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Cutrofiano

Scudetto Inter, festeggiamenti nel Lecce Club: è polemica

Fuochi d’artificio per i nerazzurri dinanzi al locale giallorosso, inaugurato appena pochi giorni fa dal presidente Sticchi Damiani: infiltrati o…”rinnegati”?

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Trend del giorno in Salento? Un fatto accaduto ieri sera in quel di Cutrofiano e divenuto oggi virale.

Circola sui social un video girato nella notte appena trascorsa dinanzi al locale Lecce Club.


Mancano pochi minuti alle 23 ed a Milano l’arbitro di Serie A Andrea Colombo, con il canonico triplice fischio, decreta la fine del derby della Madonnina. Inter batte Milan 2a1. E’ il successo che vale ai nerazzurri il 20esimo scudetto, quello della tanto agognata seconda stella.


Cosa c’entra tutto questo con Cutrofiano? Eccoci al dunque. Nel video suddetto, divenuto virale (e che trovate a fine articolo), viene ripreso un gruppo di persone che, come un po’ tutta l’Italia appassionata di calcio ieri sera ha fatto, segue in silenzio e con grande attenzione il match milanese alla tv, nel club giallorosso. Tra questi, qualcuno attende trepidante la fine dell’incontro, per poi uscire dal locale e dare il là ai festeggiamenti per lo scudetto interista, proprio dinanzi al Lecce Club, esplodendo anche dei fuochi d’artificio.


Ebbene ora sì, potete intendere come e perché il video sia diventato virale. La datata dicotomia “giallorossi vs rinnegati” non attendeva altro per gonfiarsi e tornare ad esplodere in tutta la sua retorica. E questa volta, che dire, come dar torto a chi si stupisce?


Il Lecce Club di Cutrofiano è fresco di inaugurazione. Appena pochi giorni fa ha ospitato il presidente dell’Unione Sportiva Lecce per il taglio del nastro. E, diciamocelo, la dirigenza giallorossa di tutto si sarebbe aspettata men che di vedere scene di giubilo nerazzurro tra le mura giallorosse.

Tuttavia, il Lecce Club di Cutrofiano si difende, con una nota pubblicata nel pomeriggio: “Ci teniamo a precisare come sono andati i fatti nella giornata di ieri. Quello che si vede nel video che in maniera goliardica è stato pubblicato su un profilo, rappresentante si i festeggiamenti per la vittoria dello scudetto, ma nulla ha a che fare con il Lecce Club e i nostri colori. Come sapete nei comuni i tifosi strisciati sono tanti e come successo anche poco più avanti del nostro club, alcuni concittadini hanno voluto festeggiare. Ci riteniamo tifosi del Lecce e di questa terra e legati al nostro Presidente. Come dice proprio lui: chi tifa Lecce, tifa Lecce e basta“.


In verità, una spiegazione non accolta da tutti di buon grado: in tanti sostengono che la pezza sia peggiore del buco. Ma c’è anche chi spezza una lancia in favore: “Che siano interisti, milanisti, juventini se lo Scudetto l’avesse vinto chiunque avrebbero avuto tutto il diritto di socializzare, stare lì, sfottersi sulla “fede” calcistica diversa e mandare avanti la vostra attività con i soldi delle consumazioni o delle altre cose. Il frutto del vostro sudore che qualcuno si è permesso di schizzare di fango. Lunga vita al Lecce Club di Cutrofiano“.


Insomma, giallorossi o rinnegati resta certa una cosa: i tifosi di calcio, anche a campionato quasi concluso, trovano sempre il modo di non annoiarsi…

Il video



Aradeo

Lavoratori Ambito Territoriale Sociale Galatina: «Situazione di grave incertezza e preoccupazione»

I contratti sono scaduti il 31 dicembre 2024 e il rinnovo tarda ad arrivare. Il Segretario Generale Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini: «Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti»

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La FP CISL di Lecce ha inviato nei giorni scorsi una richiesta urgente di chiarimenti ed intervento in favore dei lavoratori del Welfare dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina alla Presidente del Coordinamento Istituzionale dell’ATS di Galatina, dott.ssa Camilla Palombini e a tutti i sindaci dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina.

La FP CISL leccese ha espresso «viva preoccupazione per la situazione di incertezza e precarietà che riguarda i lavoratori del Welfare dell’Ambito territoriale Sociale di Galatina», i cui contratti sono scaduti in data 31 dicembre 2024.

«La Convenzione settennale tra l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina e l’ASP Istituto Immacolata di Galatina», spiega Il Segretario Generale della Cisl Fp Lecce, Fabio Orsini, «è giunta a scadenza senza che sia stato avviato alcun percorso chiaro e definitivo per garantire la continuità occupazionale e la stabilità dei lavoratori coinvolti».

Tale situazione è stata più volte oggetto di solleciti formali da parte della FP CISL LECCE, indirizzati sia all’Ambito Territoriale che all’ASP, «senza tuttavia ricevere risposte concrete e risolutive».

Per Orsini, «è imprescindibile evidenziare che i lavoratori del Sociale rappresentano una risorsa fondamentale per il territorio e per i cittadini che usufruiscono dei servizi erogati. La loro professionalità e dedizione hanno garantito, negli anni, il buon funzionamento dei servizi sociali, contribuendo in maniera determinante al benessere della comunità. Non è accettabile che tali lavoratori vengano lasciati in balìa di un destino incerto, senza garanzie sul loro futuro occupazionale e senza un piano strutturato che tuteli i loro diritti».

Pertanto, la FP CISL LECCE chiede: «Chiarimenti immediati circa il destino contrattuale dei lavoratori del Sociale il cui rapporto è terminato il 31 dicembre 2024»; «L’avvio di un tavolo di confronto urgente tra le parti coinvolte (Ambito Territoriale, ASP e rappresentanze sindacali) per individuare soluzioni concrete e condivise»; «L’adozione di misure transitorie che garantiscano la continuità lavorativa e retributiva dei dipendenti, in attesa della definizione di nuovi assetti contrattuali».

La FP CISL LECCE annuncia che, «in assenza di riscontri tempestivi e di interventi adeguati, sarà costretta ad intraprendere tutte le iniziative di protesta e mobilitazione necessarie, fino al blocco delle attività, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e garantire il rispetto delle loro legittime aspettative».

 

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Cronaca

Il vicino nota auto sospetta: ladri arrestati in flagrante

Fermati in tre mentre si intrufolavano in una abitazione in campagna grazie alla chiamata al 112 di un agricoltore

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I Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato tre pregiudicati della zona per tentato furto aggravato in un’abitazione nelle campagne di Galatone.

Provvidenziale la telefonata al 112 di un agricoltore che mentre stava lavorando nel proprio terreno ha segnalato la presenza di un’auto
sospetta davanti l’abitazione dei vicini.

Nel pomeriggio di venerdì, l’intervento tempestivo da parte di due pattuglie dell’Arma. Quando i militari della Stazione Carabinieri di Galatone e della Radiomobile di Gallipoli sono arrivati sul posto seguendo le indicazioni telefoniche dell’agricoltore, hanno bloccato per primo l’individuo che si trovava nell’auto con il motore acceso, poi hanno interrotto il tentativo di fuga dei due complici, che sono
stati catturati dopo un breve inseguimento tra i campi.

I tre sono tutti noti alle Forze dell’Ordine.  Si tratta di un 30enne e un 44enne di Galatone, mentre il terzo, un 30enne di Cutrofiano, che per i numerosi precedenti penali a suo carico è già stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, un provvedimento emesso dai giudici su proposta delle Forze dell’Ordine per prevenire la commissione di reati da chi vive abitualmente con i proventi di attività delittuose.

Durante il successivo sopralluogo, i militari dell’Arma hanno recuperato una spranga di ferro che i tre avevano utilizzato per forzare le grate della finestra e aprirsi un varco per entrare in
casa. La coppia di coniugi che vive nell’abitazione è stata subito informata dell’accaduto e si è precipitata sul posto. Insieme ai Carabinieri poi hanno verificato, con grande sollievo, che i ladri
non hanno avuto il tempo di rubare nulla, sicuramente perché “disturbati” dall’arrivo delle pattuglie. Dopo aver informato il Pubblico Ministero di turno, i tre sono stati arrestati per tentato
furto aggravato in concorso e, dopo la convalida, sono stati rimessi in libertà in attesa della prossima udienza.

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Approfondimenti

Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce

Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano

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 Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.

Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.

I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.

In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.

Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.

Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.

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