Attualità
Laboratori d’analisi: “Danno e beffa”
Abaterusso: “Nel Salento dopo i tagli di questi anni, lunghe attese per i pazienti, sovraccarico di lavoro per i laboratori pubblici. Regione inadempiente da dieci anni, riorganizzi la rete dei laboratori d’analisi e punti su innovazione, qualità, risorse umane”.
Il consigliere regionale del Partito democratico, Ernesto Abaterusso si fa promotore di una interrogazione urgente al governatore della Puglia, Michele Emiliano, sul tema dei laboratori di analisi.
“Il sovraccarico di lavoro che stanno registrando i laboratori d’analisi pubblici”, sottolinea il consigliere di Patù, “sono l’effetto delle inadempienze del precedente governo regionale. Le centinaia di pazienti che giornalmente si affollano nei laboratori dell’ex Fazzi e nello stesso ospedale cittadinosono la faccia di una sanità che non vogliamo più vedere”.
Disservizi e disagi secondo Abaterusso “non sono più tollerabili, soprattutto quando si scaricano su persone anziane e malate. Ciò accade perché negli anni passati si è tagliato in modo scriteriato. I privilegi e gli sprechi resistono, si colpiscono i diritti dei più deboli”.
“Oggi”, accusa l’esponente del Pd, “c’è un ricorso eccessivo ai laboratori di analisi pubblici perché si sono tagliate le risorse ai laboratori privati. In tal modo si è fatto un doppio danno: ai pazienti che, laddove non ci sono ospedali o laboratori distrettuali, sono costretti a spostarsi in altri comuni, con grave disagio trattandosi soprattutto di persone avanti con gli anni. Ma un danno anche ai laboratori che, con il taglio delle risorse, sono stati costretti a licenziare decine di lavoratori, molti dei quali laureati. Tutto ciò non è giusto e, con l’arrivo delle sindromi influenzali, creerà nuovi disagi ai pazienti”.
“E ciò”, punta il dito l’ex deputato, “per colpa delle inadempienze della Regione Puglia che non ha mai messo mano alla riorganizzazione della rete dei laboratori. Eppure la legge 296/2006 (“di quasi 10 anni fa!”) delegava alle regioni il compito di deliberare “entro il 28 febbraio 2007, un piano di riorganizzazione della rete delle strutture pubbliche e private accreditate eroganti prestazioni specialistiche e di diagnostica di laboratorio, al fine dell’adeguamento degli standard organizzativi e di personale coerenti con i processi di incremento dell’efficienza resi possibili dal ricorso a metodiche automatizzate”. In Puglia, invece, siamo all’anno zero! Per questi motivi nell’interrogazione chiedo al presidente Emiliano quali iniziative intende assumere per intervenire con urgenza sui disservizi che si stanno registrando e soprattutto di insediare una commissione, aperta alle organizzazioni professionali dei laboratori di analisi, che in tempi rapidi avanzi alla commissione sanità e al governo regionale, una proposta di riorganizzazione della rete dei laboratori con l’obiettivo di fornire ai cittadini servizi di qualità”.
“È il momento di cambiare strada”, conclude Abaterusso, “bisogna partire dal diritto a curarsi delle persone, concentrare le risorse sulle strutture che investono in tecnologia e risorse umane, modernizzare il sistema”.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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