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Dai Comuni

TGCOM24 tesse le lodi del Salento

Spiagge imperdibili, tra movida e scogliere incontaminate – Stessi colori, stessa bellezza e un paesaggio incontaminato tra gigli selvatici e macchia mediterranea a Torre San Giovanni e nelle restanti marine di Ugento

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E’ di qualche giorno fa l’articolo apparso su TGCOM24, (che conta circa 1,5 milioni di lettori quotidiani), che tesse le lodi del nostro mare e del nostro Salento, spesso da noi bistrattato, ma sempre più “oggetto del desiderio” per tanti vacanzieri che affollano le nostre spiagge e le nostre città. Ve lo riportiamo, parola per parola, perché funga da stimolo e ammonimento per i salentini: stimolo perché, senza meriti, abitiamo una parte tanto bella del globo e monito perché se non sapremo offrire una “sana” accoglienza, le stesse testate che oggi ci osannano domani saranno pronte a denigrarci.


Sono i 200 km di costa più trendy del mare italiano, attirano celebrities, giornalisti, scrittori, artisti, intellettuali, protagonisti del jet set internazionale: nel Salento, terra bagnata da due mari, la tramontana regala uno Ionio da sogno mentre lo scirocco esalta le meraviglie dell’Adriatico. Tra scogli, spiaggette di piccoli ciottoli, grotte, sventolano 4 Bandiere Blu, Melendugno, Castro, Otranto e Salve. Le spiagge sono soprannominate “Maldive” o “Caraibi” e basta un tuffo per capire il perché.


Tra sabbie bianche o dorate e un mare dalle mille sfumature di blu, le spiagge del Salento in Puglia sono tra le più belle d’Italia. Si può scegliere tra lo Jonio e l’Adriatico i due mari che bagnano il Salento, tra scogliere a picco sul mare dove l’acqua è molto profonda, insenature e spiagge infinite.


Il nome dice tutto: Spiaggiabella – Il nostro viaggio inizia dalle marine di Lecce, sull’Adriatico. Qui la regina è Spiaggiabella, un nome un programma. Lambisce il parco regionale di Rauccio. La sabbia è dorata e una scia di conchiglie bianche si stende lungo la battigia. La spiaggia confina con Torre Chianca dove sfocia il fiume Idume, il piccolo fiume sotterraneo che attraversa il centro storico di Lecce passando anche da Palazzo dei Celestini, sede della Provincia di Lecce e addirittura anche sotto Santa Croce, la basilica simbolo del barocco leccese e di tutto il Salento. Scendendo verso sud, si incontrano le marine di Verone, lambite dall’Oasi naturale riserva delle Cesine. Qui le spiagge solo selvagge, solcate da striature di sabbia nera: sono le ceneri del vulcano Vulture che attraverso un gioco di correnti, si depositano sulla sabbia.


La piscina naturale di Roca Vecchia – Fantastiche le marine di MelendugnoTorre Specchia Ruggeri, San Foca lido Mora Mora San Basilio, Roca Vecchia, Torre dell’Orso e Sant’Andrea. A Roca Vecchia, sito archeologico sul mare, si trova la piscina naturale definita tra le dieci più belle al mondo. Poco distante, scendendo a sud, si trova la baia di Torre dell’Orso, protetta da due alte falesie, all’ombra della torre di guardia del ‘500. La baia è famosa per lo scoglio a forma di muso dell’orso e per i faraglioni Le due sorelle, che hanno la forma di due donne e che secondo una leggenda emersero dopo l’annegamento di due bellissime sorelle, in quel tratto di mare. Impedibile una visita al faraglioni di Sant’AndreaLu Pepe con al centro un arco naturale e lo scoglio a forma d’Italia.

Le grotte ( e i ricci) attorno a Otranto – Da Sant’Andrea iniziano le spiagge di Otranto: dapprima calette naturali tra gli scogli come a Conca Specchiulla, poi una lunga distesa sabbiosa come la Spiaggia degli Alimini, dove sfociano il due laghi salmastri Alimini piccolo e Alimini Grande. Si arriva poi fino all’insenatura di Porto Badisco, affascinante e famosa perché vi si pescano copiosamente i ricci, serviti ai tavolini dei bar affacciati sulla litoranea. Da Otranto in poi il mare diventa di scoglio: scogliere a picco sul mare con calette di grande fascino come la Sorgente di Castro e l’Acquaviva da Marittima. Consigliamo di visitare questo ultimo tratto di costa in barca, dal mare perché ci si può addentrare nelle grotte. La più famosa è la Zinzulusa di Castro, raggiungibile anche via terra, attraverso comodi scalini.


I tuffi acrobatici a Ciolo – Ma sempre a Castro c’è la Grotta Azzurra visitabile solo dal mare e la Palombara. Unica e da ammirare la Grotta Verde, nella marina di Andranno. Dal mare avrete anche una visione indimenticabile delle Vie del Sale. Impedibile poi la tappa al Ciolo, famosa per una scogliera ripida sul mare da dove si tuffa la gente del posto, con spettacolari acrobazie. Arriviamo poi a Santa Maria di Leuca e dopo aver fatto un giro in barca tra le sue famose grotte sua sull’Adriatico e sullo Jonio, siamo ormai nel punto in cui i due mari si abbracciano. Risalendo verso Nord ecco l’affascinante caletta di Torre San Gregorio, dominata da una torre. Dopo aver costeggiato un tratto di scogliera bassa, il mare sfoggia mille e una tonalità di blu e la sabbia diventa dorata, color del deserto. Siamo nelle marine di Salve, ribattezzate le Maldive d’Italia.


Spiagge imperdibili, tra movida e scogliere incontaminate – Stessi colori, stessa bellezza e un paesaggio incontaminato tra gigli selvatici e macchia mediterranea a Torre San Giovanni e nelle restanti Marine di Ugento. Imperdibili le spiagge di Torre Pali e di Marina di Pescoluse, che si estende per 4 km e, con i suoi bassi fondali è adatta anche ai bambini e alle famiglie. Si arriva poi a Gallipoli: dopo aver solcato il parco naturale di Punta Pizzo, ritrovo di vip, si aprono le spiagge della città bella, dove si attende il tramonto sul mare per ascoltare musica, ballare e fare festa. Paesaggio unico e brullissimo, che contrasta con l’azzurro del mare, è quello della spiaggia di Punta Suina, con il sole che brucia la roccia e il vento che ne attenua il calore. Meno conosciuta, ma molto selvaggia e affascinante è la spiaggia di Gallipoli Nord tra Padula bianca e Lido Conchiglie. La spiaggia è protetta da un’altura: una visione atipica rispetto al paesaggio pianeggiante del Salento. Si approda poi nelle Marine di Nardò dove incontriamo la piccola spiaggia di Santa Maria al Bagno, circondata dalle sue eleganti ville in pieno centro abitato.


Tutte le sfumature del blu – Per gli amanti della solitudine e della natura selvaggia si può scegliere uno dei tanti approdi lungo la scogliera bassa di Portoselvaggio a Santa Caterina di Nardò. La sua spiaggetta di ciotoli è protetta dall’alta pineta e offre un’indimeticabile vista sulle insenature selvagge. Proseguendo verso nord ecco inoltre la spiaggia di Torre Sant’Isidoro, un’insenatura sabbiosa protetta sempre dalla torre di guardia del ‘500. Si arriva poi alle famose spiagge di Porto Cesareo: immense distese dal mare che è di un colore azzurro molto particolare. La spiaggia per eccellenza è quella di Torre Lapillo. Con la tramontana che sempre batte nel Salento i colori del mare diventano caraibici. Impedibile poi una sosta sulla spiaggia di Puntaprosciutto: alte dune, sabbia bianca e un mare dalle mille sfumature di blu.


Appuntamenti

Funghi Epigei Spontanei, corso di formazione a Tricase

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Andare per funghi è una cosa che va presa sul serio per evitare ogni tipo di rischio.

L’Associazione Micologica Bresadola (Sezione di Tricase) e la Città di Tricase, settore Ambiente, con la fattiva collaborazione di Giuseppe Elia, responsabile dello Sportello Agricolo, hanno organizzato un corso di formazione per il rilascio del patentino per la raccolta dei funghi.

Valido come aggiornamento e primo rilascio e riconoscimento dei Funghi Epigei Spontanei.

Sono aperte le iscrizioni presso le scuderie di palazzo Gallone a Tricase.

le lezioni si terranno da lunedì 25 a mercoledì 27 novembre.

Le iscrizioni avverranno il giorno della prima lezione (lunedì 25 alle 17);  i corsisti dovranno presentarsi muniti di documento di riconoscimento.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni rivolgersi ai seguenti recapiti telefonici: 3921273285 (Gianni, micologo) o 3926720674 (Giuseppe, sportello agricolo).

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Appuntamenti

Sogliano, Concerto per Santa Cecilia

Domenica 24 novembre la banda intitolata a Santa Cecilia si esibirà nel nuovo Teatro Comunale

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Come da tradizione ormai quarantennale dell’associazione musicale anche quest’anno la banda, in onore a Santa Cecilia propone il “Concerto per Santa Cecilia” .

Quest’anno è particolarmente importante perché, finalmente, la banda si esibirà nel nuovo Teatro Comunale di Sogliano Cavour, una struttura inaugurata da pochi giorni.

L’appuntamento è per domenica 24 novembre.

La banda proporrà un programma dalla tradizione bandistica con il repertorio più classico: “Intermezzo cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni; “Angelus” di Massenet, fino ad arrivare ai brani più celebri e conosciuto di Ennio Morricone.

L’apertura del concerto avverrà con una bellissima marcia sinfonica dedicata proprio a “Santa Cecilia” composta da Maurizio Cancelli.

«La tradizione della banda ha radici profonde nel nostro territorio e nel nostro piccolo paese», sottolinea Francesco Campa a nome dell’Associazione Musicale Corpo bandistico “S. Cecilia”, «una pratica musicale e culturale che intendiamo portare avanti quanto più a lungo possibile».

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Attualità

Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo

L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”

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L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.

L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.

Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.

Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.

Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.

Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.

Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.

L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.

Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.

La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.

Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.

Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.

Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.

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