Lecce
Lecce: mostra di archeologia al “Musa”
Sarà inaugurata sabato 3 dicembre, alle 17,30, la nuova mostra allestita nel Museo storico-archeologico dell’Università del Salento, il “MUSA” (Complesso Studium
Sarà inaugurata sabato 3 dicembre, alle 17,30, la nuova mostra allestita nel Museo storico-archeologico dell’Università del Salento, il “MUSA” (Complesso Studium 2000, via di Valesio – Lecce). Si tratta della mostra archeologica “Artigiani dell’osso avorio e palco. Ornamenti, utensili e giochi dalla Preistoria al Medioevo”, visitabile fino al 3 febbraio 2012. Saluti di: Domenico Laforgia, Rettore dell’Università del Salento; Antonio Castorani, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia; Regina Poso, Preside della Facoltà di Beni culturali – Università del Salento; Antonio De Siena, Soprintendente archeologo per i Beni archeologici della Puglia; Simona Manca, vicepresidente della Provincia di Lecce. Interventi di: Mario Lombardo, Direttore del MUSA e responsabile di progetto; Jacopo De Grossi Mazzorin, curatore della mostra. Coordina Grazia Maria Signore, responsabile tecnico-scientifico del MUSA. Dalle 18.30 alle 21 si potrà visitare la mostra.
La mostra
La mostra, curata da Jacopo De Grossi Mazzorin, affronta il tema della lavorazione dell’osso, avorio e palco in antico, servendosi di un apparato esplicativo costituito da oltre 60 oggetti, provenienti – per la maggior parte – dalle ricerche condotte nel Salento dagli archeologi dell’Ateneo leccese. L’esposizione è organizzata dal MUSA, con la collaborazione della Soprintendenza Archeologica della Puglia, nell’ambito del progetto “Dal Salento all’Oriente mediterraneo. Recenti ricerche di storia antica ed archeologia dell’Università del Salento”, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia. Fin dalla Preistoria gli animali hanno avuto un ruolo fondamentale nella vita delle popolazioni umane, fornendo parte degli alimenti (carne, grasso, latte, uova, eccetera), mentre pellicce, pelli e lana sono state e sono utilizzate ancora oggi per vestirsi e proteggersi dalle intemperie. L’osso, specialmente dei mammiferi domestici (come il bue, il maiale, la capra o la pecora), e il palco di cervo hanno costituito un’importante fonte di materia prima per fabbricare strumenti di uso quotidiano. È proprio quest’ultimo aspetto che viene presentato nella mostra, che ha l’intento di presentare al pubblico gli interessanti oggetti, realizzati con materie dure di origine animale (osso, palco e avorio), rinvenuti negli scavi effettuati nel territorio salentino e pertinenti a vari ambiti della vita dell’uomo (da quello della cura della persona a quello del lavoro e della guerra, da quello magico, religioso a quello dello svago). Nella mostra sono illustrate anche le tecniche di lavorazione di questi materiali, utilizzate dalla Preistoria fino ai giorni nostri.
L’allestimento
La mostra si apre con una presentazione delle materie dure di origine animale e delle loro tecniche di lavorazione. L’illustrazione su un grande telo di una bottega di età medievale, assieme al modellino dell’artigiano che lavora l’osso, ripropongono verosimilmente il luogo e le azioni che hanno dato vita agli oggetti. Successivamente il percorso presenta i manufatti per ambiti funzionali di riferimento, approfondendo anche gli aspetti cronologici dalla Preistoria al Medioevo. La prima sezione è dedicata agli strumenti utilizzati per le attività produttive e per la guerra. Quindi si mostrano oggetti adoperati per attività educative e ludiche. Segue l’esposizione dei manufatti destinati all’ornamento della persona e all’abbigliamento. Chiude il percorso di visita la sezione sugli oggetti magici e religiosi.
Luogo e modalità di visita
La mostra è allestita presso il MUSA, Museo Storico-Archeologico dell’Università del Salento, che ha sede a Lecce in via di Valesio, all’interno del complesso “Studium 2000”. Inaugurato nel 2007, il Museo universitario espone nelle sue cinque sale, avvalendosi delle più innovative tecnologie di comunicazione, reperti archeologici ma soprattutto ricostruzioni di contesti antichi (calchi, plastici, video) frutto delle ricerche condotte nel Salento e nel Mediterraneo dall’Università del Salento. Sito web: www.musa.unisalento.it.
La mostra è visitabile dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13.30, e il martedì e giovedì anche dalle ore 15 alle ore 17.30. L’ingresso è gratuito. Per informazioni e per prenotare visite guidate è possibile telefonare al numero 0832/294253 o scrivere a infomusa@unisalento.it. Il catalogo della mostra è pubblicato da UniSalentoPress.
Appuntamenti
Voci di Donne a Sud alla radio
Storie di libertà e coraggio di donne forti. Format scritto e ideato dall’autrice Francesca Maruccia, con le voci delle attrici Liliana Putino e Valentina Piccolo

Sbarcano in radio le storie al femminile, protagoniste della rassegna “Voci di donne a Sud”.
Quattro le puntate del radiodramma che andrà in onda sulle frequenze di MondoRadio Tutti Frutti in prima serata alle ore 21, da martedì 4 a venerdì 7 marzo e poi in replica – alla stessa ora – dall’11 al 14 marzo.
L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale Insolite Menti e promossa dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’avviso pubblico “Futura. La Puglia per la parità – seconda edizione”.
Il format, scritto e ideato dall’autrice Francesca Maruccia, ha le voci delle attrici Liliana Putino e Valentina Piccolo.
Le puntate ripercorrono con un taglio narrativo e poetico le storie della giovane Anna Lucia Rizzello, di Taurisano, che ha ereditato dalla nonna l’antica arte salentina della tessitura a telaio; e di Isa Palumbo Serafini, di Noha (Galatina), coraggiosa e rivoluzionaria tabacchina che, nel settembre del 1944, fu l’anima di un grande sciopero che vide scendere in piazza a Lecce migliaia di donne pronte a lottare, dopo secoli di silenzio, per i propri diritti.
Storie di libertà e coraggio, di donne forti che sanno andare controcorrente e immaginare una vita diversa, oltre l’orizzonte – per certi versi ristretto – della provincia.
Dopo i passaggi in radio, le puntate del format resteranno online e si potranno ascoltare come podcast sul sito di Mondoradio.
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Cronaca
Giornalismo in lutto, è morto Toti Gentile
Giornalista sportivo di lungo corso, è stato il primo addetto stampa dell’Università di Lecce, ai tempi del rettore Donato Valli

Mondo del giornalismo in lutto.
Si è spento Toti Gentile, figura storica del giornalismo salentino.
Aveva 78 anni. Era malato da tempo, lascia tre figlie, Serena, Annalisa e Sara.
Giornalista sportivo di lungo corso, è stato il primo addetto stampa dell’Università di Lecce, ai tempi del rettore Donato Valli.
È stato corrispondente per la Gazzetta dello Sport, La Stampa e il Resto del Carlino e poi per la Gazzetta del Mezzogiorno.
Era tra coloro che promossero la nascita del Quotidiano.
I funerali ii sono tenuti questo pomeriggio, a Lecce, presso la chiesa di Santa Lucia.
Appuntamenti
Giornata mondiale dell’obesità
Consulti gratuiti per intraprendere un percorso di salute e prevenzione del rischio cardiometabolico offerti dall’Obesity Center GVM

In occasione della Giornata mondiale dell’obesità del 4 marzo, l’ospedale Santa Maria e Città di Lecce Hospital propongono colloqui gratuiti per una prima valutazione delle abitudini nutrizionali, nell’ottica di intraprendere un percorso di salute e prevenzione del rischio cardiometabolico.
I consulti gratuiti si rivolgono a persone in sovrappeso e obese che hanno visto fallire in passato tentativi di dimagrimento.
Non si tratta solamente di estetica, ma di una condizione che può portare a comorbidità: l’obesità e il sovrappeso, infatti, si associano spesso a patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e problematiche dell’apparato muscolo-scheletrico.
Basti pensare che dagli anni ’90 a oggi il numero di bambini e adolescenti obesi è quadruplicato e oggigiorno 4 adulti su 10 sono in sovrappeso o obesi.
In particolare, in Italia il 49% è in sovrappeso e il 17,3% è obeso.
L’obesità è riconosciuta come patologia cronica sociale e invalidante che, considerati i numeri in crescita nel mondo occidentale, rischia di diventare un fenomeno pandemico.
La campagna FIPC indica come elemento per valutare il rischio cardiometabolico la misurazione della circonferenza vita: questo dato permette di individuare l’accumulo di grasso addominale viscerale.
La riduzione, anche di pochi centimetri, della circonferenza vita – quando questa è oltre misura, attraverso un corretto stile di vita e regimi alimentari bilanciati – consente di ridurre il rischio di insorgenza di patologie cardiache e metaboliche.
Gli specialisti dei team multidisciplinari degli Obesity Center GVM potranno approfondire le prospettive e i percorsi terapeutici disponibili, creati su misura sulle necessità del paziente.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del sostegno del Gruppo alla Campagna Nazionale Prevenzione dell’Obesità e del Rischio Cardiometabolico “Per un cuore sano, conta ogni centimetro”, promossa dalla Fondazione Italiana per il Cuore (FIPC) con il patrocinio del Ministero della Salute, con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione e ridisegnare la prevenzione delle patologie cardiometaboliche derivanti dall’eccesso ponderale.
In Puglia aderiscono all’iniziativa l’Ospedale Santa Maria di Bari e Città di Lecce Hospital, strutture di GVM Care & Research accreditata con il SSN.
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