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Lecce

Lecce: al Cinema “don Bosco” la diretta della Carmen dalla Scala di Milano

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Sarà un classico come la “Carmen” di Georges Bizet ad inaugurare, come da tradizione nella serata del 7 dicembre, la stagione d’opera e balletto del Teatro alla Scala di Milano. In una nuova produzione del teatro milanese verrà messa in scena l’opéra-comique in quattro atti su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy, che venne rappresentata per la prima volta a Parigi il 3 marzo 1875. La bacchetta di Daniel Barenboim dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala e solisti del calibro di Jonas Kaufmann, Erwin Schrott, Anita Rachvelishvili, Adriana Damato. La regia e i costumi saranno curati da Emma Dante, le scene da Richard Peduzzi e le luci da Dominique Bruguière. Il maestro del coro sarà Bruno Casoni.


L’allestimento di Emma Dante, regista palermitana che nelle sue opere sceglie sempre temi e linguaggi forti, ha già suscitato molto interesse e curiosità, tanto da segnare il tutto esaurito in due giorni. La sua sarà una “Carmen” fuori dal comune, che avrà la forza dirompente della libertà, ma anche della leggerezza dell’ironia dell’opéra-comique. Il pubblico salentino amante della Lirica potrà assistere allo spettacolo attraverso la tecnologia satellitare ed il Circuito Microcinema, che  trasmetterà l’opera in diretta via satellite in 60 sale italiane, tra cui il CineTeatro don Bosco” di Lecce.

Il Cartellone OPERAlive, infatti, prevede per il 7 dicembre proprio la proiezione di “Carmen” in diretta via satellite dal Teatro alla Scala di Milano: l’alta fedeltà del suono e la sapiente regia di Rai Trade permetteranno di ascoltare e gustare l’opera in tutti i particolari. La diretta inizierà alle 17,30 con alcune interviste ai protagonisti e le immagini dal teatro; “Carmen” inizierà alle 18. Costo del biglietto 12,00 euro (10,00 il ridotto, riservato ad Ass. Amici della Lirica, over 60 e studenti del Conservatorio Tito Schipa). Nell’intervallo ci sarà una degustazione di vini della Cantina Apollonio ed un piccolo buffet offerto dal CineTeatro “don Bosco”. I biglietti per la Carmen sono già in vendita presso il botteghino del CineTeatro: per info, 0832/390557, www.dbdessai.it.


Andrano

Operazione antimafia, arresti a Sud Est

I carabinieri hanno arrestato 87 persone per associazione mafiosa, traffico di sostanze stupefacenti, detenzione di armi da fuoco e estorsioni. Smantellate piazze di spaccio a Racale, Tricase, Scorrano e Maglie. Raggiunti dal provvedimento oltre al boss Antonio Marco Penza, già condannato per 416bis, anche la cosiddetta leva emergente, Francesco Urso, operante sul territorio di Andrano e centri vicini

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A Lecce e ulteriori 22 centri della provincia, più di 470 carabinieri del Comando Provinciale, supportati dai rinforzi della Legione Puglia, nonché dai baschi rossi dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Puglia”, dai militari della Compagnia operativo di ordine pubblico e dalle unità specializzate API/SOS dell’11° Reggimento “Puglia” e del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno dato esecuzione a una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Lecce, su proposta della locale Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 87 persone su un totale di 112 indagati, di cui 56 da associare al carcere e 31 da sottoporre ai domiciliari.

L’ORGANIZZAZIONE CRIMINALE

Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo di associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e altri reati, fra cui ripetute estorsioni.

Tutti i reati sono aggravati dal metodo mafioso.

La vasta operazione antimafia, che ha visto anche la partecipazione del Nucleo Carabinieri Cinofili di Bari e degli elicotteristi del 6° Nucleo Elicotteri stanziato a Bari-Palese, ha toccato anche altre province del Nord Italia, dove sono stati rintracciati e arrestati alcuni destinatari del provvedimento che negli ultimi tempi avevano lasciato il Salento.

Altre venti persone già detenute, hanno invece ricevuto il provvedimento direttamente in carcere.

L’indagine, condotta dal 2020 al 2024 dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Lecce, è stata convenzionalmente denominata “Sud Est” perché gli elementi indiziari acquisiti hanno messo in evidenza l’esistenza nella provincia di Lecce di un’associazione per delinquere di tipo mafioso, capeggiata da un uomo già condannato per mafia e ora detenuto, a cui sono collegati ulteriori 2 gruppi criminali dediti al narcotraffico in tutto il territorio salentino, secondo intese definite all’interno dell’associazione a delinquere di tipo mafioso di base nella città di Lecce.

L’attività dei militari dell’Arma, condotta con metodi tradizionali sul campo come gli appostamenti, i pedinamenti, le ricognizioni e osservazioni aeree ed anche attraverso sofisticate indagini tecniche, hanno confermato come il traffico di droga continua a costituire il core-business della mafia leccese.

Tuttavia un significativo elemento di novità evidenziato dall’indagine è l’apertura a possibili “collaborazioni” fra gruppi criminali operanti in differenti zone del Salento, una sorta di joint venture criminale eletta a forma di profitto che abbraccia più sodalizi capeggiati da esponenti della criminalità organizzata, attorno alla quale ruotano il narcotraffico, le estorsioni per debiti di droga, l’autoriciclaggio e la violazione della disciplina sulle armi, tutti reati svolti anche in modo autonomo oltre che associato, originando un intreccio di affari illeciti lucrosi per tutte le associazioni, in un patto di collaborazione reciproca che assicurava guadagno e controllo del territorio.

La gravità indiziaria conseguita, allo stato, sul piano cautelare, riguarda indagati di elevato spessore criminale, fra cui spicca il detenuto Antonio Marco Penza, già condannato per 416bis, operante nella città barocca, nonché i suoi due principali referenti territoriali come Andrea Leo, anche lui già condannato per 416bis, (operante nei territori di Vernole, Melendugno e paesi vicini) e la cosiddetta leva emergente, Francesco Urso, operante sul territorio di Andrano e centri vicini.

Ciascuno di loro era al vertice delle organizzazioni egemoni nelle zone di rispettiva competenza.

Questi ultimi due sarebbero stati capaci di gestire un vero e proprio monopolio del traffico e dello spaccio di droga avvalendosi della loro appartenenza alla compagine mafiosa capeggiata dal Penza, utilizzando una fitta rete di collaboratori distribuiti nel capoluogo e nei vari paesi della provincia, che si ritiene abbiano avuto il compito di curare i rapporti con le altre realtà criminali presenti in tutto il Salento interessate al business della droga.

Al riguardo, dagli indizi emersi, ciascun gruppo criminale avrebbe una struttura organizzativa a carattere verticistico, connotata da vincoli gerarchici, stabili rapporti di frequentazione, grande capacità di rigenerarsi, interscambiabilità dei ruoli, disponibilità di armi e di basi logistiche.

Inoltre, le prolungate e articolate attività investigative hanno consentito di riscontrare l’attivismo di numerose piazze di spaccio ben strutturate e organizzate nella provincia di Lecce, come ad esempio quella sul territorio di Racale e dei paesi vicini, oppure quella di Tricase e ancora le piazze di spaccio nella zona di Scorrano e Maglie, che sarebbero tutte gestite da altri affiliati al gruppo Penza.

A tal proposito, nel provvedimento cautelare il Giudice ha contestato a 18 indagati l’appartenenza all’associazione mafiosa, specificando la forte carica di intimidazione dei gruppi criminali capeggiati da esponenti storici della mafia salentina come il già citato boss Antonio Marco Penza, tuttora in carcere, che forte di una storica leadership mafiosa sarebbe riuscito da dietro le sbarre a dare continuità al clan e nel contempo a incrementare il volume dei traffici di sostanze stupefacenti, garantendo così una completa egemonia sul territorio di Lecce e provincia, avvalendosi di suoi uomini di fiducia a piede libero, i cosiddetti bracci operativi dell’associazione, capaci all’occorrenza di mettere in atto azioni intimidatorie oppure ritorsive, per garantire il controllo sugli altri gruppi.

Per ultimo, c’è un capitolo dell’indagine che riguarda un tentato omicidio avvenuto a Lecce nel 2014, quando era sopravvissuto per miracolo ai colpi di un’arma da fuoco l’allora 46enne Massimo Caroppo, raggiunto dai proiettili al volto e al braccio sinistro, durante un agguato avvenuto in località San Ligorio, alle porte di Lecce, episodio rimasto un cold case per oltre dieci anni.

I carabinieri sono riusciti a svelare il nome dei presunti responsabili di quell’agguato, riscontrando anche le parole di alcuni collaboratori di giustizia che avevano reso alcune dichiarazioni riguardo quell’imboscata, scaturita dai contrasti fra esponenti di clan rivali per interessi legati ai traffici di droga.

LE DICHIARAZIONI DEL COLONNELLO DONATO D’AMATO, COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI

I CAPI DI IMPUTAZIONE

Agli indagati vengono contestati 127 capi di imputazione, segnatamente: associazione mafiosa (a carico di 18 indagati); tre associazioni finalizzate al traffico di stupefacenti (quella operante su Lecce contestata a 24 indagati, la seconda operante su Andrano a carico di 30 indagati, la terza operante su a Vernole-Melendugno a carico di 12 indagati); 319 delitti in tema di stupefacenti;

sette delitti estorsivi; 12 in materia di armi; 16 delitti vari (fra i quali tentato omicidio, reati contro la persona e contro il patrimonio).

Nel corso dell’attività investigativa sono stati eseguiti 25 arresti in flagranza per reati di droga portati a termine dai carabinieri nel corso dell’indagine, con il sequestro di quasi 40 chilogrammi di stupefacenti fra cocaina, hashish, eroina e marijuana, nonché diversi sequestri di armi a disposizione degli affiliati, fra cui pistole, fucili a pompa e relativo munizionamento.

Sono in corso altri sequestri preventivi finalizzati alla confisca per equivalente, a carico di alcuni indagati che hanno accumulato con il narcotraffico ingenti quantità di denaro tra beni immobili (terreni e fabbricati), autovetture e rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa un milione settecentomila euro.

Fra i beni sequestrati c’è anche il compendio aziendale di una rinomata pizzeria che si trova in centro a Lecce, gestita da una società di cui fa parte uno dei principali indagati.

TUTTI GLI ARRESTATI

Ecco i nomi di coloro che sono finiti in carcere: Francesco Urso, 37 anni, Massimo Accogli, 51 anni e Alfonso Accoto, 58 anni, Salvatore Accoto, 55 anni, tutti e 4 di Andrano; Cirino Accoto, 51 anni di Poggiardo; Manuele Capirola, 41 anni di Castrì di Lecce; Raffaele Capoccia, 36 anni di Lecce; Fabio Capone, 58 anni di Lizzanello; Damiano Lorenzo Carlà, 32 anni di San Cesario di Lecce; Carlo Coviello, 47 anni di Trepuzzi; Andrea D’Alba, 23 anni di Borgagne; Donato D’Amico, 44 anni di Tricase; Oliviero De Nuzzo, 49 anni di Ortelle; Maurizio De Pascali, 45 anni di Andrano; Nicola Eder Di Nunzio, 42 anni di Maglie; Giampiero Dora, 46 anni di DisoAntonio Elia, 34 anni di Andrano; Nadir Frisullo, 31enne di Tricase; Michele Fuso, 26 anni di Melendugno; Santo Gagliardi, 59 anni di LecceEmanuele Gammariello, 31enne di ArnesanoDavide Gigliola, 31 anni di Andrano; Andrea Gubello, 42 anni di Monteroni di Lecce; Gennaro Hajdari, 41enne di Lecce; Giorgio Hameti, 32 anni di Scorrano; Oronzo Indraccolo, 36 anni di Lecce; Micheal Ingrosso, 35 anni di LizzanelloAndrea Leo, 53 anni di VernoleMattia Leo, 22 anni di Vernole; Antonio Leto, 34enne di Melendugno; Stefano Leucci, 35 anni di Poggiardo; Davide Marra, 24enne di Spongano; Ivan Martella, 49 anni, di Andrano; Fabio Marzano, 55enne di Lecce; Silvano Massafra, 37 anni di Andrano; Graziano Melis, 35enne di Castrì di Lecce; Federico Melissano, 27 anni di Andrano; Cosimo Miggiano, 43 anni di Muro Leccese; Marco Minonne, 47enne di Andrano; Giuliano Montagna, 47 anni di Maglie; Pierluigi Musarò, 47enne di Andrano; Diego Negro, 43 anni di Poggiardo; Andrea Panico, 47enne di Andrano; Marco Antonio Penza, 41 anni di Lecce; Salvatore Perrone, 58enne di Trepuzzi; Andrea Podo, 47 anni di Monteroni di Lecce; Andrea Podo, 29enne di Lecce; Giacomo Russo, 25 anni di Scorrano; Paolo Raffaele Stefanelli, 50 anni di Andrano; Cristian Stella, 29enne di LecceGianluca Stella, 35enne di Lecce; Emiliano Sulka, 31 anni di Lizzanello; Oronzo Taurino, 28enne di San Donato di Lecce; Maurizio Toma, 49 anni di Scorrano; Cristian Urso, 46 anni di Andrano; Vito Paolo Vacca, 30 anni di Racale; Micheal Veri, 26enne di Melendugno.

Agli arresti domiciliari invece: Paolo Accoto, 45enne di Andrano; Tania Benincasa, 51enne di Lecce; Pierluigi Lorenzo Calogiuri, 22enne di Lizzanello; Giulia Caraccio, 34enne di Tricase; Simone Caracuta, 26enne di Martano; Alessandro Casciaro, 27 anni di Andrano; Ippazio Casciaro, 32enne di Andrano; Lorenzo Cisternino, 22enne di Melendugno; Marco Colona, 33enne di Ruffano; Roberto Corpus, 59enne di Lecce;  Antonio De Iaco, 41enne di Sanarica; Federico Elia, 21enne di Melendugno; Marco Franchini, 50enne di Lecce; Corrado Geusa, 55enne di Tricase; Roberto Ingrosso, 41enne di Galatina; Federico Letizia, 36enne di Caprarica di Lecce; Gabriel Longo, 22enne di Melendugno; Ippazio Manno, 28enne di Tiggiano; Alessandro Marra 62enne di Tricase; Marco Martinese, 45 anni di Specchia; Federico Mazzotta, 23enne di San Cesario di Lecce; Lucio Minonne, 54enne di Andrano; Daniele Morciano, 36enne di Tricase; Luigi Nicolì, 36enne di Tricase; Andrea Piri, 40enne di Poggiardo; Damiano Antonio Piri, 66enne di Poggiardo; Alessandro Santoro, 24enne di Melendugno; Carlo Saracino, 40enne di Borgagne; Mario Sciurti, 39enne di Andrano; Gioele Striani, 23enne di Melendugno; Angelo Terrizzi, 45enne residente in Lombardia ma domiciliato a Poggiardo.

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Cronaca

Operazione antimafia in corso, 80 arresti

Impegnati 470 carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il
supporto di unità specializzate

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È in corso, dall’alba di oggi, una vasta operazione antimafia condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce in tutta la Provincia e altre località della Puglia e del Territorio Nazionale.

Interessati soprattutto l’hinterland leccese e la fascia Sud-Est della provincia, passando da Maglie e Scorrano fino a toccare Andrano e Tricase.

I militari dell’Arma stanno eseguendo provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione, porto illegale di armi da sparo con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e altri reati contro la persona e il patrimonio.

L’operazione coinvolge più di 470 militari del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto di unità specializzate, tra cui militari della Compagnia di intervento operativo e delle squadre antiterrorismo dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”, del Nucleo Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Puglia”, del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, nonché rinforzi giunti da altri comandi della Puglia.

CLICCA QUI PER CONOSCERE TUTTI I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE E I NOMI DEGLI ARRESTATI

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Attualità

Lavoro: 178 annunci distribuiti in provincia per un totale di 706 nuove posizioni

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

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Si cercano 25 addetti alle informazioni telefoniche per un call center di Matino: la selezione avverrà durante un Recruiting day in programma presso il Centro per l’impiego di Casarano, in via San Giuseppe 14, dalle 14:30 alle 16:30, giovedì 30 gennaio 2025.

I candidati interessati dovranno avere spiccate doti di vendita ed essere in possesso del diploma di istruzione secondaria. Si richiede, preferibilmente, esperienza pregressa nel settore.

Le risorse verranno inquadrate con contratto di somministrazione part time. Retribuzione come da CCNL di riferimento. Per candidarsi, è possibile rispondere all’offerta 851/2024 pubblicata su Lavoro Per Te. In alternativa, bisogna compilare il modulo scaricabile dal link https://drive.google.com/file/d/1QstfxH98LmSCuyPsnI9wDaV9uQoR15-5/view?usp=share_link – indicando obbligatoriamente il Codice offerta 851/2024 – e inviarlo all’indirizzo di posta elettronica ido.casarano@arpal.regione.puglia.i.

Intanto, il 3° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce racchiude 178 annunci di lavoro distribuiti in tutta la provincia per un totale di 706 nuove posizioni aperte in diversi settori.

Il comparto turistico resta quello con maggiore opportunità perché le aziende sono già all’opera per selezionare il personale per la stagione primaverile ed estiva: sono 334 i posti di lavoro disponibili, concentrati prevalentemente lungo la costa ionica e nell’entroterra.

Segue il settore edile, con la richiesta di 67 lavoratori cercati, tra cui operai, elettricisti, carpentieri, manovali e idraulici. Il settore socio-sanitario registra cinque annunci per 15 lavoratori, il comparto delle telecomunicazioni cerca 56 figure da assumere. Segue il settore amministrativo e informatico con 52 figure da selezionare.

Negli altri settori, 55 sono le figure professionali ricercate nel settore pedagogico e 21 nel settore commerciale. Nel comparto agricoltura e ambiente si ricercano 10 risorse, nel TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) ci sono tre opportunità lavorative mentre si ricercano tre lavoratori nel settore della lavorazione del legno. Nel settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 20 lavoratori, il settore bellezza e benessere offre cinque posizioni aperte, mentre per l’industria metalmeccanica sono richieste 56 figure.

Diverse le opportunità lavorative anche per i beneficiari della Legge 68/99. E’ presente una posizione aperta per persone con disabilità e quattro posizioni per iscritti nelle altre categorie protette. La sezione tirocini, invece, offre sei opportunità. Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego. Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

E’ scaricabile al seguente link: 

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