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Lecce

Il “Panini Tour” a Lecce

Sabato 2 e domenica 3 febbraio

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Tornano le mitiche figurine “calciatori”. Appuntamento a Largo Vittime del Terrorismo con giochi, quiz, scambi e premi.


Torna a Lecce il “Panini Tour”, la grande iniziativa promozionale dedicata a tutti gli appassionati delle “mitiche” figurine dei Calciatori. Nel prossimo weekend, infatti, un grande “villaggio” della Panini sarà posizionato a Largo Vittime del Terrorismo. Giovani animatori accoglieranno il pubblico, intrattenendo bambini e ragazzi con giochi e concorsi a premio. Sarà anche possibile scambiare figurine tra collezionisti e con gli addetti della Panini, addirittura prenotandole in anticipo via internet sul sito www.calciatoripanini.it. Il tour è stato organizzato dalla Panini per il lancio di “Calciatori 2012-2013”, la 52a edizione della famosa collezione di figurine sul Campionato di Calcio italiano. I collezionisti più piccoli e le bambine troveranno anche album e figurine della nuova raccolta sugli animali “Zampe & Co. 2012-2013”. Questa tappa del tour, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Lecce, si svolgerà a Largo Vittime del Terrorismo (a fianco dell’Autostazione) sabato 2 e domenica 3 febbraio (ore 10-20).


Il “Panini Tour 2013” toccherà fino a fine maggio oltre 100 tra piazze e centri commerciali, percorrendo tutta la penisola da sud a nord. Nell’accogliente “villaggio” – articolato su varie strutture coperte e su alcune aree esterne – sarà organizzato lo scambio di figurine con Panini: per evitare la fila, i collezionisti potranno rivolgersi agli animatori, dotati di tablet, per prenotare il proprio turno di accesso allo stand. Sarà anche possibile prenotarsi online, compilando un apposito modulo sul sito www.calciatoripanini.it per scambiare con Panini fino a 10 figurine in cambio di altrettanti doppioni e ricevendo anche uno speciale badge personale per ritirare le figurine richieste e per giocare all’interno del “villaggio”. Nell’area esterna, saranno disponibili una serie di aree di incontro per favorire il libero scambio tra collezionisti.


Le due giornate del “Panini Tour 2013” saranno scandite da un intenso programma di attività. Nel “villaggio”, innanzitutto, sarà allestito un campetto gonfiabile per ospitare momenti di gioco con il pallone e anche per le spettacolari esibizioni di un freestyler. Vi saranno poi 3 corner, in cui gli animatori distribuiranno album in omaggio e proporranno simpatici quiz a premio: in palio fantastici premi tra cui gli “Almanacchi Illustrati del Calcio 2013” e le esclusive spille Panini. Sarà anche allestito un desk dedicato alla nuova raccolta di figurine sugli animali “Zampe & Co. 2012-2013”, dove gli animatori proporranno giochi a premio e distribuiranno album e figurine in omaggio. All’interno del “villaggio”, sarà possibile scambiare con Panini fino a 10 figurine anche di questa collezione in cambio di altrettanti doppioni, prenotando la propria mancolista sul sito www.paninianimalworld, com. E’ pure prevista la presenza di una postazione dell’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), partner di Panini con riferimento alla collezione “Zampe & Co.”.

Il “Panini Tour 2013” potrà contare su un’importante presenza sul web e nei maggiori social network. Sarà possibile seguire infatti le varie tappe tour tramite il sito internet dedicato www.calciatoripanini.it, la pagina Facebook Calciatori Panini, i feed di Twitter, l’applicazione gratuita per smartphone (iPhone, iPad e Android). Il pubblico potrà pure realizzare dei video e segnalarli alla Panini: i video migliori saranno inseriti nel canale Calciatori su YouTube (www.youtube.com/calciatoripanini).


“Torna a Lecce, dopo lo straordinario successo degli ultimi anni, la nostra grande iniziativa itinerante”, ha dichiarato Antonio Allegra, Direttore Mercato Italia di Panini. “Quest’anno abbiamo aumentato gli spazi e le iniziative a disposizione dei collezionisti: lo stand è diventato un vero e proprio villaggio con tante attività e giochi da scoprire nelle diverse aree dedicate. La nostra volontà è di rendere il ‘Panini Tour 2013’ un’esperienza sempre più coinvolgente ed interattiva, dedicata a tutta la famiglia. Aspettiamo numerosi i nostri amici leccesi a Largo Vittime del Terrorismo”.


La collezione “Calciatori 2012-2013” comprende 741 figurine sui giocatori di Serie A e B, I e II divisione di Lega Pro, Serie D e Serie A femminile, da raccogliere in un album di 128 pagine. Tre le sezioni speciali di questa nuova collezione: quella sul “Campionato Primavera”, contenente le figurine delle squadre di questo campionato e del logo; “Lo Show dei Gol”, con le figurine sulle esultanze (realizzate in collaborazione con Sky Sport HD), che hanno una corrispondenza su internet all’interno del sito Sky.it, dove saranno disponibili gratuitamente i video dei gol che le hanno ispirate; “Il Calcio che cambia”, un simpatico mini-manuale in 12 figurine sulle ultime novità introdotte o in valutazione nel regolamento del calcio. La collezione è anche accompagnata dalla grande operazione a premi “Calciatorincampo”, a cui sarà possibile partecipare semplicemente raccogliendo e inviando alla Panini le bustine vuote della raccolta. Tra tutti i collezionisti che invieranno 15 bustine vuote, verranno estratte 5 coppie di abbonamenti alla squadra preferita di Serie A per il prossimo Campionato 2013-14 e 1.000 palloni ufficiali Nike della Serie A. Tutti gli enti e le organizzazioni a scopo sociale o benefico che invece invieranno 12mila bustine vuote riceveranno un kit per allestire un campo da calcio (comprendente 2 porte regolamentari, 4 bandierine corner, 10 palloni regolamentari e molto altro). Tra questi enti, verranno anche estratti 3 campi da calcio a 5 in erba artificiale prodotti da Limonta Sport (dimensioni 40×20 m), compresa la loro posa in opera. Tutte le informazioni su www.calciatoripanini.it.


Approfondimenti

Gli anni passano, le tradizioni cambiano, in meglio o in peggio?

Il problema è che il momento del divertimento, dello spettacolo, della pubblicità e del consumo sta divenendo prevalente rispetto al significato di ciò che si dovrebbe celebrare. Una volta vi era uno stretto legame tra il significato della celebrazione e gli eventi conseguenti..

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di Hervé Cavallera

Con le Festività di inizio novembre si è entrati nell’ampio periodo delle feste di fine anno con tutte le celebrazioni rituali che esse implicano. Ora, già da un remoto passato l’essere umano ha avvertito con perplessità la fine della bella stagione, l’allungarsi del buio nelle giornate e l’appressarsi del freddo.

Ed ha collegato la fine della stagione calda e luminosa con la fine di un ciclo, che non è soltanto quello solare, ma soprattutto quello della stessa vita. Ha colto cioè il senso del trapasso con tutte le incognite ad esso legate, sì da elaborare nel corso dei millenni dei riti di passaggio tra questa e l’altra vita oltremondana. Al tempo stesso, si è pensato di illustrare il cammino del tempo secondo calendari legati al ciclo solare e a quello lunare.

Così per diverse popolazioni dell’antichità, tra cui i Celti che risiedevano principalmente nel centro Europa, il transito tra un anno e l’altro era previsto con l’attuale 1° novembre e in quel giorno, essendo poco netta la transizione tra la luce e le tenebre, il mondo dei vivi si mescolava con quello dei morti e questi ultimi potevano riapparire.

Non a caso il 2 novembre, che seguiva Ognissanti, fu scelto come il giorno della commemorazione dei defunti ed è triste constatare come oggi tanti cimiteri monumentali siano praticamente abbandonati.

Ora, il primo calendario che unificò il mondo mediterraneo fu quello giuliano, ideato dall’astronomo greco Sosigene e divenuto operativo nel 46 avanti Cristo con Giulio Cesare.

Tale calendario rimase in vigore sostanzialmente sino al 24 febbraio 1582 quando papa Gregorio XIII, attraverso la bolla Inter gravissimas, lo sostituì con vari ritocchi con il calendario tuttora esistente detto appunto gregoriano.
Il mondo cristiano ha poi inserito varie ricorrenze a tutti note, fissando le feste di precetto, ossia quelle in cui i fedeli sono particolarmente tenuti alla partecipazione della messa.

Per i cattolici sono: tutte le domeniche; Capodanno (1° gennaio); Epifania (6 gennaio); Assunzione di Maria Vergine (15 agosto); Tutti i Santi (1° novembre); Immacolata Concezione (8 dicembre); Natale (25 dicembre).
Accanto alle feste religiose ogni Stato ha aggiunto per suo conto le feste civili, tra le quali in Italia ricordiamo almeno il 1° maggio (festa dei Lavoratori) e il 2 giugno (festa della Repubblica).

È evidente che se la divisione del tempo in anni, mesi, settimane, giorni, corrisponde ad una esigenza di dare ordine in una realtà ciclica (il rinnovarsi delle stagioni), il concetto di festa si collega, per l’aspetto civile, ad un evento di cui si è particolarmente orgogliosi, e, per quello religioso, è volto ad onorare la Divinità e i Santi.

Sotto tale profilo la festa sia religiosa sia civile non è da intendersi come una vacanza, ma come una celebrazione. Certo nei giorni festivi non si lavora, ma essi non si dovrebbero intendere come meramente vacanzieri.

Festa o vacanza?

Al contrario, dovrebbero servire a raccogliere i componenti di una comunità, quotidianamente intenti ad attività differenti, in uno spirito celebrativo comune.

Una comunanza soprattutto spirituale che può naturalmente trovare un momento gioioso particolarmente nei pasti che una volta erano frugali per i più e ai quali si riusciva a fare qualche eccezione nei giorni di festa.
Così a Natale si poteva arricchire la tavola con il panettone o il pandoro, come nel cenone di Capodanno si mangiavano lenticchie (ritenute ben auguranti) e cotechino.

Sono solo pochi esempi di cibi per così dire “nazionali”, mentre ogni regione aveva (e in gran parte ha) i suoi piatti tipici. Per tale aspetto, nelle feste (e soprattutto in quelle religiose) il sacro si mescola col profano, la speranza del premio ultraterreno con il buon piatto, il senso della fratellanza spirituale con quello della buona compagnia. In ogni caso si percepisce o si dovrebbe percepire il riconoscimento del sacro confermato dalla grazia di star bene.

È così ancora oggi? Non proprio. Nella nostra società si è imposto e si va imponendo un modo di essere sempre più materialistico e consumistico. L’esempio più vistoso è Halloween, la notte di Tutti i Santi, che alla luce di evidenti influenze anglosassoni, è divenuta la festa del macabro e del soprannaturale in una atmosfera neopagana e consumistica. Che dire poi di prodotti come il panettone o la colomba che si cominciano a vendere mesi prima di Natale o di Pasqua?

Le due stesse massime festività della Cristianità (la nascita di Cristo e la Sua resurrezione) passano quasi in second’ordine nella loro specificità di fronte alle spese, ai doni e a quant’altro di godereccio possa esistere. Anche in questo caso occorre precisare che non vi è nulla di male nel mangiare il panettone e la colomba, che è bene brindare purché non si ecceda, che qualche bambino può ben dire Trick or Treat (Dolcetto o Scherzetto).

Il problema è che il momento del divertimento, dello spettacolo, della pubblicità e del consumo sta divenendo prevalente rispetto al significato di ciò che si dovrebbe celebrare. Una volta vi era uno stretto legame tra il significato della celebrazione e gli eventi conseguenti (si pensi alle processioni, ai piatti particolari e così via), ora tutto si va modificando e si impone solo la dimensione del consumo e dello spettacolo.

Certo, il mondo da sempre va cambiando ed è così, ma il mutamento positivo è quello che sa conservare i valori e mettere da parte l’inutile; in tal modo una civiltà cresce e si sviluppa e le persone maturano. Che le cosiddette tradizioni rimangano solo per attrarre turisti o per generare consumi certamente non è positivo e rischia di ridurre tutta la realtà al semplice godimento – non sempre corretto né di tutti – dell’immediato.

Quello che veramente oggi dovrebbe contare, in una società dove soffiano pericolosi venti di guerra e l’Occidente è pervaso da un edonismo individualistico, è il recupero della dimensione spirituale che accomuna gli animi e li rende aperti al dialogo e agli affetti disinteressati.

E da tempo immemorabile tale è stato il compito della famiglia, della scuola, della Chiesa, istituzioni che attraversano un momento non facile, ma nel rilancio della loro funzione risiede la salvezza di un Occidente che va spegnendosi nelle luci artificiali dei consumi.

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Casarano

18 imprese edili controllate dai Carabinieri, tutte irregolari

Sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa. I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con…

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I diversi infortuni avvenuti in questo ultimo periodo nella nostra provincia soprattutto – nella fervente attività in edilizia – hanno visto l’intensificarsi dei controlli da parte del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Lecce in collaborazione con il personale dell’Arma Territoriale.

Le verifiche si sono focalizzate soprattutto nel settore edile con particolare attenzione all’osservanza della normativa in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, senza tralasciare il rispetto delle regole in materia di lavoro e legislazione sociale.

I controlli nel periodo in esame hanno riguardato ben 18 imprese edili dislocate nei comuni di Ugento, Casarano, Galatina, Lecce, Surbo e Squinzano risultate tutte irregolari.

Su 42 posizioni lavorative verificate, 29 risultavano irregolari e 8 lavoratori erano sconosciuti alla P.A. poiché “in nero” e privi di qualsiasi forma assicurativa, motivo per il quale sono stati emessi 4 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Un ulteriore provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale è stato irrogato per gravi violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In totale, a seguito delle violazioni rilevate 16 imprenditori saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria, inoltre sono state comminate sanzioni amministrative per complessivi € 38.000 circa e ammende per € 103.000 circa.

I controlli continueranno incessanti in tutti i settori, con un’attenzione particolare a quello edile al fine di garantire la tutela della salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Attualità

Unisalento, anche quest’anno iscrizioni in crescita

Alla data del 5 novembre, il totale degli immatricolati alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico ammonta a 5119, mentre il numero complessivo di iscritti al primo anno delle lauree magistrali è di 718. In totale, dunque, l’Ateneo ha accolto finora 5837 nuove matricole, confermando la propria attrattività e la fiducia crescente degli studenti, e questo numero è destinato ad aumentare ulteriormente nelle prossime settimane per effetto delle immatricolazioni tardive…

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L’Università del Salento registra un significativo aumento delle immatricolazioni: +3,1% per le lauree triennali e magistrali a ciclo unico, +14,7% per le lauree magistrali

L’Università del Salento conferma il suo trend di crescita con un aumento rilevante delle immatricolazioni per l’anno accademico 2024/2025. 

Alla data del 5 novembre scorso, termine ordinario per il pagamento della prima rata di immatricolazione, le nuove iscrizioni per le lauree triennali e magistrali a ciclo unico risultano incrementate del 3,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre le immatricolazioni per le lauree magistrali segnano un eccezionale +14,7%.

“Un dato certamente positivo che consolida ulteriormente la significativa e costante espansione che si è registrata in questi ultimi anni. Il numero di nuove matricole ha già ampiamente superato le 5000 unità e continueremo a lavorare perché l’offerta formativa del nostro Ateneo sia sempre più attrattiva in ragione della qualità dei percorsi formativi e della loro coerenza con le vocazioni individuali e delle opportunità offerte dal mercato del lavoro”, ha dichiarato il Rettore, Fabio Pollice.

Alla data del 5 novembre, il totale degli immatricolati alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico ammonta a 5119, mentre il numero complessivo di iscritti al primo anno delle lauree magistrali è di 718. In totale, dunque, l’Ateneo ha accolto finora 5837 nuove matricole, confermando la propria attrattività e la fiducia crescente degli studenti, e questo numero è destinato ad aumentare ulteriormente nelle prossime settimane per effetto delle immatricolazioni tardive.

Tra i dati più significativi, si evidenzia la crescita delle immatricolazioni dei corsi di laurea (triennali o a ciclo unico) in Matematica (23,3%), Ingegneria civile (35,3%), Ingegneria industriale (39,4%), Ingegneria per l’Industria sostenibile (27,3%), Scienze della Comunicazione (28,7%), Filosofia (53,8%), Giurisprudenza (30,1%), Diritto e management dello sport (38,2%), Diritto e politiche per le pubbliche amministrazioni (86,1%).

Incrementi molto significativi si sono anche registrati, per ciò che riguarda le lauree magistrali, nei Dipartimenti di Studi Umanistici (aumento complessivo del 23,9%), Scienze dell’Economia (22,2%), Disteba (19,5%) e Scienze Umane e Sociali (13,9%).

L’Università del Salento continua così a consolidare il suo ruolo di riferimento per la formazione universitaria nel territorio, puntando a una sempre maggiore qualità e coerenza dell’offerta didattica rispetto alle esigenze del mondo del lavoro e alle aspirazioni degli studenti.

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