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Attualità

Feste e mobilità: a Lecce sensi unici pedonali, zone 30 e navette

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Nuove misure per la gestione del “traffico” pedonale a Lecce per scongiurare situazioni come quella in foto, presentatesi nelle ultime occasioni di allentamento delle misure anti-Covid.





Al fine di assicurare a quanti percorrono a piedi il principale asse commerciale della città maggiori condizioni di sicurezza e distanziamento, dalla giornata di domani, nei prefestivi e festivi e nei fine settimana fino al 6 gennaio prossimo, potrà essere istituito il senso unico di circolazione pedonale lungo l’asse viario pedonale che va da Piazza Mazzini a Piazza Sant’Oronzo e da qui a Porta Rudiae.





Date e orari





In particolare: dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 21 dei giorni 12, 13, 18, 19, 20, 24, 25, 26, 27 dicembre e 1, 2, 3, 6 gennaio 2021 potrà essere istituito il senso unico di circolazione pedonale lungo l’asse che porta da Piazza Mazzini a Porta Rudiae mediante l’apposizione della relativa segnaletica stradale e precisamente. Gli orari di applicazione delle misure non saranno dunque “rigidi”, ma frutto di una valutazione dei volumi di traffico pedonale presenti.





Ecco dove





I sensi unici, i cui orari potranno anche essere anticipati o posticipati a seconda del bisogno andranno da: 





• Piazza Mazzini lungo via Trinchese e fino a Viale Cavallotti;





• Piazza Sant’Oronzo lungo via Trinchese e fino a Viale Cavallotti; 





• Piazza Sant’Oronzo lungo Corso Vittorio Emanuele fino a Via Palmieri;




• Porta Rudiae lungo via Libertini fino a Via Palmieri;





Al pedone che per errore dovesse imboccare le vie “controsenso” non saranno applicate sanzioni, ma sarà raccomandato il rispetto di una misura che è soprattutto di prevenzione igienico sanitaria.





Anche le “zone 30”





Dalle ore 17 del 12 dicembre e fino alle ore 24 del 6 gennaio 2021, inoltre, sarà istituita la Zona 30 per tutti i veicoli e motocicli su entrambe le corsie a partire dall’incrocio tra viale Cavallotti e via 95° Reggimento Fanteria fino all’incrocio tra viale Cavallotti e Via Imperatore Adriano, allo scopo di salvaguardare i pedoni provenienti da Piazza Sant’Oronzo e Piazza Mazzini che in virtù di quanto riportato al punto precedente dovranno attraversare il viale in diversi punti e secondo gli attraversamenti pedonali esistenti. 





Come stabilito in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, oltre alle misure di prevenzione sui flussi di circolazione pedonale, le forze dell’ordine saranno impegnate in presidi fissi in spazi pubblici e piazze maggiormente esposti al rischio assembramento: Piazzetta Alleanza, Piazza Mazzini, Galleria Mazzini, P.tta Carducci, P.tta Santa Chiara, P.tta Castromediano, P.tta De Santis.





Servizio navetta





Dal 18 dicembre al 6 gennaio, inoltre, dalle 15 alle 21.30 sarà attiva con frequenza 15 minuti la navetta Sgm dall’area parcheggio comunale del Foro Boario con fermata in XXV luglio e Cesare Battisti. 





Parola al sindaco





Siamo in zona gialla, dunque uscire per fare acquisti è consentito – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – questo non esime però ciascuno di noi dal prestare la massima attenzione alle misure di precauzione igienico sanitarie: rispetto delle distanze, mascherine indossate correttamente, igienizzazione delle mani. Usiamo prudenza, buon senso, misura e saremo in grado di non far coincidere questo periodo prefestivo con il pericolo di innescare una nuova crescita dei contagi”. 


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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