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Castrignano del Capo

Ti racconto a Capo

Le immagini, i suoni e le parole dalla Terra del Sud

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Le immagini, i suoni e le parole dalla Terra del Sud tornano a mescolarsi nel progetto “Ti racconto a capo”, fino al 9 agosto nel Capo di Leuca, con tappe a Castrignano del Capo, Tiggiano ed epicentro a Corsano.


Anche quest’anno l’organizzazione dell’Associazione “Idee a sud est” con il supporto dal Comune di Corsano realizzerà l’intero progetto grazie all’allestimento della Residenza Teatrale “Hestia. Il Ventre dei Luoghi” diretta da Ippolito Chiarello, con la partecipazione di 16 ragazzi provenienti da tutta Italia.


Per dieci giorni gli artisti si mescoleranno con le famiglie,parteciperanno a pieno alla vita quotidiana e vivranno intensamente le piazze e i luoghi di incontro per poterne cogliere le tradizioni, le emozioni e farsi abbracciare dall’accoglienza innata dei residenti. Il lavoro di ricerca e produzione sarà incentrato sul tema “I Santissimi”, con la scoperta dei riti e della devozione legata ai Santi così come la scoperta di “miti” moderni troppo spesso “santificati”.


Ogni sera, sia la Residenza Teatrale sita in contrada “Pozze” a Corsano, sia i centri storici di Castrignano del Capo e Tiggiano, si animeranno con incontri, esibizioni e dialoghi che spazieranno dalla letteratura al decennale in memoria di Carmelo Bene, dal teatro all’enogastronomia, con ospiti d’eccezione come: Angelo Mellone (giornalista RAI), Mons. Vito Angiuli (Vescovo di Ugento – S. M. di Leuca), Alessio Carissimo (Ambasciatore), Mauro Marino (Direttore “Il Paese Nuovo”), Luigi De Luca (Vice Presidente Apulia Film Commission), Vittoria Coppola (scrittrice), Giancarlo Piccirillo (Direttore Puglia Promozione), Benedetto Maria Cavalieri (imprenditore titolare dell’omonimo pastificio), Giorgia Santoro (flautista), Tonio De Nitto (regista teatrale), Luigi Presicce (artista visivo).


Il percorso artistico condurrà alla serata finale di giovedì 9 agosto. Il centro di Corsano si trasformerà in un teatro a cielo aperto con un dedalo di rappresentazioni teatrali che dalle 21,30 all’alba si ripeteranno inframmezzate da musica, degustazioni, esposizioni di artigianato tradizionale.


“Ti racconto a capo”, ideato e coordinato da Carlo Ciardo e Luciano De Francesco, è riuscito a far convergere l’interesse di istituzioni e associazioni. Il progetto, infatti, è organizzato dall’Associazione “Idee a sud est”, dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e Associazionismo della Città di Corsano e da NASCA Teatri di Terra, ma vanta anche un nutrito parterre di collaborazioni: Comuni di Tiggiano e di Castrignano del Capo, Puglia Promozione, Apulia Film Commission, Pro Loco di Corsano, Associazione Fuori dagli Schemi. “Ti racconto a capo” è inserito nella rassegna FineTerra festa mobile, arti e pensieri del Mediterraneo 2012 della Provincia di Lecce ed è valorizzato a livello nazionale e internazionale tramite la partnership con Festival delle Identità e con Giovani Tradizioni, progetto finanziato dal Ministero della Gioventù.


Il programma


Venerdì 3 agosto, ore 21,30, Castrignano del Capo, via delle Rimembranze (presso piazza del mercato): “CE-NE” Proiezione del documentario “Divini Incanti. Lectura Dantis e altri incantamenti” in omaggio a Carmelo Bene e incontro pubblico con Luigi De Luca, Vice Presidente di Apulia Film Commission e Mauro Marino, Direttore “Il Paese Nuovo”.

Sabato 4 agosto, ore 21,30, Corsano, contrada “Pozze” presso la Residenza Teatrale (scuola materna): “CE-NE” Incontro pubblico con l’artista visivo Luigi Presicce.


Domenica 5 agosto, ore 21,30, Tiggiano, atrio del Castello: “CE-NE” Incontro pubblico con l’imprenditore Benedetto Maria Cavalieri titolare dell’omonimo pastificio ed esibizione musicale della flautista e compositrice Giorgia Santoro.


Lunedì 6 agosto, ore 21,30, Corsano, contrada “Pozze” presso la Residenza Teatrale (scuola materna): “CE-NE” Incontro pubblico con la scrittrice Vittoria Coppola, autrice del libro “Gli occhi di mia figlia” e Angelo Mellone, giornalista RAI.


Martedì 7 agosto, ore 21,30, Corsano, incursione degli attori della Residenza Teatrale nella coinvolgente Sagra Agreste in contrada “Pozze”.


Giovedì 8 agosto, Corsano, ore 21,30, prove generali degli spettacoli nel centro del paese.


Venerdì  9 agosto, Corsano, dalle 21,30 all’alba: “I Santissimi”, spettacoli teatrali alla scoperta di Santi “tradizionali” e “nuovi”. Piccoli teatri sparsi nel cuore di Corsano, con al centro piazza S. Giuseppe, trasformeranno il paese in una “Città dei Santi”. La serata sarà arricchita da esposizioni, lavorazioni artigianali all’impronta e incursioni musicali.


Attualità

Ambulanza rotta e non sostituita, Capo di Leuca senza postazione fissa 118

Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani: «ASL Lecce risponda di questo grave disservizio»   

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Da ieri il territorio del Capo di Leuca è senza postazione fissa del 118.

L’ambulanza India (con infermiere, soccorritore e autista a bordo) che staziona davanti all’ex ospedale di Gagliano del Capo è guasta, e la Asl di Lecce non ha un mezzo sostituivo.

Fino a domani il personale impiegato nella postazione 118 di Gagliano è stato messo in ferie forzate, e in caso di necessità sono chiamate ad intervenire le squadre di altre postazioni del servizio di emergenza-urgenza.

Paolo Pagliaro

«Come è accaduto questa mattina», racconta il consigliere regionale Paolo Pagliaro, «quando è dovuta arrivare un’ambulanza da Scorrano per soccorrere le persone coinvolte in un grave incidente stradale avvenuto vicino all’ospedale di Tricase, sulla provinciale per Depressa, perché la squadra della postazione di Tricase era impegnata a coprire un codice verde ad Alessano, territorio di competenza di Gagliano».

«Tutto questo perché, nell’intera Asl e per ben tre giorni, non c’è un mezzo sostitutivo di emergenza», tuona il fondatore di Regione Salento, «una situazione paradossale, che pregiudica la tempestività e l’efficacia del servizio 118. È inconcepibile che un presidio salvavita possa rimanere sguarnito del mezzo di soccorso in una zona così vasta».

«Chiediamo», conclude Paolo Pagliaro, «che l’azienda sanitaria si assuma la responsabilità di questo grave disservizio di fronte ai cittadini salentini, costretti a subire le conseguenze di un’evidente inefficienza gestionale».

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Approfondimenti

«Quando stavo per finire sotto un treno…»

Emigranti, il forum. Vittorio Buccarello di Castrignano del Capo: «Il mio scopo era solo quello di guadagnare i soldi necessari per poter costruire una casa, sposarmi e mettere su famiglia»

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Vittorio Buccarello è nato a Castrignano del Capo il 24 marzo 1945, «alla fine della guerra», come piace sottolineare lui.

Nel corso del forum, interviene sul tema della discriminazione nei confronti degli italiani all’estero, in particolare in svizzera.

Secondo il quasi ottantenne «bisogna fare una distinzione. Per quanto mi riguarda sono stato sia nella Svizzera francese, a Neuchâtel, che nel Canton Grigioni, svizzera tedesca. Mentre nella parte francese eravamo tutto sommato rispettati, così proprio non era nel Canton Grigioni, abitato da svizzeri tedeschi, italiani e i romanci, la popolazione indigena. Questi ultimi erano più integralisti e chiusi verso noi emigranti».

Buccarello, oggi dedito alla scrittura e alla poesia, spiega di essere stato 4 anni nella svizzera francese, salvo poi spostarsi nei Grigioni dove è rimasto circa dieci anni. Racconta di quando, del 1966, lavorava in una ditta edilizia a Chur, Capoluogo del Canton Grigioni: «Insieme ai colleghi stavamo facendo dei lavori in una ferrovia anche se i treni continuavano a percorrere quel tratto. Mentre eravamo impegnati sui binari, uno de guardiani, romancio, aveva l’incarico di suonare la tromba per avvertire se vi era un treno in arrivo. Fatto sta che, in un’occasione, ero sopra un ponte, sui binari e, forse sovrappensiero, non ho badato al suono della tromba. Non so neanch’io come qualcuno sia riuscito a tirarmi via appena prima che passasse il treno. Non era neanche sicuro di essere ancora vivo. Ancora sotto choc, vidi correre il guardiano romancio verso di me per dirmene di tutti i colori e, infine, darmi un bel colpo in testa con il casco. Dovetti allontanarmi in silenzio e raggiungere il ponte dove, una volta solo, mi lasciai andare al pianto».

Buccarello ammette: «Devo essere onesto, non mi sono mai realmente ambientato, non ho mai imparato il tedesco e per questo non sono rimasto. Ero lì solo perché spinto dal bisogno e, appena potevo, ritornavo in Salento, salvo risalire per farmi le stagioni. Fossi rimasto a Neuchâtel, forse sarebbe stato diverso».

Le necessità lo hanno spinto a fare le valigie in direzione Svizzera: «Il mio scopo era solo quello di guadagnare i soldi necessari per poter costruire una casa, sposarmi e mettere su famiglia».

Con le famose rimesse che alimentavano l’economia salentina: «Vivevamo nella miseria. Così c’erano quelli che andavano in Svizzera e mandavano quasi tutto quello che guadagnavano a casa e poi c’erano quelli che, pur rimanendo in Salento, ne giovavano, potendo lavorare e guadagnare proprio grazie a quei soldi».

Tornando agli avventurosi viaggi affrontati per raggiungere la Svizzera, è il caso di ricordare che davano un permesso di soggiorno di 9 mesi; quindi, arrivavi a Chiasso, ti spogliavano nudo, e decidevano se fossi idoneo.

Altrimenti ti rispedivano indietro.

Se superavi l’esame, ti davano un permesso di tipo “B” che ti garantiva di restare 9 mesi e poi, eventualmente, dopo 5 annio, il permesso “C” che dava l’opportunità di rimanere annualmente. E lavorare. Che era l’unico diritto acquisito, perché dalla possibilità di voto in giù, restavi un corpo estraneo.

Prima di congedarsi Vittorio Buccarello racconta un altro aneddoto: «C’era la possibilità di lavorare di notte e guadagnare altri soldi, sempre nella ferrovia per montare dei pali. Una sera, però, avevo l’influenza e su consiglio di un amico, per non perdere quell’occasione, bevvi un bel po’ di grappa e mi preparai un thermos di latte, al quale aggiunsi altra grappa, da portarmi dietro. Faceva molto freddo ma con tutto quell’alcol in corpo neanche me ne accorsi. Riuscii ad affrontare la nottata ed anche a tornare a casa seppur “traballante”. Di notte mi sentii male, mio cognato dovette assistermi e, per alcuni giorni restai k.o. Morale della favola: per non perdere quei straordinari notturni mi giocai una settimana di lavoro e di paga».

Perché, ricordiamolo, il discorso era sempre lo stesso: se non lavoravi, non guadagnavi, altro che certificato medico!

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Appuntamenti

Il grande Jazz a Leuca: tributo a John Coltrane con il Trio Menzella

“My Favorite John” è il concerto organizzato dalla Associazione Culturale Lampus per celebrare il sassofonista statunitense. Appuntamento domenica 26 (dalle 19,30) al Terminal

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L’Associazione Culturale Lampus!” celebra il sassofonista statunitense con il concerto My Favorite John.

Domenica 26 gennaio, alle ore 19,30, il salone congressi dell’Hotel Terminal di Leuca sarà il palcoscenico di un appuntamento dedicato all’eredità di John Coltrane. 

Il concerto vedrà protagonisti tre musicisti di talento, uniti dalla comune passione per il jazz e per l’inconfondibile stile del grande sassofonista americano.

My Favorite John, che nel titolo richiama uno dei brani più iconici eseguiti dal grande maestro (My favorite things), offre l’opportunità di ascoltare tre musicisti di alto livello in un programma che celebra un pilastro indiscusso del Jazz e rappresenta un ottimo appuntamento per gli appassionati di musica e per chi desidera scoprire le infinite sfumature del buon Jazz.

Il trio Menzella (sassofono tenore, organo Hammond e batteria con Gianfranco Menzella, Alberto Gurrisi e  Pasquale Fiore ) infatti, propone una rilettura dei brani più significativi di Coltrane, interpretandoli con un approccio personale e sonorità originali che combinano tradizione e modernità.

LEUCA FUORI STAGIONE

Questo appuntamento segue il solco tracciato dall’Associazione Culturale “Lampus!” di Paolo Insalata a partire dal 2016 la quale, con circa 60 concerti al suo attivo organizzati nel Capo di Leuca, ha sempre creduto, in controtendenza, nella promozione delle attività culturali anche fuori dalla stagione turistica estiva.

My Favorite John, infatti, rappresenta una ulteriore occasione per riaccendere l’interesse verso l’arte e creare momenti di aggregazione per la comunità del Salento, anche in pieno inverno.

I PROTAGONISTI

Gianfranco Menzella – sax tenore: nato a Matera, si è diplomato con lode al Conservatorio “E. Duni” e ha proseguito gli studi in musica jazz. Ha vinto numerosi premi e si è esibito in festival prestigiosi come Umbria Jazz e Siena Jazz, collaborando con artisti del calibro di Randy Brecker e Fabrizio Bosso e molti altri.

Alberto Gurrisi – organo Hammond: milanese di nascita, è considerato uno dei più interessanti interpreti italiani dello strumento. Dopo un lungo percorso di studi che lo ha portato a lavorare con musicisti come Franco Cerri e Seamus Blake, ha sviluppato un linguaggio musicale raffinato e versatile.

Pasquale Fiore – batteria: cresciuto con la passione per la batteria fin dall’infanzia, è oggi uno dei musicisti più richiesti in Italia. Ha collaborato con nomi illustri come Enrico Rava e Fabrizio Bosso, partecipando a progetti che spaziano tra tradizione e innovazione jazzistica.

INGRESSO RISERVATO AI SOCI MA… 

È possibile iscriversi a Lampus abbinando la tessera “soci simpatizzanti” (costo 5€) all’acquisto del biglietto (15€) su www.oooh.events .

Informazioni via whatsapp al 347 5169946

Prenotazioni cena dopo concerto (menù fisso 20 euro bevande escluse) – Hotel Terminal 0833 758242

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