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Attualità

Nuova patente dopo la revoca? Non serve riabilitazione del Giudice Penale

Lo ha deciso in sede cautelare il TAR di Lecce, accogliendo il ricorso proposto dall’Avv. Carlo Ciardo per un giovane leccese

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Per l’ottenimento della nuova patente di guida, dopo una revoca, non è necessario un provvedimento di riabilitazione da parte del Giudice Penale. È quanto deciso in sede cautelare dalla Terza Sezione del TAR Lecce (Pres. D’Arpe, Rel. Moro, Ref. Abbate), che ha accolto il ricorso proposto dall’Avv. Carlo Ciardo per un giovane leccese.


L’avvocato Carlo Ciardo


La vicenda risale al 2018 quando, a seguito della misura di sicurezza comminata al giovane dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce, la Prefettura di Lecce aveva revocato a quest’ultimo la patente di guida.


Nel febbraio 2023 il ricorrente ha richiesto all’Ufficio Territoriale del Governo il nullaosta per il conseguimento della nuova patente di guida, ma si è visto opporre un diniego motivato dall’assenza di un provvedimento riabilitativo.


Il giovane, patrocinato dall’Avv. Ciardo, ha impugnato il provvedimento prefettizio evidenziandone l’illegittimità alla luce della formulazione dell’art. 120 del Codice della Strada che prevede, infatti, come i requisiti morali per il conseguimento della nuova patente di guida discendano dal solo decorso del termine di 3 anni dalla revoca, senza necessità di un ulteriore provvedimento riabilitativo.

Il TAR Lecce, in accoglimento del ricorso, ha annullato il provvedimento prefettizio in quanto “non appare conforme ai suindicati principi recentemente sanciti dal Consiglio di Stato ed ora condivisi anche da questo Tribunale, avendo negato il rilascio del nulla osta per il conseguimento della patente di guida per il mancato conseguimento della riabilitazione penale, anziché procedere a una valutazione discrezionale del caso ad esito libero e nei termini sopra specificati”.


La pronuncia del TAR Lecce è di particolare rilevanza – dichiara l’Avv. Carlo Ciardo – in quanto, modificando un orientamento giurisprudenziale in senso contrario, sospende l’efficacia di un provvedimento di diniego del nullaosta della Prefettura di Lecce aderendo all’esegesi recentemente espressa dal Consiglio di Stato in ordine alla non necessità del provvedimento di riabilitazione per la sussistenza dei requisiti morali, che è legata esclusivamente al decorso del termine triennale a far data dal provvedimento di revoca.


L’eminente interpretazione dei Giudici Amministrativi – conclude l’Avv. Ciardo – è destinata ad avere effetti sull’intera materia e non potrà non essere tenuta in conto dall’Amministrazione”.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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