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Attualità

De Pascalis: «Sui debiti bisogna fare piena luce: subito la commissione d’inchiesta»

Con le casse comunali all’asciutto avrebbero dovuto rinunciare all’indennità. Ogni mese la Giunta comunale ci costerà 8.875,63 euro

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A due mesi dalla sconfitta alle urne, De Pascalis, carta e penna  alla mano, continua la battaglia politica dai banchi dell’opposizione e segnala che: “Il primo Consiglio comunale ha “regalato” a noi cittadini di Galatina un debito fuori bilancio. La cifra non è altissima, circa 13mila euro, ma siccome parliamo di soldi pubblici non sono ammesse leggerezze. In campagna elettorale ho assunto l’impegno con i cittadini di fare luce sui debiti del Comune e manterrò la promessa. Ho inviato richiesta formale affinché mi sia fornita tutta la documentazione relativa al conto consultivo analitico per gli anni che vanno dal 2013 al 2016, oltre all’elenco analitico dei residui attivi e passivi eliminati e reimputati – sempre per gli stessi anni –  con relativa esplicitazione e denominazione delle voci di classificazioni di bilancio, nonché dei vari capitoli di accertamento. Adeguata documentazione è stata da me richiesta anche per l’ultimo debito fuori bilancio apparso come per magia nel primo Consiglio comunale convocato con tutta calma dalla nuova amministrazione.


“La situazione è critica”, chiosa il consigliere d’opposizione, “e obbliga a comportamenti responsabili. Ho deciso di rinunciare al gettone di presenza, come pure ha fatto il consigliere Paolo Pulli. Un gesto simbolico, certamente, ma avrebbe avuto maggiore consistenza se dalle fila della maggioranza fosse arrivata la stessa rinuncia e stessa cosa avrebbero dovuto fare il sindaco e la sua giunta rispetto all’indennità visto lo stato in cui si trova il Comune. Il fatto che abbiano ritoccato di un meno dieci per cento e poi di un ulteriore cinque per cento, che non corrisponde a un meno 15 per cento, non cambia molto la situazione: con le casse comunali all’asciutto avrebbero dovuto rinunciare. Ogni mese la Giunta comunale costerà 8.875,63 euro e questo solo per l’indennità.

“Mi duole che il sindaco Amante, pur sollecito a nominare la giunta il 20 luglio e a insediarla il giorno dopo per deliberare le loro indennità”, prosegue con malcelato fendente e chiude, “abbia atteso a convocare il Consiglio tanto che la salvaguardia di bilancio è stata deliberata dal Commissario prefettizio. L’ho detto e lo ribadisco: sullo stato delle finanze il Consiglio comunale deve deliberare l’istituzione di una commissione d’inchiesta in cui maggioranza e opposizione possano far luce su quella montagna di debiti di cui ancora si sa molto poco. Ma non starò a guardare e intanto voglio leggere le carte”.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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