Attualità
Inaugurato il monumento all’aviatore sulla Lecce-Galatina
Il monumento è costituito da un velivolo MB339A in mostra statica, un aereo che da oltre 40 anni simboleggia non solo la scuola di volo di Galatina…
Si è svolta nella mattinata di oggi, martedì 2 agosto, la cerimonia di inaugurazione del “monumento all’aviatore”, collocato al centro della rotatoria che, sulla provinciale Lecce-Galatina, consente l’accesso al viale che conduce verso la base aerea “Fortunato Cesari”.
Il progetto, nato con lo scopo di rinsaldare il legame tra il territorio salentino e l’Aeronautica Militare, è dedicato agli uomini in azzurro che hanno perso la vita nel compimento della loro missione.
A “tagliare il nastro” il colonnello Filippo Nannelli, Comandante del 61° Stormo, insieme a Stefano Minerva, Presidente della Provincia di Lecce. Presenti per l’occasione anche Fabio Vergine e Vincenzo Carlà, “primi cittadini” di Galatina e Lequile, i due comuni sul cui territorio insiste il sedime dell’aeroporto militare, e la dott.ssa Valentina Avantaggiato, sindaco del Comune di Melpignano.
La lettura della “Preghiera dell’Aviatore”, perfetta sintesi del patrimonio spirituale di tutti gli appartenenti all’Arma Azzurra, e il sorvolo di una formazione dei velivoli “trainer” in dotazione al Reparto salentino, hanno reso l’evento ancor più suggestivo.
Il monumento è costituito da un velivolo MB339A in mostra statica, un aereo che da oltre 40 anni simboleggia non solo la scuola di volo di Galatina ma la stessa Aeronautica Militare: difatti il “339”, o “Macchino” come è stato affettuosamente ribattezzato dagli addetti ai lavori, è impiegato sia dal 61° Stormo per l’addestramento dei piloti militari, che dalla celeberrima Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” nella classica livrea blu.
“Dedicare una delle rotatorie della provincia di Lecce all’Arma Azzurra significa innanzitutto dare forma e sostanza al profondo legame che esiste tra noi e il territorio salentino. Questo splendido MB339 offre una chiave di lettura chiara, un’indicazione a guardare e volare alto, a darsi valori e obiettivi che sono la nostra stella polare, che ci guidano nei comportamenti e negli atti che quotidianamente compiamo come uomini e donne al servizio del Paese. E quale migliore testimonianza se non un velivolo che, grazie alle sue doti di sicurezza e affidabilità, ha rappresentato, e rappresenta tuttora, la storia del nostro aeroporto” – ha dichiarato nell’occasione il colonnello Nannelli, proseguendo “L’evento rappresenta inoltre un segnale tangibile per ricordare, in modo duraturo, quanti hanno addirittura sacrificato la propria esistenza per il bene dell’Italia”.
A impreziosire il monumento, accanto alla scritta “Aeronautica Militare”, il logo del “Centenario” dell’Arma Azzurra, che ricorrerà nel 2023.
E proprio alla luce dei “100 anni” della Forza Armata, e nella considerazione che l’Aeronautica rinacque, nel 1943, sulla base di Galatina, questo monumento non vuole soltanto sottolineare la presenza di uno degli Stormi più importanti e più operosi della sua storia, ma vuole essere anche l’occasione per richiamare alla memoria i giovani aviatori che hanno immolato la loro vita per servire il Paese.
In questo contesto il comandante della base aerea ha voluto esprimere un pensiero particolare alle “Medaglie d’Oro al Valor Militare” cui è intitolato l’aeroporto e il 61° Stormo, rispettivamente il Sottotenente Fortunato Cesari e il Sottotenente Carlo Negri, rivolgendo un sentito omaggio anche al capitano Cosimo Di Palma, pilota di Campi Salentina e aviatore tra i più insigniti dell’Aeronautica Militare, che, decollato con un Cant Z 1007 proprio dall’aeroporto di Galatina durante la Guerra di Liberazione, perì nel corso di una missione aerea a soli 28 anni.
“Ricordiamo infine – ha proseguito il col. Nannelli – l’istruttore Umberto Oriolo e l’allievo Paolo Ceccato che, nel giugno del 1994, in volo di addestramento su un aereo identico a quello ora posizionato sul rondò, di fronte a un’avaria che faceva irrimediabilmente perdere quota al velivolo, decisero di restare a bordo, sacrificando le loro giovani vite, per evitare che l’aereo precipitasse sul centro abitato di Melpignano”.
Il Presidente della Provincia, durante il suo intervento, ha inteso sottolineare i sentimenti di amicizia e vicinanza tra la Provincia di Lecce e l’Aeronautica Militare, rimarcando l’importanza della collaborazione tra le Istituzioni presenti sul territorio salentino.
Ha inoltre espresso parole di ringraziamento verso “i tanti uomini che attraverso il loro lavoro servono il nostro Paese. Questo monumento rappresenta quanto di bello e di buono fate per l’Italia. Siamo orgogliosi – ha continuato il dott. Stefano Minerva – di condividere questa inaugurazione che rinsalda il legame tra voi e il nostro territorio, il nostro Salento”.
Dettagli Tecnici del velivolo posizionato sulla rotatoria della S.P.362
È un MB339A Matricola Militare 54489, numero di carrozzella 61-33. Costruito nel 1982 presso lo Stabilimento Aermacchi di Venegono Superiore, ha totalizzato 5652:30 ore di volo. Le ultime due missioni effettuate al 61° Stormo sono state “volate” il 3 gennaio 2005 ed è stato dismesso dal servizio nel 2006.
Attualità
Giuggianello, ritrovate sepolture medievali
A Monte San Giovanni, sull’antica collina, “teatro” delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico
L’antica collina, che secondo alcune fonti letterarie antiche fu sede delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, svela un altro tesoro archeologico, testimoniando la ricchezza della storia del territorio di Giuggianello, dalla preistoria all’età moderna.
Nel corso dei lavori di restauro e valorizzazione della chiesa rupestre di San Giovanni, nell’ambito del progetto “Chiese rupestri“, finanziato dalla Regione Puglia, sono emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico, proprietà del Centro di Cultura Sociale e Ricerche di Giuggianello.
L’intervento, diretto dalla Soprintendenza (SABAP) di Brindisi e Lecce, ha messo in evidenza due tombe scavate nella roccia, contenenti i resti scheletrici di tre individui.
La prima sepoltura, occupata da un inumato di età compresa tra i 16 e i 20 anni, conteneva un unico oggetto di corredo, una tazza in ceramica, oltre ad alcune piccole vertebre di pesce, sparse tra il torace e il bacino.
Lo scavo della seconda tomba, invece, ha messo in luce un inumato di età adulta in posizione supina, associato alle ossa disarticolati di un altro scheletro, un individuo giovane, i cui resti furono accantonati, insieme ai frammenti di una brocca acroma, forse nel momento in cui occorreva dare spazio alla nuova e ultima sepoltura.
La forma della fossa, scavata nel banco di roccia tenera, è riconducibile al tipo antropomorfo e potrebbe ricordare alcuni esempi del XIII-XIV secolo indagati in vari contesti del Salento, tuttavia, per una definizione cronologica più precisa, si attendono ulteriori approfondimenti sui reperti associati e sui resti rinvenuti.
La piccola chiesa rupestre, comunque, è databile tra il X e la seconda metà del XII secolo in base, rispettivamente, al rinvenimento di un follis dell’epoca di Costantino VII (905-959) e dell’imperatrice Zoe (880 ca.-920), recuperato durante i lavori di svuotamento della cavità alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, e alle caratteristiche materiali e stilistiche dei pochi lacerti di affresco superstiti al suo interno.
Saranno proprio questi elementi pittorici di epoca bizantina l’oggetto dei prossimi interventi, attraverso azioni mirate di pulizia e restauro delle superfici che daranno nuova vita al repertorio iconografico del monumento.
Senza dubbio, gli ultimi ritrovamenti ampliano i dati in nostro possesso e confermano le tracce individuate nell’area a seguito di indagini non invasive preventivamente condotte a partire dal settembre 2023, restituendo la fisionomia di un luogo di culto medievale dedicato a San Giovanni, cui era associato un non vasto sepolcreto, che saranno un elemento costitutivo per la memoria identitaria della piccola comunità di Giuggianello fino ai nostri giorni.
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Attualità
Lavoro, le opportunità in provincia di Lecce
Report settimanale di Arpal, 522 nuove assunzioni per inizio 2025. In cima il comparto turistico
Il 2° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce racchiude 146 annunci di lavoro distribuiti in tutta la provincia per un totale di 522 nuove assunzioni previste per inizio 2025 in diversi settori.
Il comparto turistico è quello con maggiore opportunità e le aziende sono già all’opera per selezionare il personale per la stagione primaverile ed estiva: 158 posizioni aperte, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nell’entroterra.
Segue il settore edile, con la richiesta di 73 lavoratori in tutta la provincia, tra cui operai, elettricisti, carpentieri, manovali e idraulici.
Il settore socio-sanitario registra sette annunci per 21 lavoratori, il comparto delle telecomunicazioni con 61 figure da assumere.
Segue il settore amministrativo e informatico con 50 figure ricercate.
Negli altri settori, 52 sono le figure professionali ricercate nel settore pedagogico e 24 nel settore commerciale.
Nel comparto agricoltura e ambiente si ricercano 9 risorse, nel TAC (tessile-abbigliamento-
Nel settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 11 lavoratori, il settore bellezza e benessere offre una posizione aperta, mentre per l’industria metalmeccanica sono richieste 5 figure.
Diverse opportunità lavorative anche per i beneficiari della Legge 68/99. Sono presenti tre posizioni aperte per persone con disabilità e quattro posizioni per iscritti nelle altre categorie protette.
La sezione tirocini, invece, offre cinque opportunità.
Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
Attualità
I ricercatori di UniSalento tra i migliori al mondo
Sessanta di loro nella World’s Top 2% Scientists 2024 dalla Stanford University
L’Università del Salento celebra un importante risultato a livello internazionale: ben 60 suoi ricercatori sono stati inclusi nella prestigiosa classifica globale World’s Top 2% Scientists 2024, sviluppata dalla Stanford University. Questa graduatoria, che identifica il 2% dei ricercatori più citati al mondo, rappresenta un riconoscimento di eccellenza per coloro che hanno raggiunto il massimo grado di produttività scientifica a livello globale.
L’elenco, aggiornato ad agosto 2024, si basa sulle informazioni bibliometriche disponibili nel database Scopus e include circa 200.000 studiosi selezionati tra 9 milioni di scienziati a livello mondiale. I criteri di selezione considerano parametri rigorosi e standardizzati, come il numero di citazioni, l’indice h, l’indice hm corretto per la co-paternità, le citazioni relative alle diverse posizioni di firma degli articoli e l’indicatore composito C-Score.
La classifica, realizzata dal team guidato dal Prof. John Ioannidis della Stanford University, in collaborazione con Elsevier e Scopus, copre 22 campi scientifici e 174 sottocampi, offrendo un quadro dettagliato della produttività scientifica a livello globale.
I ricercatori di UniSalento inseriti nella World’s Top 2% Scientists 2024
L’elenco dei 60 ricercatori che hanno ottenuto tale riconoscimento, inclusi alcuni in quiescenza, rappresenta un’importante testimonianza della qualità della ricerca condotta dall’ateneo salentino. In ordine alfabetico:
Aiello Maria Antonietta, Avanzini Giulio, Baglivo Cristina, Beccaria Matteo, Bilò Vittorio, Bucci Cecilia, Cafagna Donato, Calvaruso Giovanni, Cardinale Massimiliano, Cataldo Andrea, Catarinucci Luca, Cavaliere Pasquale, Chu Wenchang, Coluccia Angelo, Congedo Paolo Maria, Corallo Angelo, Cozzoli P. Davide, D’Amico Stefano, De Giorgi Maria Grazia, De Matteis Valeria, De Paolis Lucio Tommaso, Demitri Christian, Dimitri Rossana, Durante Fabrizio, Esposito Corcione Carola, Fascista Alessio, Ferramosca Alessandra, Frampton Paul H., Frigione Mariaenrica, Giangrande Adriana, Gigli Giuseppe, Grassi Giuseppe, Greco Antonio, Guido Gianluigi, Indrio Flavia, Laforgia Domenico, Lay-Ekuakille A., Lionello Piero, Lionetto Francesca, Maffezzoli Alfonso, Malitesta Cosimino, Manente Giovanni, Margherita Alessandro, Mele Giuseppe, Messina Arcangelo, Ndou Valentina, Nicassio Francesco, Perrone M. R., Piscitelli Prisco, Pizzi Simone, Reggiani Lino, Rinaldi Ross, Rossi Sergio, Salvadori Gianfausto, Sannino Alessandro, Scaraggi Michele, Stano Pasquale, Tarricone Luciano, Tornabene Francesco, Visconti Paolo.
Crescita costante
L’Università del Salento registra una crescita costante nel numero di ricercatori inclusi in questa prestigiosa classifica. Questo dato sottolinea il continuo impegno dell’ateneo nel promuovere l’eccellenza scientifica, la collaborazione internazionale e l’innovazione, consolidando il suo ruolo come punto di riferimento per la ricerca di alto livello.
Nella foto in alto il rettore Fabio Pollice
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