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Attualità

Luce e Gas: come risparmiare seguendo i consigli giusti

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“Come mai abbiamo speso così tanto?” “Perché la bolletta è più alta rispetto ai mesi scorsi?


Sono queste le domande che ci facciamo quando si parla di consumi di luce e del gas metano, domande che puntualmente non trovano mai una risposta precisa. Con l’arrivo della crisi energetica, però, è veramente giunto il momento di scovare le soluzioni ideali per non farsi travolgere da costi esagerati, senza dover necessariamente rinunciare al sollievo che solo una casa con il clima giusto può regalarci.


A questo proposito, ci sono una serie di cose che possiamo fare, dal valutare e scegliere con cura le migliori offerte gas e luce, al seguire dei consigli, come quelli elaborati da Segugio.it, che ora illustreremo. Andiamo con ordine e partiamo proprio da un po’ di suggerimenti da adottare durante l’estate ormai imminente.


Condizionatore: come consumare meno


La prima cosa da fare per contrastare il caldo senza avere consumi eccessivi è impostare la temperatura corretta: è opportuno fissarla ad un livello di circa 7-8° C più basso rispetto alla temperatura esterna. Scendere al di sotto, infatti, comporterebbe un aumento molto forte dei consumi. È poi fondamentale evitare di tenere sempre acceso il condizionatore. Per rinfrescare la casa potremmo usare un ventilatore da soffitto, che consente di risparmiare un bel po’ e risulta ideale se combinato ad altri dispositivi di raffreddamento. Anche sfruttare la funzione del condizionatore che permette di deumidificare l’aria può essere molto utile per far sì che non ci sia afa, così come tenere chiusi gli infissi in modo da non disperdere l’aria fredda.


Va senza dire che una buona manutenzione del dispositivo è sempre opportuna, così come avere filtri sempre puliti che vanno anche a migliorare la qualità dell’aria. Non da ultimo, ricordiamo di scegliere un condizionatore ad alta efficienza, dotato di tecnologia inverter, che ridurrà decisamente i consumi.


Riscaldamento: come risparmiare


Dopo aver visto cosa fare durante i mesi caldi, passiamo a come ridurre i consumi in autunno e inverno, quando ci troviamo alle prese con i riscaldamenti. Anche in questo caso il primo elemento da tenere in considerazione è la temperatura in casa, che non dovrà mai superare i 20° C. Ogni grado in più, infatti, comporta un incremento della spesa del 5-7%.

Ricordiamo di scegliere, come per il condizionatore, una caldaia efficiente, effettuando controlli periodici. Un dispositivo che funziona bene ci permette di risparmiare fino al 30%. Lasciamo libero il calore di circolare eliminando ogni tipo di ostacolo dai radiatori. Possiamo installare dei pannelli isolanti fra muro e termosifone, per aumentarne l’efficienza. Le valvole termostatiche, poi, possono fare la differenza: queste ci permettono, infatti, di mantenere una temperatura costante e di regolare, in autonomia, l’intensità dei riscaldamenti, riducendola magari negli ambienti meno frequentati della casa.


E infine, ricordiamo sempre di evitare le fuoriuscite di aria verso l’esterno scegliendo infissi di qualità e non aprendo le finestre quando i riscaldamenti sono in funzione.


Risparmiare gas e luce: scelte a confronto


Oltre a tutti i suggerimenti appena citati, è bene ricordare che i consumi dipendono molto dalle nostre abitudini, dal posto in cui si vive, e soprattutto dalla scelta dei servizi migliori. Osservando i dati relativi alla città di Lecce, per esempio, possiamo meglio renderci conto di come stanno le cose.


I dati dimostrano che il Consumo Medio Annuo Luce (kWh) è di 2.740 con una spesa media annua luce sul mercato tutelato di 506 € e una spesa media annua sul mercato libero di 488€. Il consumo medio annuo di gas (Smc) è invece di 844, con una spesa media annua nel mercato tutelato di 721€ e di 655€ nel mercato libero.


Il risparmio complessivo luce e gas nel mercato libero si attesta quindi sugli 84€: ecco perché confrontare le offerte del mercato libero è al momento una mossa vincente.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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