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Dai Comuni

Le priorità dei candidati sindaco di Gagliano del Capo

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Abbiamo chiesto ai candidati sindaco dei paesi chiamati al voto quali fossero le loro tre priorità nel caso dopo le elezioni del 20 e 21 settembre fossero chiamati ad indossare la fascia tricolore.


Per Gagliano del Capo parola ai 3 in corsa.


Antonio Ercolani


Antonio Ercolani


“Gagliano Attiva impronterà tutta la sua attività amministrativa sulla trasparenza e sul dialogo continuo con la comunità, l’associazionismo e le imprese, per una politica al servizio dei cittadini”.


“Tra le priorità, particolare importanza riveste la pianificazione territoriale e valorizzazione urbana della città. All’interno del P.U.G., si propone lo sviluppo del “concetto” di Città rurale su tre livelli: ambienta-le, paesaggistico e di mobilità. 2. Turismo: puntare sul marchio “CAPO DI LEUCA”, sulla valorizzazione della nostra costa rendendo fruibili in sicurezza i tratturi “Cipolliane e Ciolo” e i restanti sentieri che si sviluppano lungo la costa fino a S. M. di Leuca, e sul recupero del Centro Storico facendo ricorso a tre strumenti: “Albergo Diffuso”; “Laboratorio di quartiere” e “Piano del colore e decoro urbano”. 3. Politiche sociali per giovani, famiglie e anziani: favorire punti di ascolto/incontro/orientamento per giovani e di aggregazione per gli anziani attraverso collaborazioni con la parrocchia e le associazioni attive sul territorio”.


Gianfranco Melcarne


Gianfranco Melcarne

“Istituzione di un servizio dedicato per lo sviluppo economico-produttivo interno e sportello al cittadino e alle imprese con personale qualificato alla progettazione per la partecipazione ai bandi. Tale servizio deve essere svolto da una figura professionale (interna o esterna) che riesca a monitorare, studiare e ad accompagnare il Comune nella partecipazione a tutti i bandi ai quali può essere interessato”.


“La creazione della compostiera di comunità che permetterebbe un sensibile aumento della differenziata evitando l’aggravio tariffario dato dall’Ecotassa per il mancato superamento del 30% di raccolta differenziata”.


“La promozione dell’invecchiamento attivo consentendo agli anziani, attraverso l’utilizzo degli spazi pubblici come il Centro Polivalente, di apprendere nuove informazioni, impegnarsi intellettualmente e socialmente, esercitare attività motoria, prendere parte a training cognitivi prevedendo luoghi di aggregazione e mediante l’intercettazione di finanziamenti per la costruzione di una rete aging friendly, che fornisca servizi per la terza età”.


Riccardo Monteduro


Riccardo Monteduro


“Rinascere Comunità ha in animo un rinnovamento integrale del paese sia nelle infrastrutture che nei servizi che sia da cornice ad uno sforzo strategico nella dimensione dello sviluppo economico. Detta finalità vuole essere raggiunta mediante una programmazione su diversi livelli caratterizzati da diversa priorità e valore strategico: 1) è necessario procedere ad un immediato risanamento delle emergenze critiche sia in ottica di pubblica sicurezza (anche veicolare su manto stradale) sia in ottica tutela ambientale con puntuale bonifica dei siti; 2) è necessario procedere ad un immediato ammodernamento infrastrutturale e decorativo del Paese anche con un potenziamento sensibile del verde cittadino e con la creazione di punti di fruibilità con particolare attenzione alla vita delle famiglie; 3) è necessario realizzare una progettazione di insieme del sistema viario e della pubblica illuminazione con interventi di breve, medio e lungo periodo per procedere alla ristrutturazione integrale del Paese, graduale ma coerente con un disegno unitario parallelamente ad un lavoro, coordinato con la Regione Puglia, di rimodulazione del sistema di regolamentazione della fascia ricadente nella Zona Parco Otranto Santa Maria di Leuca, per consentire anche un minimo sfruttamento economico”.


Attualità

Tricase: lavori e polemiche in piazza a Caprarica

L’ing. Andrea Morciano protocolla una lettera indirizzata agli amministratori con la quale chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico

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I lavori di riqualificazione in corso a Tricase, in piazza Sant’Andrea a Caprarica, sono da qualche giorno oggetto di discussione.

La polemica, fino ad ora latente, è deflagrata con la lettera indirizzata al sindaco Antonio De Donno, alla presidente del consiglio Rosanna Zocco, agli assessori e a tutti i consiglieri, dall’ingegner Andrea Morciano, noto professionista, residente proprio nel quartiere tricasino che ospita i lavori.

L’ingegnere, con la sua lettera, protocollata l’11 luglio scorso (numero 14030), chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico.

In premessa l’ing. Morciano rileva innanzitutto che i lavori riguardanti la riqualificazione di Piazza Sant’Andrea sono iniziati «senza alcun preavviso per la cittadinanza, tanto che lo stesso Comitato Festaquesto fa ancora più specie, visto che un componente è anche consigliere comunale») ha dovuto improvvisamente posticipare la festa patronale ad altra data».

Poi evidenzia che «il progetto non è mai stato sottoposto ad un giudizio dei cittadini di Caprarica, eccezion fatta per una fugace esposizione di alcune tavole grafiche ben nascoste alla maggior parte della gente, lo scorso anno; che non sì è avuta neppure cura di aggiornare i render delle testate del progetto alle varianti e modifiche che il progetto ha subito».

«Quando la coperta è corta», polemizza, «e si vuol fare tutto, poi si incorre in questi errori banali. In campagna elettorale il sindaco aveva promesso che avrebbe fondato la sua amministrazione sulla partecipazione (questa sconosciuta).

Le intenzioni ed i propositi non vanno enunciati ma vanno praticati, anche se capisco che per il sindaco sia difficile, visto quanto già accaduto in altri incontri nei quali si è cercato il confronto con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti si veda gestione ufficio tecnico»).

Altro punto contestato: «Dalla testata del progetto si evince un’ampia partecipazione di professionisti i quali, non per colpa loro (di questo ne sono certo), dalla montagna hanno partorito un topolino».

E ancora: «Non si capisce come ai cittadini non sia consentito l’uso del cemento in aree agricole o nei

centri storici e poi la piazza di Caprarica, improvvisamente diventa idonea per accogliere una bellissima pavimentazione architettonica, che altro non è che cemento. Ho sollevato il problema anche agli organi competenti, che per tutta risposta hanno giustificato la scelta per “mancanza di soldi”. I privati, invece, hanno soldi da spendere e spandere…».

Dal progetto sembrerebbe essere stata riservata una “zona ZTL” per alcuni residenti: «Si vuol conoscere in relazione a quale principio e chi pagherà i ripristini per effetto del transito dei veicoli in quella fascia», evidenzia Morciano, «inoltre sarebbe opportuno sapere se sono state effettuate delle prove di transito con mezzi pesanti, per chi percorre via Vittorio Emanuele verso via Caduti sul Lavoro. Prove traffico tanto care al sindaco… Sarebbe opportuno conoscere quali saranno le manovre da effettuare per chi, transitando con un mezzo pesante su via Caduti sul Lavoro provenendo da Corso Apulia, dove farà inversione di marcia, visto l’esistente senso unico su via Vittorio Emanuele e non potendo percorre via Leuca, o sarà vietato qualsiasi transito. Il sindaco dovrebbe spiegarlo ai cittadini residenti».

L’elenco delle obiezioni e dei “sarebbe opportuno” è ancora lungo: «Sarebbe opportuno conoscere in base a quale principio sia stato deciso di rendere non fruibile la piazza per organizzare manifestazioni o anche semplicemente per montare un palco; sarebbe opportuno conoscere il senso della piantumazione di un albero alle spalle del frantoio

Ipogeo; sarebbe opportuno conoscere come saranno gestiti i parcheggi nelle aree prossime alla piazza nei giorni di grande affluenza e se la gestione sarà semplicemente elevare multe ai cittadini; Sarebbe opportuno conoscere come, e soprattutto chi, pagherà per eventuali ripristini da eseguire sulla sede stradale (via Vittorio Emanuele – Via Leuca) che sarà rivestita con questa splendida pavimentazione architettonica»

Per tutti i punti elencati spora l’ing. Andrea Morciano chiede «l’immediata sospensione dei lavori e la convocazione di un incontro pubblico, dove vengano esposti i principi alla base della progettazione e vengano date le risposte a queste e ad altre criticità che il progetto, in fase di realizzazione, comporterà per i residenti del rione di Caprarica».

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Appuntamenti

Sebastiano difensore della fede: rappresentazione teatrale in piazza a Racale

Con il racconto di Franco Manni e la supervisione storico-letteraria del prof. Giuseppe Troisi, andrà in scena domani a partire dalle ore 21

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La Parrocchia San Giorgio Martire di Racale, il Comitato Festa San Sebastiano Martire, con il patrocinio della Provincia di Lecce, Città di Racale e Città di Gallipoli, in collaborazione con Indisciplinati, presentano Sebastiano difensore della fede.

La rappresentazione teatrale, con il racconto di Franco Manni (supervisore storico-letterario, prof. Giuseppe Troisi) andrà in scena domani, martedì 16 luglio, a partire dalle ore 21, in piazza San Sebastiano a Racale.

PERSONAGGI E INTERPRETI

  • Il vecchio: Franco Manni
  • Narratrice: Ada Garofalo
  • Sebastiano: Luca Casto
  • Castulo: Giuliano Sabato
  • Irene: Mariastella Gaetani
  • Cromazio: Renato Napoli
  • Tiburzio: Matteo Stamerra
  • Tranquillino: Franco Cacciatore
  • Marzia: Miriam Rizzello
  • Nicostrato: Daniele Manni
  • Zoe: Paola De Masi
  • Castorio: Rocco Ferenderes
  • Marco: Tommaso Pignari
  • Marcelliano: Emilio Palese
  • Moglie di Marco: Marzia Corsano
  • Moglie di Marcelliano: Federica Manni
  • Bambini: Marco Minutello e Mattia Svitek
  • Imperatore Diocleziano: Massimiliano Rizzo
  • Imperatore Massimiano: Antonio Cimino
  • Centurione: Tommy Catamo
  • Pretoriani: Antonio Annarummo e Gigino Casto
  • Matrona: Lucina Lucrezia Rosano
  • Il giovane: Gianni De Marco.
  • Progetto Grafico di Mauro Francesco Palamà
  • Progetto di Luci Giorgio Cazzato
  • Musiche: Dario Cota
  • Aiuto Regia: Ada Garofalo
  • Regia: Franco Manni
  • Costumi per la gentile concessione del Comitato Insieme per il Presepe Alliste.
  • Inni cantanti da Gabriele Gaetani con arrangiamenti musicali originali di Dario Cota.
  • Coordinatore Artistico: Stefano Casto
  • Service audio-luci Show Made di Giorgio Cazzato
  • Palco: Fabrizio Olimpio
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Attualità

Galatina: sala operatoria chiusa perché senza aria condizionata? No, si, forse…

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria”; “Mi dispiace, ma lo trova domattina”. “Ma non c’è nessuno che…”

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Cosa può e deve fare un giornale quando riceve diverse telefonate di denuncia circa la malasanità pubblica?

A cosa serve il mestiere di giornalista se non a riportare pedissequamente, previa verifica, ogni spiffero o lode di quello accade fra le pieghe della pubblica amministrazione che sia essa sanitaria o di altra natura? A tutelare le fasce più deboli, a difendere chi non può, non sa o non vuole difendersi?

Ebbene, da giorni riceviamo in redazione delle lamentele circa il malfunzionamento di una delle sale operatorie dell’ospedale Santa Maria Novella di Galatina, nella fattispecie l’ultima lagnanza, arrivata via Whatsapp stamattina, è di una signora che oggi avrebbe dovuto subire un intervento in day hospital e, arrivata diligentemente e puntualmente in ospedale, si è sentita rispondere: “Signora, mi dispiace ma deve tornare a casa, sono slittati tutti gli interventi perché si è rotta l’aria condizionata e da 15 giorni la sala operatoria è rimasta ferma“.

Se non fosse seria e grave la situazione ci sarebbe da ridere. E allora? Cosa abbiamo pensato di fare? Quello che avrebbe fatto qualsiasi giornale: chiamare l’ospedale di Galatina e scrivere alla ASL.

Mettetevi comodi, ci sarà da aspettare. Alla terza chiamata, dopo esserci garbatamente presentati, qualcuno dall’altra parte risponde: “Cerchiamo il direttore sanitario, dott. De Maria“; “Mi dispiace, ma lo trova domattina“. “Ma non c’è nessuno che lo sostituisca, che ci possa informare sulla sala…“, insistiamo, “Aspetti le passo qualcuno della sala operatoria“.

Dopo aver spiegato il motivo della nostra telefonata, dall’altra parte ci rispondono: “Mi dispiace deve aver sbagliato numero!“. Basiti ribattiamo: “Come abbiamo sbagliato numero, non è la sala operatoria? Mi hanno passato lei dal centralino, saprà che numero fare il centralinista. E comunque: è vero che la sala operatoria non funziona da 2 settimane perché è rotta l’aria condizionata?”, assordante silenzio dall’altra parte, “mi scusi”, ribattiamo caparbi, “ma con chi stiamo parlando?”. 

“Sono l’infermiere E.S. e non sono tenuto a risponderle”. “Quindi”, incalziamo, “è una malcelata forma per dirmi che quello che le sto chiedendo è vero!?”.

Come tutte le cose la gentilezza si consuma, il garbo finisce, la pazienza si squaglia, con questo caldo poi: “Guardi che questo è un numero per le urgenze, e lei lo deve lasciare libero!”. ” Va bene”, replichiamo, “basta un si o un laconico no!… Tuuu, tuuu, tuuu.”

Ci appigliamo ancora al centralinista il quale, con rinnovata pazienza, ci prega di attendere e ci assicura che avrebbe cercato di passarci al telefono il direttore sanitario.

L’attesa è piacevole, le note sprigionate dalla musichetta d’attesa è puro jazz: lo si riconosce dalla grande varietà di attacchi. Spiacevole è invece la notizia, un perentorio telefonista, dopo una breve attesa, ci liquida: “Il direttore sanitario mi suggerisce di richiamare domani mattina, tuuu, tuuu, tuuu…“.

Nel frattempo, per non venire meno al nostro dovere abbiamo scritto, alla direzione della Asl e ci siamo armati, noi insieme a tutti i pazienti che non hanno usufruito del servizio, di Santa Pazienza, in attesa del domani. To be continued…

Luigi Zito

 

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