Connect with us

Attualità

Elezioni a Cursi: Santoro lancia il suo vice Melcore

Nel centrodestra si cerca di superare le divisioni interne: L’area che fa capo a Forza Italia e vicina all’ex Ministro Raffaele Fitto, potrebbe alla fine anche ritentare la carta Donato Lanzilotto.

Pubblicato

il

Cursi ha 4.236 abitanti e poco meno di 3.700 aventi diritto al voto. Nell’ultima tornata elettorale, quella del 2009 che ha visto vincere Edoardo Santoro a capo della civica di centrosinistra “Insieme per Cursi”, ha avuto addirittura cinque liste e 5 candidati Sindaco! E pare che le divisioni siano tutt’altro che superate, soprattutto nel centrodestra. Si continua a lavorare nel tentativo di trovare un’unione di intenti, altrimenti si rischia nuovamente di gareggiare ad handicap. L’area che fa capo a Forza Italia e vicina all’ex Ministro Raffaele Fitto, potrebbe alla fine anche ritentare la carta Donato Lanzilotto (sempre se quest’ultimo darà la sua disponibilità) anche perché, tra i fittiani c’è la presa di coscienza che, male che vada, anche non dovesse trovarsi quella famosa unità di intenti, comunque non si potrà lasciare il paese senza un’opposizione.


Edoardo SantoroIl gruppo di amministratori uscenti, intanto, ringrazia e prepara le sue cartucce per la prossima primavera. Santoro, che nella tornata elettorale del 2009 è stato riconfermato Sindaco, ha completato i due mandati e non può essere ricandidato. Così, secondo quanto trapela, il candidato alla poltrona più importante del paese dovrebbe essere il vice sindaco uscente, Antonio Melcore. Quasi un erede naturale. Come ci ha detto il sindaco uscente Santoro, però, “sarà l’Assemblea del PD a stabilirlo. Primarie? Non credo siano opportune: le abbiamo fatte tre volte negli ultimi due anni e il nostro gruppo ha sempre avuto la meglio. Ma sarà sempre l’Assemblea del partito a decidere”.

Resta da vedere, poi, se il Movimento 5 Stelle, che alle ultime politiche ha praticamente pareggiato i voti di Pd e Pdl, riuscirà a produrre una propria lista ed un proprio candidato.

Ricordiamo, infine, che nella tornata elettorale del giugno 2009 ha vinto Santoro con la Lista “Insieme per Cursi” (1.400 voti pari al 47% delle preferenze), mentre proprio Lanzilotto con l’altra civica “Voltiamo insieme” è stato il suo avversario più insidioso con 1.012 voti (34,3%). Decisamente più indietro gli altri tre candidati.


Attualità

Porche non investe più. «Altra opportunità persa»

Il presidente di Confindustria Lecce Valentino Nicolì: «Non possiamo permetterci che altri investimenti di questa portata vadano persi per conflitti risolvibili o per incertezze amministrative. Le imprese che credono nel nostro territorio devono poter contare su una visione condivisa di crescita e su un contesto amministrativo chiaro e favorevole agli investimenti»

Pubblicato

il

Confindustria Lecce esprime profonda amarezza e forte disappunto per quanto accaduto in questi mesi che ha poi determinato la decisione del Gruppo Porsche di rinunciare al piano di sviluppo del Nardò Technical Center (NTC): «Un’occasione persa per il nostro territorio, l’ennesima sconfitta».

Una scelta che, seppur maturata in un contesto internazionale complesso, come sottolineato dalla stessa azienda, «evidenzia ancora una volta quanto la mancanza di visione da parte del nostro territorio e le criticità locali ostacolino l’attrazione di investimenti strategici per lo sviluppo. Una perdita pesante in termini di innovazione, occupazione e crescita economica, che rischia di compromettere la credibilità internazionale della provincia di Lecce. È sfumata la possibilità di costruire un polo d’eccellenza mondiale per l’industria automobilistica e tecnologica, ad opera di un’azienda che si è sempre contraddistinta per l’attenzione al rispetto delle normative vigenti, per l’impegno verso la tutela ambientale e per l’adozione di elevati standard di benessere per i lavoratori».

Valentino Nicolì

Il presidente di Confindustria Lecce Valentino Nicolì ha sottolineato con forza l’importanza dell’investimento e «il danno che la sua mancata realizzazione comporta per l’intero tessuto economico locale: la perdita del piano di sviluppo dell’NTC rappresenta una battuta d’arresto per il nostro territorio, che avrebbe potuto trarre enormi benefici dalla presenza di un marchio di rilevanza mondiale, possibile volano di attrazione di ulteriori investimenti in un territorio che ha bisogno d’impresa, d’innovazione e competitività. Parliamo di un investimento da 450 milioni di euro che avrebbe consentito di modernizzare e potenziare un’infrastruttura chiave, rendendola un punto di riferimento a livello globale per la sperimentazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie della mobilità. Un’opportunità persa non solo per il settore automotive, ma per tutto l’indotto economico e occupazionale che ne sarebbe derivato».

Il progetto avrebbe rafforzato il ruolo di NTC come polo d’eccellenza per la ricerca e lo sviluppo, creando sinergie con il mondo universitario e con le imprese locali e posti di lavoro.

Già nel 2023 Porsche, dimostrando attenzione per il territorio, ha aperto a Lecce una unità specializzata, con professionalità di alto profilo, nella produzione di software per veicoli intelligenti e connessi.

«Non possiamo permetterci che altri investimenti di questa portata vadano persi», continua Nicolì, «per conflitti risolvibili o per incertezze amministrative. Il nostro territorio ha già difficoltà nell’attrarre investimenti a causa di infrastrutture carenti e di una logistica poco competitiva. Lo ribadisco a nome di tutti gli imprenditori della provincia di Lecce: da parte di alcuni deve cessare il clima ostile all’impresa che serpeggia ormai da tempo: le imprese hanno un inestimabile valore sociale, portano ricchezza sul territorio in cui insistono, attraverso il lavoro e il sostentamento alle famiglie. Senza impresa non ci può essere né sviluppo, né crescita o servizi. L’auspicio è che la decisione di Porsche non venga seguita da altri e che aziende potenzialmente interessate a investire qui permangano nelle loro decisioni, invece di spostarsi altrove. Non possiamo permetterci di perdere altre opportunità per inerzia o per mancanza di una strategia chiara. Il confronto tra istituzioni, imprese e comunità locali deve essere costruttivo, basato su una visione di sviluppo sostenibile che non metta in contrapposizione innovazione e tutela ambientale, ma che le integri in un modello di crescita equilibrato».

La Carta dei valori e dei principi di Confindustria colloca «la sostenibilità a fianco di innovazione e competitività quale valore fondamentale nell’agire dell’impresa; è fondamentale che si comprenda l’importanza di coniugare lo sviluppo industriale con la sostenibilità ambientale ed è necessario farlo con un approccio equilibrato che tuteli la competitività delle imprese e dei territori».

Confindustria Lecce ribadisce la necessità di un dialogo efficace tra tutti gli attori coinvolti, affinché il territorio possa attrarre e consolidare nuove iniziative strategiche: «Le imprese che credono nel nostro territorio devono poter contare su una visione condivisa di crescita e su un contesto amministrativo chiaro e favorevole agli investimenti. La nostra priorità deve essere quella di rendere Lecce e la Puglia destinazioni attrattive per progetti di qualità, capaci di generare valore, occupazione e competitività per l’intero sistema economico locale».

«Se vogliamo un Salento capace di competere con le aree più avanzate d’Europa», conclude Valentino Nicolì, «dobbiamo creare le condizioni affinché le imprese trovino qui un terreno fertile per crescere e innovare. Confindustria Lecce è pronta a fare la propria parte, impostando una politica industriale rispettosa delle normative e della sostenibilità ambientale, ma che garantisca un futuro prospero al territorio».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

 

Continua a Leggere

Attualità

Altre pale in mare? Il Parco dice ancora NO

Eolico offshore, “Messapia” è il nuovo progetto di un insediamento energetico di 73 turbine tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca. Previstre opere di connessione a terra a Santa Cesarea, Otranto, Minervino , Giuggianello, Sanarica, Muro Leccese, Maglie, Melpignano, Corigliano, Soleto, Sternatia, Lequile e Copertino. Michele Tenore, presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase: «Il mare è terra di conquista delle multinazionale dell’energia»

Pubblicato

il

Dopo la richiesta di Odra Energia S.r.l. per l’installazione di un parco eolico offshore al largo della costa salentina, con aerogeneratori alti fino a 315 metri, si aggiunge ora un nuovo progetto: “Messapia”.

L’iniziativa, promossa da Messapia Floating Wind S.r.l., prevede la realizzazione di un impianto eolico flottante composto da 73 turbine da 18 MW ciascuna, per una capacità totale di 1.314 MW.

L’area interessata si estende tra Tricase e le acque a sud-est di Santa Maria di Leuca, coinvolgendo numerosi centri nelle opere di connessione a terra, tra cui Santa Cesarea TermeOtrantoMinervino di LecceGiuggianelloSanaricaMuro LecceseMaglieMelpignanoCorigliano d’OtrantoSoletoSternatiaLequile e Copertino.

L’annuncio ha riacceso la discussione tra le istituzioni locali e i cittadini.

Michele Tenore, Presidente del Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase

Il presidente Michele Tenore, a nome del Parco Naturale RegionaleCosta Otranto – Santa Maria di Leuca e Tricase”, ha espresso il netto dissenso: «La bellezza del Salento non può essere sacrificata per progetti che ignorano l’identità del territorio e le esigenze delle comunità locali. Serve una regolamentazione adeguata a tutelare tale tratto di mare, altrimenti continueremo a subire attacchi indiscriminati ogni volta che una multinazionale dell’energia decide di investire. Le restrizioni sempre più rigide imposte a terra stanno spingendo le aziende a cercare spazio in mare, con iniziative sempre più frequenti e invasive. Non siamo contrari alle rinnovabili, ma rifiutiamo interventi che stravolgono l’ecosistema marino e deturpano un patrimonio paesaggistico inestimabile».

Tenore sottolinea come anche il progetto Messapia preveda un punto di approdo tra Porto Badisco e Santa Cesarea Terme, un’area di straordinario valore storico e naturalistico: «Mi chiedo se chi propone questi progetti abbia mai visto con i propri occhi la delicatezza di questi luoghi, che la tradizione lega allo sbarco di Enea dopo la caduta di Troia. Qui si trovano sorgenti, grotte sottomarine e tesori archeologici come la “Grotta dei Cervi”. Come presidente del Parco, ribadisco un no chiaro e deciso: il Salento ha già dato tanto e non può essere ancora una volta penalizzato da interventi industriali che calpestano il diritto delle nostre comunità a uno sviluppo sostenibile e rispettoso dell’ambiente».

La transizione energetica, conclude Tenore, «deve avvenire con il coinvolgimento dei territori e nel rispetto del paesaggio, senza progetti imposti dall’alto che rischiano di compromettere irreparabilmente il mare e la costa salentina».

📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui

Continua a Leggere

Attualità

Furgone in fiamme a Corigliano nella notte

Pubblicato

il

Fuoco nella notte appena trascorsa a Corigliano d’Otranto.

All’una e 30 circa, una squadra dei vigili del fuoco del Distaccamento di Maglie è intervenuta nel comune in via Corileo civico 54, per l’incendio di un furgone parcheggiato su strada.

Il veicolo, un Ford Transit Connect 230, è stato interessato dalle fiamme nella zona del vano motore e sul lato sinistro. L’intervento deel 115 ha consentito di spegnere il rogo e di mettere in sicurezza l’area, evitando ulteriori danni a persone o cose.

Le cause dell’evento sono in corso di accertamento. Sul posto erano presenti i Carabinieri della stazione di Corigliano d’Otranto per i rilievi di competenza.

Continua a Leggere
Pubblicità
Pubblicità

Più Letti