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Dai Comuni

Gallipoli-Cilento senza tifo ospite: lo ha deciso il sindaco di Ugento

Lo stadio su cui si disputerà il match del 7 gennaio ha una capacità massima di 205 posti sul lato ovest e 129 posti su quello est: da qui la decisione di Salvatore Chiga, in qualità di autorità locale di pubblica sicurezza

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Per la seconda volta in poche settimane la tifoseria del Cilento non potrà seguire i propri beniamini in trasferta in Salento.


Dopo il match contro il Nardò dello scorso 20 dicembre, che si giocò sul campo di Matino con il settore ospiti chiuso dalle autorità locali, accadrà la stessa cosa ad Ugento questa settimana nella partita che vedrà protagonista, contro i campani, il Gallipoli.


Saranno infatti solo i tifosi della città jonica a seguire le sorti della propria squadra il prossimo 7 gennaio, quando alle 14.30, nell’impianto di via Taurisano, sarà in programma l’incontro di calcio della serie D tra L’Asd Città di Gallipoli e la Polisportiva Santa Maria Cilento.


A stabilirlo è stato il sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, che con un’ordinanza firmata lo scorso 27 dicembre ha vietato alla tifoseria ospite, proveniente da Castellabate (Salerno), di entrare nell’impianto sportivo comunale per motivi di sicurezza.


A chiedere di utilizzare il terreno di gioco di Ugento era stato il presidente della società gallipolina, Vincenzo Carrozza, al fine di poter disputare le gare casalinghe del campionato di serie D, girone H, fino al completamento dei lavori che riguardano lo stadio comunale “Antonio Bianco” di Gallipoli.

Lo scorso ottobre il campo comunale ugentino era stato ispezionato attraverso un sopralluogo del commissariato di polizia di Gallipoli, ma emersero alcune criticità strutturali dell’impianto tali da impedire la contestuale presenza della tifoseria locale e di quella ospite.


Lo stadio di Ugento, va ricordato, ha una capacità massima di 205 posti sul lato ovest e 129 posti su quello est.


Da qui la decisione del sindaco, in qualità di autorità locale di pubblica sicurezza, di aprire i cancelli per l’accesso alla tribuna ovest solo per la tifoseria gallipolina, e interdire l’ingresso alla tifoseria ospite, con l’obiettivo di garantire l’ordine pubblico e la sicurezza.



Attualità

Verso il referendum: a Muro nasce il Comitato Cittadino

Per promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza all’appuntamento del prossimo 8-9 giugno

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Si è costituito a Muro Leccese il Comitato Cittadino promotore dei cinque sì al referendum dell’8 e 9 giugno 2025, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione consapevole e informata della cittadinanza al prossimo appuntamento referendario.

Il comitato è espressione di un’ampia convergenza democratica e civile: ne fanno parte ARCI Liberi Cantieri, la Camera del Lavoro della CGIL, Patrizia Miggiano, Antonio Carluccio, Marco Chiri, consiglieri comunali, ed è aperto a tutti coloro che vorranno unirsi. 

“Una composizione pluralista che testimonia l’importanza di un confronto aperto e costruttivo sui temi referendari”, si legge nella nota che ne dà notizia.

Promuove il SÌ ai quesiti sul lavoro portati avanti innanzitutto dalla CGIL Fabrizio Patera – rappresentante della Camera del Lavoro di Muro Leccese – che dice “serviranno a restituire dignità, stabilità e sicurezza al lavoro in Italia; un’opportunità concreta per correggere le distorsioni introdotte dal Job Act”.

Christian Bevilacqua – Presidente del locale circolo Arci Liberi Cantieri – a nome del direttivo si schiera dalla parte “dei diritti di chi cresce, studia e vive nel nostro Paese e ha il diritto di sentirsi pienamente parte della comunità attraverso il referendum per diminuire i tempi di concessione della cittadinanza” e invita “tuttə a recarsi e votare a favore dei referendum e in particolare per quello sulla cittadinanza”.

Il comitato promuoverà incontri pubblici, iniziative nelle piazze, momenti di approfondimento e distribuzione di materiali informativi sui quesiti referendari perché tutte e tutti riconoscano l’importanza della partecipazione.

Tutte le forze associative, i partiti, le cittadine ed i cittadini che vogliano aderire al Comitato referendario possono scrivere a referendum25.lecce@gmail.com

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Dai Comuni

“Il TAR dà ragione a OLC? Sentenza annunciata”

Associazione “Tricase, che fare?”, Partito Democratico di Tricase, Cantiere Civico ed Alleanza Verdi-Sinistra Tricase commentano così l’esito della disputa sulla variazione di destinazione d’uso dell’ex Adelchi cui il Comune si era opposto

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L’esito della vicenda che vede protagonisti OLC e Comune di Tricase dinanzi al TAR (leggi qui) è “cronaca di una sentenza annunciata” per Associazione “Tricase, che fare?”, Partito Democratico di Tricase, Cantiere Civico ed Alleanza Verdi-Sinistra Tricase.

Il TAR ha bocciato il no del Comune di Tricase al cambio di destinazione d’uso dell’ex Adelchi, smentendo una scelta politica, non solo tecnica, ostile quanto inspiegabile”, commentano. “Ha evidenziato violazioni procedurali e regolamentari gravi. Il danno è fatto: anni persi, investitori allontanati e opportunità bruciate, oltreché spese legali. Non bastano certo le dichiarazioni del sindaco, nel suo solito tentativo di nascondere le incapacità politiche e amministrative sue e della sua maggioranza”, continuano in una nota.

Eppure i consiglieri della minoranza, nel corso di questi anni, sono intervenuti più volte sulla questione, presentando in diversi Consigli Comunali interrogazioni consiliari e mozioni, puntualmente bocciate dal sindaco e dalla sua maggioranza. Sempre la minoranza aveva chiesto da subito, prima che si arrivasse alle vie legali, di recepire le direttive di ASI e Regione, che avrebbero generato una valutazione positiva del progetto imprenditoriale. Richiesta Ignorata! Per ostinazione, incompetenza o arroganza, l’Amministrazione De Donno”, concludono, “ha isolato Tricase e bloccato il suo sviluppo”.

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Cronaca

Volano gli schiaffi alla consegna delle lauree a Tricase

Aggredito 22enne addetto al controllo dei nominativi in lista per l’accesso alla cerimonia: carabinieri sul posto e ragazzo in pronto soccorso

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Doveva essere un giorno di festa, ma si è trasformato in una giornata da dimenticare. Questa mattina a Tricase, all’ingresso della sala del Polo didattico universitario del Cardinale Panico, sede Unisalento, si è verificata un’aggressione ai danni di un giovane addetto al controllo degli accessi durante le cerimonie di consegna degli attestati di laurea.

La vittima, un ragazzo di 22 anni originario di Tricase, era incaricato di verificare i nominativi delle persone autorizzate ad assistere alla cerimonia.

Secondo quanto ricostruito, un uomo proveniente da Scorrano, giunto sul posto in compagnia di una donna non inserita nella lista degli aventi diritto all’ingresso, ha reagito con violenza al rifiuto di accesso per quest’ultima.

Dapprima le minacce verbali, poi l’aggressione fisica: in pochi istanti la situazione è degenerata e sono volati schiaffi e spintoni. Provvidenziale l’intervento di alcuni presenti, che sono riusciti a bloccare l’uomo e mettere fine all’aggressione.

Il giovane è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Tricase, dove i medici gli hanno riscontrato contusioni guaribili in dieci giorni. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine per raccogliere testimonianze e ricostruire l’accaduto.

Una cerimonia pensata per celebrare un traguardo importante si è così macchiata di un gesto ingiustificabile.

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