Cutrofiano
A Cutrofiano si rende onore a Renata Fonte
In occasione della Festa della Donna, domenica 7 marzo, nell’Aula Consiliare di via Ascoli a Cutrofiano, alle 20,30, il Circolo Legambiente “Renata Fonte”, in collaborazione con il Comune di Cutrofiano, presenterà lo spettacolo “SeRenata”, rappresentato dalla Compagnia teatrale Calandra. La serata è organizzata in ricordo di Renata Fonte, che con il suo coraggio e la sua determinazione si oppose alla cementificazione di Porto Selvaggio. Come tutti ricordano, venne assassinata la sera del 31 marzo 1984 all’uscita di una seduta del Consiglio comunale di Nardò con tre colpi di pistola. Il movente: la sua opposizione all’assembramento nel piano regolatore di 70 ettari di terreno agricolo attigui al cuore di Porto Selvaggio. Ma la sua posizione ferma e gli scontri che ne scaturirono portarono a dei risultati: la Regione Puglia emanò un’apposita Legge di tutela del Parco che vige ancora oggi.
“L’eredità che ci è stata lasciata”, dichiara Antonio Spagnolo, presidente del Circolo Legambiente “Renata fonte” di Cutrofiano, “non è solo la natura incontaminata e riflessiva di Porto Selvaggio, ma è l’esempio che questa donna ci ha dato con il suo enorme sacrificio per amore di questa terra. Ricordarlo per noi è un obbligo morale. Un’antitesi con il sacrificio di Renata Fonte è il fatto che dalla sua morte le speculazioni edilizie nella nostra terra non sono diminuite. Basti pensare a come tutti noi abbiamo ridotto i nostri litorali e le nostre campagne. Non si distinguono più dal centro abitato, un fenomeno a cui dobbiamo assolutamente porre fine. La popolazione negli ultimi anni è diminuita esponenzialmente ed è assurdo cementificare altra terra per l’ampliamento delle aree urbane”.
Serena Mendrano
Cronaca
Medico aggredito a Cutrofiano: «Situazione preoccupante»
Il Segretario Generale Cisl Medici Lecce, Fernando Monteforte: «Le conseguenze delle aggressioni sono gravissime, sia per le vittime che le subiscono che per l’intero sistema sanitario nazionale»

Ancora una volta, nostro malgrado, siamo costretti ad occuparci di aggressioni ai medici.
Purtroppo, un fenomeno che diventa sempre più preoccupante. Anche dalle nostre parti.
Questa volta è accaduto a Cutrofiano, presso la Guardia Medica, dove un medico è stato nuovamente aggredito.
Le conseguenze delle aggressioni sono gravi, sia per le vittime che le subiscono (in termini fisici e psicologici) che per il sistema sanitario nazionale.
Per contrastare il fenomeno delle aggressioni è stata introdotta una legge che prevede l’aumento della pena per chi aggredisce il personale sanitario.
Evidentemente, però, non basta!
È necessario un impegno maggiore da parte delle istituzioni e dei cittadini a promuovere il necessario rispetto per il rapporto di collaborazione tra medici e infermieri (e personale sanitario in genere) e pazienti.
Il Segretario Generale Cisl Medici Lecce, Fernando Monteforte ha espresso tutta la solidarietà e tutta la vicinanza del sindacato sottolineando che «è importante che il personale medico denunci le aggressioni, è importante la presenza di presidi di vigilanza o l’installazione di sistemi di allarme nelle strutture sanitarie, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica».
Il personale sanitario deve essere formato nel gestire situazioni di rischio e naturalmente è auspicabile un’assistenza psicologica e legale.
Solo attraverso la cooperazione tra istituzioni, personale sanitario e cittadini sarà possibile attenuare o eliminare del tutto questa piaga.
Che, lo ribadiamo, non riguarda solo i medici, ma tutti noi.
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Appuntamenti
“Sant’Antoni te le Focare” e i riti festivi legati al fuoco
Il 17 febbraio 1810 il paese fu scosso da un terremoto i cutrofianesi i riversarono nelle strade e per proteggersi dal freddo accesero tanti falò…

A Cutrofiano si rinnova la tradizione di “Sant’Antoni te le Focare”, inserita nel registro regionale dei rituali festivi legati al fuoco.
L’origine di questa manifestazione è dovuta ad un vicenda storica.
Il 17 febbraio 1810 il paese fu scosso da un terremoto che, fortunatamente, non provocò danni ed i cutrofianesi, impauriti, si riversarono nelle strade e per proteggersi dal freddo accesero tanti falò. Da allora, ogni 17 febbraio, c’è una sorta di rito di ringraziamento verso il santo taumaturgo.
Anche quest’anno, lunedì 17 febbraio è grande festa. Si parte già dal mattino con la preparazione delle “focareddhre” rionali, che si contano in una cinquantina nel paese e danno vita ad una festa di vicinato.
Alle ore 18, invece, c’è l’accoglienza delle reliquie estratte dalla tomba nella ricognizione del 1981, accompagnate dai frati della basilica del santo e a seguire la celebrazione della messa.
Alle ore 19 la processione percorre le strade del centro abitato dove, con spettacoli luminosi, si accendono le focareddhre.
Alle ore 21, invece, c’è la grande accensione pirotecnica della “Focara” in piazza Municipio e, a seguire, lo spettacolo con i Dakkamà e gli ospiti Mimmo Epifania e José Barros.
Il raduno spontaneo dei tamburellisti crea, infine, un’ atmosfera unica per una delle più belle feste d’inverno.
Aradeo
Lavoratori Ambito Territoriale Sociale Galatina: «Situazione di grave incertezza e preoccupazione»
I contratti sono scaduti il 31 dicembre 2024 e il rinnovo tarda ad arrivare. Il Segretario Generale Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini: «Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti»

La FP CISL di Lecce ha inviato nei giorni scorsi una richiesta urgente di chiarimenti ed intervento in favore dei lavoratori del Welfare dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina alla Presidente del Coordinamento Istituzionale dell’ATS di Galatina, dott.ssa Camilla Palombini e a tutti i sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina.
La FP CISL leccese ha espresso «viva preoccupazione per la situazione di incertezza e precarietà che riguarda i lavoratori del Welfare dell’Ambito territoriale Sociale di Galatina», i cui contratti sono scaduti in data 31 dicembre 2024.
«La Convenzione settennale tra l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina e l’ASP Istituto Immacolata di Galatina», spiega Il Segretario Generale della Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini, «è giunta a scadenza senza che sia stato avviato alcun percorso chiaro e definitivo per garantire la continuità occupazionale e la stabilità dei lavoratori coinvolti».
Tale situazione è stata più volte oggetto di solleciti formali da parte della FP CISL LECCE, indirizzati sia all’Ambito Territoriale che all’ASP, «senza tuttavia ricevere risposte concrete e risolutive».
Per Orsini, «è imprescindibile evidenziare che i lavoratori del Sociale rappresentano una risorsa fondamentale per il territorio e per i cittadini che usufruiscono dei servizi erogati. La loro professionalità e dedizione hanno garantito, negli anni, il buon funzionamento dei servizi sociali, contribuendo in maniera determinante al benessere della comunità. Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti».
Pertanto, la FP CISL LECCE chiede: «Chiarimenti immediati circa il destino contrattuale dei lavoratori del Sociale il cui rapporto è terminato il 31 dicembre 2024»; «L’avvio di un tavolo di confronto urgente tra le parti coinvolte (Ambito Territoriale, ASP e rappresentanze sindacali) per individuare soluzioni concrete e condivise»; «L’adozione di misure transitorie che garantiscano la continuità lavorativa e retributiva dei dipendenti, in attesa della definizione di nuovi assetti contrattuali».
La FP CISL LECCE annuncia che, «in assenza di riscontri tempestivi e di interventi adeguati, sarà costretta ad intraprendere tutte le iniziative di protesta e mobilitazione necessarie, fino al blocco delle attività, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire il rispetto delle loro legittime aspettative».
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