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Diso

Marittima: un bel manifesto funebre

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La scelta può sembrare stravagante e un tantino macabra, nondimeno ho creduto giusto titolare così queste brevi righe. Giorni fa, a Marittima, è passato a miglior vita un mio compaesano. Orbene, sui manifesti murali annuncianti il triste evento, sotto il nome e il cognome del defunto, ho colto e mi ha stupito la dizione “Vedovo…” (in chiaro, il cognome della moglie deceduta da qualche anno).


Sono rimasto sorpreso, in quanto, come si sa, nella quotidianità, è costume diffuso, con l’intento di fornire un più completo e puntuale riferimento, aggiungere, talvolta, ricorrere all’espressione “Tizia vedova di Caio”, e però giammai si fa la medesima cosa a soggetti invertiti, vale a dire “Caio vedovo di Tizia”. Nella specifica fattispecie, io ho creduto di poter interpretare la puntualizzazione, pubblicata per espressa volontà del defunto oppure su iniziativa degli eredi, alla stregua di piccolo, ma assai indicativo gesto di delicatezza ed affetto, all’indirizzo di una evidentemente non dimenticata compagna di vita.


Il richiamo risulta ulteriormente apprezzabile ove si consideri che, fra coloro che partecipano la morte del mio compaesano, prima dei figli, figlie, nuore, generi eccetera, figura “la compagna T…”. Insomma, almeno nella celebrazione di una dipartita dalla terrena esistenza, un tripudio di armonia, unità e affetto, pur in presenza di abbinamenti ed incroci di nuclei familiari, laddove, sovente, capita di assistere a contrasti, divisioni, liti e contenziosi, specialmente di natura economica, patrimoniale e finanziaria.

Rocco Boccadamo


Cronaca

Precipita nel vuoto: giovane donna in codice rosso

Tragedia sfiorata e corsa in ospedale verso Tricase dal centro abitato di Diso

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Tragedia sfiorata nel centro abitato di Diso in questa domenica di pioggia.

Nel primo pomeriggio, una ragazza è precipitata nel vuoto da un edificio, schiantandosi al suolo dopo un volo di diversi metri.

Gli operatori del 118 che l’hanno soccorsa l’hanno trasportata d’urgenza in ospedale a Tricase, in codice rosso.

Diverse le fratture e le ferite riportate, soprattutto al volto ed a livello toracico. Le condizioni sono critiche ma si spera possa essere presto fuori pericolo di vita.

Sul luogo dell’accaduto anche le forze dell’ordine, per far luce sull’episodio: da chiarire se si sia trattato di incidente o di gesto volontario.

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Andrano

Tartufo nero del Salento: al via la nuova stagione della raccolta

L’iniziativa: mappare le aree per valorizzare la tartuficoltura nei terreni degradati dalla Xylella. Tenore: «Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, educandole alla responsabilità ambientale»

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Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase annuncia la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla raccolta dei tartufi per la stagione 2024-2025.

La decisione è stata presa con deliberazione del Comitato Esecutivo, con l’obiettivo di assegnare le ultime otto autorizzazioni disponibili, garantendo il rispetto delle normative nazionali e regionali.

Nel Parco si possono trovare due varietà dei pregiati tuberi: il tartufo nero, noto anche come scorzone (foto in alto), e il tartufo bianco, chiamato bianchetto o marzuolo (foto in fondo all’articolo).

AVVISO PUBBLICO

Le richieste possono essere inviate esclusivamente tramite mail pec all’indirizzo parcootrantoleuca@pec.it, entro e non oltre, le ore 12.00 del 12 dicembre 2024.

Le domande dovranno includere la documentazione completa, come dettagliato nell’avviso pubblico consultabile sul sito ufficiale del Parco.

Nel caso in cui le richieste superino il numero di autorizzazioni disponibili, si procederà con un sorteggio pubblico il giorno 12 dicembre, alle ore 17, presso la sede dell’Ente Parco.

TURISMO INTERNAZIONALE

«La rimodulazione del progetto di valorizzazione del Parco», spiega Michele Tenore, presidente dell’Ente, «mette al centro il ruolo strategico dei giovani, il turismo internazionale e la fruibilità del territorio durante i mesi estivi e oltre, consolidando il Parco come motore di sviluppo per l’economia locale. La raccolta dei tartufi non è solo una tradizione consolidata, ma rappresenta anche uno strumento potente di promozione territoriale, che intreccia economia, sostenibilità ambientale e gastronomia di eccellenza. Il tartufo, infatti, è non solo un prodotto gastronomico pregiato, ma anche un volano che sostiene le filiere agroalimentari locali, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio».

RECUPERO TERRENI NEL POST XYLELLA

La riapertura dei termini per la gestione della raccolta ha l’obiettivo di regolamentare e tutelare tale risorsa preziosa, promuovendo una gestione sostenibile che preservi la biodiversità e gli ecosistemi.

«Il Parco», spiega ancora Tenore, «intende sviluppare specifiche attività per valorizzare il tartufo, non solo come prodotto di alta qualità gastronomica, ma anche come possibile fonte di reddito per le comunità locali. A tal fine, è in programma uno studio con il coinvolgimento di università ed esperti per individuare le aree più adatte alla tartuficoltura, utilizzando essenze micorrizzate, che, oltre a produrre i pregiati tuberi, possano contribuire al recupero di terreni ora degradati dalla Xylella, diventando un investimento paesaggistico e naturalistico di valore».

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Il tartufo bianchetto

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Appuntamenti

Degustazione gratuita in Bottega a Marittima

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Riceviamo e pubblichiamo

Degustazione gratuita di cioccolata di Modica, infusi, the, tisane domenica 22 dicembre dalle 17 alle 22 presso la Bottega Equo-Solidale dí Marittima di Diso.

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