Attualità
Un portale web per le eccellenze della ceramica artistica pugliese
Via libera dal Ministero della Cultura al progetto di Confartigianato Lecce. Una vetrina virtuale per raccontare le eccellenze della ceramica artistica pugliese. Dalla pignata di Cutrofiano alle maioliche di Laterza, dal pumo di Grottaglie al fischietto di Rutigliano

È stato finanziato dal Ministero della Cultura, Direzione Generale Creatività Contemporanea, tramite il bando Transizione digitale organismi culturali e creativi (TOOC), il progetto promosso da Confartigianato Lecce, in collaborazione con la Federazione regionale dell’Artigianato artistico ed il Polo bibliomuseale di Puglia, per la realizzazione di una libreria multimediale, digitale e interattiva dedicata alla ceramica artistica pugliese.
Il progetto punta alla valorizzazione e promozione del patrimonio storico-culturale dell’artigianato locale come valore identitario e volano per l’economia del territorio.
L’intenzione è quella di realizzare un museo della ceramica pugliese interamente digitale e interattivo, accessibile da qualsiasi parte del mondo e che proponga un’esperienza di visita ad un livello superiore.
Attraverso la creazione di un portale web, il visitatore potrà scoprire la storia, le tradizioni e la produzione dell’arte ceramica pugliese. La homepage sarà una vera e propria stanza arredata e allestita con alcuni degli oggetti caratterizzanti la storia delle Città della ceramica (Cutrofiano, Grottaglie, Laterza, Rutigliano). Ogni oggetto sarà cliccabile e aprirà le porte a un nuovo percorso ricco di storia, tradizione e informazioni utili.
Si partirà da 4 oggetti e percorsi collegati ai 4 musei delle città: lo “mbile” (recipiente per la raccolta dell’acqua), o la “pignata” (contenitore per la cottura del cibo) per il Museo della Ceramica di Cutrofiano; le “maioliche” per il Museo della Maiolica di Laterza; il “pumo” (oggetto d’arredo) per il Museo della Ceramica di Grottaglie; il “fischietto” simbolo di festa per il Museo del Fischietto in Terracotta di Rutigliano.
Ogni oggetto sarà un punto di accesso a un mini sito interno che conterrà video racconti, informazioni, una gallery fotografica e le indicazioni per la raggiungibilità del museo di riferimento.
Il portale sarà arricchito con tutte le informazioni per incuriosire il visitatore. Inoltre sarà presente una pagina ad hoc “Feste, Riti e Tradizioni” dedicata ad alcuni degli eventi o feste popolari che caratterizzano il territorio salentino come la “Festa delle Trombe” a Grottaglie, la “Festa di Sant’Antonio Abate” a Rutigliano o la “Festa dei Campanelli” a Maglie.
«L’obiettivo del progetto è dare slancio all’attività di promozione e valorizzazione delle nostre realtà dell’artigianato artistico», spiega il segretario di Confartigianato Lecce Emanuela Aprile,. «è importante accendere i riflettori sulle opere che rappresentano il territorio pugliese nel mondo. E questo vuol dire anche offrire nuovi canali di accesso alle nostre eccellenze. Gli utenti avranno così a disposizione strumenti nuovi per scoprire il nostro artigianato di qualità. Lasciamo che siano i prodotti a raccontarci».
Attualità
Ruffano, Città della Domenica improvvisamente off limits: cosa sta succedendo
Malcontento in paese per i cancelli chiusi: ne restano fuori (anche) decine di ragazzi e sportivi. Dopo ore di tensione, giungono i primi chiarimenti

di Lorenzo Zito
Ventiquattrore di trambusto a Ruffano attorno alla Città della Domenica per un caso che, auspichiamo, potrebbe sgonfiarsi appena poco dopo esser nato.
È iniziato tutto al principio di questa settimana, quando i cancelli di questo splendido luogo, immerso nel verde e collocato su una delle colline del paese, sono stati improvvisamente chiusi, impedendo l’accesso al pubblico.
La Città della Domenica è uno spazio della Diocesi, divenuto negli anni un luogo simbolo per la comunità ruffanese (ne parliamo nell’intervista a Don Nino Santoro in occasione dei suoi 40 anni di sacerdozio, che potete leggere cliccando qui). Un posto che oggi, oltre ad una chiesa ed all’antica masseria Mariglia, accoglie i campi da tennis ed il campo da padel dove quotidianamente dozzine di persone (soprattutto ragazzi) praticano attività sportiva.
Come dicevamo, a turbare gli animi ad inizio settimana una improvvisa chiusura dei cancelli, accompagnata dall’assenza di spiegazioni.
Silenzio che ha fatto subito serpeggiare in paese il disappunto palesatosi, in un batter d’occhio, anche sui social. Più d’uno i post di protesta pubblicati da privati cittadini tra lunedì e martedì mattina (alcuni dei quali presto improvvisamente “scomparsi”), accomunati dagli interrogativi e dalle perplessità.
Sui cancelli chiusi è anche spuntato un cartello (nella foto in evidenza) con cui qualche genitore ha voluto esternare tutta la sua rabbia. “Lasciate che i bambini vengano a me, anzi no andate a giocare altrove”, recitava il foglio, con provocatorio riferimento alle sacre scritture.
Il mal di pancia deriva da un dato incontrovertibile: presso la Città della Domenica, in questi anni, si è distinto l’operato del Circolo Tennis di Ruffano. Una realtà che ha ridato vita a quei campi che erano stati col tempo abbandonati, ricreando un luogo divenuto per tante persone un punto di partenza per la pratica e la passione sportiva.
Ben 70 ragazzi frequentano tutte le settimane la scuola di tennis che è stata aperta ormai 5 anni fa, grazie ad un percorso esplicitamente (ed in maniera condivisa) intrapreso senza fini di lucro.
A tramutarsi in delusione, quindi, è stata l’indeterminatezza improvvisamente rimbalzata in decine di famiglie circa la sorte della scuola e dei campi da essa utilizzati: “Dove andranno ora i nostri bambini?” è la domanda che tutti si sono posti.
A tutto ciò si aggiunga che questo episodio sorge in un momento storico delicato per la comunità di Ruffano, già scossa in queste settimane dall’inchiesta che ha interessato il primo cittadino (recentemente dimessosi) Antonio Cavallo. Un contesto, questo, che non ha fatto che accentuare le ricadute d’animo ed accrescere i punti interrogativi. I tanti occhi puntati in questo momento su Ruffano hanno avuto un ruolo anche in questa circostanza?
Le rassicurazioni del parroco
L’orizzonte sembra però fortunatamente in queste ore schiarirsi. Ieri sera si è tenuto un incontro tra le parti in cui il parroco, don Nino Santoro, ha fornito dei primi chiarimenti.
Raggiunto questa mattina dalla nostra Redazione, don Nino ha confermato quanto trapelato in queste ore: “La chiusura è legata a questioni di natura esclusivamente tecnica che riguardano la struttura. Aspetti che andranno risolti prima di poter riprendere l’attività sportiva“.
Anche i tempi per una risoluzione, quindi, sono da definirsi tecnici, e pertanto lo stesso parroco ammette di non poter fare previsioni. Ma rassicura: “Come ho fatto sin qui in questi 43 anni a Ruffano, molte volte anche a mie spese, farò di tutto affinché, con la divina provvidenza, questa questione possa dirimersi“.
È atteso ora, a stretto giro, un nuovo incontro, stavolta presso la Diocesi. L’intento, insomma, sarebbe comune: restituire quanto prima alla comunità questo prezioso luogo. Saranno i fatti a restituirci non solo l’effettiva bontà delle intenzioni, ma anche la portata della vicenda.
Intanto le spiegazioni fornite danno quantomeno risposta (formale) ai sospetti più sibillini di qualcuno: dietro alla chiusura, non vi sono ragioni politiche, né dissidi.
Attualità
Il sindaco sul porto di Leuca: “Minoranza vuole intorpidire le acque”

Il primo cittadino di Castrignano del Capo Franco Petracca interviene sulla questione porto di Leuca, sollevata dai consiglieri di minoranza con un esposto a Procura della Repubblica, Corte dei Conti e Prefettura (leggi qui).
Le parole del sindaco: “I Consiglieri firmatari pensano di intorpidire delle acque che, mai come in questo periodo, sono state così limpide e trasparenti nel Porto di Leuca.
Non c’è stato nessun cambiamento né contraddizione nell’azione amministrativa di questo Sindaco sempre volta a consentire al Comune di Castrignano del Capo di divenire unico azionista della Porto Turistico Marina di Leuca S.p.A.
La modalità tecnico-giuridica ed economica con cui ciò possa avvenire – e che i consiglieri firmatari evidentemente ignorano dal momento che non ne fanno cenno se non in termini di mero “desiderata”- è al vaglio dei professionisti incaricati dall’Ente, che si stanno occupando anche della valutazione della partecipazione azionaria della Igeco Costruzioni S.p.A. in fallimento.
E’ questo il lavoro che ci sta impegnando e a cui tutti, all’unisono, dovremmo tendere, non certamente insinuando dubbi o interrogativi che hanno in questo momento il sapore della mera strumentalizzazione politica volta a distrarre o, peggio ancora, allontanare il perseguimento di un risultato storico per lo sviluppo della nostra comunità e del nostro territorio: il completamento del porto ed una nuova gestione chiamata a rispondere esclusivamente ad esigenze ed obiettivi di pubblico interesse.
A valle di esposti, manifesti e note congiunte alla ricerca di like mi sia consentito osservare che, a meno che non si abbia qualcosa di interessante da dire, in momenti come questi il silenzio è d’oro”.
Attualità
RSA Capece, assistenza qualificata e cure amorevoli
Per una terza età di qualità. Saper scegliere la struttura giusta non è mai facile. A Nociglia garantito uno stile di vita attivo per pazienti con malattie neurodegenerative

COME E QUANDO SCEGLIERE
Uno dei momenti più delicati e difficili per una famiglia è quando si deve scegliere e saper gestire l’ingresso di un anziano all’interno di una residenza sanitaria assistenziale.
Il timore è che il proprio caro non riesca ad ambientarsi nella nuova situazione e che possa soffrire il cambio di abitudini di vita e la lontananza dai propri familiari.
Offrire adeguati comfort e un clima attento all’assistenza sanitaria, al supporto psicologico della persona, saper scegliere la struttura giusta in un momento così difficile, è fondamentale per continuare a garantire all’anziano un buono standard di qualità della vita.
Nel Salento, a Nociglia, c’è una struttura in cui si è sicuri di poter fare affidamento su cure amorevoli e su un’assistenza medico-sanitaria trasparente e qualificata: è la residenza sanitaria assistenziale Casa per Anziani Capece: la struttura, diretta dall’amministratore unico Luana Pataleo, ha una capienza di 41 posti letto, con servizio mensa e personale altamente qualificato, composto da infermieri, operatori socio-sanitari, assistente sociale, psicologo, fisioterapista e responsabile sanitario.
Tutto lo staff sanitario collabora con i medici di base in sinergia e con le competenze della rispettiva professione, garantendo cura, sostegno e sollievo per la persona anziana ricoverata.
I SERVIZI DELLA RSA
I servizi della RSA sono destinati a persone con varie condizioni psicofisiche, che possono variare nel tempo con l’avanzare dell’età, in quanto effetto del progredire di malattie neuro-degenerative, come Alzheimer, Parkinson, malattie neurologiche, deficit intellettivo, disturbi a livello motorio, diabete e altre tipologie di patologie.
Ciascun ospite ha una propria cartella sanitaria, sulla quale sono riportate le visite cliniche, i controlli periodici di varia natura, il piano terapeutico individuale, l’anamnesi clinica e il decorso dello stato di salute della persona. Inoltre, per ognuno di essi è redatta anche una cartella psicologica, sociale e di riabilitazione, nella quale vengono inseriti gli aspetti specifici dedicati a ciascuna competenza. Per esempio, al suo interno sono riportati i colloqui svolti dal personale di cura per conoscere la persona, comprenderla e aiutarla ad affrontare la situazione o avvenimenti che possono incidere sulla sua vita.
Come spiega la dottoressa Pataleo: «Ogni giorno la struttura garantisce condizioni favorevoli per rendere l’ambiente di vita accogliente, in modo da garantire all’anziano un vissuto positivo a medio e lungo termine, grazie a un’assistenza sanitaria e sociale ottimali, la nostra attenzione è rivolta al nostro ospite attraverso progetti individuali volti a garantire una migliore qualità della vita, nonostante la lontananza dal proprio contesto abitativo e familiare. Obiettivo fondamentale è cercare di assicurare all’anziano uno stile di vita attivo, in base anche alle sue capacità residue, in modo da potenziare l’autonomia e l’autostima».
UNA SECONDA CASA SICURA PER GLI OSPITI
Gli ospiti della Rsa Cpaf, di Nociglia, si devono sentire sicuri e supportati, in modo che mantengano un ruolo sociale e raggiungano obiettivi di sviluppo: a tal fine, la struttura ha elaborato una serie di progetti di animazione personalizzati, attraverso i quali operare sulla complessità della persona anziana, sul suo rapporto con gli altri utenti e con l’ambiente che lo circonda.
Pilastri fondanti della forma di animazione adottata dalla struttura sono lo scambio e l’interazione tra anziano e mondo circostante.
GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO E I LABORATORI
– Aumentare gli stimoli per favorire l’autonomia;
– Promuovere occasioni di svago e socializzazione;
– recuperare le capacità residue;
– migliorare la percezione che gli anziani hanno della soddisfazione dei propri bisogni;
– Fortificare le risorse presenti;
– Garantire la stimolazione cognitiva e migliorare l’autostima e la partecipazione di sé stessi come valore.
Ciascun laboratorio consta di incontri di lettura e comprensione del testo, di cruciverba, di giochi di parole, quiz, di giochi di tavolo carte e tombola.
Inoltre, grande apprezzamento riscuote il laboratorio di musica, in quanto rappresenta un’attività sociale che facilita la comunicazione e l’integrazione tra il gruppo: gli anziani hanno così la possibilità di allacciare legami significativi e, inoltre, la musica costituisce uno strumento importante per chi soffre della malattia di Alzheimer.
E poi, il laboratorio pittorico-fotografico e quello di orto terapia, che svolge il prezioso compito di contrasto del disturbo depressivo.
Inoltre, all’interno della struttura si celebra periodicamente la Santa Messa e gli ospiti possono ricevere la comunione.
I laboratori svolgono una funzione aggregante e di stimolo: questo è dimostrato dal fatto che, con la partecipazione alla creazione del presepe, per due volte si sono aggiudicati il secondo posto.
Ora, stiamo lavorando per la Pasqua.
Al fine di garantire un clima sicuro sotto il profilo sanitario, i familiari e i parenti possono accedere alla struttura e visitare il proprio caro sempre muniti di mascherina.
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