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R-Esisto: un mosaico sulla direttrice Patù – Lecce

Opera realizzata dall’artista Donatella Nicolardi, già docente di tecnica del mosaico presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce, insieme a un gruppo di ospiti del progetto MSNA Patù, gestito da Arci Lecce Cooperativa Sociale

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Si è tenuta presso il Parco Tafuro a Lecce, la cerimonia di scopertura del mosaico “R-Esisto”, opera realizzata dall’artista Donatella Nicolardi, già docente di tecnica del mosaico presso l’Accademia delle Belle Arti di Lecce, insieme a un gruppo di ospiti del progetto MSNA Patù, gestito da Arci Lecce Cooperativa Sociale.


Si tratta di una creazione di grande impatto, frutto dell’impegno collettivo di minori stranieri giunti da diversi Paesi dell’Africa e del contesto mediorientale, in cerca di serenità e di una nuova vita dopo la fuga forzata e il difficile viaggio che li ha portati in Italia.


Utilizzando materiali di risulta per la realizzazione delle tessere, il mosaico racconta il dolore di chi è costretto a lasciare la propria terra e i propri affetti più cari, affrontando un viaggio che negli ultimi decenni è costato la vita a migliaia di persone, trasformando il Mediterraneo in un cimitero liquido.


Arci Lecce e Donatella Nicolardi hanno fortemente voluto che il mosaico fosse collocato in un quartiere, quello di “Leuca” a Lecce, che da anni vede una forte presenza di migranti, in un Parco frequentato da tanti bambini che sono la speranza di un futuro di Pace, solidarietà e accoglienza.


A caricare di ulteriore significato il luogo, c’è il fatto che il muro dove è stato collocato il mosaico è parte di una struttura di attraversamento ferroviario, su un binario che in passato, ma anche oggi, costituisce un simbolo dell’emigrazione di tanti salentini verso il nord o la Svizzera.


Il gruppo Ferrovie dello Stato, apprezzando le motivazioni della scelta, ha dato il proprio consenso alla collocazione dell’opera sul muro di proprietà delle stesse Ferrovie, con la consapevolezza che il mosaico possa costituire motivo di riflessione per i frequentatori del Parco, che potrà contare su un nuovo frammento di bellezza.


«Siamo molto felici di poter donare questo bel mosaico alla nostra città capoluogo», ha dichiarato Anna Caputo, presidente di Arci Lecce Cooperativa Sociale, «i nostri minori ci hanno messo impegno e dimostrato grandi capacità di adattamento alla situazione attuale dovuta all’emergenza sanitaria, non perdendosi d’animo anche davanti alla necessità di completare il lavoro in modalità FAD. Anche per questo, sono un esempio per tutti. Un enorme grazie alla docente Donatella Nicolardi, che mette la sua arte al servizio dei valori più profondi della nostra società».


Alla cerimonia di scopertura, trasmessa live sulla pagina facebook di Arci Lecce, hanno partecipato Carlo Salvemini, sindaco di Lecce; Rita Miglietta, assessore di Lecce; Silvia Miglietta, assessora di Lecce; Anna Caputo, presidente Arci Lecce Cooperativa Sociale; Roberto Molentino, Responsabile Cultura di Arci Lecce; Alessandra Passeri, Rete Ferroviaria Italiana; Donatella Nicolardi, artista e docente del Laboratorio “R-Esisto”; Pina Leo, dell’amministrazione comunale di Patù.






«I muri raccontano, direttamente o indirettamente, la storia dei luoghi nei quali si trovano», – ha sottolineato il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, «con quest’opera, realizzata dai ragazzi che sono giunti in Italia dalla frontiera del Mediterraneo, anche questo pezzo di storia del territorio, che ha visto giovani e famiglie migrare verso l’Europa transitando dalla nostra terra, lascerà traccia. Ed è importante che sia così. Ringrazio Arci per questa iniziativa e per il lavoro prezioso che svolge quotidianamente con i progetti di accoglienza, grazie ai quali i giovani e le famiglie migranti sono accolti, istruiti, assistiti in percorsi di inserimento che vanno a vantaggio di tutta la comunità».


Attualità

Giuggianello, ritrovate sepolture medievali

A Monte San Giovanni, sull’antica collina, “teatro” delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico

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L’antica collina, che secondo alcune fonti letterarie antiche fu sede delle imprese di Ercole contro i Giganti Leuterni, svela un altro tesoro archeologico, testimoniando la ricchezza della storia del territorio di Giuggianello, dalla preistoria all’età moderna.

Nel corso dei lavori di restauro e valorizzazione della chiesa rupestre di San Giovanni, nell’ambito del progetto “Chiese rupestri“, finanziato dalla Regione Puglia, sono emerse due delle sepolture di epoca medievale poste in prossimità dell’ingresso del piccolo monumento ipogeico, proprietà del Centro di Cultura Sociale e Ricerche di Giuggianello.

L’intervento, diretto dalla Soprintendenza (SABAP) di Brindisi e Lecce, ha messo in evidenza due tombe scavate nella roccia, contenenti i resti scheletrici di tre individui.

La prima sepoltura, occupata da un inumato di età compresa tra i 16 e i 20 anni, conteneva un unico oggetto di corredo, una tazza in ceramica, oltre ad alcune piccole vertebre di pesce, sparse tra il torace e il bacino.

Lo scavo della seconda tomba, invece, ha messo in luce un inumato di età adulta in posizione supina, associato alle ossa disarticolati di un altro scheletro, un individuo giovane, i cui resti furono accantonati, insieme ai frammenti di una brocca acroma, forse nel momento in cui occorreva dare spazio alla nuova e ultima sepoltura.

La forma della fossa, scavata nel banco di roccia tenera, è riconducibile al tipo antropomorfo e potrebbe ricordare alcuni esempi del XIII-XIV secolo indagati in vari contesti del Salento, tuttavia, per una definizione cronologica più precisa, si attendono ulteriori approfondimenti sui reperti associati e sui resti rinvenuti.

La piccola chiesa rupestre, comunque, è databile tra il X e la seconda metà del XII secolo in base, rispettivamente, al rinvenimento di un follis dell’epoca di Costantino VII (905-959) e dell’imperatrice Zoe (880 ca.-920), recuperato durante i lavori di svuotamento della cavità alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, e alle caratteristiche materiali e stilistiche dei pochi lacerti di affresco superstiti al suo interno.

Saranno proprio questi elementi pittorici di epoca bizantina l’oggetto dei prossimi interventi, attraverso azioni mirate di pulizia e restauro delle superfici che daranno nuova vita al repertorio iconografico del monumento.

Senza dubbio, gli ultimi ritrovamenti ampliano i dati in nostro possesso e confermano le tracce individuate nell’area a seguito di indagini non invasive preventivamente condotte a partire dal settembre 2023, restituendo la fisionomia di un luogo di culto medievale dedicato a San Giovanni, cui era associato un non vasto sepolcreto, che saranno un elemento costitutivo per la memoria identitaria della piccola comunità di Giuggianello fino ai nostri giorni.

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Lavoro, le opportunità in provincia di Lecce

Report settimanale di Arpal, 522 nuove assunzioni per inizio 2025. In cima il comparto turistico

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Il 2° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce racchiude 146 annunci di lavoro distribuiti in tutta la provincia per un totale di 522 nuove assunzioni previste per inizio 2025 in diversi settori.

Il comparto turistico è quello con maggiore opportunità e le aziende sono già all’opera per selezionare il personale per la stagione primaverile ed estiva: 158 posizioni aperte, concentrate prevalentemente lungo la costa ionica e nell’entroterra.

Segue il settore edile, con la richiesta di 73 lavoratori in tutta la provincia, tra cui operai, elettricisti, carpentieri, manovali e idraulici.

Il settore socio-sanitario registra sette annunci per 21 lavoratori, il comparto delle telecomunicazioni con 61 figure da assumere.

Segue il settore amministrativo e informatico con 50 figure ricercate.

Negli altri settori, 52 sono le figure professionali ricercate nel settore pedagogico e 24 nel settore commerciale.

Nel comparto agricoltura e ambiente si ricercano 9 risorse, nel TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero) ci sono 18 opportunità lavorative mentre si ricercano cinque lavoratori nel settore della lavorazione del legno.

Nel settore trasporti e riparazione veicoli si selezionano 11 lavoratori, il settore bellezza e benessere offre una posizione aperta, mentre per l’industria metalmeccanica sono richieste 5 figure.

Diverse opportunità lavorative anche per i beneficiari della Legge 68/99. Sono presenti tre posizioni aperte per persone con disabilità e quattro posizioni per iscritti nelle altre categorie protette.

La sezione tirocini, invece, offre cinque opportunità.

Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.

Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.

Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.

Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 11.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16.30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.

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Attualità

I ricercatori di UniSalento tra i migliori al mondo

Sessanta di loro nella World’s Top 2% Scientists 2024 dalla Stanford University

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L’Università del Salento celebra un importante risultato a livello internazionale: ben 60 suoi ricercatori sono stati inclusi nella prestigiosa classifica globale World’s Top 2% Scientists 2024, sviluppata dalla Stanford University. Questa graduatoria, che identifica il 2% dei ricercatori più citati al mondo, rappresenta un riconoscimento di eccellenza per coloro che hanno raggiunto il massimo grado di produttività scientifica a livello globale.

L’elenco, aggiornato ad agosto 2024, si basa sulle informazioni bibliometriche disponibili nel database Scopus e include circa 200.000 studiosi selezionati tra 9 milioni di scienziati a livello mondiale. I criteri di selezione considerano parametri rigorosi e standardizzati, come il numero di citazioni, l’indice h, l’indice hm corretto per la co-paternità, le citazioni relative alle diverse posizioni di firma degli articoli e l’indicatore composito C-Score.

La classifica, realizzata dal team guidato dal Prof. John Ioannidis della Stanford University, in collaborazione con Elsevier e Scopus, copre 22 campi scientifici e 174 sottocampi, offrendo un quadro dettagliato della produttività scientifica a livello globale.

I ricercatori di UniSalento inseriti nella World’s Top 2% Scientists 2024

L’elenco dei 60 ricercatori che hanno ottenuto tale riconoscimento, inclusi alcuni in quiescenza, rappresenta un’importante testimonianza della qualità della ricerca condotta dall’ateneo salentino. In ordine alfabetico:

Aiello Maria Antonietta, Avanzini Giulio, Baglivo Cristina, Beccaria Matteo, Bilò Vittorio, Bucci Cecilia, Cafagna Donato, Calvaruso Giovanni, Cardinale Massimiliano, Cataldo Andrea, Catarinucci Luca, Cavaliere Pasquale, Chu Wenchang, Coluccia Angelo, Congedo Paolo Maria, Corallo Angelo, Cozzoli P. Davide, D’Amico Stefano, De Giorgi Maria Grazia, De Matteis Valeria, De Paolis Lucio Tommaso, Demitri Christian, Dimitri Rossana, Durante Fabrizio, Esposito Corcione Carola, Fascista Alessio, Ferramosca Alessandra, Frampton Paul H., Frigione Mariaenrica, Giangrande Adriana, Gigli Giuseppe, Grassi Giuseppe, Greco Antonio, Guido Gianluigi, Indrio Flavia, Laforgia Domenico, Lay-Ekuakille A., Lionello Piero, Lionetto Francesca, Maffezzoli Alfonso, Malitesta Cosimino, Manente Giovanni, Margherita Alessandro, Mele Giuseppe, Messina Arcangelo, Ndou Valentina, Nicassio Francesco, Perrone M. R., Piscitelli Prisco, Pizzi Simone, Reggiani Lino, Rinaldi Ross, Rossi Sergio, Salvadori Gianfausto, Sannino Alessandro, Scaraggi Michele, Stano Pasquale, Tarricone Luciano, Tornabene Francesco, Visconti Paolo.

Crescita costante

L’Università del Salento registra una crescita costante nel numero di ricercatori inclusi in questa prestigiosa classifica. Questo dato sottolinea il continuo impegno dell’ateneo nel promuovere l’eccellenza scientifica, la collaborazione internazionale e l’innovazione, consolidando il suo ruolo come punto di riferimento per la ricerca di alto livello.

Nella foto in alto il rettore Fabio Pollice

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