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Attualità

Pagliaro: “Aeroporto del Salento penalizzato, intervenga Emiliano”

Ma veniamo ad oggi, 21 agosto. Sbilanciamento ancor più marcato: 16 partenze in tutto dall’Aeroporto del Salento, con sole 6 destinazioni nazionali e 2 estere, a fronte dei 39 voli in partenza da Bari, di cui 12 per destinazioni nazionali e 21 estere. ..

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Ci risiamo. Ryanair ha deciso, ancora una volta, di favorire l’Aeroporto di Bari con otto nuove tratte low cost, relegando l’Aeroporto del Salento a un ruolo marginale con due sole nuove rotte.


Una scelta insensata e l’ennesimo torto al Salento, ancora una volta schiacciato da logiche Bari-centriche. Nonostante il Comune di Brindisi abbia abolito l’addizionale sulla tassa d’imbarco per favorire l’incoming e attrarre più voli, Ryanair ha comunque preferito Bari. È da anni che rimarchiamo e combattiamo questo squilibrio.


Il 17 gennaio scorso, dopo una lunga trafila di richieste, solleciti e rinvii, finalmente siamo riusciti a portare in audizione in Commissione Trasporti del Consiglio regionale il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, che ha fatto e continua a fare orecchie da mercante.


Anche in Commissione ha gettato solo fumo negli occhi, senza dare le risposte che chiedevamo in merito alla disparità di voli nazionali ed internazionali fra gli scali di Bari e Brindisi, documentata in un dossier che abbiamo presentato, da cui emerge – ad esempio – che nella giornata di lunedì 15 gennaio scorso c’erano 41 voli in partenza da Bari, di cui 16 per destinazioni internazionali, a fronte dei 18 da Brindisi, di cui solo due internazionali.


Per non dire della differenza di prezzo: da una ricerca di voli comparata Bari-Brindisi per il 19 gennaio, emerge un gap impressionante: 312 euro in più per il Brindisi-Milano ITA rispetto al Bari-Milano ITA con partenza alle 6.10 e ritorno alle 22.05; parliamo di una differenza che va dai 36 ai 107 euro in più per i voli di andata e ritorno per Roma di ITA.

È chiaro che si tratta di differenze che penalizzano lo scalo salentino in maniera pesantissima, se poi ci dobbiamo aggiungere il costo (e i disagi) del trasferimento all’aeroporto alle località di destinazione. Esattamente un anno fa, il 17 agosto 2023, le partenze totali da Bari erano 72, di cui 40 per destinazioni internazionali, mentre da Brindisi si contavano 37 partenze.


Ma veniamo ad oggi, 21 agosto. Sbilanciamento ancor più marcato: 16 partenze in tutto dall’Aeroporto del Salento, con sole 6 destinazioni nazionali e 2 estere, a fronte dei 39 voli in partenza da Bari, di cui 12 per destinazioni nazionali e 21 estere.


E restano irrisolti i gravi deficit che abbiamo segnalato nell’aerostazione brindisina: desk di accettazione, aree di sosta e servizi igienici insufficienti, assenza di finger di collegamento con la pista, che costringe a raggiungere gli aerei in decollo sotto le intemperie.


Visto che il presidente di Aeroporti di Puglia continua a concentrare risorse e interventi sull’Aeroporto della sua città, Bari, sollecitiamo il presidente Emiliano a farsi carico del problema di gestione degli scali regionali e in particolare delle esigenze finora ignorate dei cittadini del Salento, e dei turisti che lo scelgono come meta di vacanza e si ritrovano alle prese con i disservizi dovuti a trasporti carenti.


Tutto questo ci penalizza e ostacola il pieno decollo del nostro territorio. Per questo pretendiamo un intervento immediato e deciso del presidente della Regione per rimediare a questo squilibrio tra i due scali, imponendo ad Aeroporti di Puglia politiche di programmazione imparziali per dare finalmente all’Aeroporto del Salento l’attenzione che merita e che rivendichiamo da sempre. Nonostante i nostri numeri siano incontestabili, si continua a favorire Bari a scapito del nostro aeroporto, tarpato nel suo immenso potenziale di crescita.


Paolo Pagliaro, consigliere regionale


Approfondimenti

Leuca e “La Spina de Rizzu”, 50 anni di spina nel fianco!

L’idea di realizzare un nuovo giornale a Leuca, – spiega Padre Corrado Morciano – è nata all’ombra del Convento francescano di Lequile, nell’anno 1973-1974…

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L’altra sera, mentre assistevo alla amabile presentazione del nuovo libro di Giancarlo De Cataldo, Il bacio del calabrone, allo Yacht Club di Leuca, mi sono imbattuto (ne ho carpito l’odore, come un cane da tartufo, dopo 40anni vissuti a pane e giornali) nella piacevole scoperta di un prodotto rigorosamente salentino; preciso per i più: Leucano, un giornale che nell’editoriale, così si presenta: “Mezzo secolo di storia e di attualità. Auguri a La Spina de Rizzu, per i suoi cinquant’anni, mezzo seccolo di vita, della nostra storia, della nostra Leuca”.

Questa piacevole scoperta devo condividerla, è stata la mia prima scintilla, pensare che ancora oggi, a distanza di 50anni, qualcuno si profonda in uno sforzo titanico per  stampare e far leggere, su carta (numero unico in occasione della Madonna di Leuca 14/15 Agosto 2024), quello che è stato e sarà Leuca negli anni a venire, mi ha commosso.

Desidero ardentemente, anche per questo, celebrare e mettere a parte dei lettori de “il Gallo” questo evento, a memoria di quanti altri prodotti editoriali locali come “La Spina de Rizzu” hanno visto la luce negli anni in questo periplo; a quanti ancora esercitano (con varie cadenze) e quanti, nel ricordo dei più, con il loro “lavoro” hanno dato voce e respiro alle tante “urgenze salentine” e, forse, anche per questo serbano nel cuore un moto d’orgoglio, oltre che un velato ricordo.

L’attacco, come nelle migliori sceneggiature, inizia così: “Nel giugno del 1974, a Milano, Indro Montanelli firmava il primo numero de Il Giornale, a mille chilometri di distanza, nel tacco dello stivale, Padre Corrado Morciano chiamava a raccolta un gruppo di amici per dare vita a “La Spina de Rizzu”.

Il primo numero era composto da quattro facciate, fitte di articoli e notizie con il contributo in prima pagina di Giorgia Cecere: “Leuca è un’acquamarina che rotola nel cuore è da pace”.

L’idea di realizzare un nuovo giornale a Leuca, – spiega Padre Corrado Morciano – è nata all’ombra del Convento francescano di Lequile, nell’anno 1973-1974.

Il titolo – continua – doveva essere pertinente e significativo degli obiettivi che doveva raggiungere. Nacque cosi la testata La Spina de Rizzu, un foglio che doveva creare cultura, pungolare amministratori, operatori turistici, commercianti, associazioni, personalità emergenti o in decadenza, personaggi rappresentativi, insomma, un quadro di riferimento interessante come bersaglio umoristico per uno spirito di serena convivenza e di simpatica visione della realtà locale. 

I mezzi per produrre un clima goliardico e pungente sono state le grafiche tracciate da vari artisti che hanno saputo evidenziare, attraverso vignette, simpatiche situazioni paesane, profili di amministratori e di personaggi in vista”.

Ad arricchire la pubblicazione le tante firme, che in mezzo secolo, hanno ingentilito le pagine: “La collaborazione di molti amici – commenta Padre Corrado – esperti nei vari rami della cultura hanno impreziosito i contenuti del giornale che è diventato, subito, una palestra di cultura e tradizioni popolari e di espressione sincera e democratica di opinioni personali. 

Il partecipare a scrivere è sempre un impegno a produrre novità e cultura”. Collaboratori formidabili, molti oggi non ci sono più, che in vario modo, hanno dato un contributo notevole alla crescita della comunità sociale di Leuca.

Pilastro del giornale è stato il libero pensiero che non sempre tutti hanno gradito: “La direzione – ricorda Padre Corrado – non ha mai rifiutato la penna di chi ha voluto esprimere la propria opinione. Non sempre, però il sarcasmo e l’umorismo sono stati accettati. Si è notata qualche presa di posizione per aver pubblicato articoli con ‘spine pungenti’ ma il tutto risolto nella paesana comprensione verso un giornale che, tutto sommato, era atteso con ansia e simpatia”.

Ad maiora!

Luigi Zito

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Meteo, pioggia finita torna il sereno ed il caldo

Il tempo sull’Italia è tornato a stabilizzarsi e le temperature aumenteranno progressivamente, seppur senza particolari eccessi di calore…

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Con l’allontanamento del vortice dalle regioni meridionali verso i Balcani, l’anticiclone è in fase di rinforzo, il tempo sull’Italia è tornato a stabilizzarsi e le temperature aumenteranno progressivamente, seppur senza particolari eccessi di calore.

Al Sud prevalenza di sole sulle zone peninsulari, pur con lieve variabilità diurna in Appennino.

Le temperature torneranno ad aumentare giorno dopo giorno, il caldo si farà sentire ma senza eccessi di calore.

Venerdì sarà la giornata più calda al Sud, con punte di 35°C.

3bMeteo

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Attualità

Specchia Gallone (quasi) senz’acqua: parte la raccolta firme

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Raccolta firme a Minervino, avviata dal Consigliere di minoranza Fredy Corsano, per il disservizio idrico nella frazione di Specchia Gallone, lettera al Sindaco. Ecco la nota che accompagna l’iniziativa.

Dopo quasi trent’anni di interventi effettuati sul territorio da parte dell’Acquedotto Pugliese, il territorio di Specchia Gallone presenta pochissima pressione sulla rete idrica. Infatti per avere l’acqua con un po’ più pressione da anni gli abitanti sono dovuti ricorrere all’impianto dell’autoclave, che non sempre riesce a soddisfare le esigenze della gente, come da anni anche ieri 20.08.2024 i residenti non hanno avuto l’acqua per tutto il giorno.

Con la raccolta delle firme, si chiede all’Acquedotto Pugliese, di riunire un tavolo tecnico per una attenzione topografica del territorio, e quindi di un rilevamento planoaltimetrico, effettuando uno studio della rete, perché sicuramente il serbatoio di Minervino (SP Minervino Giuggianello altezza via Lecce) rispetto alla rete ma anche alla vasca di C/da Pisanello si trova più alto. Si fa presente che la vasca che si trova all’incrocio di via Giuggianello – via Lecce, rifornisce contemporaneamente con un tubo a “V” Specchia, Minervino di Lecce, Uggiano ecc. fornendo più acqua nel tronco che raggiunge Minervino in quanto in discesa, facendo mancare la pressione alla frazione di Specchia che si trova molto più alta.

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