Lecce
“La pittura di Ennio Marzano”: mostra a Lecce
“La pittura di Ennio Marzano (1904 – 1984)” è il titolo della mostra che si svolgerà dal 20 dicembre al 15 gennaio a San Francesco alla Scarpa a Lecce. L’iniziativa
“La pittura di Ennio Marzano (1904 – 1984)” è il titolo della mostra che si svolgerà dal 20 dicembre al 15 gennaio a San Francesco alla Scarpa a Lecce. L’iniziativa è promossa dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra, in collaborazione con la Provincia di Lecce e con la Banca Popolare Pugliese e con il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Lecce, Comune di Parabita e Camera di Commercio di Lecce.
Attualità
L’Università del Salento si prepara per i 70 anni
Nata il 22 novembre 1955. Fino al Secolo Ventesimo, se la Sicilia aveva più sedi universitarie, l’unica città dell’Italia meridionale continentale che vantava una Università era Napoli…
di Hervé Cavallera
In ogni anno, si sa, si festeggia qualche anniversario – e ciò vale particolarmente in Italia con la sua storia plurimillenaria – e accanto alle ricorrenze per così dire nazionali vi sono quelle proprie di un territorio.
Per quanto riguarda il Salento è opportuno ricordare che nel 2025 ricorre il 70° della fondazione dell’Ateneo leccese.
E non è una ricorrenza di poco conto in quanto un’Università non solo è un bene per gli abitanti del territorio che possono evitare costosi spostamenti in altre parti della Penisola, ma, essendo in primo luogo l’Università un centro di ricerca, essa stessa non può che dare, attraverso i corsi di laurea presenti, degli impulsi innovativi al luogo ove si trova e alla stessa nazione.
DAL CAPO DI LEUCA A NAPOLI
Ora, fino al Secolo Ventesimo, se la Sicilia aveva più sedi universitarie, l’unica città dell’Italia meridionale continentale che vantava una Università era Napoli, il cui ateneo era stato fondato dall’imperatore Federico II di Svevia nel 1224. Grande il prestigio dell’Università napoletana, ma si trattava di una sede non da tutti facilmente raggiungibile.
Si deve inoltre ricordare che andare a scuola non era affatto facile e agevole; spesso nei paesi non vi erano neanche le scuole elementari e l’istruzione elementare divenne obbligatoria solo con l’unità della Penisola (1861). Sempre nel 1861, in Calabria e Sicilia l’analfabetismo raggiungeva il 90% della popolazione e il numero degli analfabeti era elevato in tutto il Mezzogiorno.
Né la legge dell’obbligo scolastico fu sempre rispettata anche nei paesi in cui esisteva la scuola. Ora, se si andava poco a scuola elementare, figuriamoci quanti studenti andavano alla secondaria e all’università. L’Università di Napoli, comprendendo praticamente tutto il Meridione continentale, era l’Università più popolosa del Sud.
Secondo alcuni dati del 1861/62 Medicina e Chirurgia e Veterinaria contava a Napoli 3.483 studenti, seguiva Giurisprudenza con 2.278 studenti, Fisica, Chimica e Scienze naturali con 1.441 studenti, Filosofia e Filologia con 1.149 studenti e Matematica, Architettura e Agrimensura con 1.108 studenti. Il che significava che l’accesso alla frequenza universitaria era di fatto riservata per i pugliesi e per i salentini ai ceti benestanti. Spostarsi dal Capo di Leuca nella capitale del Regno non era affatto agevole ed è quindi ben comprensibile il limitato numero di laureati.
Naturalmente è chiaro che gli intellettuali hanno avvertito da sempre l’importanza della presenza della scuola ed è pur vero che nel Settecento e nel primo Ottocento non erano mancate nel Salento delle Scuole Regie, per lo più gestite da religiosi.
GLI ALBORI DI UNISALENTO
Nel giugno del 1869 era fondato a Lecce, con rettore V. Pizzolante, l’Ateneo di Scienze legali, che però chiuse dopo due anni.
Tutto questo mostra chiaramente come fosse viva l’esigenza di scuole superiori.
Prevaleva l’istanza umanistica che trovava la sua espressione, nella città di Lecce, nel collegio gesuitico maschile “Argento”, fondato nel 1874 da padre Nicodemo Argento, e nell’educandato delle Suore Marcelline giunte a Lecce nel 1882.
Esisteva inoltre una vivace vita letteraria.
Divenuto ministro della Pubblica Istruzione nel 1922 Giovanni Gentile, questi decise, nel 1923, la nascita di un’Università a Bari attraverso l’istituzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Il riconoscimento dell’Università barese (1925) accentuò la volontà di una autonomia amministrativa e culturale dell’antica Terra d’Otranto.
Così, nel 1951, come ben ricostruito dalla prof.ssa Ornella Confessore in Le origini e l’istituzione dell’Università degli Studi di Lecce (Congedo ed. 1990), furono istituite le “Celebrazioni salentine”, con interventi dei professori Giuseppe Codacci-Pisanelli, Giovanni Calò, Pier Fausto Palumbo e tanti altri, le quali, dal 1952 al 1957, oltre a ricordare illustri personalità del passato sostennero la opportunità di far sorgere a Lecce un’Università.
Come è noto, principale promotore dell’iniziativa fu Giuseppe Codacci- Pisanelli (1913-1988), professore ordinario nell’ Università di Bari, deputato al Parlamento, varie volte ministro, il quale, vincendo le naturali resistenze baresi, realizzò il Consorzio Universitario Salentino e promosse la nascita della Libera Università di Lecce attraverso la Facoltà di Magistero (con i corsi di laurea in Pedagogia, Materie letterarie e Lingue e letterature straniere e con la scuola in Vigilanza scolastica).
NEL 1955 L’INAUGURAZIONE
L’inaugurazione della Facoltà si ebbe il 22 novembre 1955 con la prolusione del pedagogista prof. Giovanni Calò (1882 –1970), nato a Francavilla Fontana e ordinario nell’Università di Firenze.
Iniziava così una storia che continua nel tempo e su cui ritorneremo quando si avvieranno le celebrazioni.
Al momento è giusto ricordare il debito che i salentini devono in particolare a Codacci-Pisanelli che si spese in prima persona per tale realizzazione.
In due interviste che realizzai nel 2015 per una rivista da me diretta (“Leucadia”, 2015, n.1), due protagonisti dell’epoca ne celebrano la figura.
Così l’on. Giacinto Urso ricorda che «la tenera creatura [l’Università] ebbe continuo bisogno di cure e sostegno prima e dopo la concessa statizzazione. Compito che fu espletato, in prima fila, dal rettore, dal docente, dal politico Giuseppe Codacci-Pisanelli, che patì anche ingenerose critiche, le quali, però, non offuscarono la limpidezza del suo impegno, totale, fecondo, ostinato. Seppe amarla devotamente» (p. 19).
E il senatore Giorgio De Giuseppe: «Per sé nulla chiese. Ricordo ancora il suo modesto ufficio, nella prima sede dell’Università ubicata in un palazzetto di Corso Vittorio Emanuele, condiviso con il segretario amministrativo. Le due scrivanie occupavano la stanzetta tanto da rendere problematico al visitatore di poter utilizzare l’unica sedia disponibile» (p.29).
Era l’inizio di una avventura di idee attraverso la quale il Salento avrebbe dato in maniera esplicita il proprio contributo culturale alla vita della nazione.
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Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.
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Cronaca
Incendio a Napoli, muore turista di Maglie
Il rogo scoppiato nella notte in un B&B del centro della città. La vittima è Emanuela Chirilli, 28 anni, morta probabilmente per asfissia
Tragedia nella notte a Napoli dove una donna, Emanuela Chirilli, 28enne di Maglie, in vacanza nel capoluogo partenopeo è deceduta a causa di un incendio.
La donna alloggiava al settimo piano di un bed and breakfast della centralissima Piazza Municipio.
Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco e la pattuglia del commissariato Decumani della Polizia di Stato, sono in corso accertamenti sulle cause; intervenute anche le forze dell’ordine, i rilievi sono affidati alla Polizia Scientifica.
Al momento non si esclude nessuna ipotesi, viene ritenuta maggiormente verosimile quella di un corto circuito all’impianto o di un malfunzionamento di un elettrodomestico.
Il corpo sarebbe stato trovato, già privo di vita, quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento per spegnere le fiamme.
Si pensa la donna possa essere morta per asfissia.
Al momento, di lei, si sa solo che è della provincia di Lecce.
L’incendio e, soprattutto, il fumo ha interessato anche altri appartamenti.
Il palazzo non è stato sgomberato e non avrebbe subito danni strutturali anche se alcune persone si sono comunque riversate in strada.
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