato e l’episcopato). Durante il rito dell’ordinazione, il futuro diacono si dichiara pronto a mettersi al ‘servizio’ – questo significa appunto ‘diaconato’ – del Popolo di Dio, in aiuto all’ordine dei presbiteri. Egli assume poi gli impegni dell’obbedienza al Vescovo e del celibato. All’interno della comunità cristiana il diacono è chiamato innanzi tutto a prestare il suo servizio nella liturgia. A lui compete amministrare il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia e portare il viatico ai moribondi. Il suo dovere è poi quello di istruire i fedeli attraverso la proclamazione e la spiegazione della Parola di Dio. Egli deve poi essere dedito alle opere di carità, attraverso l’assistenza ai più bisognosi. Nella Chiesa esiste anche il “diaconato permanente” di uomini sposati o celibi che esercitano tale ministero in modo permanente, senza accedere agli altri gradi dell’Ordine Sacro.


Emanuele Calasso, 25 anni, di Copertino, sin da piccolo frequenta il seminario minore di Nardò. Dopo il diploma (maturità scientifica, 2009) prosegue il discernimento  e la formazione umana, culturale, spirituale e pastorale nel Seminario Maggiore Pugliese di Molfetta. Tirocinio pastorale negli anni della formazione al Cuore Immacolato di Maria (Molfetta), nella cattedrale di san Sabino a Bari e a Bisceglie presso la Casa della Divina Provvidenza  di Don Pasquale Uva (Caritas Christi urget nos). Nello scorso giugno (2014) ha concluso i 5 anni di formazione e in questo anno pastorale (2014-2015) ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia. Vive ora l’esperienza esperienza del VI anno tra seminario e parrocchia.

Graziano Greco, 24 anni, di Copertino, è entrato nel Seminario Minore di Nardò all’età di 10 anni. Dopo il conseguimento del diploma al Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Galileo Galilei” di Nardò, per volere del Vescovo mons. Caliandro, ha proseguito il cammino di formazione presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, conseguendo il baccellierato in Filosofia e Sacra Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Ora è licenziando in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana, mentre svolge il servizio di educatore presso il Seminario Minore di Nardò. A Roma ha fatto esperienze di pastorale in diverse parrocchie della città, nei Campi ROM e vicino alle prostitute con le unità di strada.


Emanuele Calabrese, 26 anni, di Galatone. Dopo gli anni dell’adolescenza riprende un cammino di fede grazie ad un  anziano sacerdote collaboratore nella Chiesa Madre di Galatone. Dal 2008 nel Seminario Maggiore Pugliese. Gli anni di seminario trascorrono tra preghiera, studio teologico, amicizia e tirocinio pastorale svolto nel corso degli anni in parrocchia e nel servizio ai disabili. ha concluso i 5 anni di formazione e in questo anno pastorale (2014-2015) ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia. Vive ora l’esperienza esperienza del VI anno tra seminario e parrocchia.


Antonio Bruno, 30 anni, di Galatone. Primo di tre figli, cresce nella Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Galàtone, dove sperimenta negli anni, tra i ministranti e poi nell’Azione Cattolica, culla della sua formazione umana e spirituale, la bellezza della vita comunitaria e sacerdotale, dell’amicizia sincera e gratuita. Diplomatosi come perito informatico all’ITIS “E. Medi” di Galàtone, coltiva questa sua grande passione iniziando gli studi in Tecnologie Informatiche all’Università “La Sapienza” di Roma. Intrapreso però nel frattempo un lungo itinerario di discernimento, scopre il barlume della vocazione e sceglie nel 2008 di entrare nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta (BA) dove compie la formazione al presbiterato, conseguendo lo scorso ottobre 2014 il Baccalaureato in Sacra Teologia. Nel tempo della formazione vive l’esperienza pastorale prima a Trani (BT) e poi a Cassano delle Murge (BA), nella fiorente Parrocchia S. Maria delle Grazie, dove si nutre della ricchezza della collaborazione presbiterale nel servizio ai giovani e ai ragazzi, incrociando anche tante situazioni di disagio sociale. Antonio vive oggi l’esperienza diocesana nella Scuola di preghiera per giovani e nell’Associazione ministranti, in attesa della Ordinazione diaconale del prossimo 10 aprile, nella sua parrocchia di origine a Galàtone.


Giuseppe Venneri, 36 anni, di Nardò. Ha vissuto sin da piccolo l’esperienza scout in AGESCI, dopo la “Partenza” (momento col quale si conclude l’esperienza associativa) inizia l’iter di formazione e viene nominato “Capo” nel 2006. Tutt’ora presta servizio in AGESCI. Ha svolto la professione di agente di commercio per circa dieci anni. Dopo un periodo di discernimento, a 30 anni entra nell’anno Propedeutico nel Seminario Regionale di Molfetta dove vive tutti gli anni di formazione e studio fino al baccalaureato  che consegue nell’ottobre 2014.


Angelo Casarano: 25 anni, di Casarano. Entra in Seminario Minore a Nardò a 11 anni, e consegue poi il diploma presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Galileo Galilei”. Studia teologia al Laterano (Seminario Maggiore Romano), attualmente licenziando in patristica all’Istituto Augustinianum. Appassionato di musica sacra, suona l’organo, il pianoforte e la chitarra. Ha svolto servizio pastorale a Casal del Marmo (carcere minorile di Roma), attualmente nel periodo di studi svolge servizio nella parrocchia romana di Sant’Ugo.


 


Attualità

Prima persona plurale

Nel Salento un progetto innovativo per i diritti dei minori figli delle persone detenute, dentro e fuori la casa circondariale borgo San Nicola di Lecce

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Un’iniziativa ambiziosacomplessa e innovativa che promuove i diritti delle bambine e dei bambini, figli delle persone detenute, mirando a costruire un futuro migliore per i minori e i loro cari.

Un modello di intervento integrato per contrastare la povertà educativa e favorire la connessione tra carceresocietà e comunità educante.

Nel Salento ha preso il via Prima Persona Plurale – Noi siamo qui, un progetto ideato e promosso da Fermenti Lattici APS con un ampio partenariato pubblico-privato, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

La finalità è creare una rete di supporto integrata, favorendo il benessere familiare e rafforzando il legame genitoriale dentro e fuori la Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce.

I DIRITTI DELL’INFANZIA

Prima Persona Plurale aderisce alla Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti, promossa nel 2014 dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e Adolescenza e dall’associazione BambiniSenzaSbarre Onlus, e si ispira ai principi della Convenzione sui diritti dell’infanzia.

Approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite sanciva per la prima volta che tutti i bambini e le bambine hanno diritti alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione e alla partecipazione.

La metodologia sperimenta interventi integrati caso per caso attraverso la collaborazione tra Casa CircondarialeComune di Lecce (servizi sociali|welfare) ed enti del terzo settore. L’obiettivo è infatti quello di garantire ai minori (0/17 anni) forme adeguate di accoglienza durante le visite in carcere e favorire opportunità di crescita personale e culturale.

DENTRO IL CARCERE

Il progetto prevede l’accoglienza per circa 300 minori in visita ai genitori detenuti e momenti ricreativi per rafforzare i legami familiari, come feste (compleanni, Festa della Mamma e del Papà, Befana, altre occasioni), spettacoli teatrali curati dalla compagnia Principio Attivo Teatro e sessioni di pet therapy con Frida grazie all’associazione Megghy.

In partenza anche Il Cinemino, un momento dedicato a mamme e bambini per condividere del tempo di qualità guardando un film. È previsto anche un servizio di trasporto gratuito per le famiglie provenienti dai comuni dell’Ambito Territoriale di Gagliano del Capo, dove opera Arci Cassandra.

FUORI DAL CARCERE

Nel corso degli anni saranno offerti supporto allo studio, laboratori educativi e iniziative ricreative nelle biblioteche comunali OgniBene e L’Acchiappalibri e in altri centri culturali.

Una particolare attenzione sarà rivolta agli spazi di accoglienza come Villa Adriana, struttura dedicata alle persone detenute in permesso e alle loro famiglie, in collaborazione con Comunità Speranza.

Qui, anche con i materiali montessoriani di Boboto, si realizzeranno attività ludiche e momenti di condivisione. Sono previste gite e visite ai musei, oltre al campo estivo nelle biblioteche.

Il progetto include presidi di ascolto psicologico con le esperte e gli esperti di PSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenza, incontri formativi per operatori e addetti ai lavori, la redazione della Carta dei Servizi per la Famiglia a cura di Antigone Puglia.

Attraverso l’affido culturale e il cofinanziamento comunitario della Cultura del sospeso, saranno sostenuti percorsi di sport, teatro, musica e danza per valorizzare e incoraggiare i talenti dei minori.

IL PROGRAMMA

Le attività, che proseguiranno sino al gennaio 2028, sono già in corso: ogni giorno, dal lunedì al venerdì, le bambine e i bambini vengono accolti durante le visite in carcere e una volta al mese anche grazie alla pet therapyogni martedì e giovedì dalle 15 alle 17 continua l’aiuto-compiti nella biblioteca L’Acchiappalibri, mentre ogni giovedì alle 16:30 si svolgono laboratori di lettura.

I PARTNER

Il progetto, ideato e promosso dall’associazione Fermenti Lattici APS, coinvolge infatti un ampio partenariato pubblico-privato che coinvolge oltre alla Casa Circondariale Borgo San Nicola e al Comune di Lecce anche l’Università del Salento (Dipartimento di Scienze Umane e Sociali), Arci CassandraComunità Speranza, l’associazione MegghyBoboto – Società BenefitAntigone PugliaPSIFIA – Psicoterapeuti per la famiglia, l’infanzia e l’adolescenzaCoolClub – Società Cooperativa e Impresa SocialePrincipio Attivo Teatro e Aragorn, un’agenzia specializzata nel Terzo Settore.

CON I BAMBINI

Il progetto Prima persona plurale è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il sud. Info www.conibambini.org.

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Attualità

I giovani di Santa Cesarea Terme protagonisti della politica

Un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale…

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Nasce la Consulta Giovanile: una nuova pagina di partecipazione per i giovani di Santa Cesarea Terme

Si è svolta in data 17 dicembre la prima assemblea della Consulta Giovanile di Santa Cesarea Terme, un importante traguardo per dare voce ai giovani. Assegnate tramite votazione le cariche del Comitato Esecutivo.

Il Comune di Santa Cesarea Terme celebra un momento storico con la nascita della Consulta Giovanile, istituita per la prima volta nella storia del nostro comune. Questo importante risultato rappresenta un impegno concreto dell’amministrazione comunale e del consigliere con delega alle Politiche Giovanili e Sociali, Salvatore Maggio, che durante la campagna elettorale aveva posto come priorità la creazione di uno spazio istituzionale per i giovani.

La prima assemblea della Consulta Giovanile si è svolta martedì 17 dicembre 2024, presso l’Aula Consiliare del Comune.

All’incontro hanno preso parte tutti i componenti della Consulta Giovanile, convalidati come membri ufficiali: Michelle Anchora, Emanuele Bleve, Elena Calora, Vincenzo Elia, Francesco Galati, Niccolò Guida, Andrea Leone, Maria Rosaria Maschio, Mario Maggio, Martina Maggio, Beatrice Viva Maggio e Marta Rosato, oltre al Sindaco Pasquale Bleve, al consigliere Salvatore Maggio e al consigliere del gruppo di minoranza Guarda Oltre, Emanuele Pispico, in qualità di membri dell’assemblea senza diritto di voto. I tre esponenti politici hanno espresso pieno supporto a questa nuova iniziativa.

Durante l’incontro si è proceduto, tramite votazione, all’assegnazione delle cariche del Comitato Esecutivo. A seguito delle operazioni di voto sono stati eletti:

  • Niccolò Guida – Presidente
  • Viva Maggio Beatrice – Vicepresidente
  • Calora Elena – Segretaria
  • Bleve Emanuele e Elia Vincenzo – Consiglieri

Il consigliere Salvatore Maggio ha espresso grande soddisfazione per questo primo passo: “L’istituzione della Consulta Giovanile rappresenta un momento fondamentale per il nostro comune e per le nuove generazioni. Mi auguro che questo organo possa diventare un contenitore di idee e un luogo di crescita e confronto per tutti i giovani della nostra comunità. Il loro entusiasmo e la loro partecipazione saranno decisivi per portare un contributo positivo nel nostro territorio.”

La Consulta Giovanile si pone come obiettivo quello di offrire ai giovani un’opportunità concreta per contribuire attivamente alla vita amministrativa e sociale di Santa Cesarea Terme, favorendo il dialogo e la collaborazione tra le istituzioni e le nuove generazioni.

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Attualità

Tricase: Vigili del Fuoco in Ospedale

Per regalare ai piccoli ospiti del reparto pediatrico del “Cardinale Panico” un momento di spensieratezza

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I vigili del fuoco sono spesso gli eroi dei bambini.

E, in tanti casi, i pompieri eroi lo sono per davvero perché sono sempre pronti a… buttarsi nel fuoco per salvare chi è in pericolo.

O, comunque, per aiutare chicchessia.

Questa volta i caschi rossi dei distaccamenti di Tricase e Lecce si sono prestati per un evento solidale in favore dei piccoli pazienti del reparto pediatrico dell’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase.

Con la loro iniziativa come si evince dal video e dalle foto in questa pagina hanno regalato un momento di spensieratezza ai più piccoli costretti alle cure e alla permanenza in ospedale.

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