Approfondimenti
Galatina, la fiera diventi Industry Academy
Il progetto di riqualificazione e sviluppo vede interessati i settori della Formazione Professionale e delle Attività Economiche e punta sul “Lavoro”
UNA PROPOSTA PER UNA INDUSTRY ACADEMY MULTISETTORIALE
Galatina si candida come sede per la riqualificazione e formazione professionale al servizio delle aziende manifatturiere e dei servizi per lo sviluppo integrato del Comprensorio del Sud Salento – Transizione 4.0.
Con Deliberazione della Giunta Comunale è stato proposto ad ANPAL (Agenzia Nazionale per le Politiche Attive sul Lavoro) che il Quartiere Fieristico divenga sede di una Industry Academy Multisettoriale che coniughi la formazione con la pratica e l’uso delle tecnologie, attraverso due ambienti virtuali, la fabbrica e l’azienda.
In questo momento una delle possibilità di maggiore interesse è destinare parte degli spazi quale Hub tecnologico per incubare nuove imprese giovanili e quale stabile sede per lo sviluppo di Laboratori del “saper fare” e di professionalità tecniche in campi di grande espansione nel prossimo decennio, quali la green economy, la transizione energetica, la digitalizzazione e la innovazione dei processi.
La proposta si lega al percorso intrapreso tra Regione Puglia ed ANPAL con l’accordo sottoscritto a marzo 2021 per la creazione di un “Patto per le competenze” che ha l’obiettivo di colmare il disallineamento tra domanda ed offerta.
Galatina fa il primo passo in una iniziativa di straordinaria valenza sociale ed economica, che ha la necessità di un supporto trasversale, in cui i ruoli politici ed istituzionali riescano a fare sintesi nell’interesse unico della crescita del territorio.
Il progetto di riqualificazione e sviluppo vede interessati i settori della Formazione Professionale e delle Attività Economiche e punta sul “Lavoro” come elemento etico ed economico per una reale ripartenza del sistema produttivo.
“La candidatura di Galatina e del Quartiere Fieristico – per il Sindaco di Galatina Marcello Amante – nasce nell’ambito del sistema di relazioni dettate dall’accordo quadro sottoscritto tra l’Amministrazione Comunale ed ARTIS Puglia Sviluppo (APS), consortile pubblico-privata finalizzata allo sviluppo, a partecipazione diffusa operante sotto la vigilanza del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), a sua volta promotrice ed Organismo statutario della Fondazione ITS Regionale della Puglia per il Turismo Allargato (ITST). Il ruolo degli ITST, riconosciuto e valorizzato anche a livello governativo, permette di garantire un sistema di formazione e riqualificazione professionale di alto profilo. L’iniziativa si muove nello spirito di uno sviluppo sinergico del territorio. È bene ribadire che il potenziale utilizzo polifunzionale dell’area del quartiere fieristico è in linea con altre possibilità di riqualificazione che non escludono una interessenza di insediamenti ed azioni.
L’impegno dell’Amministrazione Comunale è quello di garantire le migliori condizioni per il recupero di un bene immobile (e di un’area) che appartiene alla cultura sociale ed economica della comunità e che rappresenta per carico storico, per possibilità logistiche, per collocazione strategica una occasione di sviluppo per l’intero Salento.”
Nico Mauro, Assessore alle Attività Produttive ed al Turismo, che ha proposto l’iniziativa, afferma: “Raccogliamo una reale esigenza di un territorio ampio con aziende operanti nei settori del manifatturiero e dei servizi (compresi quelli Sanitari), delle produzioni agro-alimentari, del turismo. Aziende che hanno bisogno di investire nel capitale umano, guardando alla formazione professionale sia come riqualificazione che formazione avanzata per i giovani. L’opportunità può essere colta nell’ambito delle iniziative già in atto tra Ente Regione, Anpal e Ministero del lavoro e dello Sviluppo Economico. La linea da seguire è nella logica della “Ripartenza e Sviluppo” che richiede la tempestiva convergenza di più fattori: potenziamento delle competenze e necessarie azioni innovative e tecnologiche delle capacità produttive e di mercato. Per Galatina ed il Salento deve rappresentare un’occasione su cui tutti sono chiamati a lavorare.”
Approfondimenti
Mesciu Pippi, custode dell’arte edilizia
Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte
📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui
In nostro approfondimento sulla tradizione del costruire salentino si chiude con una figura storica dell’edilizia salentina.
I più attempati si ricorderanno certamente di Mesciu Pippi.
Al secolo Raimondo Giuseppe Marra, nato nel 1943 a Montesano Salentino, anche se all’anagrafe risulta Miggiano, di cui il suo paese, all’epoca, era ancora frazione. A 15 anni iniziò a lavorare in cantiere e, da allora, l’arte edile è diventata la sua vita.
Tanto da essere considerato un custode della lavorazione tradizionale e un vero e proprio maestro delle volte a stella, a squadro e a botte.
La sua storia è riportata nel libro “Il cantiere edile come biografia e memoria”, scritto dall’architetto Venanzio Marra, figlio di Raimondo Giuseppe.
Mesciu Pippi cita il suo maestro: «È stato Donato De Matteis, un abile costruttore di Montesano. Poi ho avuto tanti altri maestri, tra cui Ippazio Morciano, mesciu Pati, di Tiggiano. Dopo aver lavorato con lui, nel 1973, ho dato vita alla mia attività».
Nonostante sul finire degli anni 70 stesse cambiando il modo di costruire passando dalle strutture interamente in muratura, con copertura a volta, ai sistemi in cemento armato, con le strutture puntiformi e i solai, Mesciu Pippi è rimasto legato alla tradizione: «Il passaggio dalle costruzioni tradizionali a quelle moderne non è stato indolore. Il cantiere tradizionale veniva sostituito da un cantiere in cui l’esecuzione delle opere diveniva più veloce, aumentava la standardizzazione della componentistica edile. Ma spesso si perdeva parte della sapienza costruttiva e le maestranze diventavano sempre più dequalificate. Sin dal 1975, quando capitava di demolire una volta (per esempio a stella) per costruire una struttura moderna con i solai piani, pensavo che i nuovi edifici non sarebbero durati così a lungo. Insomma, si demolivano strutture fatte ad arte per sostituirle con altre che non davano la stessa garanzia».
PER L’INTERVENTO DEL CONSERVATORE – RESTAURATORE GIUSEPPE MARIA COSTANTINI CLICCA QUI
PER APPROFONDIRE SU COCCIO PESTO E CEMENTINE CLICCA QUI
PER APPROFONDIRE SULLE VOLTE A STELLA CLICCA QUI
PER APPROFONDIRE SU MURETTI A SECCO E PAJARE CLICCA QUI
Approfondimenti
Muretti a Secco e Pajare
Costruire salentino: Dario Damiano Profico di Gagliano del Capo “riporta in vita” le pietre
📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui
Con Dario Damiano Profico di Gagliano del Capo siamo al quarto capitolo del nostro approfondimento sulla tradizione dell’edilizia salentina (dopo l’intervento del Conservatore-Restauratore Giuseppe Maria Costantini, il Coccio Pesto e le Cementine e le Volte a Stella)
Dario ha fatto della sua passione un lavoro.
Da quasi 25 anni la sua mission è restaurare muretti a secco e pajare che, ipse dixit, «ricostruisco com’erano all’origine».
Anche Dario conferma che la «richiesta di lavori tradizionali è alta sia perché il risultato è indubbiamente bello da vedere sia perché, per questo tipo di lavori, ci sono possibilità di accedere a specifici finanziamenti. Il ripristino dei muretti a secco, in modo particolare, è molto richiesto».
Qual è in particolare il tuo lavoro?
«Riportare il tutto com’era un tempo con lo stesso tipo di lavorazione. Da non confondere con ciò che fanno taluni, utilizzando metodi non indigeni che danno un risultato finale diverso rispetto a quello che erano i muretti a secco originali del Salento, rovinandone peraltro l’estetica».
In particolare, a cosa ti riferisci?
«All’utilizzo del calcestruzzo e al mancato utilizzo della terracotta. Sia per le pajare che per i muretti ci tengo farli “a secco”, proprio come si faceva una volta. Per questo chiedo che le pietre non mi arrivino spaccate, ma esattamente come sono state scavate. In modo che io possa dare consistenza al tutto con le pietre grosse, senza utilizzare il cemento».
Il cemento non lo utilizzi affatto?
«Tendo a farne a meno. In qualche occasione sono costretto a farlo perché il committente vuol farci passare la corrente elettrica. Così, per evitare i crolli e cautelare i tubi, uso il calcestruzzo in tre strati: base, centrale e superiore perché ci metto il cordone finale a forma di “A”, per scaricare il peso al centro del muro e dare solidità a tutta la struttura».
Veniamo ai costi. Per un muretto a secco qual è il costo medio?
«Si parte da 35 euro fino ad arrivare a 90 euro a metro lineare. Dipende dalla richiesta. C’è chi vuole un muretto praticamente liscio, a fuga chiusa: in questo caso, la lavorazione richiede maggiori tempi e maggiori costi. Se uno vuole un muro che sia “uno specchio”, senza fughe, vuol dire che la pietra andrà lavorata nel minimo dettaglio e quindi il prezzo sarà più alto. Se, invece, si preferisce il metodo originale, con il minimo utilizzo del martello sulla pietra grezza locale, il costo scende».
E per le pajare? Se, ad esempio, dovessi rimetterne in piedi una di 50 metri quadri?
«Per una pajara di 50 mq, compresi gli esterni (si calcola così, NdR), occorreranno in media 8mila euro, sempre ricostruendola esattamente come era una volta, ovviamente tutta a secco».
Pajare riportate all’origine tranne che per un particolare: «Nel ricostruirla alzo l’apertura fino a due metri, due metri e 15 centimetri, perché in origine l’ingresso alla pajara era molto basso e quindi scomodo»
Qualche tempo fa Dario Profico ha fatto capolino su Rai 3:
«Erano affascinati dalla nostra storia, anche abitativa. Qualche volta è necessario che arrivino da fuori Salento per ricordarci ciò che abbiamo. Non sarebbe male stessimo più attenti a quelle che sono le nostre tradizioni».
PER MESCIU PIPPI, CUSTODE DELL’ARTE EDILIZIA CLICCA QUI
Approfondimenti
Volte a Stella
Costruire salentino: Donato Marra di Tricase specialista del sistema di copertura a volta
📍 Segui il GalloLive News su WhatsApp 👉 clicca qui
Dopo l’introduzione storica del Conservatore-Restauratore Giuseppe Maria Costantini e il capitolo dedicato a Coccio Pesto e Cementine, (seguirà quello sul Muretti a Secco e Pajare) il nostro approfondimento prosegue con Donato Marra, imprenditore edile, 59 anni di Tricase, specialista in Volte a Stella.
Da quanti anni fa questo mestiere?
«L’azienda personale esiste da circa trent’anni, ma la prima esperienza risale a quando, adolescente, ho iniziato a lavorare con mio padre, presso la sua impresa di costruzioni. Mio padre è stato il mio mentore e maestro, un gran maestro. È lui che mi ha “iniziato” e insegnato a creare l’arte delle antiche costruzioni, delle volte antiche, quelle storiche che si possono ammirare in Salento in tante costruzioni nobiliari».
È un dato di fatto: lo stile “salentino”, volte a stella, muretti, ecc.. è sempre più richiesto. Le risulta?
«È vero, le volte, le costruzioni tipiche salentine sono sempre più richieste. Per parte mia, una volta appresa la bellezza dell’arte salentina, ho voluto metterla a frutto: tutto quello che mi avevano insegnato l’ho restituito creando e consegnando bellezza nelle mani dei clienti. Vorrei aggiungere, però, che spesso l’eccessivo costo di queste costruzioni non è alla portata e per la tasca di tutti. Inoltre, la terra del Capo di Leuca è piena di vincoli e questo non permette di costruire molte case tipiche in campagna».
Considerata la sua esperienza, cosa le chiede maggiormente la sua clientela?
«Devo dire che sono tante le ristrutturazioni che effettuiamo, anche grazie all’arrivo dei tanti stranieri che comprano in Salento. Loro, per fortuna, sono molto attenti al recupero ed alla ristrutturazione di case, masserie o ville antiche: desiderano soprattutto che i lavori vengano eseguiti con una fedeltà all’antico maniacale e che sempre sia più vicina alla costruzione che è stata, e, aggiungo, questo è un bene per noi e per il nostro Salento».
PER MESCIU PIPPI, CUSTODE DELL’ARTE EDILIZIA CLICCA QUI
-
Cronaca4 settimane fa
Appuntamento-trappola: 12enne violentata e rapinata
-
Cronaca1 settimana fa
Incidente a Surano sulla SS275: un decesso
-
Alessano1 settimana fa
Motorsport Scorrano: piccoli talenti crescono e…vincono
-
Cronaca3 settimane fa
Influencer a Lucugnano fomenta la rabbia contro un indagato: allontanato
-
Cronaca2 settimane fa
Folgorato in casa, muore 37enne a Gagliano del Capo
-
Attualità1 settimana fa
Surano: “grattati” 500mila euro!
-
Cronaca4 settimane fa
Violento incidente a Miggiano: grave una donna
-
Cronaca2 settimane fa
Cade albero sulla Supersano-Casarano: colpita auto in transito