Attualità
Dal Salento al Vaticano, “Il Bene che ti Voglio” conquista Papa Francesco
Il Pontefice invita l’associazione Strada Facendo e le sue operatrici a “continuare a lavorare al fianco e per i giovani, per la promozione del rispetto e contro qualsiasi forma di violenza”
“Il bene che ti voglio è uno sguardo d’amore, una parola di speranza, un abbraccio di pace, un gesto di bontà. È un viaggio nella vita di chi non vuol più vivere, è un sorriso lì dove le lacrime sono l’unico segno di vita, è un cuore che sa donarsi e condividere”.
Dalla presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini al cantante Claudio Baglioni, passando per Luciano Melchionna, Carlo Verdone, Alessio Boni, Edoardo Leo, Le Iene Pio e Amedeo, Daniele Greco, Alessandro Haber, Ficarra e Picone sino a raggiungere il cuore di Papa Francesco. In Vaticano il Pontefice ha, infatti, “sposato” il progetto leccese Il Bene che Ti Voglio. Solo pochi minuti di conversazione con la presidente dell’associazione Strada Facendo, Alessandra Lezzi, promotrice dell’iniziativa, sono bastati per Papa Francesco per invitare l’associazione e le sue operatrici a “continuare a lavorare al fianco e per i giovani, per la promozione del rispetto e contro qualsiasi forma di violenza”. Poi la consegna, un momento indimenticabile, della maglietta simbolo de Il Bene che Ti Voglio al Santo Padre, naturalmente di colore giallo. Da qui si ricomincia e si riparte in un percorso pieno di ostacoli nel segno dell’amore e della condivisione sociale.
Sono state due settimane intense quelle appena trascorse per l’Associazione Strada Facendo impegnata a tempo pieno nella promozione del Progetto Il Bene che Ti Voglio per la prevenzione delle forme di violenze e di cyberbullismo.
A distanza di un anno dalla presentazione del Progetto in piazza Mazzini a Lecce, con la campagna mediatica lanciata da testimonial del mondo dello spettacolo e sportivi, tanto è stato fatto. Tanti sono i testimonial che a livello nazionale continuano ad aderire al progetto indossando la maglietta simbolo della lotta alla violenza. Attualmente il progetto si sta sviluppando nelle scuole della Puglia attraverso il coinvolgimento di genitori, educatori e soprattutto degli adolescenti delle scuole medie e degli istituti superiori.
L’obiettivo era quello di creare una grande rete per prevenire e contrastare la violenza su donne e minori e giorno dopo giorno Il bene che ti voglio è sempre più al fianco dei più deboli per aiutarli a crescere al sicuro dalla violenza e dalle discriminazioni.
La scorsa settimana Alessandra Lezzi, la presidente di Strada Facendo, insieme ad alcuni operatori sono arrivati in Moldavia per trascorrere alcuni giorni con i bambini di strada della Fondazione Regina Pacis di Chisinau. Il Bene che ti Voglio ha portato sorrisi e calore ai bimbi accolti dalla Fondazione grazie all’ammirevole opera di Don Cesare Lodeserto. Venti bambini senza mamma né papà con alle spalle un passato di miseria e violenza.
Tra questi bimbi vi era Vasile, un bimbo di dieci anni, autore di una bellissima lettera inviata al Papa e contenuta nel libro ‘I bambini d’Europa scrivono a Papa Francesco’ presentato a Verona lo scorso 13 maggio, occasione nella quale è stato presentato il Progetto Il Bene che Ti Voglio che ha riscontrato la benevolenza di tutti gli intervenuti.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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