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Attualità

Il nuovo consiglio provinciale 

Cerimonia di proclamazione degli eletti. Minerva: «Ripartiamo dal protagonismo della Provincia costruito in questi anni»

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«Ripartiamo con il lavoro che abbiamo fatto in questi anni. Abbiamo voluto costruire attorno all’ente Provincia un’immagine e una funzione che andasse al di là delle aspettative degli stessi cittadini ma anche al di là delle funzioni strettamente assegnateci dalla legge. Questo ci ha permesso non solo di ridare una nuova linfa vitale all’Ente ma anche di costruire un protagonismo sui territori che tenesse la Provincia come faro, in particolare, per i Comuni. Un Ente che si occupasse di questioni strategiche insieme agli amministratori locali. Abbiamo fatto un grande lavoro in questi anni e adesso continueremo».


Così ha esordito il presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva nel saluto che ha rivolto ai consiglieri provinciali eletti, subito dopo la proclamazione, sancita dall’Ufficio elettorale presieduto dal segretario generale Angelo Caretto.


La cerimonia si è svolta nella sala consiliare di Palazzo dei Celestini, alla presenza anche del capo di Gabinetto Antonio Perrone e del direttore generale Andrea Romano.


16 neoeletti consiglieri provinciali sono: per la lista “Salento Bene Comune 2050”, Ippazio Antonio MorcianoFabio TarantinoFrancesco VolpeLoredana TundoAnna Rita PerroneChiara Vantaggiato, Antonio Tramacere, Paolo GrecoAndrea Pulli e Ines Serena Cagnazzo; per la lista Salento Futuro”, Renato Stabile, Brizio Maggiore, Gabriele Mangione, Valeria Ferraro, Francesco De Vitis e Giovanni Casarano.


«Ringrazio i consiglieri uscenti per il contributo dato all’Ente», ha aggiunto Minerva, «per chi è stato rieletto e continua il suo lavoro un nuovo bocca in lupo. Faccio le mie congratulazioni ai nuovi consiglieri provinciali. Ci aspetta un pezzo di cammino insieme che, al di là delle storie personali, servirà a continuare a rafforzare l’idea di Provincia e il protagonismo che abbiamo conquistato anche a livello nazionale. Il riconoscimento di questo lo possiamo trovare anche nel fatto che, ad ottobre prossimo, sarà organizzata qui la seconda Assemblea nazionale delle Province d’Italia con la presenza del presidente della Repubblica. Un ulteriore importante risultato ottenuto è che questo è il primo Consiglio provinciale con un numero così elevato di donne».


«È un grande lavoro e un grande sacrificio quello che ogni giorno ci mettiamo nel nostro impegno politico istituzionale e amministrativo, ma sarà un piacere condividere questo pezzo di strada con voi. In bocca al lupo e buon lavoro insieme», ha concluso il presidente della Provincia di Lecce, che ha rivolto parole di ringraziamento anche al personale dell’Ente e all’Ufficio elettorale impegnati nella consultazione del 19 aprile scorso.






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Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo

L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”

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L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.

L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.

Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.

Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.

Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.

Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.

Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.

L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.

Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.

La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.

Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.

Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.

Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.

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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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