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Attualità

Sergio Blasi: “Sul turismo? Si fa acqua da tutte le parti”

Bandi aperti ad estate ormai avanzata, improvvisazione totale nella gestione e nel tutorare le amministrazioni in preda al panico, bandi equivoci e confusi prorogati a sorpresa, graduatorie lampo…

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L’elaborazione di un piano strategico del turismo per una Regione come la Puglia è senza dubbio uno strumento programmatico ed operativo utile: l’unico rammarico è che per l’anno 2017 sia rimasto sulla carta. Nello spirito di un leale confronto non posso non dire che bisogna cambiare rotta immediatamente: dal bando InPuglia365 caso eclatante fino alle misure per sostenere gli Info-point turistici nella rete di Puglia Promozione, si fa acqua da tutte le parti, tutto tranne che pianificare nel lungo periodo le azioni utili per migliorare i servizi turistici in questa Regione.


Bandi aperti ad estate ormai avanzata, operatori e organizzazioni culturali che si son dovuti impelagare con progettazioni lampo, improvvisazione totale nella gestione e nel tutorare le amministrazioni in preda al panico e con poco personale per via dei mesi estivi, bandi equivoci e confusi prorogati a sorpresa, graduatorie lampo elaborate non si sa con quanta dovizia temporale, infine tempi brevissimi per portare a compimento il finanziamento. Or dunque come si possono pianificare azioni strategiche e efficaci con modi e tempi a dir poco discutibili e parlare in ogni conferenza di destagionalizzazione? Perdiamo oltre che tempo, soldi.


L’assessorato alla cultura e il settore turistico avevano fatto passi importanti negli anni dello scorso governo regionale, soprattutto nel valorizzare con i SAC le diverse peculiarità e geografie delle nostre Puglie. Oggi il nostro assessore parla incredibilmente di brand unico della Puglia, quando per sopravvivere ai tempi della globalizzazione abbiamo speso anni per comprendere che bisogna saper riconoscere e promuovere le varie specificità dei territori resistendo alle leggi di una economia globalizzata.


Inutile infine continuare a ripetere fino alla noia che il nostro turismo ancora è troppo rapace, senza un servizio di trasporto pubblico adeguato, in balìa delle leggi del mercato e spesso della criminalità: non ci meravigliamo se arrivano i pusher sulle spiagge del gallipolino se non facciamo nulla con impegno per ribaltare un modello di Salento simile ad una giostra da sballo.

Inadeguatezza e improvvisazione nel gestire il turismo in Puglia sono un lusso che non ci possiamo permettere. Eppure non mancherebbero le risorse artistiche, storico-monumentali, archeologiche (partendo dalla grotta dei cervi di Badisco per finire alla cava dei dinosauri di Altamura) gastronomiche, che abbinate ad un mare sostanzialmente preservato e bello, potrebbero fare del turismo pugliese, diversificandolo con quello ambientale, religioso e scientifico, un turismo d’eccellenza, originale e ricco.


Siccome l’estate sta finendo e tra un anno tornerà (esattamente come cantavano i Righeira), di tutto questo parliamo da subito e non come negli ultimi tempi, in agosto inoltrato.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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