Lecce
L’Europa chiama gli artisti pugliesi
Il portale dell’arte contemporanea fra le due sponde del Mediterraneo

Venerdì 28 giugno, alle ore 18, si terrà, a Lecce, presso la sede dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo , in Via Libertini, 1 – Ex Conservatorio S. Anna, l’Information Event del progetto Adrion Art, nel corso del quale si insedierà il comitato scientifico del progetto.
Previsti gli interventi del Senatore Adriana Poli Bortone, Presidente dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo; Ruggero Martines, Responsabile scientifico del progetto “Adrion Art”; Antonio Cassiano, Università del Salento ;Luigi De Luca, vice presidente Apulia Film Commission; Claudio Delli Santi, Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Lecce; Nicola Elia, Dirigente Settore Cultura, Beni Culturali, Spettacolo, Turismo, Sport e Tempo Libero del Comune di Lecce e direttore del MUST – Museo Storico della Città di Lecce; Raffaele Gorgoni, Scrittore e Giornalista Rai; Carmelo Grasso, Presidente Teatro Pubblico Pugliese; Giuseppe Sylos Labini Direttore dell’Accademia di Belle Arti di Bari; Salvatore Grisafi, Responsabile della gestione del database Grila Communication.
Il progetto ADRION- ART ha come scopo il censimento di personalità e attività nel settore delle arti, tra Salento e Grecia per promuovere le loro creazioni e rafforzare la cooperazione tra due popoli che il mare da sempre unisce e per fornire una metodologia unica di espansione del mercato mediante l’utilizzo di tecnologie innovative.
La Public Benefits of Enterprise Culture, Environment, Youth and Athletics of the Municipality of Ioannina, e l’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo di Lecce sono gli ideatori del progetto, vi partecipano anche il Comune di Igoumenitsa, il Comune di Parga, l’Università Ionia, con sede a Corfù(Gr) .
Punto di partenza e fulcro di questo progetto sarà la creazione di un grande database, condiviso dai partner greci e italiani, per identificare, selezionare e valorizzare artisti locali contemporanei, attivi e/o operanti in particolare, nella regione della Grecia occidentale e del Sud Italia. Sarà costituita, in questo modo una banca dati multilinguistica e unica nel suo genere, strumento indispensabile per comporre una “mappa culturale” completa di tutte le arti per i territori di riferimento, e, insieme, collettore di esperienze artistiche diverse e molteplici, ma tutte accomunate dall’appartenenza alla cultura mediterranea. che possa selezionare alcune tra le più meritevoli opere inviate dagli artisti affinché divengano oggetto di una mostra che si terrà presso la sede dell’Agenzia, negli spazi dell’Ex Conservatorio Sant’Anna, in Via Libertini, 1, nel cuore del centro storico di Lecce, e del relativo catalogo finale. L’accesso e l’iscrizione al database sono assolutamente gratuiti dal sito www.agenziaeuromed.it .
AdrionArt è un è un progetto finanziato dal Programma di Cooperazione Trasfrontaliera Grecia-Italia 2007-2013, Co-finanziato dall’Unione Europea (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e da fondi nazionali di Grecia e Italia
Cronaca
Discoteca chiusa per 15 giorni dopo le risse
Presenti in numero doppio rispetto alla capienza consentita, avventori del locale soccorsi dai sanitari per malesseri legati all’abuso di sostanze alcoliche, un uomo ferito al volto da un fendente. Il provvedimento del Questore

La Polizia di Stato ha notificato al gestore di una sala da ballo di Lecce il provvedimento di sospensione della autorizzazione per lo svolgimento dell’attività emesso dal Questore della provincia di Lecce della durata di 15 giorni.
L’istruttoria, che ha portato all’accertamento ed alla successiva emissione della diffida, è stata condotta dalla Divisione Amministrativa e Sociale della Questura di Lecce e si è resa necessaria a seguito di accertamenti avviati dopo diverse segnalazioni di disordini presso la discoteca, frequentata spesso anche minorenni, oltre che segnalazioni per musica ad alto volume e schiamazzi degli avventori.
Nel corso degli accertamenti, è emerso che il numero dei presenti fosse il doppio della capienza consentita e che, in più occasioni, alcuni avventori del locale siano stati soccorsi dai sanitari per malesseri legati all’abuso di sostanze alcoliche.
Inoltre, presso la sala da ballo si sarebbero verificate diverse risse, sedate dagli addetti ai controlli, in particolare, in una circostanza, un avventore, rimasto coinvolto in una rissa, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine che, giunte sul posto, hanno identificato un uomo con una ferita da taglio al volto per un fendente.
La tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, nonché della incolumità personale rimane sempre per l’Autorità di PS l’obiettivo fondamentale che deve orientare ogni misura di carattere preventivo, quale è il provvedimento di sospensione delle attività che sono gestite senza cooperazione operosa da parte dei gestori.
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Cronaca
Cocaina negli slip, fermato 47enne
L’arresto è avvenuto nell’ambito di un’attività di controllo della polizia nel Capoluogo, in particolare nella zona di Castromediano e via Leuca

Personale della Squadra Mobile della Questura di Lecce ha tratto in arresto un uomo di 47 anni, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’arresto è avvenuto nell’ambito di un’attività di controllo nel Capoluogo, in particolare nella zona di Castromediano e via Leuca.
Durante un servizio di osservazione, gli agenti notavano un uomo dal fare sospetto uscire da un’abitazione in via Cantobelli e salire a bordo di un’autovettura condotta da un altro uomo. L’atteggiamento dei due ha insospettito ulteriormente gli operatori, che hanno deciso di procedere a un pedinamento e successivamente a un controllo del veicolo in via Francesco Camassa.
Durante il controllo, il passeggero ha consegnato spontaneamente un involucro contenente cocaina e una somma di denaro in contanti pari a 4.200 euro, in banconote di vario taglio.
Alla luce dei fatti e dei precedenti del fermato, gli agenti hanno dato vita a una perquisizione personale e domiciliare.
Nel corso della perquisizione personale, sono stati rinvenuti, occultati negli indumenti intimi, diversi involucri contenenti cocaina per un peso complessivo lordo di circa 44 grammi.
La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire ulteriori quantitativi di cocaina, per un totale quasi 100 grammi, sostanza da taglio per oltre 66 grammi, un bilancino elettronico intriso di polvere bianca e materiale per il confezionamento delle dosi.
Tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
L’arrestato, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce, è stato associato presso la locale casa circondariale in attesa di convalida dell’arresto.
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Attualità
10 Cose che Non Sapevi sulla Vita nei Piccoli Paesi Italiani
La vita nei piccoli paesi ruota attorno alla convivialità. La piazza locale è il cuore pulsante della società, viva di conversazioni, risate e cultura condivisa. È il luogo dove ci si ritrova per chiacchierare, giocare a carte, gustare un espresso e assaporare l’anima della comunità. Tradizioni come i pranzi condivisi, le sagre locali e le processioni religiose non sono semplici eventi, ma espressioni di identità e appartenenza profonda.

10 Cose che Non Sapevi sulla Vita nei Piccoli Paesi Italiani
1. La Comunità è Tutto
Entra in un bar di un piccolo paese italiano, e con ogni probabilità il barista conosce il drink preferito di tutti e la storia della loro famiglia. In queste comunità così strette, le persone si conoscono per nome non per dovere, ma per un autentico senso di connessione. I bambini crescono circondati da volti familiari e i vicini spesso sembrano più parenti che semplici conoscenti.
La vita nei piccoli paesi ruota attorno alla convivialità. La piazza locale è il cuore pulsante della società, viva di conversazioni, risate e cultura condivisa. È il luogo dove ci si ritrova per chiacchierare, giocare a carte, gustare un espresso e assaporare l’anima della comunità. Tradizioni come i pranzi condivisi, le sagre locali e le processioni religiose non sono semplici eventi, ma espressioni di identità e appartenenza profonda.
2. La Vita Lenta è uno Stile di Vita, non una Moda
Dimentica la frenesia e la disponibilità 24 ore su 24—se non ami crazy time, allora i piccoli paesi italiani fanno per te. Qui si vive in modo più lento e consapevole. La maggior parte dei negozi chiude nel pomeriggio per il “riposo”, un momento sacro per riposarsi, mangiare o passare del tempo con i propri cari. Non è pigrizia—è equilibrio. Le attività locali mettono la famiglia prima del profitto, e la vita segue il ritmo naturale della giornata.
I pasti non sono mai frettolosi, spesso iniziano con antipasti e si articolano in più portate. Non è raro che il pranzo duri ore, specialmente la domenica. Anche il tempo non si misura al minuto, ma in momenti significativi. Sentirai più spesso “arriviamo tra poco” che orari precisi di arrivo.
3. Le Tradizioni Culinarie sono Profondamente Regionali
Il fascino della cucina italiana sta nella sua incredibile varietà e nei piccoli paesi le ricette si custodiscono come tesori di famiglia. Ogni regione, paese e perfino villaggio ha i suoi piatti tipici e ricette tramandate da generazioni. Ciò che si mangia a cena in Valle d’Aosta può essere completamente sconosciuto in Calabria.
La cucina locale si basa su ingredienti freschi e di stagione, spesso coltivati nei propri orti. Molte famiglie continuano a fare la pasta, il pane e le salse a mano, come facevano i nonni. Le trattorie non hanno menù fissi, ma cucinano quello che è fresco quel giorno. Questi piatti brillano anche durante le feste locali dedicate ai tartufi, alle castagne o ai tortellini fatti a mano.
4. I Dialetti Sono Vivi e Vitali
In molti piccoli paesi italiani, sentirai lingue che suonano diverse dall’italiano standard. Questi dialetti locali non sono semplici slang, ma patrimoni linguistici ricchi, tramandati di generazione in generazione. Alcuni riflettono radici latine, altri incorporano elementi greci, francesi o arabi a testimonianza di antichi imperi e fusioni regionali.
Le nuove generazioni usano l’italiano standard a scuola e al lavoro, ma stanno anche riscoprendo i dialetti attraverso musica, teatro e orgoglio comunitario. Imparare qualche parola locale può aprirti le porte a conversazioni più profonde e a un’accoglienza più calorosa.
5. Le Feste Sono Grandi Eventi di Comunità
Non c’è niente come la stagione delle feste nei piccoli paesi italiani. Ogni paese ha almeno una festa all’anno, spesso in onore del santo patrono o di una specialità gastronomica locale. E non si tratta di semplici fiere di paese—mesi di preparazione, volontariato e tradizione si fondono in spettacoli di più giorni con cibo, musica, danza e fuochi d’artificio.
Le feste non sono solo momenti di svago. Sono appuntamenti sociali fondamentali, un ritorno a casa per chi se n’è andato, e un modo per preservare le tradizioni secolari. Le processioni religiose attraversano le strade in pietra e le piazze si riempiono di colori ed energia.
6. La Politica Locale è Personale
In un piccolo paese, la politica è una questione intima. È facile incrociare il sindaco al bar o durante le riunioni cittadine del giovedì sera. Le persone sono generalmente più coinvolte nelle questioni locali e le opinioni politiche si discutono con passione—spesso davanti a un espresso o un gelato.
Le riunioni pubbliche diventano occasioni per discutere proposte e condividere preoccupazioni. Con meno burocrazia, i cambiamenti avvengono più rapidamente—ma questa vicinanza significa anche che le relazioni personali influenzano fortemente le decisioni.
7. La Sostenibilità è Sempre Stata Presente
Prima che “biologico” o “zero sprechi” diventassero di moda, nei piccoli paesi italiani si viveva già così. La sostenibilità qui non è una tendenza, ma un’eredità. Molte famiglie coltivano ancora ortaggi, allevano piccoli animali e fanno la spesa al mercato settimanale. Il risultato? Meno imballaggi, cibo più fresco e un’impronta ecologica più leggera.
I rifiuti si riducono con abitudini consolidate: i barattoli si riutilizzano, gli avanzi diventano compost o cibo per animali, e i sacchetti di plastica sono quasi scomparsi. Questa è una sostenibilità nata dalla tradizione e dalla necessità, non dall’attivismo.
8. La Conservazione Storica è Parte della Vita Quotidiana
Nei piccoli paesi, la storia non è chiusa dietro una teca—è viva nella quotidianità. Le persone vivono in edifici secolari, spesso restaurati con materiali originali come pietra e legno. Chiese, fontane e lampioni risalgono a epoche lontane ma ancora profondamente rispettate.
Il restauro è spesso uno sforzo collettivo. Quando un campanile ha bisogno di riparazioni, è normale vedere coinvolti artigiani, cittadini e persino bambini. Anche le storie orali hanno un valore sacro—gli anziani raccontano la vita durante la guerra, le tradizioni del raccolto e amori di gioventù tramandati nel tempo.
9. I Giovani Stanno Tornando
Dopo decenni di migrazioni verso le grandi città, molti giovani italiani stanno tornando nei paesi d’origine, portando nuove idee, attività e vitalità. Il lavoro da remoto ha reso possibile vivere in zone rurali, con costi più bassi e legami sociali più forti.
Incentivi statali e fondi europei sostengono progetti di rilancio, dal turismo sostenibile alla conservazione del patrimonio, fino ai mestieri artigianali. Questo ritorno sta dando nuova vita ai borghi, unendo innovazione e tradizione.
10. L’Ospitalità è nel DNA della Cultura
Se hai mai sentito parlare dell’ospitalità italiana, nei piccoli paesi la sentirai moltiplicata per dieci. Gli ospiti vengono accolti con calore e generosità, spesso invitati per un caffè improvvisato o un pranzo casalingo memorabile. Qui, condividere cibo e storie è la massima espressione di affetto e accoglienza.
I locali adorano far scoprire ai visitatori i tesori nascosti del paese—che sia un sentiero panoramico, una cappella dimenticata o la gelateria più buona. Ma l’ospitalità non è solo gentilezza: è costruire connessioni vere, basate sul rispetto, la curiosità e l’apprezzamento reciproco.
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