Connect with us

Attualità

I touchscreen del futuro nascono a Lecce

Ad Unisdalento lo studio della percezione tattile su touchscreen. Gli oggetti potremo non solo vederli ma anche percepirli

Pubblicato

il

Sui touchscreen del futuro si potranno non solo vedere gli oggetti, ma anche percepirli. E mentre diverse aziende lavorano ai prototipi, a studiare come migliorare le performance del “feedback tattile” dei dispositivi ci pensano i ricercatori. Tra questi anche Michele Scaraggi, ricercatore di Meccanica Applicata alle Macchine presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento, che – assieme a colleghi fisici e ingegneri di università e centri di ricerca tedeschi e turchi – ha studiato un metodo accurato ed efficace per descrivere teoricamente l’“interazione multiscala” con il touchscreen.


«Fino al nostro studio, non era stato possibile calcolare le forze scambiate tra il dito e il display, neanche mediante l’utilizzo dei supercomputer più potenti», spiega Scaraggi, «Noi abbiamo invece sviluppato un modello a campo medio, poco oneroso dal punto di vista computazionale, con il quale abbiamo tracciato una design map per il miglioramento delle performance tattili. In dettaglio, abbiamo investigato sia teoricamente che sperimentalmente l’attrito del dito che scorre su un display. È l’attrito, infatti, il fenomeno fisico cruciale che determina, da parte dell’utente, la percezione tattile di un oggetto o di un’immagine ‘rugosa’ sulla superficie liscia del display. L’impressione tattile si realizza mediante il fenomeno dell’elettroadesione: se si applica una tensione elettrica variabile allo strato conduttivo del display si inducono, sulla superficie di visualizzazione e sul dito, cariche elettriche di segno opposto. È così che il display liscio attrae elettrostaticamente il dito rugoso, ne aumenta la superficie di contatto e, quindi, anche l’aderenza e l’attrito. Modulando elettrostaticamente l’attrito sulla superficie del touchscreen, le terminazioni nervose del senso del tatto catturano questo cambiamento e lo riportano al cervello, in termini di sensazione tattile».


Risultato: con i nuovi display tattili, gli utenti potranno trovare la posizione dei campi di input o delle app senza guardare, con vantaggi anche per gli ipovedenti. Applicazioni possibili pure nel commercio online, per “comunicare” la percezione della superficie di un prodotto.

Lo studio, pubblicato sulla rivista della “National Academy of Sciences” (USA), è stato condotto in collaborazione con il Peter Grunberg Institute del Forschungzentrum Juelich (Germania), con la Faculty of Engineering and Natural Sciences, Istanbul Bilgi University (Turchia), e il College of Engineering, Koc University (Turchia). Pubblicazione: M. Ayyildiz, M. Scaraggi, O. Sirind, C. Basdogan, e B.N.J. Persson, PNAS, Novembre 2018 DOI: 10.1073/pnas.1811750115


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

Pubblicato

il

In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

Continua a Leggere

Attualità

“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

Pubblicato

il

Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

Continua a Leggere

Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

Pubblicato

il

L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

Continua a Leggere
Pubblicità

Più Letti