Connect with us

Attualità

Consegna della Aquile con Mattarella

Aeronautica Militare: alla presenza del Presidente della Repubblica, consegnati in piazza Duomo a Lecce i brevetti a quarantotto nuovi piloti

Pubblicato

il

A Piazza Duomo a Lecce si è tenuta la cerimonia di consegna dei brevetti di pilota agli allievi che hanno concluso il corso di pilotaggio presso le scuole di volo dell’Aeronautica Militare


​Si è svolta oggi, nella splendida cornice di Piazza Duomo a Lecce, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, l’Ammiraglio Cavo Dragone, e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, il Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, nonché delle più alte Autorità civili, militari e religiose del territorio, la cerimonia di consegna dei brevetti di pilota agli allievi che hanno concluso il corso di pilotaggio presso le scuole di volo dell’Aeronautica Militare.


Sono state quarantotto le “aquile” consegnate dal Ministro della Difesa e dalle più alte autorità militari dell’Arma Azzurra, a sancire la conclusione di un percorso di formazione lungo e impegnativo che si è sviluppato per la linea jet al 61° Stormo di Galatina, per gli elicotteri al 72° Stormo di Frosinone e per i plurimotori al Centro Addestramento Equipaggi MultiCrew di Pratica di Mare (Roma). Oltre agli allievi dell’Aeronautica Militare, si sono brevettati anche piloti elicotteristi dell’Esercito Italiano, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e personale di Forze Armate straniere.


«L’evento dà sostanza allo spirito di condivisione e di collaborazione in essere tra istituzioni», ha dichiarato il Gen. Luca Goretti nel suo indirizzo di saluto che ha preceduto la cerimonia di consegna dei brevetti, «una collaborazione che vede l’Aeronautica Militare mettere a disposizione di tutti coloro che aspirano a operare nella terza dimensione le proprie naturali e indiscusse competenze nel settore aerospaziale e, in particolare, nell’ambito dell’addestramento al volo, con un sistema addestrativo di valore assoluto, maturato in ormai cento anni di operazioni, all’interno del quale spicca l’International Flight Training School (Ifts), una Scuola d’addestramento al volo avanzato scelta già da molte Nazioni poiché in essa trovano la competenza, la professionalità e la qualità per formare i propri piloti militari con i più alti standard ad oggi esistenti».


Rivolgendosi poi agli allievi brevettandi, ha continuato: «Abbiate sempre coraggio nelle sfide, cuore puro e sincero nelle scelte da fare, altissima professionalità facendo sempre meglio rispetto all’ultima missione, spirito di squadra poiché noi piloti non siamo solitari pionieri ma costituiamo un ingranaggio di un più grande e complesso meccanismo che ci permette ogni giorno di “staccare l’ombra da terra”, tutto con il solo e nobile scopo di difendere, senza soluzione di continuità, i cieli della nostra Italia, proteggere la nostra gente e gli amici dei Paesi alleati, proprio come sta avvenendo in questo momento con i nostri Eurofighter rischierati in Polonia per garantire la sicurezza dell’Area Baltica dell’Alleanza e, come da sempre facciamo, all’interno della Nato con le operazioni di Air Policing».


Il momento più significativo della cerimonia, la consegna delle “aquile”, è stato festeggiato dal passaggio di una formazione di quattro velivoli addestratori T-346A in dotazione alla Scuola di Volo salentina, utilizzati per la fase più avanzata dell’addestramento al volo dei piloti da caccia.


Ha poi preso la parola il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone che si è rivolto ai piloti neo brevettati: «State iniziando un’avventura eccezionale che vi riempirà di gioia e di orgoglio ma vi porterà ad affrontare anche numerose sfide e responsabilità maggiori. Sono sicuro che la vostra preparazione vi permetterà di soddisfare le aspettative della Difesa e del Paese. Il vostro brevetto», ha aggiunto il Capo di Stato Maggiore della Difesa, «è la prova di come la tecnologia più sofisticata non possa fare la differenza ove non supportata dalla qualità dell’elemento umano, dalla formazione e dal lavoro di squadra, elementi nei quali crediamo fermamente».


L’intervento conclusivo è stato del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini: «La consegna delle Aquile, lo abbiamo visto in questa emozionante cerimonia, rappresenta il coronamento di un percorso di formazione e, insieme, l’avvio di una nuova fase professionale. Si tratta, insomma, nello stesso tempo, di una fine e di un inizio: ossia di un momento di bilanci e, al contempo, di attese e di programmi per il futuro. So di certo cosa ci si aspetta da Voi», ha dichiarato il Ministro della Difesa, «che facciate del cielo un ambiente sicuro che lo spirito d’avventura del pilota diventi la tranquillità di chi, in volo o a terra, a Voi si affida, con fiducia. È un compito affascinante, di cui sono certo sarete all’altezza. Lo confermano i valori che vi hanno trasmesso le vostre famiglie, i vostri genitori e la determinazione e le abilità che avete sviluppato in Aeronautica e che vi hanno portati sin qui».


Prima di lasciare il luogo della cerimonia, il Capo dello Stato, al quale è stata consegnato il Brevetto di Osservatore di aeroplano quale simbolica testimonianza del rispetto, dell’ammirazione e della vicinanza dell’Aeronautica Militare, ha apposto una dedica personale e la sua firma sull'”Albo d’Onore” del 61° Stormo.


Gli allievi addestrati a Galatina, destinati ai velivoli da caccia, proseguiranno l’addestramento al 61° Stormo, sul velivolo T-346; quelli formati al 72° Stormo saranno impiegati sugli elicotteri mentre i piloti brevettati dal Centro Addestramento Equipaggi MultiCrew voleranno sui velivoli delle linee di supporto con equipaggio plurimo.






Attualità

L’eterna Danza delle Onde

Il Salento, con il suo mare cristallino, la sua ricca storia e cultura, si eleva come fonte d’ispirazione per un emozionante progetto musicale delle FeminaeMaris che abbraccia anche l’Albania

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Nasce FeminaeMaris, il trio formato dalle musiciste salentine Silvia Boccadamo e Antonella Napoli, unite alla talentuosa cantante albanese Hersi Matmuja.

Il mare, forza dominante e collante culturale delle nazioni del Mediterraneo, è il filo conduttore del loro progetto.

Silvia e Antonella, animate dalla passione per la loro terra, hanno trovato in Hersi una compagna di viaggio altrettanto legata alla sua amata Albania. Le tre musiciste, tutte di formazione classica, daranno così vita a “L’eterna Danza delle Onde”.

VIAGGIO MUSICALE TRA STORIA E CULTURA

L’eterna Danza delle Onde” è un progetto musicale che invita l’ascoltatore a un viaggio sonoro attraverso il Salento, territorio ricco di storia e cultura.

Questo lavoro raccoglie brani inediti che descrivono luoghi specifici e le loro peculiarità, intrecciando storie e tradizioni con quelle degli antichi popoli che si insediarono nel Salento.

Il repertorio del progetto varia da pezzi a voce e tamburo, a melodie affascinanti, danze dai ritmi misti e brani strumentali evocativi.

Ogni composizione è pensata per trasportare il pubblico in una dimensione sognante, dove passato e presente si fondono in un’armonia unica.

Attraverso melodie emozionali e arrangiamenti classici, il Salento viene raccontato in modo originale, in modo diverso, rispetto ai capisaldi della Pizzica e della Taranta, con un omaggio musicale alla poesia di questo eccezionale territorio, che risuona in ogni nota e ritmo.
L’eterna Danza delle Onde” promette di regalare un’esperienza sensoriale completa, evocando l’anima del Salento e le sue mille sfaccettature attraverso una narrazione musicale senza tempo.

IL PROGETTO DISCOGRAFICO

Il trio sta collaborando con Corrado Production per la realizzazione del primo CD del progetto. La produzione prevede registrazione, editing, missaggi e mastering, pubblicazione su piattaforme digitali e la realizzazione di videoclip.

I BRANI DEL PROGETTO

PALASCIA (Otranto) – Immersa nella magia di un luogo simbolo del Salento, Palascia è la punta più orientale d’Italia, evocando intense sensazioni legate all’anima salentina.

1481 LA RECONQUISTA (Otranto) – Il brano rievoca la battaglia di Otranto del 1480-1481, una tragica pagina di storia in cui l’esercito ottomano attaccò la città, allora parte del Regno di Napoli.

FLORILANDA – (Torre Sabea Gallipoli) – La leggenda di Flavio e la sua amata che scompaiono verso l’orizzonte, rappresenta un eterno destino d’amore, simboleggiato dai gabbiani che danzano nel cielo di Gallipoli.

LACRIME D’ARGENTO – Una terra ferita, dove prima c’era l’oro del Salento adesso c’è solo un paesaggio lunare. Il dramma della xylella che ha provocato dolore e danni, raccontato con la sensibilità di chi non si arrende mai alle avversità. Questo è un brano dedicato all’ulivo, simbolo eterno del Salento; il brano celebra la resilienza e la bellezza di questo albero secolare e la forza di un territorio mai domo, pronto a rialzarsi sempre, dopo ogni caduta.

LA DANNATA (Torre dell’Alto, Nardò) – La tragica storia di una giovane fanciulla che, per sfuggire all’ingiustizia dello jus primae noctis, si getta dalla rupe, diventando leggenda nelle notti di luna piena.

ANI MORI HANAOh Mia Luna (Albania-Salento) – Una danza popolare del nord Albania si intreccia con i dialetti albanese e salentino, creando una preghiera alla luna per guidare verso l’amore.

KALÀ (Albania) – Ispirato alla leggenda della Fortezza di Rozafat in Albania e alla principessa di Acaia, il brano narra di sacrifici e magie, di una madre murata viva e di una principessa trasformata in pietra.

LA DANZA DEI DUE MARI – Una terra magica, il Salento, descritta dal detto “lu sule, lu mare, lu ientu”, viene celebrata per le sue limpide acque, giornate soleggiate e il vento che mitiga il caldo. Questo brano è un inno alla bellezza con punte liriche piene di vita e di speranza.

IL POZZO DEI MIRACOLI (Galatina) – Un brano ispirato alla leggenda del miracolo dell’acqua di Galatina, capace di guarire dalla puntura delle tarante.

LE SECCHE DI PIRO (Ugento) – Dedicato alla leggenda di Pirro e alle temutissime secche ugentine che ostacolarono il suo soccorso a Taranto.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO – La presentazione del progetto è in programma domenica 21 luglio alle ore 21, presso il Teatro Cavallino Bianco di Galatina, con ingresso gratuito per invito.

 

Continua a Leggere

Attualità

Specchia: vai piano, anche per loro

Un passo avanti nella tutela degli animali e della sicurezza stradale

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

Specchia si distingue per un’iniziativa di rilevanza nazionale volta alla protezione degli animali e alla sicurezza stradale.

È stata avviata una significativa campagna per sensibilizzare i cittadini sull’importanza di una guida prudente, specialmente nelle zone frequentate da animali randagi.

SICUREZZA E RISPETTO

Alcuni cartelli sono stati installati strategicamente in vari punti del comune.

Questi segnali non solo avvisano i conducenti sull’importanza di una guida attenta per prevenire incidenti, ma rappresentano anche un chiaro impegno verso il benessere degli animali che abitano le strade cittadine.

I nuovi cartelli, posizionati lungo le strade più trafficate e potenzialmente pericolose, presentano l’immagine di quattro animali accompagnati da un breve ma potente messaggio: «Vai Piano anche noi abbiamo famiglia (proprio come te)»

«CIVILTÀ E SENSIBILITÀ»

La sindaca di Specchia Anna Laura Remigi ha espresso il suo orgoglio riguardo a questa iniziativa innovativa: «Sono orgogliosa di questa nuova iniziativa che non solo migliora la sicurezza stradale, ma dimostra anche il nostro impegno a proteggere e rispettare tutte le forme di vita che condividono il nostro ambiente urbano. Questi cartelli non sono solo segni di progresso per la nostra città, ma testimoniano la nostra civiltà e sensibilità verso gli animali».

UN PASSO SIGNIFICATIVO

Concludendo, l’introduzione di questi cartelli rappresenta un passo significativo per Specchia, che si pone come esempio di buone pratiche nella tutela degli animali e nella promozione di una convivenza urbana sicura e responsabile.

Il paese in questo modo non solo si distingue per la rinomata bellezza del borgo ma anche per l’attenzione e il rispetto verso la fauna che la abita.

Quest’iniziativa non è soltanto un segno di progresso, ma un impegno tangibile verso un futuro in cui umani e animali possano convivere armoniosamente, con rispetto reciproco e consapevolezza ambientale.

Un’iniziativa che ci ricorda l’importanza di proteggere e preservare il mondo naturale che ci circonda, anche nelle sue forme più vulnerabili e spesso dimenticate.

Un esempio da seguire per altre comunità, dimostrando che è possibile conciliare sviluppo urbano e tutela dell’ambiente.

 

Continua a Leggere

Attualità

Tricase: lavori e polemiche in piazza a Caprarica

L’ing. Andrea Morciano protocolla una lettera indirizzata agli amministratori con la quale chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico

Pubblicato

il

 Segui il Gallo  Live News su WhatsApp: clicca qui

I lavori di riqualificazione in corso a Tricase, in piazza Sant’Andrea a Caprarica, sono da qualche giorno oggetto di discussione.

La polemica, fino ad ora latente, è deflagrata con la lettera indirizzata al sindaco Antonio De Donno, alla presidente del consiglio Rosanna Zocco, agli assessori e a tutti i consiglieri, dall’ingegner Andrea Morciano, noto professionista, residente proprio nel quartiere tricasino che ospita i lavori.

L’ingegnere, con la sua lettera, protocollata l’11 luglio scorso (numero 14030), chiede la sospensione immediata dei lavori e la convocazione urgente di un incontro pubblico.

In premessa l’ing. Morciano rileva innanzitutto che i lavori riguardanti la riqualificazione di Piazza Sant’Andrea sono iniziati «senza alcun preavviso per la cittadinanza, tanto che lo stesso Comitato Festaquesto fa ancora più specie, visto che un componente è anche consigliere comunale») ha dovuto improvvisamente posticipare la festa patronale ad altra data».

Poi evidenzia che «il progetto non è mai stato sottoposto ad un giudizio dei cittadini di Caprarica, eccezion fatta per una fugace esposizione di alcune tavole grafiche ben nascoste alla maggior parte della gente, lo scorso anno; che non sì è avuta neppure cura di aggiornare i render delle testate del progetto alle varianti e modifiche che il progetto ha subito».

«Quando la coperta è corta», polemizza, «e si vuol fare tutto, poi si incorre in questi errori banali. In campagna elettorale il sindaco aveva promesso che avrebbe fondato la sua amministrazione sulla partecipazione (questa sconosciuta).

Le intenzioni ed i propositi non vanno enunciati ma vanno praticati, anche se capisco che per il sindaco sia difficile, visto quanto già accaduto in altri incontri nei quali si è cercato il confronto con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti si veda gestione ufficio tecnico»).

Altro punto contestato: «Dalla testata del progetto si evince un’ampia partecipazione di professionisti i quali, non per colpa loro (di questo ne sono certo), dalla montagna hanno partorito un topolino».

E ancora: «Non si capisce come ai cittadini non sia consentito l’uso del cemento in aree agricole o nei

centri storici e poi la piazza di Caprarica, improvvisamente diventa idonea per accogliere una bellissima pavimentazione architettonica, che altro non è che cemento. Ho sollevato il problema anche agli organi competenti, che per tutta risposta hanno giustificato la scelta per “mancanza di soldi”. I privati, invece, hanno soldi da spendere e spandere…».

Dal progetto sembrerebbe essere stata riservata una “zona ZTL” per alcuni residenti: «Si vuol conoscere in relazione a quale principio e chi pagherà i ripristini per effetto del transito dei veicoli in quella fascia», evidenzia Morciano, «inoltre sarebbe opportuno sapere se sono state effettuate delle prove di transito con mezzi pesanti, per chi percorre via Vittorio Emanuele verso via Caduti sul Lavoro. Prove traffico tanto care al sindaco… Sarebbe opportuno conoscere quali saranno le manovre da effettuare per chi, transitando con un mezzo pesante su via Caduti sul Lavoro provenendo da Corso Apulia, dove farà inversione di marcia, visto l’esistente senso unico su via Vittorio Emanuele e non potendo percorre via Leuca, o sarà vietato qualsiasi transito. Il sindaco dovrebbe spiegarlo ai cittadini residenti».

L’elenco delle obiezioni e dei “sarebbe opportuno” è ancora lungo: «Sarebbe opportuno conoscere in base a quale principio sia stato deciso di rendere non fruibile la piazza per organizzare manifestazioni o anche semplicemente per montare un palco; sarebbe opportuno conoscere il senso della piantumazione di un albero alle spalle del frantoio

Ipogeo; sarebbe opportuno conoscere come saranno gestiti i parcheggi nelle aree prossime alla piazza nei giorni di grande affluenza e se la gestione sarà semplicemente elevare multe ai cittadini; Sarebbe opportuno conoscere come, e soprattutto chi, pagherà per eventuali ripristini da eseguire sulla sede stradale (via Vittorio Emanuele – Via Leuca) che sarà rivestita con questa splendida pavimentazione architettonica»

Per tutti i punti elencati spora l’ing. Andrea Morciano chiede «l’immediata sospensione dei lavori e la convocazione di un incontro pubblico, dove vengano esposti i principi alla base della progettazione e vengano date le risposte a queste e ad altre criticità che il progetto, in fase di realizzazione, comporterà per i residenti del rione di Caprarica».

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti

Copyright © 2019 Gieffeplus