Attualità
Storia e intrattenimento: due mondi soltanto all’apparenza lontani
L’intrattenimento è una parte fondamentale della nostra vita, poiché ci permette di rilassarci, divertirci e imparare cose nuove

L’intrattenimento è una parte fondamentale della nostra vita, poiché ci permette di rilassarci, divertirci e imparare cose nuove. In questo articolo, esploreremo il legame tra storia e intrattenimento, evidenziando come l’industria dell’intrattenimento sia spesso influenzata da avvenimenti o periodi storici.
La storia come fonte di ispirazione nell’intrattenimento
La storia fornisce una fonte inesauribile di ispirazione per i creatori di contenuti in vari settori dell’intrattenimento. Di seguito sono presentate due aree chiave in cui questo legame è evidente: il cinema e i videogiochi.
Il cinema e la storia
Il cinema ha sempre avuto un rapporto stretto con la storia, con numerosi film che hanno tratto ispirazione da eventi storici o periodi particolari. Film come “Braveheart” (1995) e “Il Gladiatore” (2000) sono basati su avvenimenti storici o figure leggendarie, mentre altri, come “La Mummia” (1999) e “Exodus: Dei e Re” (2014), si rifanno a periodi storici specifici come l’Antico Egitto.
I videogiochi e la storia
Anche l’industria dei videogiochi sfrutta la storia come fonte di ispirazione. Un esempio è la serie di giochi “Assassin’s Creed”, che ha ambientazioni storiche come la Rivoluzione Americana, la Rivoluzione Francese e l’Antico Egitto. Altri giochi, come “Civilization” e “Europa Universalis”, permettono ai giocatori di rivivere la storia attraverso la strategia e la gestione di imperi.
L’Antico Egitto come protagonista nell’intrattenimento
L’Antico Egitto è uno dei periodi storici più affascinanti e misteriosi, ed è stato spesso utilizzato come sfondo per film, serie TV e giochi. Di seguito sono presentate due aree in cui l’Antico Egitto ha avuto un impatto significativo: le serie TV e i giochi online.
Serie TV ambientate nell’Antico Egitto
Le serie TV ambientate nell’Antico Egitto offrono un’esperienza coinvolgente e affascinante per gli spettatori. Un esempio è la serie “Tut” (2015), che racconta la storia del giovane faraone Tutankhamon. Un’altra serie recente è “Hieroglyph” (2014), che, pur essendo ambientata in un Egitto fantastico, si basa su elementi storici reali.
Giochi online e l’Antico Egitto
I giochi online, in particolare le slot machine, hanno spesso utilizzato l’Antico Egitto come tema principale. Un esempio di questo è il gioco book of ra slot, che porta i giocatori in un’avventura tra i misteri e i tesori dell’Antico Egitto. Questa popolare slot è solo uno dei numerosi giochi incentrati su questo affascinante periodo storico.
Un altro esempio di gioco online che si rifà all’Antico Egitto è “Pharaoh”, un videogioco di strategia e gestione che consente ai giocatori di costruire e governare la loro città egizia. Questo gioco, pur essendo incentrato sull’intrattenimento, offre anche uno sguardo approfondito sulla vita quotidiana e le sfide del periodo storico in questione.
Il legame tra storia e intrattenimento è evidente in molti settori dell’industria dell’intrattenimento, dal cinema ai videogiochi, passando per le serie TV e i giochi online. La storia offre una fonte inesauribile di ispirazione, permettendo ai creatori di contenuti di attingere a eventi storici o periodi specifici per creare opere affascinanti e coinvolgenti. L’Antico Egitto è un esempio emblematico di come un periodo storico possa diventare protagonista nell’intrattenimento, influenzando un’ampia gamma di prodotti e offrendo un’esperienza unica ai consumatori.
L’interesse per l’Antico Egitto e altri periodi storici nell’intrattenimento non accenna a diminuire, anzi, continua a crescere grazie all’evoluzione della tecnologia e alle nuove forme di media. Di seguito, esamineremo alcune tendenze emergenti che dimostrano come la storia continui a influenzare l’intrattenimento.
Realtà virtuale e storia
La realtà virtuale (VR) sta diventando sempre più popolare come forma di intrattenimento, e la storia non fa eccezione. I viaggi virtuali attraverso antiche città o monumenti storici permettono agli utenti di immergersi in ambienti del passato, offrendo un’esperienza educativa e divertente. Ad esempio, la VR è stata utilizzata per ricreare l’antica città di Luxor, permettendo ai visitatori di esplorare templi e tombe egizie in modo interattivo.
Podcast storici e storytelling
I podcast storici sono un altro mezzo in rapida crescita che dimostra il legame tra storia e intrattenimento. Attraverso la narrazione e le interviste a esperti, questi podcast offrono approfondimenti su eventi e periodi storici in modo coinvolgente e accessibile. Ad esempio, “Hardcore History” di Dan Carlin ha guadagnato una vasta popolarità per la sua capacità di raccontare storie affascinanti e dettagliate su vari argomenti storici.
Intrattenimento interattivo e storia
L’interattività è una tendenza emergente nell’intrattenimento, e la storia ne trae vantaggio. Ad esempio, gli escape room a tema storico permettono ai partecipanti di risolvere enigmi e sfide basate su eventi e personaggi del passato. Allo stesso modo, i giochi da tavolo che si basano su periodi storici, come “7 Wonders” o “Twilight Struggle”, offrono un’esperienza ludica e didattica, consentendo ai giocatori di imparare mentre si divertono.
In definitiva, la storia continuerà a essere una fonte di ispirazione per l’intrattenimento, con nuove forme di media e tecnologie che ne amplificheranno l’impatto. L’Antico Egitto, così come altri periodi storici, rimarrà un tema affascinante e coinvolgente, in grado di stimolare l’immaginazione e la curiosità del pubblico. Il legame tra storia e intrattenimento è una dimostrazione di come il passato possa continuare a influenzare e arricchire la nostra esperienza di intrattenimento nel presente e nel futuro.
Attualità
Torna a Lecce “Innamòrati di Te”
La città entrerà a far parte della rete “Città delle Donne”. Codere Italia organizza un progetto itinerante per combattere per eliminare ogni forma di discriminazione e costruire politiche efficaci per il contrasto alle violenze

La prima tappa dell’anno con Innamòrati di Te, il progetto itinerante ideato e organizzato da Codere Italia – multinazionale di riferimento nel settore del gioco legale – è a Lecce.
Un nuovo incontro per parlare di contrasto alla violenza di genere in compagnia di esponenti dell’amministrazione locale, forze dell’ordine, esperti del settore e associazioni che operano sul territorio.
La diciassettesima edizione, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali, è ospitata nella Sala Open Space di Palazzo Carafa in piazza Sant’Oronzo, con il patrocinio del Comune di Lecce, della Consigliera di Parità della Provincia di Lecce, degli Stati Generali delle Donne e dell’Associazione Donne Insieme-Centro Antiviolenza Renata Fonte.
Un coinvolgimento istituzionale importante anche per comunicare che la città entrerà nella rete nazionale Città delle Donne.
Un titolo che testimonia l’impegno dell’amministrazione locale ad agire in modo concreto per eliminare ogni forma di discriminazione e costruire politiche efficaci per il contrasto alle violenze.
Una rete nata nel 2019 dal progetto degli Stati Generali delle Donne, con l’idea di unire grandi città e piccoli paesi per creare un’identità sociale comune.
Il fenomeno della violenza di genere è ancora di grande attualità.
Gli ultimi dati disponibili del Ministero dell’Interno evidenziano che nel 2024 si sono registrati 113 omicidi con vittime di sesso femminile.
Dal 1° al 31 gennaio 2025 se ne sono contati già 3. Il confronto con lo stesso periodo del 2024 – in cui se ne sono registrati 9 – mostra però un decremento.
COME CONTRASTARE LA VIOLENZA
“Lo strumento più efficace da esercitare nei confronti della violenza di genere è sicuramente la prevenzione, declinata nelle sue forme della formazione, dell’informazione e della sensibilizzazione”, dice Rosalba Cotardo, primo dirigente Polizia di Stato-Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale.
“Una prevenzione che va esercitata “in rete”, attraverso un approccio multidisciplinare e multi-attoriale (forze dell’ordine, centri antiviolenza, centri di ascolto, scuola). Proprio in questo ambito si colloca il ruolo del Questore tramite l’esercizio dei poteri connessi all’emanazione di misure di prevenzione come l’ammonimento, uno strumento normativo che consiste nell’intimazione all’autore delle condotte di atti persecutori o di condotte sintomatiche di violenza domestica, ad astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia, minaccia, violenza o intrusione nella vita altrui. Inoltre, il destinatario del provvedimento viene invitato a recarsi presso centri specializzati presenti sul territorio per partecipare a un percorso sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle sue condotte”.
Un ruolo di primo piano nel contrasto alla violenza di genere lo gioca anche l’Arma dei carabinieri. “Tra le molte iniziative promosse”, sottolinea Gianluigi Carriero, comandante della compagnia carabinieri di Lecce, “desidero menzionare che l’Arma ha ormai da anni istituito, presso il Reparto Analisi Criminologiche (RAC) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), una Sezione denominata Atti persecutori che svolge le proprie attività in sinergia con la Sezione Psicologia Investigativa, che si occupa di fornire supporto alle indagini di polizia giudiziaria mediante la realizzazione di profili criminologici, suggerimenti investigativi e analisi dei fatti delittuosi, e la Sezione Analisi, che si occupa di ricercare elementi di connessione tra fatti delittuosi, riconducibili alla stessa tipologia di reato o a fattispecie comunque correlate (es. omicidio e violenza sessuale), utilizzando specifiche professionalità e tecnologie informatiche”.
È bene ricordare che all’indomani del tragico omicidio di Giulia Cecchettin è stato adottato anche il cosiddetto Secondo Codice Rosso (legge n. 168/2023) al fine di potenziare il sistema di protezione.
“In tale quadro, la forte azione di repressione attuata dalle Forze dell’Ordine, coordinate da una magistratura particolarmente attenta al tema, è sicuramente imprescindibile, ma non sufficiente”, spiega Guendalina Federico, vicecapo di Gabinetto della prefettura di Lecce.
“Conseguentemente, si è affermata la necessità di potenziare gli strumenti di prevenzione del fenomeno, nell’ottica di anticipare la soglia di tutela delle vittime. Si è così assistito ad un aumento esponenziale delle denunce concernenti i reati rientranti nel Codice Rosso, soprattutto maltrattamenti in famiglia e atti persecutori, esitate in 580 dispositivi di vigilanza generica radiocollegata, attualmente attivi nella provincia di Lecce. La Prefettura assicura la massima disponibilità a promuovere e veicolare iniziative di prevenzione e di contrasto a ogni forma di violenza e di promozione del principio costituzionale di uguaglianza anche nei rapporti tra donne e uomini”.
INCLUSIONE FINANZIARIA E PROGETTI EDUCATIVI
Progressi significativi sono stati compiuti a livello legislativo e sociale per giungere alla parità di genere, ma sono ancora molti gli ostacoli da superare per ridurre il numero delle donne a rischio povertà, esclusione sociale, violenza, disparità salariale e leadership.
“Bisogna puntare su azioni di cooperazione che favoriscano la riduzione delle simmetrie di genere e permettano la valorizzazione di tutte le diversità legate all’età, cultura, abilità e che sono in linea con il Goal 5 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite”, chiarisce Fiammetta Perrone, past presidente nazionale Fidapa BPW Italy.
“L’inclusione finanziaria è uno degli strumenti principali per ridurre la diseguaglianza di genere in particolare nel sistema economico e sociale. È chiaro come la parità di genere passi anche attraverso l’indipendenza economica, e come per questa sia essenziale una maggiore e più qualificata partecipazione delle donne al sistema economico. Come Fidapa BPW Italy abbiamo avviato da tre anni il Progetto Conta sul futuro, un’alleanza educativa tra Fidapa BPW Italy e Junior Achieverent Italia (JaItalia) rivolto ai ragazzi/ragazze dagli 11 anni ai 14 anni: un laboratorio di apprendimento e di orientamento verso le materie stem attraverso un dialogo intergenerazionale tra socie leader nei campi scientifici e finanziari, gli alunni/alunne, i docenti e il team di formazione”.
OGNI VOCE CONTA
Le violenze e le discriminazioni violano la dignità personale, creano un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante, offensivo e generano malessere nelle persone che le subiscono.
“In questi casi, la prima cosa da fare è segnalare e denunciare alla Consigliera di Parità per ricevere supporto e assistenza. È fondamentale non rimanere in silenzio. Ogni voce conta e può portare ad un cambiamento”, sottolinea Antonella Pappadà, consigliera di Parità effettiva della provincia di Lecce.
“Questo incontro offre un’occasione per riflettere e ricordare a noi stesse quanto sia importante valorizzare il nostro talento e le nostre competenze e imparare a non farci sopraffare sia nelle relazioni personali sia nei luoghi di lavoro. La figura istituzionale della consigliera di Parità della provincia di Lecce è preposta a contrastare ogni forma di discriminazione legata al genere e non solo, a dare sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori che ne siano stati vittime sul luogo di lavoro, supportandoli gratuitamente in via stragiudiziale e giudiziale”.
“La violenza contro le donne e i femminicidi rappresentano ferite profonde nella nostra società, ma oggi dobbiamo esprimere la nostra determinazione nel combattere questi problemi”, aggiunge Donatella Bertolone, vicepresidente Vicario Gruppo Donne Imprenditrici FIPE/Confcommercio.
“È incoraggiante vedere sempre più donne unirsi per reclamare il diritto alla sicurezza e al rispetto. Le donne non sono solo vittime, ma anche attrici fondamentali nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria. Campagne come #SicurezzaVera ci mostrano che possiamo fare la differenza, sensibilizzando e coinvolgendo la società su questi temi cruciali. È essenziale lavorare insieme per sfatare l’idea che i luoghi di intrattenimento siano associati alla violenza. Dobbiamo trasformare questi spazi in ambienti sicuri e accoglienti, dove ogni persona, in particolare le donne, possa sentirsi protetta e rispettata”.
TROVARE LA FORZA DI SPORGERE DENUNCIA
I dati raccolti dal Centro Antiviolenza Renata Fonte di Lecce parlano chiaro: nel 2024 hanno chiesto aiuto 174 donne. La fascia d’età più colpita è quella tra i 30 e i 39 anni (32%), seguita da quella tra i 40 e i 49 anni (23%).
La violenza non ha un unico volto: il 44% ha subito violenza fisica, il 45% psicologica, mentre il 2% ha denunciato violenze sessuali e il 4% atti di stalking.
Colpisce il fatto che, nonostante il dolore e la sofferenza, solo il 34% delle donne abbia trovato la forza di sporgere denuncia.
Il restante 66% ha scelto di non farlo, per paura di ritorsioni o per mancanza di fiducia nelle istituzioni.
“Uscire da una relazione maltrattante non è mai semplice per una donna, soprattutto quando l’uomo che esercita violenza è il compagno, il marito o il padre dei suoi figli”, dichiara Maria Luisa Toto, presidente Associazione Donne Insieme che gestisce il Centro Antiviolenza Renata Fonte.
“Ogni donna ha i suoi tempi, perché la paura, la vergogna e il senso di colpa possono trasformarsi in una prigione invisibile, fatta di solitudine e isolamento. Questi numeri ci dicono che la violenza di genere è una piaga radicata nella nostra società. Non è solo un fenomeno privato, ma una delle più gravi violazioni dei diritti umani. Per questo è essenziale che le donne non si sentano sole. Devono sapere che c’è una rete di supporto pronta ad aiutarle”.
Una rete di supporto alimentata anche da momenti di spettacolo che portano in scena – come nel caso di “Eva non è ancora nata” di e con Salvatore Cosentino, magistrato e autore teatrale – la realtà delle donne che vengono analizzate sotto l’aspetto umano, per una riflessione profonda sul loro ruolo nella società di oggi.
MAI DIMENTICATE
A ricordare le vittime di femminicidio e di violenza di genere, da venerdì 7 marzo ci sarà a Lecce anche una nuova panchina rossa, installata a Palazzo dei Celestini su iniziativa della Commissione Pari Opportunità della Provincia.
Una mobilitazione importante quella della città che ha coinvolto anche la U.S. Lecce, che ha voluto essere presente all’evento di Codere inviando un videomessaggio di Federico Baschirotto.
Il capitano dei giallorossi salentini ha ribadito l’importanza del contrasto a qualsiasi forma di violenza sulle donne e della promozione della cultura del rispetto e della consapevolezza: temi anche della campagna “Un Rosso alla Violenza” della Lega Serie A che servono a tenere sempre alta l’attenzione.
I RINGRAZIAMENTI DELLA DIRETTRICE
“Quando Innamòrati di Te ha mosso i suoi primi passi non mi aspettavo che sarebbe diventato un laboratorio così importante, un momento di confronto trasversale e costruttivo. In dieci anni abbiamo attraversato l’Italia più volte e abbiamo avuto l’opportunità di conoscere persone fantastiche che si impegnano per il bene comune, in particolare quello delle donne. Confesso di essere davvero emozionata nel vedere anche Lecce tra le Città delle Donne e ringrazio Adriana Poli Bortone per aver immediatamente colto lo spunto che, in qualità di Ambassador de Gli Stati Generali delle Donne, ho offerto”, commenta Imma Romano, direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia.
“Anche questa volta siamo riuscite a trattare il tema della violenza di genere con chi questo tema lo conosce e lo combatte quotidianamente, provando a dare informazioni ed indicazioni molto concrete sugli strumenti esistenti e sulle opportunità che il mondo istituzionale e quello del terziario sociale mettono a disposizione. L’impegno di Codere resta un impegno concreto sia in termini di divulgazione che di supporto. Con gioia sosteniamo l’Associazione Donne Insieme che opera proprio su questo territorio”.
Dopo Lecce, il progetto itinerante Innamòrati di Te farà tappa il 24 giugno a Rivoli, alle porte di Torino, per un altro appuntamento gratuito e aperto al pubblico.
Attualità
Gagliano del Capo, mobilitazione per il piccolo Marcello
L’associazione La Fara di Gagliano del Capo raccoglie 5mila euro per il bambino affetto da leucemia. La presidente Orietta Piccinni: “Abbiamo una certa predisposizione a far del bene. Anche l’ultima donazione per il piccolo Marcello è stata una giornata piena di emozioni”

Nel giro di poche settimane, l’associazione La Fara con sede a Gagliano del Capo ha raccolto 5mila euro per il piccolo Marcello, affetto da leucemia.
I membri dell’associazione hanno già raggiunto importanti traguardi lavorando e mettendo in campo le proprie forze e risorse per realizzare progetti di beneficenza.
L’idea che ha dato vita a queste iniziative nasce da Cinzia Greco, che ha saputo trasformare le difficoltà in una vera e propria “missione”.
La presidente Orietta Piccinni afferma: “Abbiamo una certa predisposizione a far del bene. Anche l’ultima donazione per il piccolo Marcello è stata una giornata piena di emozioni, un momento speciale che ha lasciato un segno profondo nei nostri cuori. Abbiamo condiviso sorrisi, abbracci e speranza, perché per noi ogni bambino è una stella che illumina il cammino, e noi saremo sempre lì, a seguirne la luce”.
“Come per tutti i nostri piccoli guerrieri”, aggiunge, “anche per il nostro supereroe Marcello il nostro percorso non si ferma qui. Non si tratta di un progetto che si conclude, ma di un cammino che prosegue, di una presenza che resta. Noi non li abbandoniamo mai, continuiamo a essere accanto a loro e alle loro famiglie, con tutto il sostegno e l’affetto che possiamo donare”.
Tante le manifestazioni di affetto e ringraziamento nei confronti dell’associazione.
Come sottolineano alcuni familiari che sono stati coinvolti in eventi sociali di beneficenza, “con La Fara si è intrapreso un nuovo e importante cammino. Grazie per il tempo e per l’amore che dedicate a ogni vostra iniziativa. Il vostro aiuto è sempre prezioso, la vostra presenza è sempre indispensabile. Mettete davvero il cuore in tutto quello che fate e ce lo dimostrano i fatti”.
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Attualità
Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca: vincitori e classifica

Il carro del gruppo “Quelli che il macello”, capitanato da Carlo Morrone, trionfa alla 41ma edizione del “Carnevale di Corsano e del Capo di Leuca”.

Tra l’entusiasmo di migliaia di persone, che hanno riempito i grandi viali della zona industriale corsanese, la storica compagnia ha convinto la giuria presentandosi con il carro “Il silenzio del cambiamento”, dove Madre Natura svettava dall’alto dei suoi 13 metri di altezza.

Al secondo posto della grande kermesse organizzata dalla Pro Loco di Corsano, presieduta da Salvo Bleve, si è piazzato il gruppo “Mare di guai” (capocarrista Marco Chiarello) con il carro “Super Mario”.
Terzo gradino del podio al gruppo “Picca ma boni” di Patù (capocarrista Francesco De Nuccio) con il carro “Io non sono di questo pianeta”.
A chiudere la classifica il gruppo “Mir” (capocarrista Roberto Buccarello) con il carro “Carrousel”.
Per i gruppi di ballo, al primo posto si è classificato “Amidarte in Bollywood” (l’unico dei cinque gruppi in gara non collegato a carri). Secondo posto al gruppo “Fairy Wonderland”. In terza posizione il gruppo “La giostra dei sorrisi”. Fuori podio si sono classificati al quarto posto “Let’s-a-go!” e al quinto “Le aliene stellari”.
“E’ stata un’edizione fantastica – il commento a caldo del presidente Bleve – le migliaia di presenze ci hanno gratificato degli sforzi di questi mesi. Grazie a tutti i volontari senza i quali tutto questo non ci sarebbe”.
“Continueremo nel rafforzamento della manifestazione – la promessa del sindaco Francesco Caracciolo – convinti che sia un formidabile attrattore per il nostro territorio e l’intero Capo di Leuca”.
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