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Imprese del sud, buone notizie da Bruxelles

Decontribuzione per i rapporti di lavoro delle aziende del Mezzogiorno. Una nota del presidente della Camera di Commercio di lecce, Mario Vadrucci

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«Un buona notizia da Bruxelles rilancia le aspettative delle imprese del Mezzogiorno, e soprattutto dà fiato alle speranze di tanti giovani in cerca di lavoro o che già lavorano nelle aziende meridionali senza dover lasciare le loro terre», afferma Mario Vadrucci, presidente della Camera di Commercio di Lecce in una nota di commento alla decisione della Commissione europea di estendere l’esonero contributivo per i dipendenti delle aziende che operano nelle regioni del Sud Italia, compresa la Puglia,  che doveva scadere tra qualche giorno, per altri sei mesi, fino alla fine del 2024


Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci

«L’intelligente lavoro e le relazioni intessute dal Ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto», secondo il presidente della Camera del Commercio di Lecce,  «hanno prodotto un altro risultato importante, con la vice presidente  della Commissione Europea, Margrethe Vestager, che ha riconosciuto valide le motivazioni addotte dal ministro pugliese. Le nostre aziende, che si trovano ormai ogni giorno di più ad intrattenere rapporti di concorrenza nel mercato europeo ed internazionale, non possono privarsi di una misura che consente di ridurre il gap territoriale economico e di infrastrutture con le altre parti europee. Questi mesi di ulteriore decontribuzione permetteranno un po’ di respiro alle aziende del Mezzogiorno, comprese quelle salentine che scontano, in questo periodo, le difficoltà di un mercato diventato più asfittico. Inoltre si spera che nei prossimi sei mesi il Governo metta mano alle altre misure e agli incentivi con provvedimenti capaci di garantire alle imprese meridionali, anche con i fondi europei, quella spinta agli investimenti che la mano pubblica può sostenere nell’ambito delle iniziative che riguardano tutta l’economia del Paese e che le aziende attendono per continuare i loro programmi di sviluppo. Creare, attraverso questi incentivi, nuovi posti di lavoro, rappresenta l’altra faccia della medaglia di una crescita più continua e ordinata che, anche attraverso la messa a terra dei fondi del PNRR , si può  realizzare, dando, anche alle aziende pugliesi, la possibilità di partecipare al rilancio di tutta l’economia nazionale».


 


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“Lodevole spirito di sacrificio”: elogio per comandante della GdF salentino

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Il Comando Generale della Guardia di Finanza consegna un elogio al luogotenente cariche speciali originario di Castrignano del Capo Massimo Margarito, in carica a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia.

Il riconoscimento, consegnato in questi giorni a Roma dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con riferimento al periodo giugno2023- giugno2024, riporta queste motivazioni:

“COMANDANTE DI TENENZA, OPERAVA DIUTURNAMENTE CON LODEVOLE SPIRITO DI SACRIFICIO, CONTRIBUENDO A GARANTIRE LA TUTELA DELLA LEGALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA NELLA CIRCOSCRIZIONE DI COMPETENZA.

LA MERITORIA AZIONE DI COMANDO PERMETTEVA AL REPARTO DI CONSEGUIRE BRILLANTI RISULTATI OPERATIVI, SUSCITANDO L’UNANIME APPREZZAMENTO DELLE AUTORITÀ E DELLE SUPERIORI GERARCHIE, NONCHE L’AMMIRAZIONE DELLA CITTADINANZA”.

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Parte da Corigliano il TANGO-Circular

Progetto finanziato dal programma Erasmus+ per formare operatori agricoli e stakeholder, in tema di valorizzazione di ciò che è considerato “rifiuto” agricolo

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Si è svolto ieri pomeriggio (28 giugno) il primo appuntamento del ciclo di incontri partecipati di Tango-Circolar, progetto finanziato dal programma Erasmus+ con l’obiettivo di offrire una formazione specifica agli operatori agricoli e altri stakeholder, in tema di valorizzazione di ciò che è considerato “rifiuto” agricolo, puntando almiglioramento dei ricavi economici e della sostenibilità ambientale delle produzioni.

Cinque i Paesi europei coinvolti dal progetto, quindici i partner istituzionali, fra cui l’Unione delle Province Pugliesi, guidata dal presidente Stefano Minerva.

Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista de Il Nuovo Quotidiano di Puglia Giuseppe Martella, la sindaca di Corigliano d’Otranto, Dina Manti, che ha ringraziato il Presidente e tutta l’Unione delle Province per «il lavoro che si continua a fare sul territorio. Occasioni come quella di oggi ci consentono di costruire reti virtuose e di diffondere la cultura della partecipazione alle scelte. Così facendo, cittadini, associazioni, imprese e Amministrazioni locali possono veramente assumersi la responsabilità del cambiamento».

Dina Manti

Del resto, era stato proprio il presidente Minerva a evidenziare che «nonostante il quadro normativo di riferimento abbia visto negli ultimi anni una riduzione significativa delle risorse e delle competenze assegnate alle Province, non smettiamo di offrire il nostro contributo in termini di coordinamento e governance territoriale.

Tango-circular, grazie al lavoro della Direzione generale retta dal dott. Roberto Serra, è infatti l’ennesimo esempio di come le Province pugliesi sappiano cogliere la sfida del futuro, rimboccandosi le maniche e lavorando fianco a fianco con cittadini, enti, istituzioni, imprese ed associazioni di categoria».

Durante l’incontro, alla presenza di amministrazioni locali, esperti, associazioni di categoria e cittadini, è stato proprio il Direttore generale Serra a chiarire il motivo per cui l’UPI Puglia ha voluto fortemente essere parte di un progetto che vede insieme cinque Stati e quindici partner istituzionali di progetto: «L’Unione delle Province Pugliesi, tenendo fede al suo essere associazione degli Enti di Area Vasta, continua a dimostrare le proprie capacità di organizzazione e governance territoriale. Nel caso di specie, UPI si è fatta promotrice di un modello di disseminazione dei risultati progettuali di TANGO-Circular che non fosse unicamente basato su sistemi frontali, ma fondato sul concetto di partecipazione e coinvolgimento diretto degli stakeholders.

A quello di oggi, infatti, seguiranno altri appuntamenti lungo il territorio pugliese, facendo sì che l’innovazione del progetto sia compresa e praticata, poi, conseguentemente anche ai cicli formativi previsti in collaborazione con le associazioni di categoria».

 

Nel dettaglio, così come spiegato dal docente universitario e coordinatore di progetto Pietro Picuno, «TANGO-Circular nasce dalla consapevolezza che, se adeguatamente gestiti e inseriti in una corretta catena di valore, i rifiuti agricoli, organici e non, possono rivelarsi una nuova risorsa da valorizzare nel quadro di un approccio all’economia circolare, specialmente nelle aree rurali.

Tuttavia, sebbene l’agricoltore sia responsabile della gestione del fine vita dei sottoprodotti e dei rifiuti agricoli, non è in grado di farlo da solo. Pertanto, gli agricoltori, così come gli altri stakeholder coinvolti nella relativa catena di valore, meritano una formazione specifica, che attualmente non esiste in tutta Europa».

Da qui il cofinanziamento delle attività progettuali da parte dell’Unione Europea.

«Scopo di Tango-Circular è dunque contribuire allo sviluppo degli ecosistemi regionali tramite un modello di apprendimento basato sul lavoro, grazie ad un approccio a ‘Quadrupla Elica’ che coinvolge le Istituzioni pubbliche (Ministeri, Regioni, Enti Locali e Agenzie), enti preposti alla formazione professionale, stakeholder privati (associazioni di agricoltori, collezionisti/imprese di riciclaggio/associazioni) e società civile (ONG, associazione no-profit)» ha spiegato Picuno.

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INPS Casarano: “Un primo passo verso un auspicabile ritorno al passato”

Il comitato provinciale si riunisce in paese. Il commento del suo presidente: “Primo passo per ripotenziare la sede e cancellare gli errori fatti”

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Un’iniziativa dall’alto valore simbolico quella assunta dal Comitato Provinciale Inps di Lecce che ha scelto di svolgere la seduta di martedì 25 giugno scorso a Casarano. Ne parla il presidente del Comitato Provinciale INPS Lecce Massimo De Giorgi, nella seguente nota.

Un primo passo che punta a disegnare un percorso importante per l’intero Salento: far tornare la sede dell’Inps di Casarano ad essere una filiale provinciale, ovvero una sede dirigenziale con tutto ciò che questo importante upgrading comporta per i cittadini, in primis per le persone anziane e disabili che adesso sono costrette a spostarsi nella sede dell’Inps di Lecce per ottenere dei servizi che potrebbero essere tranquillamente erogati a Casarano, come per esempio la consegna dei verbali di invalidità civile (al momento ottenibile solo tramite spid). Con tutti gli evidenti disagi che ciò comporta…

La sede Inps di Casarano, infatti, risulta essere strategica per tutto il Salento dal momento che serve un bacino di 300mila abitanti sparsi in 35 comuni, con circa 34mila aziende e 37mila lavoratori autonomi.

Potenziare quella sede significa andare, cosa che sta avvenendo in molte città di Italia, in direzione contraria agli errori del passato, quando si è dato vita ad un inutile e controproducente depotenziamento trasformando, dal 2011, una articolata sede zonale dirigenziale in agenzia complessa e sottraendole dapprima gli ispettori di vigilanza poi, dal 2018, il Centro Medico Legale (attraverso una inutile smobilitazione), quindi Economato e Ragioneria, come anche il Coordinamento delle Agenzie di Tricase e Gallipoli, che territorialmente fanno parte di Casarano.

Un’organizzazione che va contro ogni logica dettata dall’estensione della provincia di Lecce e dalla storia socio-economica delle sue comunità che si estendono dal Nord Salento al Capo di Leuca.

Sin dal giorno del suo insediamento, ovvero dal 17 gennaio scorso, il Comitato Provinciale Inps ha espresso la necessità di potenziare la sede di Casarano come un obiettivo operativo.

La seduta del 25 giugno scorso va dunque proprio in quella direzione, una direzione necessaria per una duplice finalità: assecondare le richieste della rete produttiva del territorio e dei cittadini, soprattutto quelli più deboli, che chiedono di non doversi recare nel capoluogo per ottenere servizi che potrebbero essere resi a Casarano, vista l’alta professionalità degli operatori che meriterebbe azioni che andassero nella direzione dell’efficientamento delle prestazioni.

Siamo certi che un obiettivo così condiviso non potrà che raccogliere le consequenziali adesioni a tutti i livelli, dal momento che la qualità dei servizi resi ai cittadini è prodromica allo sviluppo del territorio a cui tutti tendiamo, ciascuno per le proprie competenze.

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