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Attualità

Serafino nuovo presidente Turismo Confindustria Lecce

Il Covid19 ha dimostrato quanto il nostro turismo sia fragile e bisognoso di interventi su più fronti. Le peculiarità e i ritardi della nostra terra…

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L’Assemblea della Sezione Turismo di Confindustria Lecce ha eletto all’unanimità presidente per il quadriennio 2020/2024 Giovanni Serafino (della Serafino Viaggi & Incoming), che opera da oltre 20 anni nel settore del Turismo Leisure e Business Travel, ma soprattutto nell’Incoming, promuovendo il territorio pugliese nel mondo e accogliendo turisti internazionali.


Al momento della sua nomina, il neo presidente ha ringraziato l’uscente Giuseppe Coppola per l’ottimo lavoro svolto in questi anni, punto di riferimento fondamentale per le attività e le proposte future.

Serafino, classe 1963, è da diversi anni iscritto a Confindustria Lecce ed è sempre stato impegnato in incarichi associativi, sia a livello locale, sia regionale e nazionale. “Con grande entusiasmo – ha detto Giovanni Serafinoraccolgo il testimone del collega Coppola, che ringrazio per essersi speso per la Sezione negli anni del suo mandato. Sono consapevole della crescita che il settore ha avuto e, allo stesso tempo, cosciente di dover lavorare sodo per contribuire, sia a livello interno, sia esterno, allo sviluppo del turismo.


Non mancherò di cercare sponde proficue da parte delle istituzioni e degli enti pubblici preposti per favorire la centralità del settore in Salento e la creazione di un vero sistema turistico sostenibile e destagionalizzato. Il Covid19 ha dimostrato quanto il nostro turismo sia fragile e bisognoso di interventi su più fronti. Le peculiarità e i ritardi della nostra terra offrono al comparto ampi margini di miglioramento, verso i quali occorre proiettarsi e sui quali puntare: occorrono infatti maggiori collegamenti interni ed esterni, qualificazione del personale, miglioramento del ventaglio delle offerte in sinergia con quanto presenta il territorio, oltre all’implementazione di nuovi metodi per l’utilizzo delle strutture ricettive con clienti ‘non turisti’”.

Nel corso dell’Assemblea sono stati altresì eletti: Valentino Nicolì – Costruzioni e restauri srl, vice presidente e Vincenzo Portaccio – Torre Pizzo srl, delegato alla Piccola Industria. I componenti del Consiglio direttivo di Sezione sono: Giuseppe Coppola – Niccolò Coppola srl; Stefania Mandurino – Elios Tour srl; Andrea Montinari – G. M. H. SRL; Rosellina Martino – Torre Castiglione Camping; Luigi Vitale – Vitale Immobiliare Srls; Michelangelo Mazzotta –  Museo Personé; Fernando Bianco –  Bianco Palace Hotel; Fioravante Totisco – CDS Hotels.


L’Assemblea è stata aperta dal past president Giuseppe Coppola che  ha rivolto parole di incoraggiamento al neo presidente: “C’è tanto da fare nel nostro territorio per far crescere il turismo e renderlo protagonista indiscusso dell’economia del nostro territorio. Il Salento e le imprese hanno le carte in regola per raggiungere questo ambizioso obiettivo. Restano aperte diverse questioni che, sono certo, Giovanni Serafino saprà risolvere con la grande esperienza personale e, soprattutto, con l’appoggio e la collaborazione di tutti. Auguri di buon lavoro”.


Anche il numero uno degli industriali salentini Giancarlo Negro ha voluto complimentarsi e ringraziare il collega uscente Giuseppe Coppola, per l’impegno profuso in questi anni nella crescita del settore, per il quale ha creato importanti occasioni di collaborazione con altre associazioni di categoria e con  rappresentanti istituzionali. “Si tratta di un ottimo viatico – ha concluso Negro – per le iniziative che il neo presidente Serafino, al quale rivolgo i migliori auspici per il futuro, potrà intraprendere, per centrare tutti gli obiettivi di innovazione, crescita, diversificazione e destagionalizzazione che si è posto, insieme al nuovo Consiglio direttivo e ai componenti della Sezione. Il turismo può e deve diventare il fiore all’occhiello della nostra bellissima terra“.


Attualità

Vince Trump, trema anche l’economia salentina

Con il Tycoon tornerà il protezionismo statunitense che sarà negativo per le nostre esportazioni». Ad oggi, la bilancia commerciale è positiva per Lecce e provincia. L’anno scorso sono stati esportati beni per un valore complessivo di 216 milioni di euro

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«La vittoria di Trump avrà ripercussioni anche sulla nostra economia».

È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio economico Aforisma.

«È dato per certo, infatti, il ritorno del protezionismo statunitense che sarà negativo per le nostre esportazioni», spiega il data analyst Davide Stasi, responsabile studi dell’Osservatorio economico Aforisma e cultore della materia in Economia politica all’Unisalento, «perché la guerra commerciale globale in atto, con dazi e contro-dazi, potrebbe ridurre gli scambi commerciali internazionali. Questo potrebbe pesare sul clima di fiducia dei nostri imprenditori con effetti diretti ed indiretti sugli investimenti sostenuti da parte delle aziende».

Ad oggi, la bilancia commerciale è positiva.

«Verso gli Stati Uniti d’America», sottolinea Stasi, «esportiamo prodotti più di quanti ne importiamo».

Nel report sono stati elaborati i principali dati sull’andamento delle esportazioni e delle importazioni.

Negli ultimi anni, per via dell’inflazione, sono aumentati i prezzi determinando un importante e crescente surplus commerciale per il Meridione.

Questo si verifica quando un Paese esporta beni per un valore maggiore di quello che importa; viceversa, gli Stati Uniti d’America hanno un deficit commerciale o una bilancia negativa.

Il data analyst Davide Stasi

«Le esportazioni», evidenzia il data analyst salentino, «rappresentano un utile indicatore per poter comprendere meglio il quadro economico di un territorio, potendo valutare sia la domanda estera sia l’offerta e dunque la produzione interna. La significativa impennata dei prezzi e, in generale, dei listini dovuta all’inflazione ha portato al più alto valore di esportazioni mai registrato. Attraverso l’andamento dell’export, si può monitorare la competitività di un sistema economico e la sua capacità di raggiungere gli altri Paesi che possono rivelarsi strategici per lo sviluppo del territorio. L’export non è solo un’opportunità in più, ma quasi un obbligo per poter accrescere le quote di mercato, considerata la contrazione della domanda interna, dovuta al calo demografico e allo spopolamento. È importante, perciò, presidiare i mercati internazionali, da un lato ma anche tutelare e valorizzare i nostri marchi e prodotti. L’attenzione ai mercati esteri non può che diventare una priorità per le aziende che vogliono crescere, diversificando».

«L’economia mondiale», aggiunge Stasi, «è fatta di un inestricabile intreccio di processi di acquisto e di vendita di prodotti e di semilavorati e la maggiore quota del commercio internazionale è oggi spostata sul commercio dei beni intermedi, che cioè entrano nella produzione di altre merci per dare poi luogo al prodotto finale. La situazione è più complessa per noi dove c’è una larga fetta di aziende manifatturiere di trasformazione, in particolare quelle di più piccole dimensioni, specializzata in produzione di componenti. Tante nostre aziende operano nella subfornitura, spesso di qualità e non vendono direttamente i loro prodotti sul mercato di destinazione finale. Quello che effettivamente conta è la quantità di valore aggiunto, ossia di arricchimento dei beni acquistati da altri Paesi, contenuta nelle nostre esportazioni». «In un Paese trasformatore e specializzato nella produzione di beni intermedi», conclude Davide Stasi, «è questa l’effettiva misura del contributo dell’export alla crescita economica».

LA BILANCIA COMMERCIALE DELLA PROVINCIA DI LECCE CON GLI USA

Nel 2021 sono stati esportati beni per un valore complessivo di 86,5 milioni di euro, a fronte di importazioni che si sono fermate a un miliardo 25,9 milioni di euro, per un saldo attivo di 60,6 milioni di euro.

L’anno dopo sono stati esportati beni per un valore complessivo di 107,3 milioni di euro, a fronte di importazioni che si sono fermate a un miliardo 30,2 milioni di euro, per un saldo attivo di 77,1 milioni di euro.

L’anno scorso sono stati esportati beni per un valore complessivo di 215,8 milioni di euro, a fronte di importazioni che si sono fermate a un miliardo 21,1 milioni di euro, per un saldo attivo di 194,7 milioni di euro.

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Attualità

Tiggiano: stare insieme è l’impresa più bella

Il comune chiama, i commercianti di Tiggiano e gli operatori economici rispondono. Incontro di prospettiva, pianificazione e collaborazione per il futuro di cooperazione e crescita del paese

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L’amministrazione comunale di Tiggiano ha ospitato un incontro che ha visto una partecipata risposta da parte degli operatori economici locali.

L’evento è stato un momento chiave per discutere e pianificare un percorso di coinvolgimento dei commercianti, artigiani, imprenditori professionisti nel percorso di cooperazione sociale del paese.

Nell’incontro, aperto con i migliori auspici dal sindaco Giacomo Cazzato e dal consigliere incaricato al Commercio, Giuseppe Negro, è stata sottolineata l’importanza della collaborazione tra gli operatori economici e l’amministrazione andando oltre l’autoreferenzialità.

Erano presenti: Lorenzo Luceri di ACAM 2.0 APS, l’associazione dei commercianti e artigiani di Martano; Maria Antonietta Orlando, giovane imprenditrice della moda di Corsano e rappresentante di Confartigianato regionale; Angela Ricchiuto di Confindustria Lecce.

Tutti hanno condiviso le loro esperienze e visioni, mostrando come la collaborazione e l’innovazione siano essenziali per il successo delle imprese locali.

Ognuno di loro ha portato un contributo significativo, delineando possibili percorsi di sviluppo, integrando la rete istituzionale a supporto del tessuto economico di Tiggiano.

Gli operatori economici hanno risposto con curiosità e fiducia all’appello dell’amministrazione.

Più di una quindicina di imprenditori e commercianti hanno lasciato il proprio nominativo, dando la disponibilità ad incontrarsi regolarmente e costituire un gruppo di lavoro per sviluppare insieme progetti concreti di cui possa beneficiare l’intera comunità.

Il consigliere Gianvito Rizzini, incaricato all’associazionismo, che ha coordinato i lavori e fortemente creduto in questo nuovo percorso afferma: «Vissuto un momento significativo per il futuro del nostro territorio. Il terreno in cui gli interessi dell’impresa incontrano quelli dell’ente comunale, che persegue l’interesse pubblico, è proprio quello del Terzo Settore, cioè tutte quelle attività ulteriori che vanno verso la realizzazione di scopi collettivi, culturali, solidaristici. È un modo per darsi una mano, cooperare in forma più organizzata e non estemporanea. Gli operatori economici hanno sempre risposto “presente” a Tiggiano. Adesso è arrivato il momento di farlo in modo più organizzato. Noi ci siamo. C’è una legge del 2017 che fornisce principi e istruzioni e aiuta in questo senso. Ricordo che questo è un percorso che si sta integrando con il coordinamento di tutte le altre associazioni, ben 12, di cui è stato già avviato un percorso nuovo qualche settimana fa».

Anche il vicesindaco Marco Rizzo sottolinea l’importanza di questo nuovo percorso: « Il nostro è un piccolo paese, non dobbiamo avere l’ansia di realizzare chissà quale progetto. L’importante è cominciare a “fare”. La direzione è quella giusta.

Questo gruppo nascente può essere un passo avanti nella costruzione di un futuro sostenibile per Tiggiano, in cui ogni membro della comunità potrà giocare un ruolo attivo. L’iniziativa apre a nuove possibilità di iniziative congiunte, progetti innovativi e ad una crescita collettiva che potranno trasformare il paese in un modello di collaborazione e sviluppo economico.

L’amministrazione comunale invita tutti gli interessati a partecipare e contribuire con idee e risorse, rafforzando così il tessuto economico e sociale di Tiggiano.

Lo si può fare anche aderendo all’apposito link

 

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Attualità

Cento candeline per nonna Cosima

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Festa grande a Castrignano del Capo per nonna Cosima.

Cosima Donnicola ha raggiunto il traguardo delle cento candeline. Un secolo di vita, da festeggiare con i 5 figli Franco, Aldo, Michele, Giovanni e Antonio Schirinzi e con i 10 nipoti e 5 pronipoti.

Nata nel 1924, Cosima, prima che madre, nonna e bisnonna, è stata contadina. Oggi tutta la nostra Redazione le augura un gioioso e lungo futuro.

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