Attualità
Migrants du Monde
Donne e culture diverse insieme per preservare le tradizioni e abbattere le barriere. Presentato il progetto della Fondation Orient/Occident per la formazione di nuove artigiane del ricamo e del cucito
L’integrazione tra culture differenti comincia dalle donne, in tutte le società deputate a preservare la tradizione e a costruire “ponti” con l’altro. Presentato a Palazzo Turrisi Palumbo alla presenza del sindaco Carlo Salvemini, con una sfilata di giovanissime modelle di diversi Paesi, “Migrants du Monde”, progetto finanziato dalla Regione e ideato dalla Cooperativa Sociale Oriente-Occidente Onlus grazie ad un accordo con il Comune di Lecce.
“Migrants du Monde”, emanazione della Fondation Orient-Occident, prevede infatti la realizzazione di un laboratorio di durata annuale, insediato al primo piano di Palazzo Turrisi-Palumbo, che metterà insieme sei donne lavoratrici – tre migranti e tre residenti nel comune di Lecce – in un progetto di valorizzazione di attività tradizionali che accomunano le culture locali: il ricamo e il cucito.
Le donne migranti, selezionate in partenariato con ARCI e provenienti da Iraq, Afghanistan e Mali, verranno formate per sei mesi – a totale carico di ARCI – per poi essere impiegate in una seconda fase di produzione di ricami e sartoria in collaborazione con tre salentine con esperienza di settore, per reperire le quali è stato pubblicato un bando nel mese di agosto; il prossimo 28 gennaio si insedierà la commissione che le selezionerà, composta, oltre che dalla presidente della Cooperativa Yasmina Antonia Filali, anche dall’assessore alle Pari opportunità e ai Diritti civili Silvia Miglietta e dalla direttrice artistica dell’atelier, la stilista designer Bruna Pizzichini. Entro il mese di gennaio l’avvio del laboratorio.
Migrants du Monde ha dunque come obiettivo l’attivazione di un business innovativo ad alto impatto sociale, capace di coniugare la valorizzazione del patrimonio artigianale e artistico del ricamo e del cucito sia salentino che di altre culture del mondo, favorendo l’integrazione sociale tra donne migranti e ricamatrici locali, che collaboreranno alla realizzazione di capi culturalmente e stilisticamente unici; una buona pratica che trae origine dall’esperienza maturata in Marocco dalla Fondation Orient-Occident con l’avvio della sartoria sociale “Migrants du Monde”, quale risultato di un lungo processo di capitalizzazione delle sperimentazioni acquisite in vari ambiti di competenza: advocacy e tutela dei diritti umani, formazione, inserimento socio-professionale, intercultura e valorizzazione delle tradizioni artigiane e culturali.
Fondata nel 1994 da Yasmina Antonia Filali, attuale presidente e CEO, la Fondation Orient- Occident è ONG marocchina riconosciuta di utilità pubblica. Concepita come ponte tra le due sponde del Mediterraneo, la sua missione è quella di affrontare le difficoltà dei giovani provenienti da quartieri svantaggiati, creando strutture di formazione socio-educative e professionali in tutto il Marocco.
Oggi presente a Rabat, Oujda, Casablanca, Larache, Safi, Youssoufia e Khouribga, la fondazione ha sviluppato un approccio originale Sud/Sud alla migrazione, ed è inoltre impegnata nella protezione della diversità e nella valorizzazione di tutte le culture attraverso l’organizzazione di progetti e attività quali il Festival Rabat-Africa (organizzato annualmente a Rabat) e l’atelier multietnico di ricamo e cucito Migrants du Monde (sempre a Rabat).
“Mi chiamo Antonia quando sono in Europa, perché avevo una nonna pugliese e una madre francese, ma mio padre era marocchino e per questo, quando sono in Marocco, sono Yasmina”, ha spiegato Yasmina Antonia Filali raccontando le difficoltà di conciliazione di due identità anagrafiche coesistenti e l’attività della sua fondazione, impegnata soprattutto nel sostegno alle donne marocchine in difficoltà, ma oggi anche in progetti di integrazione come Migrants du Monde, “perché, come diceva Antoine de Saint-Exupéry, sono convinta che persone di culture diverse possano essere tenute assieme da un progetto comune economicamente rilevante: solo così si rafforza la coesione sociale”.
“L’amministrazione comunale di Lecce ha fortemente voluto sostenere questo progetto che viaggia nel mondo”, il commento dell’assessore all’Innovazione sociale e alla Valorizzazione del patrimonio pubblico Rita Miglietta, “e questo laboratorio realizzato nel centro storico di Lecce rende ancor più efficace la nostra nuova visione delle nostre tradizioni”.
La Fondation Orient-Occident si è aggiudicata premi internazionali quali:
- 2008: il Premio per i Diritti Umani da parte della Repubblica Francese;
- 2013: il Premio Euro-mediterraneo per il dialogo tra le culture;
- 2014: il Premio per la Performance Interculturale dell’Ambasciata d’Austria;
- 2016: il premio per “l’Imprenditoria Sociale dell’anno 2016”, conferito nel 2016 dalla prestigiosa Fondazione Schwab, in collaborazione con il Forum Economico Mondiale di Davos, a Yasmina Antonia FIlali:
- 2017: Yasmina Filali vince il premio Elissa-Didon nel quadro della rete Med21, in collaborazione con la Fondation Tyr e il Prix Didon d’or di Tunisia.
Migrants du Monde, marchio del laboratorio di ricamo e di cucito istituito nel 2010 presso la Fondation Orient-Occident di Rabat, rappresenta una delle principali attività della fondazione. L’atelier, attualmente sotto la supervisione della stilista parigina Isabelle Camard e di recente supportato dalla stilista-designer Italiana Bruna Pizzichini, nuovo direttore artistico del progetto, rispecchia la vocazione principale della fondazione: essere espressione tangibile del métissage culturale, la sintesi di conoscenze ed esperienze diverse, ma soprattutto realizzare progetti sociali.
Infatti, se da una parte la Fondation Orient-Occident garantisce alle donne marocchine, migranti e rifugiate l’opportunità di valorizzare il proprio patrimonio culturale, dall’altra le aiuta anche a diventare indipendenti e a preservare la loro dignità, altrimenti minacciata dalla dura esperienza di dislocazione dovuta alla migrazione forzata.
L’Atelier si avvale di punti vendita in diverse altre città del Marocco, ma nel 2017 ne è stato inaugurato uno nuovo in Italia: a Lecce, presso la Fiermontina Urban Resort, dove si possono acquistare capi unici ed originali, ma allo stesso tempo ispirati alla tradizione, perché ogni capo si fa portatore di antiche conoscenze custodite nel tempo e nelle generazioni, nonché di colori e motivi provenienti dai molti Paesi dell’Africa e del Medio Oriente.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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