Attualità
Galatina studia i fenomeni carsici
Accordo con l’Università di Bari. La Regione ha stanziato centomila euro per finanziarie attività esplorative di fenomeni carsici di recente rinvenimento e di rilevante interesse scientifico
La Città di Galatina entra a far parte di un progetto scientifico proposto dall’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” in merito ad attività esplorative di fenomeni carsici e finanziato dalla Regione Puglia.
La giunta comunale ha approvato l’adesione al progetto e, quindi, ha siglato il protocollo d’intesa tra Regione Puglia, Università degli studi di Bari, associazioni e altri Comuni interessati dalle attività previste dal progetto.
Si tratta di un progetto per cui la Regione ha stanziato centomila euro per finanziarie attività esplorative di fenomeni carsici di recente rinvenimento e di rilevante interesse scientifico, per estensione, tipologia e morfologia.
Dalla proposta dell’Università di Bari emerge la necessità di sviluppare, tra l’altro, l’attività di esplorazione di siti già oggetto di studio e tra questi compare la Vora Bosco, presente in agro di Noha. I lavori preparatori e poi la conclusione dell’accordo sono stati seguiti dall’assessore all’ambiente Cristina Dettù e dall’assessore ai lavori pubblici Loredana Tundo, che sin dall’inizio hanno manifestato, nei vari incontri di coordinamento, l’entusiasmo e la volontà dell’amministrazione comunale di entrare a far parte di un progetto di ricerca scientifica e di esplorazione speleologica così importante, che porterà Galatina agli onori della ricerca scientifica europea.
La Vora Bosco
Come riportato dal sito del Gruppo Speleologico Tricase «la vora Bosco è un inghiottitoio ubicato nei pressi di Noha, frazione di Galatina, e rappresenta attualmente la più profonda cavità carsica del Salento leccese. Alla grotta si accede da un ampia dolina alluvionale profonda poco più di 5 metri e ingombra di vegetazione, ampia circa 1 metro, da cui parte un cunicolo sub-orizzontale con fondo sabbioso, alto mediamente 0,7 metri.
Ben presto il cunicolo diviene uno stretto meandro largo da pochi decimetri ed alto 2 metri che a circa 25 metri dall’ingresso confluisce in un ampio pozzo profondo 8 metri.
Dalla base del pozzo, dopo un salto di 2 metri si accede ad un ambiente da cui parte una breve galleria.
Percorrendo la galleria e scavalcato un grosso masso staccatosi dalla volta, si arriva sul ciglio di un secondo salto profondo circa 4 metri da cui si accede ad una condotta lunga circa 10 metri.
Questa, verso Ovest, termina ben presto in una fessura impraticabile, a Est invece di restringe gradualmente fino a divenire una stretta fessura che si affaccia in un’ampia sala, a circa 5 metri di altezza.
Dalla base della sala parte una condotta – meandro che con diversi salti termina, dopo circa 40 metri, in corrispondenza di un ampio ambiente riccamente concrezionato sul cui fondo si trova l’imbocco della successione di pozzi che conduce, dopo circa 25 metri di dislivello, ad una piccola sala di forma subcircolare.
Da qui si accede ad un pozzo angusto che, a 8 metri di profondità dal ciglio, è invaso dalle acque della falda.
La superficie freatica della falda di base rappresenta il fondo della cavità, a -72 metri dalla superficie topografica.
La vora Bosco si è rivelata fin dal momento della sua prima esplorazione di estremo interesse speleologico e scientifico.
Questa cavità è. infatti, una “finestra naturale” aperta sulla falda profonda, la principale risorsa idrica della provincia di Lecce, e rappresenta un luogo unico per lo studio ed il monitoraggio della complesse relazioni esistenti tra la falda carsica e le acque di scorrimento superficiale».
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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